

Animasalvata, la soluzione non è mia. Come avevo detto, è stata trovata da una mia cara amica isrealiana, che è anche una mia collega biblista; lei la pubblicherà.
È' vero Gianni mi mancano le basi , mi piacerebbe averle ,ma per il momento sono impegnata mi manca il tempo , avvolte ho pensato ora mi scrivo in facoltà , la tua , forse più in là' . Ma quando la tu amica pubblicherà dove posso trovare la sua spiegazione ? Mi informerai per favore ? GrazieGianni ha scritto: ↑giovedì 19 gennaio 2023, 8:42 Cara Maria Grazia, di nuovo complimenti.Sei molto acuta e hai capacità di indagine razionale. Dovresti studiare greco: la affinerebbe di molto.
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Animasalvata, la soluzione non è mia. Come avevo detto, è stata trovata da una mia cara amica isrealiana, che è anche una mia collega biblista; lei la pubblicherà.
Grazie. Aspetteremo con piacere la pubblicazioneGianni ha scritto: ↑giovedì 19 gennaio 2023, 8:42 Cara Maria Grazia, di nuovo complimenti.Sei molto acuta e hai capacità di indagine razionale. Dovresti studiare greco: la affinerebbe di molto.
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Animasalvata, la soluzione non è mia. Come avevo detto, è stata trovata da una mia cara amica isrealiana, che è anche una mia collega biblista; lei la pubblicherà.
Gianni, mi pare che non si possano definire con certezza i destinatari, ma si possono riportare alcune osservazioni. Per esempio, faccio notare (cose che ovviamente tu conosci molto bene) che al capitolo 13:24 è scritto “vi salutano quelli dell’Italia”. Perchè Roma? Perchè è citata altrove insieme all'italia, come per esempio qui:
Ma la lingua degli ebrei che si trovavano tra i greci al di fuori della terra d'Israele ormai parlavano greco come i greci e leggevano la Bibbia in greco. È naturale che l'omileta pur essendo un ebreo doveva scrivere in greco e rifarsi alla LXX. Questo non vuol dire che l'omileta faceva riferimento alla filosofia greca.L’autore di Ebrei, conoscerà sicuramente la letteratura giudaica, ma scrive un greco molto raffinato e preciso
Ma se crediamo che l'autore era ispirato dallo Spirito di Dio dobbiamo pensare che l'omelia presentata deve essere interpretata secondo la parola di Dio presente in tutta la Bibbia (Tanakh e nuovo testamento). Non in base alle filosofie greche.e non mi pare che enfatizzi tanto le pratiche prettamente giudaiche, anzi mi sembra che appartenga ad un altro filone di pensiero, ad un’altra corrente rispetto a quella tradizionale giudaico.
Pur essendo un ebreo. Me lo dimostri? Leggendo la LXX ci sono comunque differenze anche interpretative. Non ho detto che l'omileta faccia ricorso alla filosofia greca, ma il significato di certi termini ed espressioni era noto in certe correnti. Ciò che ho scritto più volte è una presa in prestito di termini ed espressioni, per esprimere concetti anche differenti. Per esempio un ebreo ricorrendo a termini greci doveva trovare il modo di farsi capire dai gentili.animasalvata ha scritto: ↑giovedì 19 gennaio 2023, 17:49
Ma la lingua degli ebrei che si trovavano tra i greci al di fuori della terra d'Israele ormai parlavano greco come i greci e leggevano la Bibbia in greco. È naturale che l'omileta pur essendo un ebreo doveva scrivere in greco e rifarsi alla LXX. Questo non vuol dire che l'omileta faceva riferimento alla filosofia greca.
Il problema è che ci siamo noi fatti un'idea di questa ispirazione. Non si tratta di una "dettatura". Ogni autore esprime a seconda di un suo elevato "intuito" per aver raggiunto un certo livello spirituale, un pezzo di verità (rivelazione), come in un puzzle.Ma se crediamo che l'autore era ispirato dallo Spirito di Dio dobbiamo pensare che l'omelia presentata deve essere interpretata secondo la parola di Dio presente in tutta la Bibbia (Tanakh e nuovo testamento). Non in base alle filosofie greche.
No. Ma conoscere anche minimamente ciò che circolava tra i gentili e non, può almeno aiutare a capire le differenze. Maimonide scriveva:Per esempio se l'omileta dice che Yeshua glorificato è sempre lo stesso noi ci dobbiamo chiedere che cosa significa "essere sempre lo stesso" in base alla Bibbia (Tanakh e nuovo testamento) e non in base a ciò che dicevano i filosofi greci. Questo perché l'omelia agli Ebrei fa parte del corpus biblico (tanakh e nuovo testamento). Chi crede infatti crede che la Bibbia è stato ispirato dallo stesso autore.
Ben vengano i commenti. Credo che in qualche modo tutti commettiamo errori, ognuno si esprime a seconda del suo intendimento e livello di conoscenza. Ma il nostro limite è il tempo trascorso da allora ad oggi e la cultura antica.Direi ormai che ognuno ha espresso il suo punto di vista su Ebrei 1,10-12. Adesso dobbiamo attendere che venga pubblicata la ricerca di cui parlava Gianni.