Riflessioni Bibliche

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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Cara Maria Grazia, di nuovo complimenti. :YMAPPLAUSE: Sei molto acuta e hai capacità di indagine razionale. Dovresti studiare greco: la affinerebbe di molto. :-)

Animasalvata, la soluzione non è mia. Come avevo detto, è stata trovata da una mia cara amica isrealiana, che è anche una mia collega biblista; lei la pubblicherà.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Gianni ha scritto: giovedì 19 gennaio 2023, 8:42 Cara Maria Grazia, di nuovo complimenti. :YMAPPLAUSE: Sei molto acuta e hai capacità di indagine razionale. Dovresti studiare greco: la affinerebbe di molto. :-)

Animasalvata, la soluzione non è mia. Come avevo detto, è stata trovata da una mia cara amica isrealiana, che è anche una mia collega biblista; lei la pubblicherà.
È' vero Gianni mi mancano le basi , mi piacerebbe averle ,ma per il momento sono impegnata mi manca il tempo , avvolte ho pensato ora mi scrivo in facoltà , la tua , forse più in là' . Ma quando la tu amica pubblicherà dove posso trovare la sua spiegazione ? Mi informerai per favore ? Grazie
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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Il suo articolo uscirà il prossimo 1° aprile nella rivista Ricerche Bibliche della Facoltà Biblica. Se ti iscrivi alla nostra newsletter (qui: https://www.biblistica.it/, in fondo alla pagina, sulla sinistra) ne riceverai comunicazione. :-)
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Oh Gianni ,mi iscriverò Grazie
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

Gianni ha scritto: giovedì 19 gennaio 2023, 8:42 Cara Maria Grazia, di nuovo complimenti. :YMAPPLAUSE: Sei molto acuta e hai capacità di indagine razionale. Dovresti studiare greco: la affinerebbe di molto. :-)

Animasalvata, la soluzione non è mia. Come avevo detto, è stata trovata da una mia cara amica isrealiana, che è anche una mia collega biblista; lei la pubblicherà.
Grazie. Aspetteremo con piacere la pubblicazione
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gianni ha scritto: giovedì 19 gennaio 2023, 4:54

Naza, perchè parli di ellenisti e di Roma riferendoti al libro di Eb? In contenuto dell'omelia mostra che l'autore si stava rivolgendo a persone che conoscevano molto bene il Tanàch. Di certo erano ebrei. Io penso che fossero ebrei della diaspora.
Gianni, mi pare che non si possano definire con certezza i destinatari, ma si possono riportare alcune osservazioni. Per esempio, faccio notare (cose che ovviamente tu conosci molto bene) che al capitolo 13:24 è scritto “vi salutano quelli dell’Italia”. Perchè Roma? Perchè è citata altrove insieme all'italia, come per esempio qui:

Atti 18,2
Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro
..

e perchè sappiamo che esisteva una comunità a Roma.

Atti 16,37
Ma Paolo disse alle guardie: «Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!».



In 13:23 è citato Timòteo, come “nostro fratello messo in libertà”. Da notare il termine “fratello”. Nella prima lettera a Timoteo, al versetto 1, si presenta Paolo e chiama questi “mio figlio nella fede”. Anche da come descritto più avanti, si intuisce che Paolo è Maestro di Timòteo. L’autore di Ebrei, non è Paolo per via di alcuni dettagli, ma si capisce che è comunque uno della sua cerchia, uno dei suoi discepoli. Questa è una mia ipotesi riferita al 13:23 di cui ho fatto riferimento prima, sul termine "fratello" riferito a Timòteo, mentre Paolo lo chiama "figlio nella fede". Paolo era un Giudeo, capo della corrente dei Nazareni (su questo termine poi ci torneremo, ma pare che fosse riferito ai custodi dell’alleanza, quelli della verità). I suoi discepoli, non è detto che fossero prettamente Giudei o Ebrei. Di Timoteo si dice che fosse nato in Asia minore, da padre greco e madre Giudea. Tornando alla lettera agli Ebrei, o meglio all’omelìa, abbiamo evidenziato l’Italia e aggiungo che nel I secolo questo scritto era conosciuto da Clemente Romano (distinto da quello in Filippesi 4:3). Mettendo insieme tante informazioni, credo si possano selezionare tutti gli scritti che appartengono alla stessa corrente Paolina. Ebrei, Colossesi, Atti, Filippesi ecc.. mi pare che appartengono a questa corrente. Perchè scrivo "corrente"? Per via del modello di insegnamento non della dottrina insegnata che è in linea con le altre scritture.

