Yeshùa ed il divorzio

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bgaluppi
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da bgaluppi »

Scusa Massimo, avevo letto male la tua domanda e ti ho dato una rispsta fuori tema. Ho cancellato e sistemato.
Massimo-W-la-Bibbia

Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Massimo-W-la-Bibbia »

BGaluppi (Antonio, giusto?), sia chiaro che non voglio convincerti. Ti invito a leggere Geremia 3:1, che sintetizza il complesso passo Dt.24:1-4, facendo comprendere il motivo della profanazione/abominazione del Paese, vale a dire il fatto che dopo il ripudio la donna si sposi con un altro, e poi ritorni dal marito: questo è il motivo per cui il primo marito non torna più da lei, perché si è risposata dopo il ripudio.

Ci sentiamo più tardi, sarà un piacere leggere le tue precedenti note ai vari punti.Vado a passeggio con mia figlia. Buon Sabato
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Salvatore Tarantino
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Deuteronomio 24,2
"se ella esce da casa sua e va e diviene moglie di un altro uomo".
Io rimango veramente allibito che un verso del genere sia interpretato nel senso che la moglie ripudiata può risposarsi.

Deuteronomio 22:13
"Se un uomo sposa una donna, entra da lei e poi la prende in odio".
Allora, secondo la stessa logica, è cosa buona e giusta che un uomo prenda in odio la donna che ha sposato.

Questa è la vostra logica, rifletteteci.
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Salvatore Tarantino
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Per puro caso ho appena trovato questo verso. =))
Non che ce ne fosse bisogno.
Ma può darsi che vi convinca.

Geremia 3:1
Se un uomo ripudia la propria moglie e questa se ne va da lui e diviene moglie di un altro, tornerà egli forse ancora da lei? Non sarebbe quel paese grandemente profanato? Tu ti sei prostituita con molti amanti; vorresti però ritornare da me?», dice l'Eterno.

Mi sembra chiaro che la moglie ripudiata che si risposa è considerata da Dio una prostituta.
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Salvatore Tarantino
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Dio per paragonare Israele a una prostituta fa l'esempio identico di Deuteronomio 24,1-4.
Quindi considera una prostituta la donna ripudiata che si risposa.
Geremia 3,1 dice esplicitamente ciò che già sottintendeva Deuteronomio 24,1-4.
Potremmo definirla una "interpretazione autentica".
La bibbia che interpreta la bibbia.
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bgaluppi
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da bgaluppi »

Deuteronomio 24,2
"se ella esce da casa sua e va e diviene moglie di un altro uomo".
Io rimango veramente allibito che un verso del genere sia interpretato nel senso che la moglie ripudiata può risposarsi.

Deuteronomio 22:13
"Se un uomo sposa una donna, entra da lei e poi la prende in odio".
Allora, secondo la stessa logica, è cosa buona e giusta che un uomo prenda in odio la donna che ha sposato.
Ma Salvatore, non credo sia il caso di farti notare che nel v. che citi ci sono tre azioni: 1. un uomo sposa una donna, 2. è intimo con lei, 3. la prende infine in odio. Questo v. non segue affatto la tua logica, che logica non è, perché tratta il caso specifico in cui un uomo arrivi ad odiare una donna dopo averla sposata ed essere stato intimo con lei. :-??

Tu cerchi di dimostrare che se io dico “se ti sposi dovrai onorare tua moglie” non significa che sia lecito sposarsi?

In Dt 24:2-4 è insegnato che una donna ripudiata per fornicazione non può tornare col marito verso cui ha commesso fornicazione e il marito non può riprendersela nel caso in cui il secondo marito la mandi via o muoia. Qui sono contenuti molteplici insegnamenti, ma quello che risalta è che un uomo è obbligato a ripudiare la moglie fornicante e non può più risposarsi con lei.

