Confidenziale

stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

Rieccomi un saluto a tutti ..

Si margot grazie a Dio sto bene (( solo un po stanca))
Ma ora sono tornata all'ovile.. e meglio i 14 ..15 . elvetici che ...gradi che i 35...

Vedo che siete quasi tutti dietro le quinte ...avete caldo ...

Condivido con voi le mie ultime impressioni ...

SHABBAT SHALOM
Allegati
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stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

RIPASSIAMO ...o meglio ''io'' ripasso .. CIO' CHE GIA CONOSCIAMO ....

LO SHABBAT 'ritorno', un tornare a Dio o alle radici ebraiche per chi non e' ebreo ..''.

RITORNIAMO AL SIGNORE '' il mondo ci distrae ..''purtroppo'' ..



(( dal web ))..tempo del riposo ''

..Nella Torah sono elencati 39 lavori che sono stati necessari alla costruzione del Tempio, e che sono vietati durante lo Shabbat. Riguardano soprattutto:

Attività agricole.
Attività domestiche (tessitura, cucitura, filatura, preparazione cibi, accensione e spegnimento del fuoco, trasporto di oggetti dalla propria casa all’esterno e viceversa, viaggi oltre una certa distanza).
Attività commerciali.

Attività consentite durante Shabbat
Queste invece sono le uniche attività permesse:

Recarsi in visita da parenti e amici (se raggiungibili a piedi)
Passare la festività con un proprio familiare
Ospitare parenti e amici a dormire o per i pasti
Assitere alle funzioni in Sinagoga
Cantare salmi
Studiare e discutere la Torah ed altri testi sacri
Tutte queste regole non vanno interpretate come costrizioni, ma come occasioni per liberare lo spirito dai doveri materiali della settimana, dedicarsi alla famiglia e meditare sui Testi Sacri, perché lo Shabbat è un regalo di D-o agli Ebrei, affinché seguano il suo cammino.
La sera del Venerdì, prima dell’inizio dello Shabbat, in ogni abitazione vengono accese due candele, che bruceranno fino a che non si spegneranno da sole (ricordatevi il divieto di accendere e spegnere fuochi durante questa festività).
Sono il simbolo della luce di D-o, che viene far risplendere la casa.

I pasti del Venerdì a cena e del Sabato a pranzo sono abbondanti, e sulla tavola non devono mancare due cose:

La Challah (particolare tipo di pane fatto a treccia e per il quale si recita una benedizione).
Il bicchiere per il Kiddush (preghiera di benedizione del vino kosher, che viene recitata dall’uomo della famiglia, per ricordare che il Sabato è un giorno di “ricordo” della Creazione del mondo e dell’uscita del Popolo Ebraico dall’Egitto.
Alla fine dello Shabat, il Sabato sera, si effettua la cosiddetta “cerimonia di separazione” (Havdalà), durante la quale si recitano un’apposita formula e quattro benedizioni. Per questo rito occorrono un bicchiere di vino, rami profumati ed una candela accesa..

........


Ora che sapete cosa è lo Shabbat, come nasce e perchè viene celebrato, vi sarete sicuramente resi conto che il cosiddetto Sabato Ebraico non è solo un giorno di restrizioni, ma è soprattutto un giorno in cui riscoprire il proprio rapporto con D-o, con la famiglia e, soprattutto, con se stessi.

............

.Il filosofo ebreo Abraham Joshua Heschel scrive dello Shabbat:..

