Per sorridere un po'
Re: Per sorridere un po'
Cara Lella, lo so che non ce l'hai con me, e capisco il perché tu la pensi così. E credimi, non è mia intenzione scandalizzare nessuno.
L'unica cosa è che ci terrei a farti comprendere la differenza tra sorridere e prendere in giro.
Io non mi sognerei mai di trattare le Scritture con leggerezza!
Né mi permetterei di ridicolizzare il messaggio biblico.
Ma la Bibbia contiene storie di uomini, uomini come noi, che hanno fatto anche cose divertenti, oltre a quelle giuste e sbagliate. E far vedere questo lato umoristico di quegli uomini può aiutarci a sentirli più reali, più veri e anche più simili a noi.
Ho usato apposta foto divertenti di bambini, perché sono quanto di più puro esista nel genere umano. E i bambini spesso sono divertenti. Ridono con poco, e sono pieni di innocenza.
Pollyanna disse al pastore che se Dio aveva fatto scrivere nella Bibbia più di 800 volte che noi dobbiamo essere felici, probabilmente volevo proprio che lo fossimo.
Io con mio papà ho riso sempre tanto, e lui mi ha sempre detto che vedermi sorridere era la cosa più bella del mondo. Dio mi ama più di mio padre... Forse anche per Lui vale lo stesso pensiero.
Con affetto Lella!
L'unica cosa è che ci terrei a farti comprendere la differenza tra sorridere e prendere in giro.
Io non mi sognerei mai di trattare le Scritture con leggerezza!
Né mi permetterei di ridicolizzare il messaggio biblico.
Ma la Bibbia contiene storie di uomini, uomini come noi, che hanno fatto anche cose divertenti, oltre a quelle giuste e sbagliate. E far vedere questo lato umoristico di quegli uomini può aiutarci a sentirli più reali, più veri e anche più simili a noi.
Ho usato apposta foto divertenti di bambini, perché sono quanto di più puro esista nel genere umano. E i bambini spesso sono divertenti. Ridono con poco, e sono pieni di innocenza.
Pollyanna disse al pastore che se Dio aveva fatto scrivere nella Bibbia più di 800 volte che noi dobbiamo essere felici, probabilmente volevo proprio che lo fossimo.
Io con mio papà ho riso sempre tanto, e lui mi ha sempre detto che vedermi sorridere era la cosa più bella del mondo. Dio mi ama più di mio padre... Forse anche per Lui vale lo stesso pensiero.
Con affetto Lella!
Re: Per sorridere un po'
L1
Ultima modifica di France il giovedì 17 settembre 2015, 17:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Per sorridere un po'
che belle parole che hai scritto Giorgia.Io con mio papà ho riso sempre tanto, e lui mi ha sempre detto che vedermi sorridere era la cosa più bella del mondo. Dio mi ama più di mio padre..
Ricordiamoci sempre di far sorridere i bambini, quelli piccoli e quelli ormai divenuti grandi.
Re: Per sorridere un po'
Giorgia,...tu sei padronissima di scrivere quello che vuoi, e di ridere quanto ti pare.
E capisco anche la differenza che passa tra il sorridere e il prendere in giro.
Però sappi,...che tra le due cose, c'è una linea così sottile che si fa presto a oltrepassarla. Lella
E capisco anche la differenza che passa tra il sorridere e il prendere in giro.
Però sappi,...che tra le due cose, c'è una linea così sottile che si fa presto a oltrepassarla. Lella
Re: Per sorridere un po'
1Re 18:20-29
I 450 profeti di baal saltellavano intorno all'altare che avevano fatto. Elia intanto guardava... me lo immagino con il sorriso sulle labbra mentre guarda quei "poveretti" mentre saltellano e gridano al loro dio per tutta la mattina. Al punto che verso mezzogiorno incomincia a prenderli in giro: «Gridate forte; poich'egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà»
Quelli non paghi che fanno? "quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all'ora in cui si offriva l'offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta."
L'essere umano non impara mai!

