Interpretazione delle Scritture Ebraiche

noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Scrive Janira:
Domanda: come è possibile che dalla morte si possa arrivare alla vita?



Due discepoli di rabbi Channina uscirono a tagliar legna. Un astrologo li vide e disse:”Ecco due uomini che sono usciti ma che non rientreranno”.Mentre erano in cammino, incontrarono un vecchio, che disse loro:Fatemi la carità è due giorni che non mangio” Avevano un pezzo di pane, lo tagliarono in due e glie ne dettero una.Questi mangiò e pregò per loro,dicendo:”Possiate salvarvi oggi la vita, come oggi avete salvato la mia”Andarono in pace e tornarono in pace:Si trovavano per caso colà alcuni che avevano udito la predizione dell’astrologo, al quale domandarono:”Non avevi detto che questi due uomini sarebbero andati ma non sarebbero tornati?.C’è qui un mentitore poiché le sue previsioni sono false”Perciò andarono e investigarono la questione e trovarono un serpente tagliato in due, mezzo nel carico di legna di uno, mezzo nel carico di legna dell’altro discepolo. La gente chiese loro:”che vi è capitato oggi ?Quelli riferirono l’incidente e l’astrologo esclamò “che cosa posso fare io se il Dio degli ebrei si placa con la metà di un pezzo di pane”( Shabbat 8d).

Per quanto riguarda Paolo credo che intendesse spiegare che la l'osservanza della Legge era uno ostacolo alla conversione dei non ebrei a cui ormai era dedicato :-O nella sua predicazione, ai pagani non potevi chiedere di circoncidersi, di vivere la casherut e applicare molte norme giudaiche che risultavano inapplicabili se non conosciute.
Noiman
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Gianni
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

Noiman, l'esclusione dalla circoncisione non fu decisa da Paolo. Lui si limitò a sollevare la questione. Tolto ciò, negli scritti paolini la Toràh rimane del tutto valida. Lui stesso la definisce santa. Paolo è del tutto mal compreso. Basti pensare che viene considerato un misogino! Ciò dice quanto sia del tutto (volutamente) incompreso.
Janira
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Janira »

Infatti io penso che sia una questione di "tempismo": anche per "osservare e mettere in pratica le mitzvoth", prima bisogna avere lo "strumento " giusto.
Janira
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Janira »

Gianni, infatti secondo me il discorso è questo:
Voi esseri umani siete già morti ( spiritualmente), ecco, ora vi insegno come rinascere a vita eterna.
In altre parole il non seguire le istruzioni del Creatore (nel modo corretto)semplicemente ci lascia nello stato in cui siamo.
Comunque che una mitzvah possa diventare morte per un individuo lo dicono i saggi, se ritrovo la citazione ve la scrivo. Probabilmente si trova nel Talmud ( invidia amorevole per chi lo può studiare :d )
chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

I comandamenti di Yhvh

“Allora il Signore [Yhvh] disse a Mosè: «Sali a me sul monte e resta qui, perché io ti dia le tavole di pietra, con la legge [תּוֹרָה (torah) = direzione, istruzione, legge - da yarah: un precetto o uno statuto o insegnamento] e i comandamenti [מִצְוָה (mitsvah) da tsavah: comandamento, comando, obbligo, prescritto ] che ho scritto per loro istruzione [לְהוֹרֹתָֽם׃ (lə•hō•w•rō•ṯām)]” Esodo 24:12 – BSB

Se leggo bene questi passi, Yhvh dà a Mosè le tavole di pietra con la toràh e le mitsvah scritte per istruzione dei figli di Israele per sua mano (di Yhvh). Mosè poi scende dal monte con queste.

In Deut 9 leggiamo: “il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea” (v.10). “Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza” (v.11).

Mosè rimase sul monte 40 giorni e 40 notti (40 numero simbolico) ed in questo tempo ricevette le istruzioni, insegnamenti che D-o gli diede.

