Riflessioni Bibliche

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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Noiman ... :-) , puntuale come sempre.
noiman
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da noiman »

Grazie Gianni, puntuale ma lento :YMHUG:

Riprendo e concludo la seconda parte del mio “résumé ” dell’opera di Cassuto : “La Questione della Genesi” résumè che riguarda la prima parte del suo libro, circa cento pagine che analizzano e commentano la presenza del Nome di D-o nei primi capitoli del libro di Bereshit.

Questo che vi postoè un estratto di un documento che produco ogni volta che leggo un libro, riporto le parti più rilevanti dell’opera nella forma di un breve riassunto che utilizzo soprattutto per condensare le parti significative del testo e eventualmente in seguito rintracciarle nel testo originale parcheggiato nella biblioteca, ogni singolo documento che produco mantiene titolo e autore e viene archiviato in una cartella , mai stampato, una seconda copia viene poi inserita in un programma molto simile a un data base compatibile con word che consente di richiamare su qualche migliaia di pagine contenute in un unico file delle singole parole , in pratica se cerco una parola “chiave” che mi interessa la posso ritrovare disponendo del riassunto di ogni libro che ho letto, molto simile a quello che è possibile fare nel sito di Biblistica.eu, i libri archiviati su questo principio compongono un archivio ormai prossimo alle diecimila pagine, così numerose perchè contengono anche i riassunti più brevi di altri centinaia di articoli e commenti biblici che ho letto e raccolto, il programma riconosce anche i caratteri ebraici non vocalizzati, questo è quello che ho fatto negli ultimi trent'anni per quasi ogni libro che ho letto, il lavoro più grosso è stato quello di trasferire le parti degli anni 80 scritte con la Olivetti lettera 32, che ho dovuto riscrivere.

Riguardo all’opera di Cassuto di cui vi parlo ho da pochi giorni iniziato , il lavoro prosegue man mano che studio le 429 pagine ritrovate, circa una trentina al giorno, non di più , alla fine penso che mi piacerebbe digitalizzare il libro e metterlo a disposizione di chi è interessato, a parte la difficoltà tecnica assolutamente superabile rimane solo il dubbio sulla legalità o meno di rendere disponibile un testo scritto nel 1934 che non ha subito ristampe in italiano e quindi difficile da reperire, copia rara e pensare che l’avevo nella mia biblioteca ma l’avevo confusa con un’opera di Eckart, dal titolo “Commento alla Genesi”.
Quindi quello che segue è una sintesi delle prime cento pagine del Commento di Cassuto con argomento: “la presenza del Nome di D-o nella prima parte del Chumàsh
Ecco il seguito del mio riassunto conclusivo delle parti essenziali delle prime 90 pagine, scusate la forma approssimativa.