Da notare che Ebrei, così come Colossesi, riportano l’espressione “per mezzo di lui tutte le cose sono state create”, la stessa la ritroviamo anche in Giovanni. Ora, con il quesito che hai posto, lo stesso ragionamento lo dovremmo applicare (secondo me) in tutte le parti dove ci sono problemi se riferite direttamente al figlio. L’autore di Ebrei, conoscerà sicuramente la letteratura giudaica, ma scrive un greco molto raffinato e preciso e non mi pare che enfatizzi tanto le pratiche prettamente giudaiche, anzi mi sembra che appartenga ad un altro filone di pensiero, ad un’altra corrente rispetto a quella tradizionale giudaico. Anche le citazioni riferite ad Abramo sono simili a quelle che troviamo in Giovanni (sebbene il riferimento ad Abramo lo troviamo anche negli altri 3 evangelisti).

Essendo citata la discendenza di Abramo, in Romani, Atti, Giovanni ecc.. con alcune espressioni del tipo “nostro padre” possiamo dedurre che tra i destinatari ci fossero ebrei oppure in maggioranza ebrei, della diaspora come dici tu. Ma essendo che le porte sono state aperte anche ai gentili e fuori dalla giudea ve ne erano tanti (altrimenti a chi predicavano apostoli e discepoli?), penso che ci fossero comunque membri misti ed in ogni caso, il testo di riferimento anche per altre questioni, mi pare sia la LXX, specialmente a causa della presenza dei non ebrei. Per quanto considerato, suppongo che la classe mista sia di ebrei ellenisti e gentili.

Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
animasalvata
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: giovedì 19 gennaio 2023, 15:05
L’autore di Ebrei, conoscerà sicuramente la letteratura giudaica, ma scrive un greco molto raffinato e preciso
Ma la lingua degli ebrei che si trovavano tra i greci al di fuori della terra d'Israele ormai parlavano greco come i greci e leggevano la Bibbia in greco. È naturale che l'omileta pur essendo un ebreo doveva scrivere in greco e rifarsi alla LXX. Questo non vuol dire che l'omileta faceva riferimento alla filosofia greca.
e non mi pare che enfatizzi tanto le pratiche prettamente giudaiche, anzi mi sembra che appartenga ad un altro filone di pensiero, ad un’altra corrente rispetto a quella tradizionale giudaico.
Ma se crediamo che l'autore era ispirato dallo Spirito di Dio dobbiamo pensare che l'omelia presentata deve essere interpretata secondo la parola di Dio presente in tutta la Bibbia (Tanakh e nuovo testamento). Non in base alle filosofie greche.

Per esempio se l'omileta dice che Yeshua glorificato è sempre lo stesso noi ci dobbiamo chiedere che cosa significa "essere sempre lo stesso" in base alla Bibbia (Tanakh e nuovo testamento) e non in base a ciò che dicevano i filosofi greci. Questo perché l'omelia agli Ebrei fa parte del corpus biblico (tanakh e nuovo testamento). Chi crede infatti crede che la Bibbia è stato ispirato dallo stesso autore.

Direi ormai che ognuno ha espresso il suo punto di vista su Ebrei 1,10-12. Adesso dobbiamo attendere che venga pubblicata la ricerca di cui parlava Gianni.

In attesa di ciò si può passare all'analisi di altri versetti. Propongo:

Giovanni 3,13

(Nuova riveduta) Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.

(Diodati) Giovanni 3,13
Or niuno è salito in cielo, se non colui ch'è disceso dal cielo, cioè il Figliuol dell'uomo, ch'è nel cielo.

Che significa che "nessuno è salito al cielo"? Le due versioni del versetto sono in contrasto?
animasalvata
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

Prima di passare a Giovanni 3,13 vorrei dire qualcosa su Ebrei 1,5:

5 Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?

Ho sottolineato delle parole chiave. Yeshua è generato figlio unigenito di Dio come Messia con la resurrezione dai morti e la salita al cielo alla destra di Dio.

L'omileta dice "oggi". Quindi oggi risorge e sale dal cielo. Quell'evento accaduto 2000 anni fa dal nostro punto di vista invece accade oggi come allora dal punto di vista di Dio. Questo perché per Dio esiste solo il presente, esiste solo l'oggi. Ciò che ha fatto 2000 anni fa Dio lo ha fatto al principio dell'universo, lo fa tutt'ora e lo farà sempre.
Se lo ha fatto 2000 anni fa, se lo ha fatto al principio, se lo fa ora e lo farà sempre significa che il Figlio era stato risorto ed era asceso al cielo dal principio, 2000 anni fa, ora e per sempre. Ed essendoci un figlio per sempre c'è anche un padre per sempre. Non c'è stato un momento in cui Dio non era padre dell'unigenito figlio.