Dopo essere sceso dal monte, Mosè, vide che i suoi si erano sviati costruendo un vitello d’oro. Quindi Mosè spezzò le tavole e si prostrò davanti a Yhvh ancora per 40 giorni e 40 notti a causa del peccato che i figli di Israele avevano commesso. (vv.17,18). In deut 10:1,2 leggiamo che le tavole vengono riscritte come la prima volta e viene costruita l’arca dell’alleanza dentro la quale vengono messe le tavole.

In Esodo 40:20 leggiamo: "Poi prese la Testimonianza e la pose dentro l'arca, mise le stanghe all'arca e collocò il propiziatorio sull'arca" (NR) dove testimonianza è הָעֵדֻת֙ (hā•‘ê•ḏuṯ), spiegata come: testimonianza delle Dieci Parole sulle tavole come solenne incarico divino.

Se ricordo bene le due coppie di tavole vengono consegnate a Mosè in corrispondenza di due festività. Le prime in corrispondenza della "festa delle settimane" (poi chiamata pentecoste) e le seconde durante lo "Yom Kippur".

In questo senso, Mosè in quel tempo era il tramite tra Yhvh ed il popolo.

Nel testo biblico leggiamo anche delle prescrizioni di Mosè riguardo a: omicidio, furto, aduleterio, prorietà, matrimonio, cibi, sulla sanità ecc.. alcune di questo oggi hanno subito variazioni o sono andate in disuso oppure non vengono più praticate. Per esempio alcune regole dell’igiene e gli stessi sacrifici.


In Det. 31, alla fine del percorso di Mosè, leggiamo anche:
Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore e a tutti gli anziani d'Israele” (v.9 -NR) e “«Prendete questo libro della legge e mettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza del Signore vostro Dio; vi rimanga come testimonio contro di te” (v.26 – NR).

Prima di chiarire l’utilizzo dei termini nella LXX come (νόμος, nòmos) per legge, si possono chiarire questi concetti?

Da qui poi la maledizione della legge? O tutti gli altri casi in cui si cita il documento ostile ecc.. sempre negli scritti di Paolo?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Chelaveritàtrionfi, ;) la tua richiesta di chiarire i concetti che riguardano il ricevimento della Torah è un bel impegno, la Torah (come hai giustamente scritto) è " insegnamento", aggiungo che contiene anche il dovere di trasmetterla, studiarla, commentarla e per finire ricercare all'interno le istruzioni su come interpretarla, scrive Ugo Volli " la Torah è come un dispositivo semeiotico attivo , “capace di specificare all'interno le istruzioni per il proprio uso”, cosa che a qualcuno farà storcere il naso. :-?
Nelle traduzioni termini come , mitzvà, leggi, precetti, statuti e altro sono tradotti come Legge, questo lo fanno anche gli ebrei nell’uso comune e nel commento generale.

Moshè sale sul Sinai in totale tre volte , la prima volta vi resta 40 giorni e 40 notti, la il 6 di Sivan riceve le prime tavole, scende con le tavole il 17 di Tamuz, per chi studia i simbolismi il 17 è un numero particolare,non per niente si dice che il 17 “porta sfiga” , anche per la tradizione è ritenuto un numero portatore di disgrazie, il 17 di Tamuz è stata una data infausta per Israel , in questa giorno Moshè ruppe le prime tavole, i romani nello stesso giorno violarono dopo un lungo assedio le mura di Gerusalemme , nella stessa data per mancanza di uomini e energie non venne consumato per la prima volta il doppio sacrificio nel Bet ha-Mikdash, sempre il 17 di Tamuz di secoli prima avvenne la stessa cosa, il primo Tempio profanato e poi distrutto.
Il 17 di Tamuz, Noàch invia la colomba ha esplorare le terre del diluvio.

