I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

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bgaluppi
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I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da bgaluppi »

Prima di iniziare la discussione e la disamina delle Scritture Greche alla luce del Tanàch e del pensiero ebraico, vorrei fare delle considerazioni su Yeshùa.

Yeshùa fu condannato per eresia e bestemmia (Gv 10:33), e avremo modo di verificare nel corso della discussione se le accuse mosse contro di lui siano fondate o meno. Egli fu un figlio di Israele, e su questo non c'è molto da discutere. Quello che mi chiedo è: come avrebbe mai potuto un ebreo presentarsi ai suoi fratelli e ai dottori della legge come Messia facendosi promotore di dottrine eretiche e bestemmie e pensare di essere ascoltato e creduto? Come avrebbe mai potuto una persona sana di mente bestemmiare e insegnare eresie conoscendo bene quali sarebbero state le conseguenze di tali azioni? La Scrittura è chiara su come doveva essere trattato un bestemmiatore, e Yeshùa lo sapeva bene: “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del Signore, sarà messo a morte.” (Lv 24:16 NR; cfr. anche Nm 15:30,31; Dt 13:5; 18:20; Eb 10:28). È necessario comprendere, dunque, perché l'insegnamento di Yeshùa fu rifiutato dagli ebrei da un lato e storpiato dai "cristiani" dall'altro. In uno studio serio, il suo insegnamento non dovrebbe essere rifiutato a prescindere, né storpiato per fini religiosi, ma dovrebbe essere esaminato profondamente per quello che è, alla luce della Scrittura.

Yeshùa non fondò una religione, e non scrisse alcun "libro sacro" alternativo alle Scritture Ebraiche. Si proclamò figlio di Dio e re dei Giudei e affermò di essere venuto per "rendere perfetta la Torah", ossia per insegnare a metterla in pratica in modo perfetto, cioè in modo conforme alla volontà di Colui che è perfetto. Ciò implicava qualcosa in più rispetto all'osservanza legalistica: non si trattava più di fare o non fare, ma di fare con la purezza delle intenzioni. Questo è il senso del suo "rendere perfetta" la Torah, non che la Torah fosse imperfetta e dovesse essere "migliorata". E in questo senso devono essere esaminati gli insegnamenti di Yeshùa. Agli scribi e ai farisei disse: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. [...] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.” (Mt 23:23,27,28, NR).

Ciò richiama Is 1:11-20:

“11 Che m'importa dei vostri numerosi sacrifici?» dice il Signore; «io sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri, io non lo gradisco. 12 Quando venite a presentarvi davanti a me, chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili? 13 Smettete di portare offerte inutili; l'incenso io lo detesto; e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni, io non posso sopportare l'iniquità unita all'assemblea solenne. 14 L'anima mia odia i vostri noviluni e le vostre feste stabilite; mi sono un peso che sono stanco di portare. 15 Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue. 16 Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male; 17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l'oppresso, fate giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova! 18 «Poi venite, e discutiamo», dice il Signore: «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana. 19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese; 20 ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada»” (NR).

Detto questo, mi auguro che tutti noi possiamo intavolare una discussione seria, rispettosa e obbiettiva, a prescindere dalle posizioni e dalla fede di ognuno.
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Gianni
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da Gianni »

Grazie, Antonio. Hai avviato una discussione che sarà certamente molto interessante e che ci porterà a fare diverse scoperte. In attesa che si sviluppi, da parte mia preciso che Yeshùa preferì definirsi figlio dell'uomo anzichè proclamarsi figlio di Dio.
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bgaluppi
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da bgaluppi »

Giusto, Gianni. Infatti disse anche:

“Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è vera.” (Gv 5:31)
Armando
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da Armando »

[Ai moderatori ,Se trovate fuori luogo o inappropriato il contenuto cancellate pure tutto.]

Dunque

Yeshua viene accusato di bestemmia ed eresia ,ma andando a leggere nel talmud, sappiamo anche di altri capi di accusa che sono stregoneria e apostasia.
sono tutte imputazioni che garantivano a chi le praticava la vita sicuramente breve a quel tempo .

E quindi penso che in quella società ,antica non mancasse il rispetto l'unione che caratterizza quel popolo come vediamo oggi .
Quindi presumo che le persone ebree stavano certamente attente a muovere simili accuse diciamo all"vicino di casa "sapendo le inevitabili drammatiche conseguenze che sarebbe andato incontro.

Ora

Con tutto il tatto che sono capace ,e senza fare nomi

Shalom Besàseà ... ti chiedo cortesemente da dove proviene secondo te questa capacità di comprendere la reale fonte dei miracoli che faceva Yeshua ? Dato che non possiamo,escludere le sue gesta .




Mi permetto di farti notare che i miracoli erano completamente assenti tra le file di farisei e scribi etc. etc. di quel tempo, è che vediamo con un nulla è cambiato nella classe rabbinica di oggi.
Insomma i rabbini di oggi ,come i farisei di ieri non fanno miracoli , neanche quelli piccoli. O mi sbaglio ?

Mi andrebbe di parlare di miracoli di quelle potenti ed insuperabili credenziali che rilasciava D-o ,che hanno credo sempre caratterizzato ,accompagnato, protetto tutti i suoi profeti perché venissero presi in alta considerazione ,e non per essere ammazzati per incomprensione .

Trovo quindi molto strano con Yeshua che i suoi miracoli a volte vengano scambiati per altre cose ,per esercizi di stregoneria proprio dal suo stesso popolo che dalle massime autorità religiose.




