2 corinzi 3 ;6 .

Luigi
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

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Gianni ha scritto: mercoledì 29 novembre 2023, 10:14 Quelle parole del Messia Yeshùa dovrebbero suggerire qualcosa a te permettendoti di rispondere alla mia domanda, che temo tu non abbia compreso bene.
Non ho compreso ?
Forse sei tu che non so cosa vuoi sapere; si esplicito
Poi hai già abbandonato il tema iniziale in discussione e sei andato altrove
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Gianni
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

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Luigi, tu metti gli ebrei da una parte e i pagani dall'altra. Ma Paolo dice che tutta Israele sarà salvata solo quando sarà entrata (dove?) la totalità dei pagani. In qualche modo, quindi quei pagani sono ebrei. Così è più chiaro?
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

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Gianni ha scritto: mercoledì 29 novembre 2023, 10:24 Luigi, tu metti gli ebrei da una parte e i pagani dall'altra. Ma Paolo dice che tutta Israele sarà salvata solo quando sarà entrata (dove?) la totalità dei pagani. In qualche modo, quindi quei pagani sono ebrei. Così è più chiaro?
Te l'ho scritto; sarà entrata nella porta della Grazia.
In nessun modo sono ebrei, proprio perchè sono pagani, ti piaccia o no, è scritto in caratteri cubitali.
Un solo gregge e un solo pastore che accoglie ebrei e pagani tutti.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Se permettete la mia opinione sulla morte di Jeshùa .
Inevitabilmente il suo Insegnamento si scontrava di brutto su quella che era una forma di adorazione basata sull'esteriorità , egli denudò , mise a nudo la povertà interiore che esisteva nel suo uditorio , c'era solo una parvenza ma loro mente era altrove .
Trascuravano i bisogni della vedova, dell'orfano , aggiungiamo i bisogni emotivi , interiori .
Le appariscenze a Dio non lo incantano , la luce bisogna accenderla dentro noi stessi per la tua felicità e quella di chi ti sta vicino.
Questo Insegnamento non piacque
Denudarsi di superbia di orgoglio di potere non se ne parla proprio meglio toglierselo di mezzo .
Questa la ragione che lo condusse alla morte.
La sua integrità a quel valore, al puro Insegnamento lo condusse alla morte.
Il suo sacrificio serve a noi di Insegnamento se non ci adoperiamo ad attuare quell'Insegnamento non puoi trarne beneficio.
Non basta dire con la bocca: credo in Jeshùa, il suo sacrificio ha valore di salvezza per me nel momento che sacrifico il mio io , per il figlio di Dio che dimora in me e faccio spazio al suo Insegnamento che non è teorico ma pratico

Non so se mi sono spiegata bene.
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Gianni
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

Messaggio da Gianni »

Luigi, lascia stare. Tu trascuri del tutto la differenza tra giudei e israeliti. Vediamo se qualcun altro ha compreso ...
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Maria Grazia Lazzara
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Desiderio fare una domanda a Gianni
In Romani 11: 3-7 in particolare il 5 dice " Così anche nel tempo presente
c'è un residuo eletto per grazia"
Chi sono questo residuo ?
Al verso 7 dice " Quello che Israele cerca non lo ha ottenuto, mentre il residuo lo ha ottenuto"
Ripeto la domanda chi è questo residuo? Grazie
Luigi
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

Messaggio da Luigi »

Gianni ha scritto: mercoledì 29 novembre 2023, 10:32 Luigi, lascia stare. Tu trascuri del tutto la differenza tra giudei e israeliti. Vediamo se qualcun altro ha compreso ...
Gianni, io non trascuro nulla; alla venuta del Signore, Lui ammaestrava sia i Giudei che gli Israeliti, dicendo loro "Ravvedetevi o perirete" .
Chi crede in Me Ha Vita eterna.
Ora non credo che qualcuno sosterrà la tua convinzione circa Pagani ed Ebrei, poichè il Signore ha detto:
Giovanni 10, 16
Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

Dunque le altre pecore sono i pagani.
Mentre tu perdi di vista un fattore determinante ,ossia la fede e confidanza in Yeshùa per entrare per quella porta "della Grazia".
Saluti
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

Messaggio da animasalvata »

Luigi ha scritto: mercoledì 29 novembre 2023, 9:35 Per animasalvata
Condivido quanto sostieni, ma con la variante che Dio ha donato il Suo Figlio, sapendo che era l'unico modo per redimere l'umanità incamminata verso la perdizione eterna , o L'Ira di Dio
Caro, ricorda che la scrittura recita pure che:
E' Yeshùa che ha dato se stesso come prezzo della nostra redenzione
Lui dice che nel rotolo è scritto di Lui, ed ecco viene per fare la volontà del Padre; e dunque qual è la Sua volontà è ben descritta
Saluti
Ha "donato" non vuol dire che è stato Dio ha uccidere Yeshua o che abbia messo nel cuore di Caifa e dei Romani il disegno di ucciderlo oppure che approvi l'azione commessa da Caifa e dai Romani. Quello che fecero Caifa e i Romani fu un uccisione e dal punto di vista del nuovo testamento fu una violazione del comandamento "non uccidere". Ne consegue che in base al nuovo testamento Caifa e gli ebrei nonché i Romani avrebbero dovuto pentirsi di quel male commesso riconoscendo l'errore commesso nei confronti di Yeshua.