La seconda volta Moshè sale sul Sinai per invocare perdono a D-o per il peccato di Israele e poi sale una terza volta per ricevere le seconde tavole siamo nel mese di Elùl , anzi il primo del mese, giorno di Rosh Kòdesh, scenderà con le seconde tavole il 10 di Tishrì.
Date e numeri si incrociano e creano curiose coincidenze e ricorrenze importanti nel scandire la storia ebraica e ci sembra che numeri e date non siano casuali, è possibile che tempo e spazio appartengano a una geometria celeste che non siamo in grado di comprendere? il giorno di Yom Kippur e Shavuòt sono il centro di tutto e noi crediamo che ci venga definitivamente perdonato il peccato del vitello d’oro. :-O

Riguardo alla Pentecoste o Shavuòt la questione è più complessa, Shavuòt è l’unica ricorrenza che non ha una data stabilità a priori, dipende dal conteggio dei 49 giorni che iniziano dal secondo giorno di Pesàch , Shavuot è l’unico dei Shalosh Regalim, ( le tre feste che hanno come obbligo fare un pellegrinaggio a Gerusalemme oltre Pesàch e Sukkòt) che duri un solo giorno, una spiegazione ? Shavuòt è posta fuori dai giorni della creazione, una altra storia complessa, la Torah è lo strumento della creazione, Shavuòt è il giorno che viene consegnata all’uomo .

Hai scritto: “
In Esodo 40:20 leggiamo: "Poi prese la Testimonianza e la pose dentro l'arca, mise le stanghe all'arca e collocò il propiziatorio sull'arca" (NR) dove testimonianza è הָעֵדֻת֙ (hā•‘ê•ḏuṯ), spiegata come: testimonianza delle Dieci Parole sulle tavole come solenne incarico divino.

E poi riporti Dvarim
: “Dopo essere sceso dal monte, Mosè, vide che i suoi si erano sviati costruendo un vitello d’oro. Quindi Mosè spezzò le tavole e si prostrò davanti a Yhvh ancora per 40 giorni e 40 notti a causa del peccato che i figli di Israele avevano commesso. (vv.17,18). In deut 10:1,2 leggiamo che le tavole vengono riscritte come la prima volta e viene costruita l’arca dell’alleanza dentro la quale vengono messe le tavole”


Non sono le stesse tavole e anche leggermente diverso il contenuto , i sostenitori dell’ipotesi documentaria lo usano come prova per sostenere che le fonti di Shmòt e Dvarim sono diverse, in realtà esiste una spiegazione.

” Allorché Moshè terminò di scrivere su di un libro le parole di questa legge fino alla fine, Moshè stesso ordinò ai Leviti che portavano l’arca del Patto del Signore:”prendete questo libro della legge e ponetelo da una parte entro l’Arca del patto del Signore vostro Dio e resti là per testimonianza” (Dvarim 31/26) (deuteronomio).
La giusta traduzione di והיה-שם בך לעד non è come riportano alcune traduzioni : “resti là per testimonianza “ ma è scritto “sia testimone contro di te” questo lo capiamo leggendo il seguito: “poiché io conobbi la ribellione e la durezza della tua cervice, se fino a oggi , con me in vita in mezzo a voi, siete stati ribelli con il Signore , quanto più lo sarete dopo la mia morte”.
Bene …. Ora vado a cena…..
Shalom
Noiman




chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Noiman, mi hai capito al volo. Spiegazione perfetta. Si la questione è complessa lo so. Avrei alcune domande perché non so se ho compreso bene l ‘evoluzione. A breve scriveró
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Riprendo da dove avevo lasciato. Mosè, quindi, ricevette sul Monte le tavole di pietra con la Toràh e le Mitsvah (sia insegnamenti che comandi) , scritte per istruzione dei figli di Israele direttamente da Yhvh: “Allora il Signore [Yhvh] disse a Mosè: «Sali a me sul monte e resta qui, perché io ti dia le tavole di pietra, con la legge [תּוֹרָה (torah) = direzione, istruzione, legge - da yarah: un precetto o uno statuto o insegnamento] e i comandamenti [מִצְוָה (mitsvah) da tsavah: comandamento, comando, obbligo, prescritto ] che ho scritto per loro istruzione [לְהוֹרֹתָֽם׃ (lə•hō•w•rō•ṯām)]” Esodo 24:12 – BSB