“Riguardo a questo tipo di moglie, è una mitzva della legge della Torah divorziare da lei, come è affermato: "Perché ha trovato in lei qualcosa di sconveniente, e lui le scrive un libretto di ripudio e glielo dà in mano e la manda fuori di casa sua ... E lei va e diventa la moglie di un altro [aḥer]" (Deuteronomio 24:1-2). Il versetto ha chiamato il secondo marito aḥer, l'altro, per affermare che quest'uomo non è uguale al primo marito. Sono moralmente distinti, poiché quel primo marito ha cacciato una donna malvagia dalla sua casa e questo secondo uomo ha introdotto una donna malvagia nella sua casa.” (Gittin 90b).
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Salvatore Tarantino
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Bgaluppi, lo so che non è una buona logica, ma è la vostra, non la mia.
Se un gatto attraversa la strada, se un motociclista procede su una sola ruota, se stanotte piove, sono tutte ipotesi di fatti o azioni, senza alcun giudizio di valore intrinseco.
Se una donna ripudiata si risposa, è una donna ripudiata che si risposa. Se è giusto o sbagliato è un'altra cosa.
L'ipotesi viene fatta per spiegare che il primo marito non può riprendersela.
Ma a voi piacerebbe aggiungere che il secondo matrimonio è valido.
A scuola guida insegnano che se di notte un veicolo proviene dal senso opposto di marcia con gli abbaglianti accesi bisogna rallentare e stringersi a destra... ma se volete anche credere che sia giusto che quel veicolo continui ad abbagliarvi... che vi devo dire?!
Neanche Geremia 3,1 vi ha convinto?
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bgaluppi
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da bgaluppi »

Se una donna ripudiata si risposa, è una donna ripudiata che si risposa. Se è giusto o sbagliato è un'altra cosa. L'ipotesi viene fatta per spiegare che il primo marito non può riprendersela. Ma a voi piacerebbe aggiungere che il secondo matrimonio è valido.
E da cosa si capirebbe che non è valido, ossia, in che modo la Torah, trattando una possibilità ("se") dichiarerebbe non valida quella possibilità? Il tuo ragionamento funziona solo se la possibilità riguarda un comportamento vietato, come l'adulterio o l'omicidio. Per cui, se io leggo:

“Se uccidi sarai punito” è ovvio che non sia lecito uccidere, perché la Toràh dice “non uccidere” e perché da quell'azione scaturisce una pena.

“Se commetti adulterio sarai tagliato via dal popolo” è ovvio che non sia lecito commettere adulterio, perché la Torah dice “non commettere adulterio” e perché da quell'azione scaturisce una pena.

Ma in che modo, se la Torah tratta la possibilità di un secondo matrimonio di una ripudiata e lo regolamenta, quel matrimonio non sarebbe valido?!?

Ger 3:1 insegna la stessa cosa di Dt 24:2-4, cioè che il primo marito non può riprendersi colei che ha ripudiato per fornicazione e che si è legata ad un altro uomo. La colpa della donna è la fornicazione iniziale, non il nuovo matrimonio. Poi nota che Dt 24:4 dice che il primo marito non può riprendersela, non che ella non può sposare più nessuno. Ossia, la donna non può legarsi di nuovo con colui da cui si è sciolta commettendo fornicazione. Ma certamente può legarsi ad un altro uomo che non sia il primo marito.
Massimo-W-la-Bibbia

Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da Massimo-W-la-Bibbia »

Salvatore, scusa ma hai letto male, mai detto che una donna ripudiata si può riposare. Stiamo dicendo la stessa cosa. Se leggi il mio precedente post, ho già citato Geremia 3.1 in quanto interpretazione di Dt. 24:1-4, che è un passo complesso. Come si può leggere in Geremia, ed anche in Dt 24:1-4, la donna commette adulterio perché si risposa, pertanto il ripudio è ILLETTIGIMO! Questo è il motivo per cui il primo marito non può riprenderla, perché si è risposata illegittimamente e si è contaminata: se la riprendesse sarebbe una profanazione.
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bgaluppi
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Re: Yeshùa ed il divorzio

Messaggio da bgaluppi »

la donna commette adulterio perché si risposa
No Massimo, perché era già colpevole di fornicazione ed è stata legittimamente ripudiata. Quando si risposa, è già colpevole verso il primo marito. Il libretto di ripudio la rendeva libera di risposarsi (vedi prossimo commento sotto).

Massimo, Gr 3:1 ha questo senso:

“ho] da dire; Se un uomo manda via sua moglie, e lei si allontana da lui, e sposa un altro uomo, può lui tornare di nuovo da lei? La terra non sarà contaminata? Ma tu hai fatto la prostituta [con] molti amanti, eppure ritorna da Me, dice il Signore.”

Il profeta cita Dt 24:2-4 ed è sottinteso che la colpa è la fornicazione iniziale, per cui il primo marito non può riprendersi chi ha fornicato contro di lui, perché ciò contaminerebbe il paese. Allo stesso modo, Israele fornica mentre è figuratamente sposata a Dio e Dio la riprende comunque. Questo non per contraddire il precedente insegnamento sul divieto di riprendere la moglie ripudiata per valida motivazione, ma per esaltare l'amore infinito che Dio ha per il Suo popolo.
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