Non temere; non temete; non abbiate timore

Speculator3
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Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Speculator3 »

Vorrei analizzare il significato delle espressioni: non temete, non abbiate timore nel Nuovo Testamento.

Le espressioni originali, per quanto riguarda i vangeli, erano in aramaico. Non conosco l'aramaico e non mi rischio ad analizzare espressioni simili nella Bibbia ebraica; Chi conosce al riguardo può certo scrivere qui.

La mia impressione è che fosse una espressione di paura o timore, motivato o immotivato, di fronte ad accadimenti strani che non si sapeva spiegare e che erano attribuiti al soprannaturale o a potenze superiori.
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Gianni
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Gianni »

Speculator3, cita il passo biblico, per favore.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Speculator3
Occorre citare il passo biblico
Il tuo argomento aperto è interessante
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Gianni
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Gianni »

Sì, lo è. :-)
Speculator3
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Speculator3 »

La prima scrittura si trovanel vangelo di Matteo capitolo 1 versetti da 19 a 20: "comunque, Giuseppe suo marito, essendo giusto e non volendo farne un pubblico spettacolo intendeva divorziare segretamente da lei. Ma dopo che ebbe riflettuto su queste cose, ecco, L'Angelo del Signore gli apparve in sogno dicendo: "Giuseppe figlio di Davide, non aver timore di condurre a casa tua moglie Maria, poiché ciò che è stato generato in lei e dallo Spirito Santo".

Questo sogno è raccontato solamente in Matteo. Marco e Giovanni non hanno l'annunciazione a Maria e la generazione dello spirito Santo.
Marco e Giovanni iniziano, senza genealogia dalla predicazione di Giovanni Battista.

Angelo apparso in sogno non ordina a Giuseppe di portare in casa Maria perché era un affare familiare di Giuseppe.

Gli disse di "non avere paura"a condurre a casa Maria tua moglie. Tale decisione era già stata presa, ma probabilmente Giuseppe temeva di sbagliare qualcosa che era legato alla sua discendenza davidica.

La libertà di Giuseppe non è stata negata e non si parla della libertà di Maria, già incinta, ma il le mi pare è: "ciò che è stato generato in lei e dallo spirito santo ".

Giuseppe aveva paura di sbagliare solo di fronte a Dio perché la cosa avrebbe ipotuto essere e rimanere completamente segreta.
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Gianni
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Gianni »

Speculator3, prima fai una domanda e poi ti dai da solo una risposta? Che senso ha la tua domanda?
Speculator3
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Speculator3 »

Mi faccio una domanda su cosa vuol dire l'angelo a Giuseppe con: "non avere timore a condurre a casa tua moglie Maria" .
Faccio una ipotesi e cerco di vedere se può essere confermata anche dal testo precedente seguente.
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Gianni
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Gianni »

Buongiorno, Speculator3. Proviamo ad analizzare insieme il testo di Mt 1:18-21.

Al v. 18 è detto che Giuseppe si rese conto che Miryàm era incinta, e ciò senza che i due fidanzati avessero avuto rapporti sessuali. Che la gravidanza era dovuta all’azione dello spirito santo (che è la Sua “energia invisibile”, come abbiamo appreso in altra discussione) è un’annotazione dell’evangelista Matteo; Giuseppe non lo sa ancora.

Il v. 19 descrive la reazione di Giuseppe: non vuole esporre la ragazza ad uno scandalo e decide di lasciarla senza creare clamore. Nell’antica Israele il fidanzamento era equiparato al matrimonio (è per questo che al v. 19 si parla di divorzio; la differenza stava tra fidanzamento e matrimonio stava nel fatto che il matrimonio vero e proprio iniziava quando i due iniziavano a convivere). Annotazione storica: i rabbini deprecavano i rapporti prematrimoniali, ma li tolleravano.