Il termine “Toràh” come si è detto, vuol dire principalemente “insegnamento, istruzione, direzione ” ed infatti nel passo precedente (Esodo 24:12) è specificato “che ho scritto per loro istruzione” (Yhvh si riferisce ai figli di Israele). Ma anche le successive prescrizioni di Mosè come queste: “Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore e a tutti gli anziani d'Israele” (Deut 31:9 -NR) e “«Prendete questo libro della legge [הַתּוֹרָה֙ (hat•tō•w•rāh] e mettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza del Signore vostro Dio; vi rimanga come testimonio contro di te” (Deut. 31: 26 – NR), sono "Toràh (tradotto con "legge").


Questa “legge” è qualcosa di diverso da uno statuto, come ad esempio quello di Genesi 47:26 “Così Giuseppe stabilì una legge [ לְחֹק֩ (lə•ḥōq)] che un quinto dei prodotti appartiene al Faraone, ed è in vigore nel paese d'Egitto fino ad oggi. Solo la terra dei sacerdoti non appartiene al Faraone” (BSB) oppure in Levitico 23:31 “Non farete alcun lavoro. È una legge [חֻקַּ֤ת (ḥuq•qaṯ) - חֻקָּה (chuqqah) – qualcosa di prescritto, statuti] perenne di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete” (NR).

Qui si tratta sono di un precetto scritto, un obbligo, e non di un insegnamento (o anche un insegnamento). Ad esempio in Levitico 7,1: “Ora questa è la legge [תּוֹרַ֖ת (tō•w•raṯ) - תּוֹרָה (torah)] dell’offerta per la colpa ….” è sia un precetto (obbligo da osservare) sia un insegnamento.


In 1 Cronache 22:12 si legge: "Ebbene, il Signore ti conceda senno e intelligenza, ti costituisca re di Israele per osservare la legge [[תּוֹרַ֖ת (tō•w•raṯ) - תּוֹרָה (torah)] del Signore tuo Dio. (CEI). Oltre alla CEI, anche altre versioni traducono con “osservare la legge”. Andando a verificare i vari termini, mi risulta invece che il passo dice: “Solo Yhvh dare di te intelligenza (perspicacia) e comprensione quando ti mette a comando (incarico per dare ordini) sopra Israele affichè tu possa custodire la Toràh di Yhvh tuo Elohe

Risulterebbe che il termine “Toràh” compaia decine e decine di volte nel testo ebraico e fa riferimento:

- all’insegnamento scritto direttamente con il dito di Yhvh sul Sinai,
- alle prescrizioni di Mosè
- ai primi 5 libri della Bibbia (Pentateuco) contenenti le leggi e i comandamenti insieme con la storia d’Israele dalla creazione del mondo fino alla morte di Mosè, prima dell’ingresso del popolo d’Israele in Terra Promessa, e che per tradizione ebraica si considera essere stata data interamente al popolo d’Israele sul Monte Sinai.
- Anche l’insegnamento orale

Ma in base a quanto descritto risultano delle differenze. Come se ci fosse una Toràh di primo ordine, ovvero quella data da Yhvh sul Monte a Mosè nelle due tavole di Pietra e poi tutte le altre: il rotolo di Mosè che comprende anche le leggi sull'igiene ecc.. e l'insegnamento orale.

