Ho l'abitudine di andare a fondo, di guardare oltre le apparenze... e da quello che ho visto nessuno è "felice" completamente. La felicità è fatta di piccoli momenti. Non è una emozione continuativa.
Bisognerebbe guardare a fondo per distinguere tra chi è felice e chi sorride, perché le due cose non coincidono sempre.
Qualcuno pensa che essere felice significhi non avere problemi... Altri pensano che sia avere stabilità economica. Alcuni pensano che si è felici quando si hanno tanti amici. Chi pensa che sarà felice solo se si sposa. Altri stando da soli.
La maggior parte delle persone che conoscono pensano così (a volte ci casco anche io, poco, per fortuna, ma succede):
Se piove, uff, tutta questa umidità mi fa male alle ossa! se c'è troppo sole, eh, ma rischiamo la siccità. La neve è bella, ma che due scatole guidare con la neve. Se non nevica non è inverno! Il vento è fastidioso. Se l'aria è ferma c'è troppo smog!
Poi ci sono quelli (pochissimi) che invece pensano così:
Se piove: che bello sentire le gocce cadere ritmicamente sul tetto... sembra una ninnananna! Se c'è il sole: guarda che giornata meragliosa! Il sole mi rigenera!
Se nevica: che meraviglia la neve che imbianca tutto, e assorda con il suo silenzio ovunque si posa! Se c'è vento: senti come cantano gli alberi piegati dal vento... quando l'aria è ferma: che bello il camino quando la nebbia attutisce lo sguardo e lo ferma a pochi metri.
E allora cos'è la felicità? La felicità è un modo di pensare, un atteggiamento mentale. In poche parole: è una scelta.
Può essere felice una persona che muore, può essere felice una persona che vive. La felicità non ha niente a che fare con il contesto. Dipende esclusivamente da noi.
Ci possiamo allenare alla felicità.
A volte auspichiamo una vita senza problemi, così saremmo "felici". Ma è una illusione.
Cristo ce lo disse in una parabola.
Il figlio di un ricco signore, aveva tutto nella casa di suo padre, ma tutto non era abbastanza! Voleva di più e partì per cercare questo di più.
Solo che di più non esisteva. E il figlio tornò indietro, nel momento in cui comprese che aveva già tutto, e il di più era un illusione.
Ma tornando ad una vita senza problemi: suo padre si rallegrò di più quando vide il figlio tornare, che pensando al figlio che non si era mai allontanato... perché la felicità di superare un problema è più grande del non aver mai avuto il problema.
E ancora di più questo mostra come la felicità sia una questione di momenti, non perenne. E di scelte. Scegliere una cosa e capire che era una buona scelta, questo rende felici.
La particolarità di chi crede in Dio, rispetto alla felicità è proprio questa: so dove sono, so chi sono, e perché sono qui. Ho i problemi, ma non sono mai solo ad affrontarli. Quando sono a pezzi, so che la Sua forza mi sostiene.
Per me la felicità è stata scoprire che Dio, l'Immenso, si è preoccupato di cercarmi, e di indicarmi la strada. Sono stati momenti così felici, che mi danno la forza quando sono giù. E allora mi rialzo, perché sono curiosa di vede cos'altro ha in serbo per me. E quando vedo persone vicine che muoiono, anche se sono triste, non mi dispero... so che devo solo avere un po' di pazienza. Quando sono arrabbiata, so che mi basterà avere pazienza e il mio Dio giudicherà con giustizia le persone che si comportano male, molto meglio di come potrei fare io. Insomma, le grane le lascio a Lui. Io attendo con pazienza (poca
![Big Grin :d](./images/smilies/4.gif)
) E nel mentre mi nutro della bellezza che Dio ha creato per me.
Il mio cane che mi guarda con l'aria meditabonda di un monaco zen, la mia gatta che fa le fusa a mille quando mi porta orgogliosa una preda. Il falco che ogni tanto gira sopra casa mia. La serenità che si prova dopo una escursione impegnativa. Gli occhi di mia mamma pieni di lacrime ogni volta che le dico che le voglio bene. Il sorriso dei bimbi che faccio giocare. Le parole che qualche volta leggo in questo forum... Un abbraccio inaspettato, una gentilezza non dovuta. La sorpresa negli occhi quando fai un regalo a qualcuno che non se lo aspetta...
Tempo fa parlai di Pollyanna e del suo gioco della felicità... quella è la felicità. Una scelta, un allenamento, una sana abitudine!