Due destini?

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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Ora, sembrerebbe che “gli altri morti” siano risuscitati alla fine del Millennio. Se così fosse, si creerebbero dei gravi quesiti. Primo fra tutti, perché mai sarebbero resuscitati solo alla fine dei mille anni, quando subito dopo, “quando i mille anni saranno trascorsi, satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni” (Ap 20:7,8)? Sarebbero notevolmente svantaggiati rispetto a chi è vissuto nel Millennio senza l’influsso satanico e sotto il Regno di Dio. Inoltre, subito dopo che il maligno è distrutto, è costituito il “grande trono bianco” (Ap 20:11) e quei “morti furono giudicati” (Ap 20:12). Insomma, risusciterebbero solo per affrontare l’attacco satanico finale e il successivo giudizio. Il che non apparirebbe né logico né misericordioso.

Caro Gianni,
Per come scrivi sembrerebbe che il resto dei morti sarebbe riportato in vita prima della condanna del maligno, mentre invece non è così perchè c'è un bel "POI" fra il giudizio del maligno e la resurrezione del resto .-
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Francesco tu parli di resurrezione del resto dei morti, ma in Ap si parla di vivere e non di risuscitare; infatti è usato il verbo zào (“vivere”) e non il verbo eghèiro (“risuscitare”). Il resto dei morti non è fatto vivere di vita vera e piena prima della condanna del maligno, ma dopo che il maligno è distrutto, quando è costituito il “grande trono bianco” (Ap 20:11) e quei “morti furono giudicati” (Ap 20:12). Essi sono però risuscitati prima. Solo successivamente al giudizio finale la morte è distrutta, e questa è la “seconda morte” che toccherà a chi non è trovato scritto nel libro della vita; dopo tutto ciò, e solo dopo, ci saranno “un nuovo cielo e una nuova terra”. - Ap 20:14-21:1.
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Apocalisse 20:5 : "..Il rimanente dei morti non tornò in vita prima che fossero compiti i mille anni..." .-
Io capisco che come conseguenza "...il rimanente dei morti tornò in vita dopo che furono compiti i mille anni..." .-
Questi stessi morti li rivediamo in : Apocalisse 20:12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavan ritti davanti al trono; ed i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e i morti furon giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro. 13 E il mare rese i morti ch'erano in esso; e la morte e l'Ades resero i loro morti,
e ciò dopo che satana viene condannato .-
Tu scrivi : Essi sono però risuscitati prima
Dove è scritto ? Non ti seguo.... se puoi spiegati in modo più semplice e chiaro ...passo per passo.-
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Francesco, tieni prima di tutto presente che il greco di Apocalisse è pessimo. Giovanni era un illetterato e la sua mancanza di istruzione traspare completamente da come scrive. Il suo testo è pieno di errori di grammatica e di sintassi. Ciò non aiuta nella comprensione. Se poi ci si basa unicamente sulla traduzione (che elimina gli errori grammaticali e sintattici), diventa ancora più dura. In più, Giovanni usa passaggi molto bruschi da un pensiero all’altro.
Detto ciò, la questione delle due risurrezioni e del vivere davvero va affrontata in tutto il contesto biblico, tenendo conto di ciò che il resto della Scrittura afferma.
Ap 20:13 fa parte di uno dei buschi passaggi giovannei. Nella traduzione si legge: “Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti”. È del tutto ovvio che qui Giovanni non stia seguendo un’esposizione cronologica, perché subito prima, al v. 12, dice di aver visto “i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono”. Come poteva vederli se furono risuscitati dopo? Così, almeno, appare dalla traduzione. Nel testo greco non è così. Sebbene sgrammaticato altrove, qui il verbo usato di adatta bene: è detto che il mare èdoken i morti. Èdoken è al tempo aoristo dell’indicativo. L’aoristo indica un’azione colta (potremmo dire fotografata) in un momento particolare. Il senso è: Il mare aveva d’un tratto dato/consegnato i morti.
Se leggiamo tutto in modo piatto e cronologico, abbiamo che i morti sono risuscitati per essere giudicati e poi subito giustiziati. In tal caso ci sarebbe però da domandarsi a cosa mai servirebbe la risurrezione.
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Gianni, tu affermi :
Se leggiamo tutto in modo piatto e cronologico, abbiamo che i morti sono risuscitati per essere giudicati e poi subito giustiziati. In tal caso ci sarebbe però da domandarsi a cosa mai servirebbe la risurrezione.
Tieni conto che il giudizio non è condanna anzi analizzando il versetto successivo (Apocalisse 20:15) “…e se qualcuno non fù trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco”.-
Ap 20:15 dice nel testo greco originale: (questa è una tua traduzione)
εἴ τις οὐχ εὑρέθη ἐν τῇ βίβλῳ τῆς ζωῆς γεγραμμένος, ἐβλήθη εἰς τὴν λίμνην τοῦ πυρός
èi tis uch eurèthe en te bìblo tes zoès ghegrammènos, eblèthe èis ten lìmen tu pütòs
se qualcuno non fu trovato in il libro della vita scritto, fu gettato in la palude di fuoco
(La Traduzione è Corretta!)
Ma cosa vuol dire “se”, forse che potrebbero tutti essere scritti nel libro della vita?
Si badi : non è scritto “… e tutti coloro che non furono trovati scritti nel libro della vita” , ma dice “…e se qualcuno…”, e ciò non ci dà la certezza che ci siano dei condannati, ma ci trasmette la possibilità che siano tutti salvati.-
Ma allora tutta l’umanità (a parte i santi “gli eletti” che saranno esonerati da questo giudizio) potrebbe superare il giudizio finale !
Giudizio vuol dire esame dettagliato della vita di ciascun uomo: si pensi allora a tutti i peccati palesi e segreti che saranno rivelati alla presenza di tutta la creazione umana e celeste, non sarà certo piacevole per tutti coloro che saranno giudicati, perchè sentiranno in cuor loro di aver sbagliato totalmente il modo di condurre la loro vita terrena.-
Io credo che durante questo “giudizio” o (esame della vita di ciascun uomo), non vi sarà persona che alla presenza della santità di Dio (ed in assenza del male ) non ammetterà di essere vissuta nel peccato e che non si prostrerà dinanzi al tribunale di Dio chiedendo perdono.-
In tal caso superato il Giudizio si entrerà nei Nuovi Cieli e Nuova Terra (nuova) in quanto in totale assenza del male e delle sue implicazioni.-
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Enigma
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Re: Due destini?