Nel primo capitolo di Genesi Elohim è l’unica divinità menzionata , Cassuto osserva che è sempre in stretta relazione con una creazione che non conosceva ancora il suo creatore e se per ipotesi qualsiasi creatura che volesse rivolgersi al suo artefice non poteva che riconoscere l’appellativo generico di Elohim, quando viene creato Adam a immagine e somiglianza è sempre utilizzato il termine Elohim che volutamente per l’agiografo rappresenta l’astratta genericità del concetto di D-o e lascia in questa fase quel grado di indeterminatezza che valeva a renderla accettabile a una mente ebraica, “immagine” di Y*** sarebbe stata addirittura inconcepibile, questo lo trovate a pag. 39, vedi anche a fine pagina la nota sulla possibile origine del nome Noàch o Menachem “ il consolatore”, affine a Nachmolèl (na-ah-mu-ù-li-el), l’eroe dell’epopea di Gigalamesh (39)
Un altro esempio dell’alternanza tra Elohim e Y*** lo troviamo in Bereshit 6, dove a proposito dei “Benè ha Elohim” videro che le figlie dell’uomo che erano belle, ma subito dopo Y*** disse,” Il mio spirito non rimarrà sempre nell’uomo”, in questo caso non è possibile intercambiarli, questo confonde in pieno l’ipotesi documentaria (40), ancora l’alternanza dei due nomi è significativa in Bereshit 7/16 “Entrarono come ordinò a lui Elohim e chiuse Y*** la porta lui dietro”(a Noàch) , Cassuto osserva che questo accostamento non ci sarebbe stato se il capitolo fosse diviso in due mantenendo le alternanze dei nomi, la possibilità che il testo abbia subito una forzatura sostituendo Y*** come colui che chiude la porta dell’arca al posto di Noàch è assai sostenibile, (vedi nota 4 pagina 40/41), sicuramente l’alternanza segue il ritmo del racconto che nella lingua ebraica deve mantenere la sua musicalità e assicurare una forma di insegnamento teologico, l’etica della divinità che dove è azione preferisce utilizzare Elohim, mentre quando è legislatore è sottolineato come Y***, quando Noàch fece il suo primo sacrificio spontaneo a D-o nella suo funzione sacrificale è menzionato come Y*** essendo il rapporto diretto tra Noàch e la divinità (43), ricapitolando il D-o della vita è Elohim, mentre il D-o del rapporto personale con l’uomo è Y***, questa differenza la capiamo nell'utilizzo di Elohim riferito agli scampati al diluvio e per questione di coerenza con quanto è scritto in Bereshit 1/28 vengono ripetute in Bereshit 9/1 le benedizioni all’uomo e agli animali in una forma di berit chidushàh , un patto rinnovato, ( Genesi 8 /1), anche il simbolo dell’arco divino , l’arcobaleno è suggellato da Elohim (44), il significato simbolico dell’alternanza dei nomi diventa poi significativo nel capitolo successivo, dove i due diversi impieghi del Nome suggellano la benedizione dei figli di Noàch, nella berachà ai figli di Noàch Sem e Jafet ritroviamo l’alternanza del Nome, Y*** per Sem e Elohim per Jafet (45) , un altro esempio in cui Elohim interrompe una lunga sequenza di Y*** lo ritroviamo nel capitolo 17/9, quando D-o si rivolge a Avrahàm nel rinnovare il patto , non viene utilizzato il tetragramma ma Elohim e questo rimane costante per tutta la parte restante del capitolo.
Cassuto osserva che si tratta di una ”concezione universalistica, a cui si addiceva il nome di Elohim” , mentre abbiamo assistito che quando Avrahàm riceve la prima rivelazione è nel nome di Y*** (49).
Quando D-o compare in sogno a un pagano è sicuramente Elohim, lo si può verificare nel libro di Bereshit a proposito del sogno di Abimelk re di Gerar, Cassuto commenta che se non fosse un re pagano conoscerebbe Y*** e viceversa, lo stesso Avrahàm nel rivolgersi al re di Gerar nel pregare per lui utilizza Elohim (51), successivamente notiamo un’altra separazione dei nomi riguardo Sarah a cui le viene fatta la promessa nel nome di Y*** (genesi 18) , mentre nel capitolo 21 ritroviamo ancora l’alternanza dei nomi in breve sequenza, quando D-o si ricorda di Sarah ritroviamo Y***, nel versetto successivo riguardo al figlio che Sarah genererà e quindi che adempie al patto ritroviamo Elohim , anche nel versetto 4 a proposito della circoncisione di Izchàk è Elohim.
Nel capitolo 22 dove viene narrata l’aqedàh di Izchàk è Elohim ogni volta che di riferisce al sacrificio, in tutti suoi dettagli e le istruzioni su come preparare il sacrificio di Izchàk, nel racconto Y*** compare ogni volta che la volontà divina non vuole che il sacrificio si compia (52), Cassuto aggiunge che il sacrificio umano è simile a quello che ordinano gli Elohim dei popoli circostanti, ma Y*** esecra il sacrificio umano.
El è presente in numero di 85 casi nella Bibbia (e Cassuto fornisce l’elenco, vedi nota a pag. 66), nella Genesi si trovano 3 casi in cui El appare in valore appellativo,seguito da participio in funzione attributiva del tipo “Il Dio che mi vede”, oppure connesso a El Elion inteso come divinità cananea, Elohim non sembra che non si presti a essere utilizzato con un attributo perché se si ponesse questo dovrebbe essere nel plurale , Cassuto pone come esempio Elohim gedolim” che risulterebbe un plurale numerico, e se invece lo si lascia al singolare, esempio Elohim gadol” avremmo una discordanza grammaticale insormontabile.(66), afferma Cassuto “Ecco quindi una prima regola:”Quando il vocabolo significante Dio in senso appellativo deve essere seguito da un aggettivo o da un participio in posizione attributiva, si adopera El e non Elohim”(67), cita i casi in El in costrutto (67). Cassuto commenta :”Il valore individualistico di El vale anche per spiegarci perché tutte le volte che si fa una interrogazione del tipo di “Chi è un Dio pari a te?”, (Michea 7/18) , in nome che è impiegato è sempre El , raramente Eloha , mai Elohim : una sottolineatura a che non si può paragonare le divinità straniere al D-o di Israele , questo avviene ogni volta che viene posto questo quesito.(69)
Il nome שדי Shadday è citato 5 volte nel libro di Genesi, (vedi elenco pag.78), sempre preceduto da El e una volta senza El in Genesi 49/25, ma che viene corretto sostituendo il vocabolo precedente “we-et” con “we-El” (79), (la LXX), la possibile radice del nome che è connessa con שד, “flagello, rovina, devastazione”(Soggin), (80), lo stesso termine è connesso alla potenza divina che rende prolifici ma che nello steso tempo può stroncare la vita (81).
In Esodo compare esclusivamente Elohim fino alla fine del capitolo 2 , fino a che si Moshè rinnova la conoscenza di D-o , Y*** riappare nel capitolo 3, ancora una volta il narratore usa Elohim come espediente per mostrare la potenza divina in attesa della rivelazione del Nome a Moshè (83) , all’inizio del capitolo 3 abbiamo una fase intermedia, prima della rivelazione del Nome il tetragramma è accostato a מלאך יהוה , l’angelo di Y*** che appare a Moshè quasi come una preparatio, è interessante che l’alternanza del Nome diventa espediente letterario, solo al narratore e al lettore è evidente che è il malach di Y*** che si manifesta a Moshè, forse un modo di attenuare la presenza divina, quando Moshè si avvicina per scorgere meglio il fenomeno del roveto che brucia , leggiamo che è יהוה che lo scorge ma quando Moshè percepisce la sua presenza il testo si riferisce alla impressione soggettiva di Moshè e in una sorta di camuffamento il testo utilizza di nuovo Elohim , questo lo possiamo verificare perché leggiamo אלהים מתוך הסנה ויאמר משה “Elohim disse da in mezzo il roveto” : ” non ti avvicinare”, ricapitolando il narratore ci parla della divinità in relazione a quello che era il rapporto con Moshè e anche successivamente ויאמר אנכי אלהי אביך אלהי אברהם אלהי יצחק ואלהי יעקב
E disse io sono אנכי il Dio di tuo padre , il Dio di Avrahàm, , il Dio di Izchàk, e il Dio di Jacov” (Shmòt 3/6) non viene impegnato il nome Y***.
Finalmente quando Moshè rivolgerà la domanda che avrà la risposta solenne riguardo la liberazione di Israel dall’Egitto assistiamo ha un anticipo della rivelazione del Nome attraverso le parole nella celebre risposta di D-o :
ויאמר אלהים אל משה אהיה אשר אהיה “ “Vaiomèr Elohìm al Moshè hejè asher hejè” Shmot 3/14, traducibile come: “ E disse il Signore a Moshè, sarò quel che sarò”

