Re: Genesi
Inviato: sabato 22 dicembre 2018, 22:03
Ottimo il corso di gastroenterologia ...... , ma non mi pare che il testo biblico affermi che si può o si deve mangiare solo carne, mio nonno diceva sempre che se i pesci non avessero le lische, sarebbero già estinti, in “padella”
Avete scritto:
“E DIO disse: «Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servirà di nutrimento.
Poi in Genesi 9:3 sono scritte queste parole:
Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde;
Quello che vorrei capire come mai in Genesi 1:29 si parla di un cibo vegetale, mentre poi in Genesi 9:3 dice che possiamo cibarsi di cose che si muovono, (vale a dire cibarsi di animali), non capisco questa contraddizione, qualcuno potrebbe chiarirmi. Grazie.
Innanzitutto il testo originale riporta
יהיה לאכלה כירק עשב נתתי לכם את-כל
Che tradotto “sarà cibo come già l’erba verde diedi tutto a voi.
Questo significa che gli umani possono cibarsi di animali che vivono ma questo non esclude che possano anche e soprattutto nutrirsi di prodotti vegetali.
La differenza che invece possiamo supporre conseguenza di una alimentazione onnivora è che la vita dell’uomo si era già ridotta di molto , questo lo capiamo confrontando la vita di alcuni patriarchi fino alla affermazione di Bereshit 6/3.
Che ne pensano i vegani e salutisti?
Tutti gli elementi descritti in questa parte di Bereshit sono assolutamente evidenti, le sottigliezze della traduzione non consentono grandi osservazioni, la temporalità segue una linea a noi confacente, di conseguenza la narrazione è consequenziale e soddisfa esattamente quello che noi siamo abituati a pensare, nessun dubbio evidente e neanche la necessità di una interpretazione suppletiva.... scivoliamo sulle parole , a noi appare incomprensibile e illogica l’affermazione che" ogni cosa che si muove può servire da cibo”.
All’interno di tutto questo è evidente una finzione narrativa e forse noi stiamo facendo un assemblaggio sbagliato.
Esiste qualche osservazione che è possibile raccogliere in qualche piega del testo, ovviamente considerando la potenza espressiva dell’ebraico con cui è stato scritto il testo originale , serve tornare un poco indietro nel racconto di Bereshit.
Poi D-o disse:
ויומר אלהים תדשא הארץ דשא עשב מזריע זרע עץ פרי עשה פרי למינו אשר זרעו בו על הארץ
“ Che la terra produca germogli, erbe che facciano seme, alberi da frutto che diano frutti ciascuno della propria specie, contenenti il loro seme, sulla terra. E la terra produsse.”(Bereshit 1/12)
Il commento di Rashi su questo verso è particolarmente suggestivo e lo riporto integralmente:
“ La terra produca [ אדש ]( dèshe) germogli e [ עשב ] (‘esev) erbe .
dèshe non ha lo stesso significato di ‘esèv, ne ‘esèv non ha lo stesso significato di dèshe. La scrittura non potrebbe potuto dire: “La terra produca erbe”, perché il termine dèshe, indica l’insieme delle diverse specie della vegetazione, ciascuna del quale, in se stessa, è designata con il termine ‘esèv. Perciò, parlando non si può dire: “Questo o quello dèshe, perché per dèshe si intende il rivestimento della terra, quando essa era piena di germogli.(Rashi - Commento alla genesi)
Le parole עץ פרי tradotte in modo letterale significano” albero-frutto”, intendendo che l’albero è commestibile come il frutto, rivediamo l’affermazione: עץ פרי עשה פרי “ez perì òseh perì” “albero-frutto che faccia frutto” che significa anche che albero e frutto hanno lo stesso gusto.
In realtà questo ordine viene disatteso e subito dopo leggiamo:
ותוצה הארץ דשא עשב מזריע זרע למינהו ועץ עשה פרי אשר זרעו-בו למינהו וירא אלהים כי-טוב.
“La terra produsse germogli, erbe che fanno seme secondo la loro specie, alberi da frutto contenenti ciascuno il seme della propria specie” (Bereshit 1/12)
Questa è la traduzione addomesticata che troviamo in quasi tutte le versioni bibliche.
Ma leggiamo ועץ עשה פרי “ve-ez oséh perì” “albero che fa frutto”, significa che l’albero produce il frutto, ma con la condizione che solo il frutto rimane commestibile.
La terra ha disobbedito o ha interpretato male l’ordine di D-o?
Possiamo scorgere in queste parole un difetto della creazione , o una omissione separando il frutto dall’albero.
Qualcuno di noi ha osservato che in diverse parti del primo capitolo di Bereshit sembrano evidenti alcune contraddizioni, ma qualcuno ha fatto caso alle discordanze tra la nostra logica consequenziale, scientifica e anche “salutistica”?,
Esempio furono prima create le acque su cui D-o si sosteneva, poi la terra e successivamente la vegetazione.
Anche gli astri Sole e Luna entrarono formate successivamente entrano in conflitto, la luna dovette essere ridimensionata.
Eschel pone a riguardo una brillante osservazione:
”L’elemento comune in queste narrazioni esegetiche è l’idea che la trasgressione del primo uomo non fu la più antica: il primo uomo non aveva ancora trasgredito e già le forze della natura i erano guastate. Ne consegue che non si deve confinare la questione del bene o del male all’ambito del solo uomo. Vi è un difetto nell’opera della creazione”
Meditate fratelli.