Le differenze stanno in quanto descritto:

1. La Toràh principale, il cuore, è stato data a Mosè direttamente da Yhvh sulle tavole di Pietra, custodite dentro l'Arca dell'Alleanza. Questa è rimasta assolutamente immutata.
2. La Toràh scritta da Mosè per il popolo sui rotoli messi sopra l'Arca. Molte di queste leggi sono state messe per iscritto da Mosè dopo che Egli parlò con Yhvh, per esempio in Lev 6:1,2 - " Yhvh parlò ancora a Mosè, e disse:«Da' quest'ordine ad Aaronne e ai suoi figli, e di' loro: "Questa è la legge dell'olocausto. L'olocausto rimarrà sulla legna accesa sopra l'altare tutta la notte, fino al mattino; e il fuoco dell'altare sarà tenuto acceso. . Di questa legge (Toràh) scritta da Mosè, alcuni precetti sono mutati, come per esempio le regole di igiene, i sacrifici ecc..
3. Tutto il Pentateuco che risulta essere un insegnamento sia perchè contiene le "Toràh" sia perchè le storie stesse sono un insegnamento.


Se mi aiutate a capire queste cose (se conoscessi tutto sarei un biblista :d :d :d :d ), forse si può chiarire meglio ciò che viene detto dopo. Anche quando si parla di “legalità” della toràh e di appesantimenti.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Ciao ... ;) Chelaveritatrionfi, la tua analisi è ottima e interessante, tuttavia occorre riconsiderare alcuni termini che nella generalità delle traduzioni non veicolano il giusto significato originale, non è poi solo un problema traduttivo, in realtà dietro queste parole si nascondono dei significati ben precisi da cui si ricava l’esistenza di una parte di rivelazione iniziata sul Sinai che e viene chiamata impropriamente “legge” e che definisci come “insegnamento ” questa è “secondo il giudaismo solo una parte della rivelazione, che diventa totale attraverso la rivelazione orale fatta a Moshè in più volte “Torah she-be-‘al peh “ la forma orale e “Torah she-bi ktav” la legge scritta.
Anche se questo aspetto non è ancora ben compreso all’esterno dell’ebraismo e può apparire come una lacuna di un D-o che si rivela a intermittenza, il giudaismo ha considerato da sempre tradizione e rivelazione complementari e non ha fatto distinzione tra la testualità e il commento, forse l’unico esempio in cui il “corpus”, il "commento stesso" è coesistente al testo, forse vale quello che scrive Shiunnàch : " l’ebraismo si fonda su un minimo di rivelazione, la Torah scritta, ed un massimo di interpretazione, la Torah orale.
Riprendo da Waiqrà:

אלה החקים והמשפטים והתורת אשר נתן יהוה בינו ובין בני ישראל בהר סיני ביד-משה

Queste sono le norme (ha-kukkim) e i giudizi ( ha-mishpatim), le Leggi ( le torot) che il Signore (יהוה) stabilì tra lui stesso e i figli di Israele sul monte Sinai, per mezzo di Moshè” (Vaikrà- Bechuccothai 26/46) (levitico).Forse è questo ancora da commentare.

Scrivi
In 1 Cronache 22:12 si legge: "Ebbene, il Signore ti conceda senno e intelligenza, ti costituisca re di Israele per osservare la legge [[תּוֹרַ֖ת (tō•w•raṯ) - תּוֹרָה (torah)] del Signore tuo Dio. (CEI).


Ti riporto il passo tratto da Divrè Hayamim alef (Primo Cronache):
יתן-לך יהוה שכל ובינה ויצוך על-ישראל ולשמור את-תורת יהוה אלהיך
“Ma (soltanto) יהוה il Signore può darti intelligenza e conoscenza per la forza su (di comandare) Israel e osservare la תורת (Torah ; Nella forma grammaticale con il complemento di specificazione che aggiunge una ת facendo cadere la ה) “la Torah di יהוה (Y***) Dio tuo”
Un abbraccio
נוימן

chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Noiman, sono consapevole che chi non è dentro all'ebraismo dalla nascita, difficilmente capirà certe cose. Da questo punto di vista, risulterebbe che il resto del mondo sarebbe all'oscuro delle cose di D-o non avendo accesso all'ebraismo, alla cultura ebraica ed alla lingua. Detto in maniera più semplice, le chiavi della conoscenza di D-o sarebbero in mano al popolo ebraico che potrebbe tenersi tutto per se. Il resto del mondo ha le traduzioni? Tra le righe stiamo però facendo passare il messaggio che leggendo dalle traduzioni, a parte comprendere molto poco di ciò che andrebbe compreso, tanta parte rimarrebbe nascosta. Con le traduzioni si rischia di prendere fischi per fiaschi...e su quest'ultimo punto.. ahimè.. non si hanno tutti i torti, specialmente considerando le centinaia di denominazioni religiose che si basano sullo stesso testo. Oltre a questo, considerando che la "Torah scritta" rappresenta "un minimo di rivelazione", mentre la "Torah orale un massimo di di interpretazione", le cose diventano più complicate.