Quindi il figlio già esisteva in principio come uomo risorto e asceso al cielo e questo non solo come mero pensiero nel progetto di Dio. Questo si aggancia anche ad Ebrei 1,10-12. Spiega il perché dell'attribuzione di quel dal Salmo poiché se esiste da sempre gli viene attribuito il coinvolgimento nella creazione. Ed in effetti il Figlio è espressione della sapienza di Dio che opera attraverso Yeshua. Per questo si può dire che la Sapienza era in principio presso Dio come un architetto. Perché la Sapienza opera fin dal principio attraverso il Figlio dell'uomo glorificato. Dio parla e crea tutt'ora attraverso il figlio dell'uomo glorificato perché quella parola creatrice che in questo momento porta l'universo a esistere dimora e opera ora nel figlio glorificato.

E quando in Proverbi 8 si dice che la sapienza è stata generata prima di tutto evidentemente qui lo Spirito di Dio allude alla resurrezione di Yeshua e alla sua salita al cielo. Questa opera di Dio compiuta realmente è realmente prima di ogni cosa in senso qualitativo e temporale senza la quale niente poteva esistere. Ciò che l'eterno presente (Dio) fa lo fa da sempre e per sempre. Pertanto la generazione del Figlio è un evento eterno.
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: giovedì 19 gennaio 2023, 17:49
Ma la lingua degli ebrei che si trovavano tra i greci al di fuori della terra d'Israele ormai parlavano greco come i greci e leggevano la Bibbia in greco. È naturale che l'omileta pur essendo un ebreo doveva scrivere in greco e rifarsi alla LXX. Questo non vuol dire che l'omileta faceva riferimento alla filosofia greca.
Pur essendo un ebreo. Me lo dimostri? Leggendo la LXX ci sono comunque differenze anche interpretative. Non ho detto che l'omileta faccia ricorso alla filosofia greca, ma il significato di certi termini ed espressioni era noto in certe correnti. Ciò che ho scritto più volte è una presa in prestito di termini ed espressioni, per esprimere concetti anche differenti. Per esempio un ebreo ricorrendo a termini greci doveva trovare il modo di farsi capire dai gentili.

Ma se crediamo che l'autore era ispirato dallo Spirito di Dio dobbiamo pensare che l'omelia presentata deve essere interpretata secondo la parola di Dio presente in tutta la Bibbia (Tanakh e nuovo testamento). Non in base alle filosofie greche.
Il problema è che ci siamo noi fatti un'idea di questa ispirazione. Non si tratta di una "dettatura". Ogni autore esprime a seconda di un suo elevato "intuito" per aver raggiunto un certo livello spirituale, un pezzo di verità (rivelazione), come in un puzzle.
Per esempio se l'omileta dice che Yeshua glorificato è sempre lo stesso noi ci dobbiamo chiedere che cosa significa "essere sempre lo stesso" in base alla Bibbia (Tanakh e nuovo testamento) e non in base a ciò che dicevano i filosofi greci. Questo perché l'omelia agli Ebrei fa parte del corpus biblico (tanakh e nuovo testamento). Chi crede infatti crede che la Bibbia è stato ispirato dallo stesso autore.
No. Ma conoscere anche minimamente ciò che circolava tra i gentili e non, può almeno aiutare a capire le differenze. Maimonide scriveva:

Dato che la legge ebraica è l'eliminazione dell'idolatria ….. per comprendere il senso dei precetti indirizzati a questo fine, occorre conoscere gli usi, le credenze ed i miti degli idolatri (La guida dei Perplessi)
Direi ormai che ognuno ha espresso il suo punto di vista su Ebrei 1,10-12. Adesso dobbiamo attendere che venga pubblicata la ricerca di cui parlava Gianni.
Ben vengano i commenti. Credo che in qualche modo tutti commettiamo errori, ognuno si esprime a seconda del suo intendimento e livello di conoscenza. Ma il nostro limite è il tempo trascorso da allora ad oggi e la cultura antica.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Riporto i passi della LXX , magari la traduzione andrebbe un pò rivista.


LXX salmi 102: 12-27


12σὺ δέ, Κύριε, εἰς τὸν αἰῶνα μένεις, καὶ τὸ μνημόσυνόν σου εἰς γενεὰν καὶ γενεάν.

13σὺ ἀναστὰς οἰκτειρήσεις τὴν Σειών, ὅτι καιρὸς τοῦ οἰκτειρῆσαι αὐτήν, ὅτι ἥκει καιρός.

14ὅτι εὐδόκησαν οἱ δοῦλοί σου τοὺς λίθους αὐτῆς, καὶ τὸν χοῦν αὐτῆς οἰκτειρήσουσιν•

15καὶ φοβηθήσονται τὰ ἔθνη τὸ ὄνομά σου, Κύριε, καὶ πάντες οἱ βασιλεῖς τὴν δόξαν σου•

16ὅτι οἰκοδομήσει Κύριος τὴν Σειών, καὶ ὀφθήσεται ἐν τῇ δόξῃ αὐτοῦ.

