Il “Signore” di 2Pt 2:1

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Gianni
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Gianni »

Perchè Pietro sta dicendo che Dio ha comprato gli eletti in una piazza di mercato.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Anche in una piazza di mercato puoi trovare pezzi unici rari preziosi l'intenditore l'Esperto li vede li nota e li compra .
Nella parabola della perla d'alto valore proprio un mercante la trova , vende tutto per acquistarla .

Buona giornata Gianni
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Gianni
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Gianni »

Bene, Maria Grazia. Hai colto il punto. Buona giornata anche a te. :-)
Speculator3
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Speculator3 »

A quel tempo si potevano comperare al mercato dell'impero degli schiavi. Chi comprava sceglieva lo schiavo che serviva a lui per uno scopo. Oggi al mercato, in senso laton con i soldi si comprano esseri umani.
Speculator3
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Speculator3 »

Signore e padrone sono la stessa cosa.
Sette e eresie sono la stessa cosa e non hanno un significato negativo dispregiativo.
"Comprati" va bene e non "ricomprati".
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Gianni
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Gianni »

Speculator3:
- 2Pt 2:1 menziona solo il padrone.
- Sette e eresie non sono la stessa cosa. La parola greca indica delle correnti di pensiero (potremmo dire delle scuole, per capirci). Dici tuttavia bene: non hanno un significato negativo dispregiativo. Infatti nel primo secolo convivevano in Israele sadducei e farisei, e poi inizialmente anche i discepoli di Yeshùa.
- Dici bene anche quando specifichi che “comprati" va bene e non "ricomprati".
- Infine, ottima la tua osservazione che al mercato si potevano comprare gli schiavi, scegliendoli.

Altro rimane da dire. Intanto, grazie.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno Gianni
Ma nelle Scritture Greche la setta è menzionata in senso negativo vedi 1Corinti 11:19
Tito 3:10 2 Pietro 2:1 Galati 5:20

Qual'e la differenza a questo punto tra le sette israelitiche e le sette in seno alla congregazione dei discepoli di Jeshùa?
Grazie
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Gianni
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Gianni »

Dove vedi il termine "sette" nei passi citati? Prova a tradurre "correnti": ha più senso. In Israele le correnti erano tollerate, nella prima chiesa no, ma considera che la stessa prima chiesa era all'inizio una corrente ebraica. Considera Atti 24:5 e 14.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Gianni i passi li ho tratti dalla Versione Riveduta e dalla NM riportano sette
Correnti di pensiero in ogni caso differenti Interpretazioni nell'ebraismo ma in seno alla congregazione di Jeshùa non erano ammessi
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Re: Il “Signore” di 2Pt 2:1

Messaggio da Margo27@live.it »

Riassumendo quanto è stato detto: "Popolo" è un termine che nelle Scritture Greche designa Israele lo possiamo vedere in Atti 26:17,23. "Signore, padrone, sovrano" (depòtes) designa colui che detiene l'autorità suprema umana e divina, quindi Dio. Pietro utilizza degli esempi comprensibili per i suoi uditori del tempo.
"Riscattati" se andiamo in Deuteronomio 32:5,6 Dio ha acquistato Israele. il Messia per Israele era ed è un liberatore, figura diversa da Dio. Perché Pietro sta dicendo che Dio ha comprato gli eletti in una piazza di mercato? Penso prima dobbiamo esaminare la piazza di mercato ai tempi della Bibbia. Nel libro degli Atti 16,19 ci viene detto che il mercato (di norma) si svolgeva alla porta della città e sulla piazza adiacente. Era l’area in cui gli abitanti dei villaggi portavano i loro prodotti da vendere e i mercanti provenienti dalle altre parti del paese portavano le loro mercanzie. Neemia ci dice che era aperto tutti i giorni feriali. Il mercato era affollato, attraverso molte porte non era possibile far passare i carri o i cammelli, occorrevano i facchini per portare le merci fin sul luogo del mercato. In alcuni giorni arrivavano le carovane, Giuseppe fu venduto dai fratelli a dei mercanti che passavano con una carovana, probabilmente fu acquistato al mercato. Yeshua usò l’immagine dei grandi pesi portati dai facchini per denunciare il peso degli obblighi che gli scribi imponevano alla gente (Lu 11:46). Paolo anche li prende come esempio quando invitava a portare i pesi gli uni degli altri (Ga 6:2). Nel mercato si tenevano discorsi pubblici e insegnamenti Atti17:17, i bambini facevano giochi Mt 11:16,17 i disoccupati attendevano che qualcuno offrisse loro un lavoro Mt 20:3. Per fare la spesa occorreva recarsi tutti i giorni al mercato, per via del caldo il cibo durava al massimo un giorno se non veniva salato o essiccato. Ecco perché Yeshua iniziava la preghiera: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Nelle vicinanze c’era anche il forno pubblico e il pane era un alimento basilare. Al mercato venivano contrattate le pecore. Giovanni riporta le parole di Yeshua quando cita la parabola del buon pastore. Pietro utilizza il linguaggio del tempo, in fin dei conti il mercato a quel tempo era uno spaccato di mondo, c’erano tante persone, ognuna con la sua storia, la sua speranza, la sua fatica, c’erano le pecore che ascoltano la voce di Yeshua (eletti) e le capre quelle che seguivano la loro strada.
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