«La Creazione, (( bello mi piace molto )).. ci insegnano, non è un atto che successe una volta nel tempo, una sola volta e per sempre. L'atto di portare il mondo in essere è un processo continuo..
Dio ha chiamato il mondo a esistere, e tale chiamata continua. C'è questo preciso istante perché Dio è presente. Ogni istante è un atto di creazione. Ogni momento non è terminale ma una scintilla, un segnale di Principio. Il tempo è un'innovazione perpetua, un sinonimo di creazione continua. Il tempo è il dono di Dio al mondo dello spazio.
Un mondo senza tempo sarebbe un mondo senza Dio, un mondo che esiste in se stesso, senza rinnovo, senza un Creatore. Un mondo senza tempo sarebbe un mondo staccato da Dio, una cosa per se stessa, realtà senza realizzazione. Un mondo nel tempo è un mondo che continua attraverso Dio; realizzazione di un disegno infinito; non cosa in se stessa ma cosa in Dio.
Esser testimoni della perpetua meraviglia del mondo che diviene è percepire la presenza del Datore nel dato, comprendere che la fonte del tempo è l'eternità, che il segreto di essere è l'eterno nel tempo.
Non possiamo risolvere il problema del tempo mediante la conquista dello spazio, con piramidi o fama. Possiamo solo risolvere il problema del tempo mediante la santificazione del tempo. Solo per l'umanità il tempo è elusivo; per l'umanità con Dio il tempo è l'eternità in incognito.
La Creazione è il linguaggio di Dio, il Tempo è la Sua canzone, e le cose dello spazio le consonanti della canzone. Santificare il tempo è cantare le vocali in unisono con Lui.
Questo è il compito degli esseri umani: conquistare lo spazio e santificare il tempo.
Dobbiamo conquistare lo spazio per poter santificare il tempo. Tutta la settimana siamo chiamati a santificare la vita impiegando le cose dello spazio. Nello Shabbat ci è dato di condividere la santità che risiede nel cuore del tempo. Anche quando l'anima è angosciata, anche quando nessuna preghiera può uscirci di gola nel dolore, il puro riposo silente dello Shabbat ci porta nel reame di una pace senza fine, o all'inizio di una consapevolezza di ciò che l'eternità significa. Esistono nel mondo poche idee di pensiero che contengano tanta potenza spirituale quanto l'idea dello Shabbat. Passeranno eoni, quando molte delle nostre amate teorie rimarranno a brandelli, ma quell'arazzo cosmico continuerà a splendere.
L'eternità indica un giorno. Shabbat.»
(Heschel, The Shabbat, ...
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Re: Confidenziale

Messaggio da Margo27@live.it »

Salve Stella che bello rileggerti, riposati.
Buona serata e felice sabato.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

MARGOT , AMICI , TUTTI ,PACE E BENE A VOI OVUNQUE SIETE ...

MARGOT ..ci hanno lasciate sole almeno qui sulla platea ,poi dietro le quinte mi sembra ci siano ancora ''tutti..''

che dire , mi sono assentata a lungo ,...anche il mio pc.si e' tutto Sprogrammato , non sempre mi fa entrare e sinceramente mi sono programmata anche ''IO''' :-T poi leggo di LUIGI ,ma non lo vedo ,...LUIGI qui ci danno carta libera , dove sei ?? ammesso e non concesso che ci sei dietro le quinte ... ;) ...
SI sono un po' tutti nascosti :-( ...forse stanchi ,incomprensioni ...stanchi delle prediche ... :-? ,

Certamente ci si chiede il perché non funziona ,...ma no , tra bassi e alti ha funzionato per molti anni , :-?? ..
e' solo che , qui abbiamo dato l'impressione che ognuno vuole tirare acqua al suo molino ,...
ma no , certamente non e' stata compresa o accettata LA BIBLISTICA ,.. ogni tanto BIBLISTICA indossa la sua veste ,ma poi viene ,''logorata'' se cosi posso dire ,...non voglio essere fraintesa , ...per essere compresa o compresi ci vorrebbe un ''SEMIOLOGO'' :-? ..ma U. EGO non e' più' e U. VOLLI ha altro da fare ..

Giudei ,mi rivolgo prima a voi ,i ''veri cristiani''vi amano , vi siete a volte lamentati che in forum ci sono maggiormente ''cristiani cattolici o testimoni o evangelici'' e' uguale ,ma BIBLISTICA e' approfondire cosa dicono le scritture non solo del V. T. ma dei se non vogliamo dire 66 libri almeno di 62 .. :-?? non solo la S. TORAH .. allora bisognava aprire solo per lo studio sui 5 libri di MOSE ..


Cristiani , ora a voi ...se non conosciamo scopriamo le radici e nutriamo cerchiamo linfa dalla radice ,il nostro ''cristianesimo e' morto ,...

IO tempo permettendo , purtroppo '' ..si va sempre più' lentamente ''mi resta poco tempo e concentrazione ,sono invecchiata davvero. :-(
..come detto tempo permettendo leggo di tutto e ascolto tutti poi tiro le mie conclusioni ....
ahh prima di concludere una parola a favore di GIANNI , scusami GIANNI ,credo l'unica incomprensione e stata per i MESSIANICI , ma quelli veri non le dominazioni che si definiscono cosi ..

dicevo una parola a suo favore ...qui ci seguono molti e a volte anche critiche ,perché non si parla di GESU di salvezza ecc..ecc..
Allora dico a coloro che mi seguono che ci seguono , BIBLISTICA NON E' UNA PARROCCHIA '' :-? :-?? ..