17ἐπέβλεψεν ἐπὶ τὴν προσευχὴν τῶν ταπεινῶν, καὶ οὐκ ἐξουδένωσεν τὴν δέησιν αὐτῶν.

18γραφήτω αὕτη εἰς γενεὰν ἑτέραν, καὶ λαὸς ὁ κτιζόμενος αἰνέσει τὸν κύριον•

19 ὅτι ἐξέκυψεν ἐξ ὕψους ἁγίου αὐτοῦ, Κύριος ἐξ οὐρανοῦ ἐπὶ τὴν γῆν ἐπέβλεψεν•

20τοῦ ἀκοῦσαι τὸν στεναγμὸν τῶν πεπεδημένων, τοῦ λῦσαι τοὺς υἱοὺς τῶν τεθανατωμένων,

21τοῦ ἀναγγεῖλαι ἐν Σειὼν τὸ ὄνομα Κυρίου καὶ τὴν αἴνεσιν αὐτοῦ ἐν Ἰερουσαλήμ,

22ἐν τῷ συναχθῆναι λαοὺς ἐπὶ τὸ αὐτὸ καὶ βασιλείας τοῦ δουλεύειν τῷ κυρίῳ.

23ἀπεκρίθη αὐτῷ ἐν ὁδῷ ἰσχύος αὐτοῦ Τὴν ὀλιγότητα τῶν ἡμερῶν μου ἀνάγγειλόν μοι.

24μὴ ἀναγάγῃς με ἐν ἡμίσει ἡμερῶν μου• ἐν γενεᾷ γενεῶν τὰ ἔτη σου.

25κατ᾽ ἀρχὰς τὴν γῆν σύ, Κύριε, ἐθεμελίωσας, καὶ ἔργα τῶν χειρῶν σού εἰσιν οἱ οὐρανοί•

26αὐτοὶ ἀπολοῦνται, σὺ δὲ διαμένεις• καὶ πάντες ὡς ἱμάτιον
παλαιωθήσονται, καὶ ὡσεὶ περιβόλαιον ἑλίξεις αὐτοὺς καὶ ἀλλαγήσονται•

27σὺ δὲ ὁ αὐτὸς εἶ, καὶ τὰ ἔτη σου οὐκ ἐκλείψουσιν.

(traduzione da sistemare)

12 Tu, Signore (Κύριε), vivi per sempre, e il tuo ricordo di generazione in generazione.

13 tu sorgerai e avrai pietà di Sion, perché è tempo di avere pietà, perché il tempo viene (l’ora è giunta).

14 perché i tuoi servi hanno benedetto le sue pietre e avranno pietà per la sua rovina;

15 E le nazioni temeranno il tuo nome del Signore Κύριε, e tutti i re della terra la tua gloria;

16 perché il Signore (Κύριος) edificherà Sion e apparità nella sua gloria.

17 Ha vegliato sulla preghiera degli umili e non ha spento[disprezzato] la loro supplica.

18 scrivi questo per un'altra generazione, e le persone che vengono edificate lodano il Signore (κύριον) ;

19 poiché guardò fuori dall’alto del suo luogo santo, il Signore (Κύριος) guardò dal cielo sulla terra;

20 per ascoltare i lamenti di coloro che sono abbattuti, per riscattare i figli (maschi) uccisi,

21 annunciate in Sion il nome del Signore (Κυρίου) e la sua lode in Gerusalemme,

22 per radunare il popolo intorno a sé e al suo regno per servire il Signore (κυρίῳ)

23 Lui darà risposta nella via della sua forza [ha indebolito il mio cammino], annunciò la brevità dei miei giorni.

24 Non portarmi via metà dei miei giorni, i tuoi anni durano di generazione in generazione

25 In principio tu, Signore (Κύριε), fondasti la terra, e i cieli sono opera delle tue mani.

26 Essi periranno, ma tu rimani, e tutti invecchieranno come un vestito, e come un mantello li avvolgerai e saranno cambiati

27 Ma tu sei lo stesso e i tuoi anni non cesseranno.


κύριος , - α , - ον (anche - ος , - ον ),
[in LXX (sost.)
avere potere ( κῦρος ) o autorità; come sost., ὁ κ ., signore, padrone;

Ma questo termine vuol dire anche maestro.

Credo che la soluzione risiede soprattutto ragionando sulle espressioni in evidenza. L'omileta, per riportare determinati passi in tutto ebrei 1 (poche pagine fa ho riportato l'elenco), mi pare ovvio che ha già in mente un quadro preciso. E certamente conosce bene la LXX e le usanze ebraiche. In ogni caso il suo compagno/Maestro Paolo era ebreo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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