E parlò Elohim a Moshè e disse io sono יהוה e mi feci vedere ad Avrahàm a Izchàk e Jacov con il nome di שדי “Shaddai”con il nome mio di יהוה non mi feci conoscere loro”(6/2-3) .Cassuto commenta: “Se l’autore di questi versi avesse voluto veramente che i patriarchi non conoscessero il nome di Y***, avrebbe, più agevolmente e più limpidamente, potuto dire, invece che “u-shemì Y*** lo noda’ti laken” , oppure “u- shemì Y*** lo noda’ lakem “, ma il mio nome Y*** non fu conosciuto da loro”, entrambe le forme avrebbe potuto essere efficaci, ma se l’autore non lo ha fatto è evidente che non era sua intenzione (88), il massimo della forma completa la ritroviamo in Ezechiele “Io sono Y***, che parlo, e che adempio” (17/24), oppure in Bemidbar “Io Y***parlai” (14/34) (89).
Un saluto e Shabbat Shalom
Noiman


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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Il grande Cassuto! Impareggiabile.
speculator2
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da speculator2 »

Un ringraziamento va anche a Noiman.
noiman
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da noiman »

Ti ringrazio Speculator", è uno stimolo a continuare a partecipare dove so di poter essere utile.
Ringrazio anche Gianni per la sua considerazione a Umberto Cassuto che visse e studiò a Livorno.
per Gianni che ci scrisse:
"Mi scuso per dover ricorrere a questo spazio. Da settimane sto cercando l’introvabile libro di Umberto Cassuto La questione della Genesi, Firenze, F. Le Monnier, 1934. Se qualcuno ne avesse una copia in PDF gliene sarei molto grato! Grazie per l’attenzione. :-)"
Ne posseggo l'originale da molti anni e non lo sapevo. :-(
Farò in modo che Gianni riceva una copia del libro .
Noiman
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Umberto Cassuto è tra i massimi specialisti di Genesi. Non è azzardato, anzi, dire che è il più grande.
noiman
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da noiman »

Si..... chelaveritàtrionfi, l'opera di Cassuto è molto complessa e per comprenderla a fondo devi sapere molto bene l'inglese, cosa che non è il mio caso, ho quasi terminato di leggere il libro, anzi... di studiarlo, ricavando molte pagine in appunti e rivisitando alcune mie conoscenze che davo per acquisite :-O , che ne pensi dello scanner IRISCAN DESK 5, sarebbe una soluzione?
Noiman
trizzi74
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da trizzi74 »

Ciao Noiman, personalmente per scansionare i libri uso lo scanner Epson Perfection V39.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
noiman
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da noiman »

Grazie Trizzi

Potrebbe andare bene per documenti, libri in buono stato, il libro di Cassuto nonostante che sia probabile che l'ultimo ad averlo sfogliato è stato mio nonno è del 1934, stampato su carta che non era di grande qualità, le cuciture sono compromesse nonostante che sia ancora sfogliabile, ma rigirarlo per coprire circa 400 pagine gli sarebbe fatale, cercherò qualche azienda che possa digitarlo senza traumi, al massimo acquisterò uno scanner semi professionale, potrei anche usarlo in futuro per digitalizzare alcuni testi che sicuramente sono rari se non addirittura unici .
Ti ringrazio
Noiman
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