Non e' stato abolito niente solo adempiuto ... ''IO'' la linfa la traggo dalle radici ,ieri leggevo un versetto nel calendario ..
Gen. 12 :2 ..
NON TEMERE ,GIACOBBE ,
VERMICIATTOLO ...
SONO IO CHE TI AIUTO ; DICE L'ETERNO .
a me mi dice molto questo versetto ...siamo tutti vermiciattoli senza DIO ,...senza DIO senza grazia ,..


leggevo come si vincere lo scoraggiamento, con l'incoraggiamento di Dio.
Possiamo guardare al Signore che viene con molta gratitudine. E allora nasce la speranza, perché questo Dio sincero ci dice "tu gioirai nel Signore, ti vanterai del Santo d'Israele”, ti vanterai di Dio, ti vanterai di essere credente, ti vanterai di Gesù tuo fratello...

Ecco la differenza ta V. T. e N.T. non aboliamo niente nulla solo abbiamo una nuova speranza l'aiuto DIVINO '' non per opere nostre che risultano sempre ''macchiate'' ..ma DIO ci viene incontro ,ci e' venuto incontro ...SONO IO CHE TI AIUTO DICE L'ETERNO ..

O Dio, tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti;
effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele, perché ogni uomo sia ricco del tuo dono, e a tutti i popoli della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore.
Veniamo a te e ti chiediamo tutto ciò' per la grazia di aver accesso tramite il nostro Signore Gesù Cristo..

GRAZIE PADRE SANTO APRI LA TUA MANO E SAZIA OGNI VIVENTE ...

Buona domenica .
Margo27@live.it
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Re: Confidenziale

Messaggio da Margo27@live.it »

Buongiorno Stella, siamo in periodo estivo è normale che il forum sia dormiente.
Tu quando ti senti continua a scrivere che io e gli altri ti leggiamo.
Buona domenica anche a te.
noiman
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Re: Confidenziale

Messaggio da noiman »

Ciao Stella, non mi risulta di essermi lamentato perché nel forum la maggioranza se non l’intera totalità sono cristiani, è stata solo una constatazione di una realtà, in compenso esistono altri forum dove è completamente l’opposto, è vero che molti leggono e non intervengono, mi pareva di aver ipotizzato le varie ragioni , iniziando dal fatto che molti non hanno nulla da dire, sono spariti alcuni di noi che avevano buoni argomenti e la cultura per discutere e confrontarsi, gli altri rimasti leggono quello che gli interessa ….. io sono rimasto e ovviamente il mio commento riguarda soprattutto le scritture ebraiche già abbondantemente discusse, non faccio nessuna fatica a continuare e non mi disturba che il forum sia diventato in “sola lettura”, citi Luigi, come sanno tutti è pienamente riabilitato e se non interviene avrà le sue buone ragioni, anche Gianni non ha nulla da scriverci, Naza …. si è riassorbito, Antonio si è ritirato da qualche parte ….altri non saprei…. Qualcuno ha posto discussioni e poi si è eclissato, poi mi sono fatto l’idea che dopo i fatti del 7 ottobre qualche cosa sia cambiato.
Ma direi che va tutto bene
Shavua Tov
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Non credo che dopo i fatti del 7 ottobre qualche cosa sia cambiato nel forum. Qui non ne abbiamo neppure parlato a fondo. Forse ne avremmo potuto o dovuto parlare facendo riferimento non sono ai trascorsi biblici ma anche a quella che potremmo definire la filosofia biblica della terra, haàretz, che è indiscutibilmente èretz Israèl.

Da parte mia mi sono ripromesso di intervenire solo nelle discussioni e trattazioni davvero bibliche.

Attualmente sono impegnato nello studio dello scritto evangelico del discepolo prediletto di Yeshùa, Giovanni, che era anche suo cugino primo. Sto indagando gli aspetti marcatamente giudaici del suo scritto e i suoi continui riferimenti al Tanàch. Il forum, quindi, non mi manca; ho il mio bel daffare.