Avevo riportato questo passo:

“Allora il Signore [Yhvh] disse a Mosè: «Sali a me sul monte e resta qui, perché io ti dia le tavole di pietra, con la legge [תּוֹרָה (torah) = direzione, istruzione, legge - da yarah: un precetto o uno statuto o insegnamento] e i comandamenti [מִצְוָה (mitsvah) da tsavah: comandamento, comando, obbligo, prescritto ] che ho scritto per loro istruzione [לְהוֹרֹתָֽם׃ (lə•hō•w•rō•ṯām)]” Esodo 24:12 – BSB

Indipendentemente dall'esattezza della traduzione, qui si comprende che oltre ad una legge scritta, Mosè ricevette una rivelazione orale, come se fosse una spiegazione di ciò che era inciso sulle tavole e forse altre cose.

Scrivi:
Riprendo da Waiqrà:

אלה החקים והמשפטים והתורת אשר נתן יהוה בינו ובין בני ישראל בהר סיני ביד-משה

“Queste sono le norme (ha-kukkim) e i giudizi ( ha-mishpatim), le Leggi ( le torot) che il Signore (יהוה) stabilì tra lui stesso e i figli di Israele sul monte Sinai, per mezzo di Moshè” (Vaikrà- Bechuccothai 26/46) (levitico).Forse è questo ancora da commentare.
Questo passo conferma che ci furono altre cose dette a Mosè, che poi mise per iscritto. Infatti, spesso è riportato "il Signore parlò a Mosè... " ecc.. riguardo a rituali ed altri ordini (es. Levitico 6:1,2 che ho riportato). Forse è così...

Ma da questi passi ciò che comprendo è che comunque tutto venne messo per iscritto. Oggi esiste ancora una Toràh scritta ed una orale, ma quest'ultima è nata per tradizione. Correggimi se sbaglio. Ora, ciò che fu messo per inscritto da Mosè fu tramandato e non senza difficoltà, ricopiando rotoli su rotoli attraverso le epoche e più si ricopiava, più aumentava la probabilità di commettere errori. Al ritorno dall'esilio babilonese, venne anche introdotto un nuovo stile di scrittura. Si arrivò anche al punto di perdere dimestichezza con la lingua originale, specialmente durante il periodo ellenistico. Queste cose le sai meglio di me, :-) , le riporto solo per promemoria. Dove voglio arrivare? Se già ciò che era scritto, in ambiente giudaico era fonte di diverse interpretazioni, ciò che era tramandato oralmente che mutamenti avrebbe subìto? Conosco la storia delle grandi capacità mnemoniche :-)

A parte questo discorso, tanto per commentare i passi sopra, la mia analisi voleva porre all'attenzione il fatto che il termine "Toràh" è utilizzato in diversi casi. E si completa chiamando "Toràh" tutto il pentateuco.

Ora, ciò che noto sono appunto delle differenze. La più importante è quella che c'è una parte che cambia in base alle epoche e una parte che rimane immutata. Quale? Quella scritta per mano di D-o sul Sinai. Mi riferisco a delle precise norme scritte e non all'insegnamento generale. Non so se riesco a spiegarmi.

I "comandamenti" scritti sulle tavole sono immutati. I comandi scritti da Mosè sui rotoli non sono rimasti tutti immutati. Dato che anche ogni storia riportata su questi libri è un insegnamento, è ovvio che anch'esso è rimasto immutato.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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