Similmente il pensiero di vendere Yeshua non fu messo nel cuore di Giuda da Yhwh ma dal satan. Giuda avrebbe dovuto pentirsi della sua azione.

Se era richiesto pentimento a Giuda e Caifa e ai Romani vuol dire che erano stati commessi dei peccati contro Yeshua. Quindi la morte di Yeshua non fa parte della volontà positiva ma della volontà permissiva. Invece fa parte della volontà positiva il fatto che lo ha mandato nel mondo per predicare il Vangelo e compiere miracoli. La morte di Yeshua come la vendita di Yeshua sono nella volontà permissiva.

Yeshua ha accettato questa volontà permissiva. Non si è opposto alla volontà permissiva. Sapeva che Yhwh avrebbe permesso che sarebbe finito nelle mani di Caifa e dei Romani e ha accettato questo. Il messaggio di Yeshua era centrato sul pentimento. Lui diceva "pentitevi" e pur di fare ciò ha accettato anche di morire. La sua morte doveva servire a far cambiare il cuore delle persone a provocare in loro quel sentimento che avrebbe portato al pentimento. Per questo ho citato Atti 2. Cosa dobbiamo fare? Pentitevi dice Pietro e credete nel Messia (la credenza del Messia è un punto fermo della fede ebraica).

Credere che Yeshua è il Messia e che è stato ucciso diventa quindi funzionale al pentimento per ottenere il perdono perché per ottenere il pentimento bisogna credere nel Messia e riconoscere i propri errori. Ecco perché "agnello".
Dal punto di vista del nuovo testamento quello che Dio permise sul Golgota per questo fine è accaduto da sempre. Entriamo nel discorso del tempo di Dio. Ciò che deve accadere è già accaduto fin dal principio. La morte di Yeshua era necessaria fin dal principio perché già era accaduto da sempre e ciò che è accaduto non si cambia, accade e accadra sempre. Questa volontà permissiva e questo fatto che era già accaduto fin dal principio Dio lo ha profetizzato in tutti i modi attraverso i simboli e le vicende del primo patto il sacrificio offerto da Abele, il sacrificio pasquale, il sistema dei sacrifici al tempio, la legatura di Isacco, la sofferenza di Giuseppe, la morte della figlia di Iefte oppure del figlio di Mesha, la morte di Giosia e il lutto fatto dal popolo.
È stato Dio ad ordinare a Iefte di sacrificare sua figlia? No è stato Iefte che credeva lui di fare il bene ma Dio può utilizzare anche gli errori umani per profetizzare una cosa più grande. Curiosamente il "destino" ha voluto che ad uscire davanti a Iefte fu proprio la sua unica figlia ma Iefte non ha aveva deciso a monte di offrire sua figlia ma la prima persona che gli sarebbe venuta davanti. La morte della figlia di Iefte diventa un immagine della morte dei giusti per mano altrui ed inique.
Luigi
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Re: 2 corinzi 3 ;6 .

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Maria Grazia Lazzara ha scritto: mercoledì 29 novembre 2023, 10:55 Desiderio fare una domanda a Gianni
In Romani 11: 3-7 in particolare il 5 dice " Così anche nel tempo presente
c'è un residuo eletto per grazia"
Chi sono questo residuo ?
Al verso 7 dice " Quello che Israele cerca non lo ha ottenuto, mentre il residuo lo ha ottenuto"
Ripeto la domanda chi è questo residuo? Grazie
Maria Grazia, in attesa che Gianni ti risponda colgo io la tua domanda.
Puoi trovare la risposta in :
1Re 19,18
Ma io lascerò in Israele un residuo di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non s'è piegato davanti a Baal, e la cui bocca non l'ha baciato».

Coi riferimenti a Romani 11, 1-6
Saluti
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Gianni
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Messaggio da Gianni »

Luigi, tu hai citato un punto teologico importantissimo: “Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore” (Gv 10:16). Tu, Luigi, però non riesci a collegare le cose. Pongo allora alcune domande che aiutano ad avere il quadro d’insieme:

A chi soltanto predico Yeshùa? Quali istruzioni diede ai suoi?

Prima di morire cosa disse ai giudei?

Che differenza c’è tra sua prima venuta e quella futura? A chi si rivolse nella sua prima venuta? A chi si rivolgerà nella seconda?

Come tutto ciò è riassunto in Rm 11?
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