Noiman
Avete scritto:
“E DIO disse: «Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servirà di nutrimento.
Poi in Genesi 9:3 sono scritte queste parole:
Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde;
Quello che vorrei capire come mai in Genesi 1:29 si parla di un cibo vegetale, mentre poi in Genesi 9:3 dice che possiamo cibarsi di cose che si muovono, (vale a dire cibarsi di animali), non capisco questa contraddizione, qualcuno potrebbe chiarirmi. Grazie.
Innanzitutto il testo originale riporta
יהיה לאכלה כירק עשב נתתי לכם את-כל
Che tradotto “sarà cibo come già l’erba verde diedi tutto a voi.
Questo significa che gli umani possono cibarsi di animali che vivono ma questo non esclude che possano anche e soprattutto nutrirsi di prodotti vegetali.
La differenza che invece possiamo supporre conseguenza di una alimentazione onnivora è che la vita dell’uomo si era già ridotta di molto , questo lo capiamo confrontando la vita di alcuni patriarchi fino alla affermazione di Bereshit 6/3.
Che ne pensano i vegani e salutisti?
Tutti gli elementi descritti in questa parte di Bereshit sono assolutamente evidenti, le sottigliezze della traduzione non consentono grandi osservazioni, la temporalità segue una linea a noi confacente, di conseguenza la narrazione è consequenziale e soddisfa esattamente quello che noi siamo abituati a pensare, nessun dubbio evidente e neanche la necessità di una interpretazione suppletiva.... scivoliamo sulle parole , a noi appare incomprensibile e illogica l’affermazione che" ogni cosa che si muove può servire da cibo”.
All’interno di tutto questo è evidente una finzione narrativa e forse noi stiamo facendo un assemblaggio sbagliato.
Esiste qualche osservazione che è possibile raccogliere in qualche piega del testo, ovviamente considerando la potenza espressiva dell’ebraico con cui è stato scritto il testo originale , serve tornare un poco indietro nel racconto di Bereshit.
Poi D-o disse:
ויומר אלהים תדשא הארץ דשא עשב מזריע זרע עץ פרי עשה פרי למינו אשר זרעו בו על הארץ
“ Che la terra produca germogli, erbe che facciano seme, alberi da frutto che diano frutti ciascuno della propria specie, contenenti il loro seme, sulla terra. E la terra produsse.”(Bereshit 1/12)
Il commento di Rashi su questo verso è particolarmente suggestivo e lo riporto integralmente:
“ La terra produca [ אדש ]( dèshe) germogli e [ עשב ] (‘esev) erbe .
dèshe non ha lo stesso significato di ‘esèv, ne ‘esèv non ha lo stesso significato di dèshe. La scrittura non potrebbe potuto dire: “La terra produca erbe”, perché il termine dèshe, indica l’insieme delle diverse specie della vegetazione, ciascuna del quale, in se stessa, è designata con il termine ‘esèv. Perciò, parlando non si può dire: “Questo o quello dèshe, perché per dèshe si intende il rivestimento della terra, quando essa era piena di germogli.(Rashi - Commento alla genesi)
Le parole עץ פרי tradotte in modo letterale significano” albero-frutto”, intendendo che l’albero è commestibile come il frutto, rivediamo l’affermazione: עץ פרי עשה פרי “ez perì òseh perì” “albero-frutto che faccia frutto” che significa anche che albero e frutto hanno lo stesso gusto.
In realtà questo ordine viene disatteso e subito dopo leggiamo:
ותוצה הארץ דשא עשב מזריע זרע למינהו ועץ עשה פרי אשר זרעו-בו למינהו וירא אלהים כי-טוב.
“La terra produsse germogli, erbe che fanno seme secondo la loro specie, alberi da frutto contenenti ciascuno il seme della propria specie” (Bereshit 1/12)
Questa è la traduzione addomesticata che troviamo in quasi tutte le versioni bibliche.
Ma leggiamo ועץ עשה פרי “ve-ez oséh perì” “albero che fa frutto”, significa che l’albero produce il frutto, ma con la condizione che solo il frutto rimane commestibile.
La terra ha disobbedito o ha interpretato male l’ordine di D-o?
Possiamo scorgere in queste parole un difetto della creazione , o una omissione separando il frutto dall’albero.
Qualcuno di noi ha osservato che in diverse parti del primo capitolo di Bereshit sembrano evidenti alcune contraddizioni, ma qualcuno ha fatto caso alle discordanze tra la nostra logica consequenziale, scientifica e anche “salutistica”?,
Esempio furono prima create le acque su cui D-o si sosteneva, poi la terra e successivamente la vegetazione.
Anche gli astri Sole e Luna entrarono formate successivamente entrano in conflitto, la luna dovette essere ridimensionata.
Eschel pone a riguardo una brillante osservazione:
”L’elemento comune in queste narrazioni esegetiche è l’idea che la trasgressione del primo uomo non fu la più antica: il primo uomo non aveva ancora trasgredito e già le forze della natura i erano guastate. Ne consegue che non si deve confinare la questione del bene o del male all’ambito del solo uomo. Vi è un difetto nell’opera della creazione”
Meditate fratelli.
Noiman