I 450 profeti di baal saltellavano intorno all'altare che avevano fatto. Elia intanto guardava... me lo immagino con il sorriso sulle labbra mentre guarda quei "poveretti" mentre saltellano e gridano al loro dio per tutta la mattina. Al punto che verso mezzogiorno incomincia a prenderli in giro: «Gridate forte; poich'egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà»
Quelli non paghi che fanno? "quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all'ora in cui si offriva l'offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta."
L'essere umano non impara mai!



Re: Per sorridere un po'
La traduzione di TNM è corretta, anche se appare troppo forte.
Letteralmente è: “Certo solitudine è a lui e certo una via è a lui”. La “solitudine” indica l’essere occupati al gabinetto e la “via” è quella dell’evacuazione.
Del resto, il testo biblico intende proprio fare del sarcasmo.
Letteralmente è: “Certo solitudine è a lui e certo una via è a lui”. La “solitudine” indica l’essere occupati al gabinetto e la “via” è quella dell’evacuazione.
Del resto, il testo biblico intende proprio fare del sarcasmo.
Re: Per sorridere un po'
Bhuahahhhah
fantastico ... Anche troppo vero!!!

Re: Per sorridere un po'
Oopsssssss, sono morto. 

Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Re: Per sorridere un po'
Casa con ospite
Ho un ospite fisso, in casa: lui, l’uomo che ho sposato.
Vive in queste stanze come uno che balla e non sa le danze.
Ogni giorno scopre cose nuove: il posto solito di cose che non ha trovato.
Cerca il suo maglione e non lo trova.
Ma è lì, nell’armadio, sempre quello: certo non va, da solo, allo stadio.
E’ un maglione ubbidiente, senza vezzi di trovarsi una collocazione nuova.
A tavola chiede il sale e l’ha davanti agli occhi.
Passano gli anni e ancor non mi capacito, per quanto mi affanni:
non so come viva qui da tempo e ogni volta lui si blocchi.
Le mie amiche, consolanti, mi rassicurano con decisione:
son tutti così, smarriti, son fatti così i nostri mariti.
Io, però, ancor non so farmene una ragione.
Le faccende di casa, poi, sono un tasto dolente.
Se io son stanca e fa la spesa lui, spende il triplo e tutto manca.
Così sospiro e sorrido paziente: faccio io, dai, non fa niente.
Ieri sera cercava lo zucchero, il mio consorte adorabile.
Rido o lo maltratto con rigore? Alla fine sbotto: è nel congelatore.
E, senza batter ciglio, lui lo apre. E guarda dentro. Impassibile.
Ho un ospite fisso, in casa: lui, l’uomo che ho sposato.
Vive in queste stanze come uno che balla e non sa le danze.
Ogni giorno scopre cose nuove: il posto solito di cose che non ha trovato.
Cerca il suo maglione e non lo trova.
Ma è lì, nell’armadio, sempre quello: certo non va, da solo, allo stadio.
E’ un maglione ubbidiente, senza vezzi di trovarsi una collocazione nuova.
A tavola chiede il sale e l’ha davanti agli occhi.
Passano gli anni e ancor non mi capacito, per quanto mi affanni:
non so come viva qui da tempo e ogni volta lui si blocchi.
Le mie amiche, consolanti, mi rassicurano con decisione:
son tutti così, smarriti, son fatti così i nostri mariti.
Io, però, ancor non so farmene una ragione.
Le faccende di casa, poi, sono un tasto dolente.
Se io son stanca e fa la spesa lui, spende il triplo e tutto manca.
Così sospiro e sorrido paziente: faccio io, dai, non fa niente.
Ieri sera cercava lo zucchero, il mio consorte adorabile.
Rido o lo maltratto con rigore? Alla fine sbotto: è nel congelatore.
E, senza batter ciglio, lui lo apre. E guarda dentro. Impassibile.