Una parola o una singola espressione giovannea possono richiedere giorni di studio. Ve ne do un assaggio. In Gv 2:1 si legge in NR: “Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea”; TNM traduce “Due giorni dopo”. Traduzioni una peggiore dell’altra. Giovanni scrive τῇ ἡμέρᾳ τῇ τρίτῃ (tè emèra tè trite), “il giorno il terzo”. Ciò che viene sistematicamente trascurato traducendo Giovanni è che lui scrisse in greco ma pensando in ebraico. Il terzo giorno è nella Bibbia in nostro martedì. Che importanza ha? Abbiamo un indizio e una considerazione di buon senso. Il primo si trova in 1:1: “In principio”, en archè, che è la traduzione greca fatta dalla LXX dell’ebraico bereshìt. La seconda riguarda il ragionamento. A Cana Yeshùa compì il suo primo miracolo trasformando l’acqua di purificazione in vino. Domande: possibile mai che, data l’importanza del primo miracolo, questo consistesse nel fare un favore a due sposini per accontentare sua madre?! Chi leggesse così lo scritto avrebbe ragione di richiuderlo subito e di buttarlo via, tacciandolo di banalità. La domanda vera è: perché Giovanni precisa che era martedì, il terzo giorno? Sta forse seguendo un certo schema che ha a che fare con la settimana creativa?

Buona settimana, ormai iniziata ieri, anche a voi.
noiman
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Re: Confidenziale

Messaggio da noiman »

E’ cambiato tutto….. ma non ve siete ancora accorti….

Il giorno tre, martedi è chiamato yom shelishì’ , in quel giorno non c’era mercato e spiego anche perchè, in quel giorno nessuno poteva comprare il vino, i giorni di mercato erano in genere lunedi yom sheni, giovedi yom ẖamishi’ , infine yom shishì venerdi sera vigila di shabbat era tutto chiuso, allora come oggi .
Solo in yom rishon,la domenica iniziava la settimana lavorativa e ci si preparava per aprire il primo mercato della settimana lunedi e rifornire le merci, negli stessi giorni di mercato Lunedi e Giovedi era uso leggere la Torah in pubblico e questo avveniva presso i luoghi affollati come erano i mercati, questo dai tempi di Esdra.
Quindi gli sposi avevano sbagliato giorno oppure era voluto …. forse …..!
Noiman

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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Nel primo secolo il martedì era il giorno deputato alle nozze. Anticamente ci si sposava di mercoledì, anche se non c’era un giorno stabilito (in ogni caso erano esclusi lo shabbàt e i giorni festivi comandati dalla Toràh). Le cose cambiarono con la dominazione romana sulla Palestina, iniziata verso la fine del 1° secolo prima della nostra era. Iniziò allora l’uso di anticipare il matrimonio al 3° giorno (martedì), perché gli invasori romani prelevavano molto spesso la sposa la notte stessa del matrimonio e la restituivano l’indomani, esercitando il vergognoso jus primae noctis. Il Talmud babilonese recita: «Per quanto riguarda la vergine che doveva sposare il mercoledì, il nemico aveva deciso che fosse consegnata prima al governatore; per evitare questa umiliazione alla fidanzata, fu stabilito che le nozze si celebrassero il martedì. Una volta introdotta, tale usanza, rimase in vigore» (Ketubòt 3b). La stessa sentenza si trova in anche nella Mishnàh: «All’epoca del pericolo [= dominazione romana, n. d. r.] invalse l’uso di sposarsi al 3° giorno [= martedì, n. d. r.] e i saggi non vi si opposero». - Mishnàh, Ketubòt 1,1; Talmùd Ketubòt 25c). In seguito i rabbini cercano un appoggio biblico e lo trovarono nel terzo giorno creativo, a proposito del quale è detto due volte che era “buono”. - Gn 1;10,12.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

CIAO NOIMAN. SHALOM..

solo una piccola risposta , non ho avuto tempo ... giornata intensa ...

No ,NOIMAN non ti sei lamentato,e sinceramente non mi rivolgevo direttamente a te , ma ad alcuni anche in tempi addietro dove mi e' sembrato un mal contento ...che si scrivesse di piu' sul N.T. che sul V. T. :-??

Anche a me mancano i ''vecchi forumisti ''.. :-( ,comunque finche ce' chi ci legge ''scriviamo ;) :-) ..
GIANNI ? vedi si e' affacciato ;;) :YMAPPLAUSE: ..
Quando GIANNI sta dietro le quinte ,vuol dire che studia :-T .....scrive ....ormai lo conosco un po' :-??
non voglio disturbare , vi lascio al vostro dibattito ...non ho ancora capito. tra martedi e mercoledi :-\ ..continuate ...