Vv. 20 e 21: Mentre Giuseppe pensava al modo di risolvere la situazione, un angelo di Dio gli viene in sogno e gli rivela la verità. Lui l’accetta. Al successivo v. 24 sarà detto che fece ciò che l’angelo gli aveva chiesto e la specificazione che “portò sua moglie a casa con sé” segna l’inizio vero e proprio del matrimonio.
La caratura di Giuseppe, che Matteo definisce “uomo giusto” è rimarcata al v. 25: non ebbe rapporti sessuali con Miryàm fino a quando lei non partorì il bambino; ciò indica due cose: il suo grande rispetto verso la moglie e il fatto che dopo il parto tutto rientrò nella normalità matrimoniale (dai Vangeli sappiamo he i due ebbero figli loro: quattro maschi e almeno due femmine).

Ed eccoci ora alla tua domanda.
Al v. 20 l’angelo dice (in sogno) a Giuseppe: mè fobebès (μὴ φοβηθῇς). Il verbo è fobèomai (φοβέομαι), derivato da fòbos (φόβος) – cfr. il nostro “fobia” –, che indica sia la paura che il timore.

La domanda è quindi: Giuseppe venne esortato a non avere paura oppure e non aver timore?
Nel rispondere occorre tener conto della sua personalità e del suo comportamento. Di lui sappiamo che era una persona giusta, che non diede di matto e che non intendeva svergognare Miryàm. Che i suoi sentimenti fossero di timore lo rivela il v. 25: non ebbe rapporti sessuali con Miryàm fino a quando lei non partorì il bambino. Perché? Perché sapeva chi lei portava in grembo. Questo non è solo rispetto: è santo timore.

La differenza tra paura e timore la vediamo in Gn 3:10, in cui Adamo, che si nasconde dopo aver peccato, dà questa risposta a Dio che lo ha scovato: efobèthen (ἐφοβήθην - LXX), "ho avuto paura". Adamo aveva paura di Dio, ma non aveva avuto timore di Lui peccando.
Speculator3
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Speculator3 »

Grazie Gianni.

Si trattava di Santo timore di dispiacere a Dio, perché in quanto agli uomini la cosa avrebbe potuto essere completamente nascosta, se avesse portato Maria casa senza dire niente a nessuno, come avviene anche al giorno d'oggi

Giuseppe probabilmente non "si accorse che era incinta" ma probabilmente fu Maria stessa che glielo disse, come probabilmente gli aveva anche detto subito dell'annuncio precedente dell'angelo.

Rimane il fatto Chi è Giuseppe deciso di "divorziare segretamente da lei ".

Dato che importanti decisioni circa il matrimonio non cambiano e non si basano su un sogno, e nessuno aveva necessità di sapere subito qualcosa al riguardo, Giuseppe non cambiò la sua decisione ma la procrastinò.

La ragione per cui non ebbe rapporti con lei fu perché altrimenti non avrebbe potuto divorziare da lei, secondo la primitiva legge sul divorzio in Eden.
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Gianni
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Re: Non temere; non temete; non abbiate timore

Messaggio da Gianni »

Speculator3, qualcosa non mi quadra nella logica di questa tua conclusione: “La ragione per cui non ebbe rapporti con lei fu perché altrimenti non avrebbe potuto divorziare da lei”.

Giuseppe poteva benissimo separarsi da Miryàm anche subito. Perché mai quindi attendere senza avere rapporti per separarsi dopo? E dopo quando? Quando il figlio già nato sarebbe stato attribuito a lui?

Se stiamo ai dati biblici la frase “non ebbe rapporti con lei finché” ci dice due cose: non li ebbe durante la sua gravidanza e poi li ebbe normalmente. Quest’ultimo fatto, unito al fatto che non aveva divorziato, ci mostra che lui amava Miryàm.

Il suo comportamento fu da uomo giusto: amava Miryàm, accettò la misteriosa gravidanza di lei e non l’abbandonò, continuò ad amarla ed ebbe con lei numerosi figli. La sua astinenza dai rapporti durante la gravidanza ha quindi conformemente una sola spiegazione: il profondo rispetto per l’essere che lei portava in grembo.
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