Messaggio da Enigma »

francesco.ragazzi ha scritto: Ma cosa vuol dire “se”, forse che potrebbero tutti essere scritti nel libro della vita?
Si badi : non è scritto “… e tutti coloro che non furono trovati scritti nel libro della vita” , ma dice “…e se qualcuno…”, e ciò non ci dà la certezza che ci siano dei condannati, ma ci trasmette la possibilità che siano tutti salvati.-
“E se (εἰ) qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera” 2Ts 3:14

Francesco, se ho capito bene quello che dici, allora dobbiamo concludere che Paolo con la particella “se” stava escludendo che potevano esserci dei disubbidienti? Ovviamente la risposta è no, perchè la particella “se” non include unicamente coloro che ubbidivano.

“Se (εἰ) qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio” 1Cor 11:34

Con la particella “se”, Paolo sta forse dicendo che nella riunione nessuno aveva fame? Ovviamente no, perchè potevano presentarsi credenti che avevano fame e altri che erano sazi.

“E se (εἰ) qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita” Ap 20:15

Perchè in questo caso la particella “se” deve trasmettere un unica possibilità cioè, quella dei soli salvati?
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Perchè in questo caso la particella “se” deve trasmettere un unica possibilità cioè, quella dei soli salvati?

Caro Enigma,
Non ho detto che siano tutti salvati (infatti non lo sono) ma ci trasmette questa possibilità, ed in ogni caso se ci saranno dei condannati saranno pochi rispetto ai salvati.-
Ciò per contestare la visione di Gianni che ha detto :i morti sono risuscitati per essere giudicati e poi subito giustiziati
Per come si è espresso Gianni tutti i resuscitati saranno giustiziati (condannati) e non è affatto questo ciò che ci vuole trasmettere il versetto trattato.-
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Francesco, era del tutto ovvio che non intendevo dire che tutti i risuscitati sono giudicati per essere poi giustiziati. Mi riferivo ovviamente a quelli di loro che lo saranno. Tu però vai ben oltre e interpreti Ap 20:15 come probabilità che tutti i risuscitati siano salvati. Nel far ciò commetti l’errore di affidarti a una traduzione letterale del passo. Devi sapere che la congiunzione εἴ (èi), significa sì “se”, ma quando è da sola. Quando essa è seguita da τις (tis), come nel nostro caso, l’intera espressione èi tis viene a significare “chiunque”. La traduzione corretta è quindi: “E chi [“chiunque” (TNM)] non fu trovato iscritto nel libro della vita venne gettato nel lago di fuoco”. – TILC.
Infatti è scritto più avanti, in 21:8: “Per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda”.
Ci saresti arrivato anche senza conoscere il greco, leggendo bene il testo biblico e ragionandoci.
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francesco.ragazzi
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Re: Due destini?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Gianni,
C'ero arrivato ed infatti l'ho scritto che ci saranno dei condannati; L'importante è considerare che la fase di giudizio finale avviene dopo la condanna di satana e quindi dopo il millennio e ciò non crea nessuna incongruenza interpretativa, almeno a quanto capisco io che non sono un esperto !
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Gianni
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Re: Due destini?

Messaggio da Gianni »

Bene, Francesco. Allora rimane da rispondere alla domanda perché mai ci sarebbe una risurrezione unicamente per affrontare il giudizio finale che può essere di condanna eterna. Ciò avrebbe senso solo in una visione vendicativa, ma Dio desidera che tutti siano salvati (1Tm 2:4), per cui solo gli impenitenti saranno annientati. I risuscitati devono però prima venire “alla conoscenza della verità” (1Tm 2:4), e la risurrezione serve a questo. Non ha quindi senso, né trova conferma nella Bibbia, l’idea che siano risuscitati solo alla fine per essere subito giudicati.
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