Ribadisco che la cosa viene confermata oltre che nella Bibbia anche nel talmud dove i miracoli i prodigi di Yeshua ,vengono definiti come stregoneria ...

Un po' di economica Wikipedia

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Fonti_s ... _Ges%C3%B9" onclick="window.open(this.href);return false;

Ciao a tutti .
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
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Kalebh
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da Kalebh »

Caro Antonio,
hai aperto una discussione molto interessante e spero come te che i toni si mantengano sereni e soprattutto rispettosi.

Hai detto bene sulla figura di Yeshua ed in effetti riguardo a Lui ci sono, a mio avviso, solo 3 possibilità:

1) Yeshua era pazzo! Perché solo un pazzo poteva comportarsi come il Messia e non esserlo.
2) Era un bugiardo! Sapeva di non essere il Messia ma comportandosi come tale ha preso in giro tutti fino a oggi!
3) E’ veramente il Messia, il Figlio di Dio!

Questa cartella se affrontata con metodo ci può portare ad analizzare le varie possibilità ed a raggiungere delle interessanti conclusioni!.
Io vi seguo :-)
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bgaluppi
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da bgaluppi »

Grazie Kalebh.

Armando, non dici nulla di strano. Però, vorrei innanzitutto improntare la discussione sull'insegnamento di Yeshùa, poiché la cartella tratta specificamente del raffronto dei Vangeli e del loro contenuto con la Torah. Le domande sono: i vangeli riportano una dottrina non conforme alla Torah? Yeshùa fu eretico e apostata? Su questo dobbiamo concentrarci. Aspettiamo che sia Besasea ad aprire le danze. :-)
LucaincercadiDio
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da LucaincercadiDio »

Mi dissero di un Gesù che fu mandato a studiare le arti di ogni tipo in Egitto.
Difatti durante il periodo di Gesù bambino e adolescente i vangeli non dicono molto.
Figlio di un soldato romano di nome Pantera.
Alcuni ebrei vedono in Gesù semplicemente un impostore con grandi doti.
Se la cosa può interessare ne possiamo parlare anche per confutare più che altro, dato che da solo non ho mai approfondito più di tanto.
Pace.
LucaincercadiDio
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da LucaincercadiDio »

« Di esser nato da una vergine, te lo sei inventato tu [Gesù]. Tu sei nato in un villaggio della Giudea da una donna del posto, una povera filatrice a giornata. Questa fu scacciata dal marito, di professione carpentiere, per comprovato adulterio. Ripudiata dal marito e ridotta a un ignominioso vagabondaggio, clandestinamente ti partorì da un soldato di nome Pantera. A causa della tua povertà, hai lavorato come salariato in Egitto, dove sei diventato esperto in taluni poteri, di cui vanno fieri gli Egiziani. Poi sei tornato, e insuperbito per questi poteri, proprio grazie ad essi ti sei proclamato figlio di Dio. »
(Celso, Discorso veritiero, «Il giudeo»: capitolo I, 28)
AKRAGAS
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Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da AKRAGAS »

Vorrei riavviare questa discussione che Antonio ha introdotto ma che si è arenata.

In libreria trovo sui banchi svariati saggi che intendono dimostrare o smentire l'esistenza storica di Gesù, saggi sulla Trinità (il maiuscolo appare nei libri in vendita ), sulla divinità del Cristo e sulla incarnazione, ma non ho trovato sui banchi delle librerie saggi riguardanti il messaggio etico che questo maestro ebreo ha voluto tramandare.
All'opposto degli editori e degli autori, credo che gli aspetti storico-politici e teologici abbiano relativa importanza ; tendo a relegarli ai margini dei miei studi, anzi penso che siano fuorvianti , preferendo orientare i miei interessi sull'aspetto etico.

La domanda che mi sono posto è : l'aspetto etico che Gesù rivela è una ortoprassi che si contrappone a quella giudaica, ovvero scaturisce da un nuovo modo di interpretare la Toràh, oppure siamo di fronte ad un'etica puramente giudaica che presenta solo delle differenti interpretazioni rispetto a quella ripresa nelle discussioni con altri maestri del tempo?
Nel primo caso si arriva a parlare della nuova religione cristiana , mentre nel secondo caso si tratta anche di una prassi che è ancora attuale nel mondo ebraico ma che, fino a poco tempo fa, non era conosciuta dal mondo occidentale: la libera discussione intorno alla Toràh.

Ecco, a me interesserebbe maggiormente studiare ciò che Gesù tentava di insegnare alla luce del giudaismo per verificare non il rapporto che intercorre tra Gesù e il giudaismo ma per capire il "Giudaismo di Gesù".
Di certo, per capire questo è necessario prima conoscere il giudaismo e, per grazia di D-o, ci sono ebrei che hanno già svolto questo lavoro e hanno messo in evidenza come questo Rabbi Yeshua sia profondamente posato sul fondamento della Torah, sul giudaismo.
Tutto ciò non abbisogna di prove storiche perché è il giudaismo stesso, matrice del messaggio evangelico, che ci svela il vero messaggio di Gesù.

Un saluto
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bgaluppi
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Località: Torino

Re: I Vangeli e Yeshùa alla luce del Tanàch.

Messaggio da bgaluppi »

Caro Akra, non ci crederai ma stavo meditando sulle stesse cose in questi giorni! Yeshùa certamente crea uno spartiacque. Con lui, c'è il prima e il dopo, e non mi stupisce affatto che non sia stato compreso. Sarà molto interessante affrontare questo argomento. Apri una cartella se vuoi.
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