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C'era sempre Lui, perché l'Eucaristia è il Corpo di Cristo Risorto, il quale è al di fuori dei limiti dello spazio e del tempo. Il momento della risurrezione è avvenuto in un punto preciso della storia, in una data precisa, probabilmente nell'aprile dell'anno 30 d.C., ma abbraccia tutte le epoche della storia, abbraccia il presente, il passato ed il futuro. se così non fosse, chi è morto prima della risurrezione non ne sentirebbe gli effetti salvifici, i quali invece abbracciano tutta l'umanità presente, passata e futura.chelaveritàtrionfi ha scritto:ultima domanda sull'argomento Vittorio. Quando Yeshùa prima di essere condannato spezza il pane e dice "questo è il mio corpo" , chi c'era dentro il pane?
Mi sembrava di essere stato chiaro. I verbi usati da Gesù sono al presente: "questo è il mio corpo, questo è il mio sangue", Gesù non dice: "Questo sarà il mio corpo, questo sarà il mio sangue dopo la risurrezione", in quel momento Lui è già nel Pane, anche se non è ancora risorto, perché la Risurrezione è fuori dal tempo, abbraccia tutti i periodi della storia presenti, passati e futuri, quindi il Risorto è già lì anche al momento dell'istituzione del rito.chelaveritàtrionfi ha scritto:Scusa Vittorio. La mia domanda era nel momento in cui Yeshùa , al presente , alla santa cena , Spezza il pane, chi c'era dentro il pane. Se lui era con i discepoli ed ancora non era risorto chi era dentro al pane? Suvvia Vittorio. E' una domanda semplice, la tua è una non risposta.
Vittorio, è un simbolismo. Lascia stare i periodi di tempo e saltare di palo in frasca per far tornare la tua interpretazione. In quel momento siamo nel presente , sulla terra, in uno spazio quadridimensionale diremo oggi: lunghezza, altezza, profondità e tempo quarta dimensione.Mi sembrava di essere stato chiaro. I verbi usati da Gesù sono al presente: "questo è il mio corpo, questo è il mio sangue", Gesù non dice: "Questo sarà il mio corpo, questo sarà il mio sangue dopo la risurrezione", in quel momento Lui è già nel Pane, anche se non è ancora risorto, perché la Risurrezione è fuori dal tempo, abbraccia tutti i periodi della storia presenti, passati e futuri, quindi il Risorto è già lì anche al momento dell'istituzione del rito.