Poi come ha gia scritto GIANNI , ...
((Non credo che dopo i fatti del 7 ottobre qualche cosa sia cambiato nel forum)))..

.èretz Israèl...IO ogni tanto ho scritto qualcosa ,ma non mi sono sbilanciata molto ,non volevo fare do ''confidenziale'' una pagina politica ,..
,ma per tutti noi ''credenti ..ISRAELE ..Eretz Israèl.. ..e' e resta La terra promessa , ad Abramo , Isacco , Giacobbe e ai suoi discendenti.... :-??
CI combatto su cio' anche in privato ...
NOIMAN , non volevo prolungarmi ,..di solito non mi intrometto tra due persone che dialogano e adesso pr esempio ta TE E GIANNI , ma non posso contenermi condivito con te e con tutti , ''anche se faccio copia e incolla ... :ymblushing: ..

........A Gerusalemme.......
"C'è un grande stupore nell'anima. È come se i profeti fossero usciti dalle loro tombe. Le loro parole acquistano un suono nuovo. Gerusalemme è dappertutto; aleggia su tutto il paese. C'è una nuova luce, un nuovo rispetto.
La grande qualità di un istante spirituale non consiste nel suo essere un evento inatteso, incredibile in cui la presenza del sacro esplode, ma nel suo accadere ad esseri umani che sono profondamente scossi di fronte a una simile esplosione.
Il mio stupore si mescola ad ansia. Sono degno? Sono in grado di apprezzare la meraviglia?
Non sono entrato a Gerusalemme da solo. Torrenti infiniti di desiderio, anelito, sogno, montavano di giorno e di notte, a mezzanotte, anni, decenni, secoli, millenni, fiumi di lacrime, di voti, di attesa - da tutto il mondo, da tutti gli angoli della terra - hanno trasportato noi, membri di questa generazione, fino al Muro. I miei antenati ti hanno solo potuto sognare, per il mio popolo ad Auschwitz tu eri più lontano della luna - ma io posso toccare le tue pietre! Ne sono degno? Come potrò mai sdebitarmi per questi momenti?
I martiri di tutti i secoli sono seduti alla porta del paradiso, avendo rifiutato di entrare nel mondo a venire per non dimenticare il pegno di Israele dato in questo mondo e per esso: "Se ti dimentico Gerusalemme, si paralizzi la mia destra!" Preferiscono restare senza paradiso anziché dimenticare la gloria di Gerusalemme. Di tanto in tanto si recano in pellegrinaggio alle anime del Popolo Ebraico, ricordando loro olle Dio stesso è in esilio, che non entrerà nella Gerusalemme celeste finché il Suo popolo Israele non entrerà nella Gerusalemme terrena.
Gerusalemme, cerco sempre di vedere la forza interiore che emana da te, avvolgendo e trascendendo ogni stanchezza e travaglio. Cerco di usare i miei occhi, ma c'è una nube. Gerusalemme è più in alto della strada che percorro? Aleggia nell'aria sopra di me? No: a Gerusalemme il passato è presente e il cielo quasi la tocca. Per un istante sono vicino ai grandi maestri come Hillel, e ai patriarchi, che sono qui. Tutta la storia è presente.
Si vede Gerusalemme solo quando si ascolta. Essa è stata un orecchio quando nessun altro ascoltava, orecchio teso alle denunce dei profeti, alle consolazioni dei profeti, ai lamenti dei secoli, alle speranze di innumerevoli sapienti e santi ebrei, alle preghiere che salivano da luoghi lontani. Essa è più di un orecchio. è una testimone, un'eco di eternità. Fermati e ascolta. Conosciamo la voce di Isaia per sentito dire; ma queste pietre hanno udito ciò che egli disse intorno a Giuda e a Gerusalemme: "Accadrà negli ultimi giorni... Da Sion uscirà la Torah, la parola del Signore da Gerusalemme. Egli sarà giudice tra le genti. E arbitro di molti popoli; una nazione non alzerà la spada contro un'altra e non praticheranno più la guerra". (Isaia 2, 3-4). Questo avverrà nei giorni del Messia a Gerusalemme.
Gerusalemme fu interrotta a metà del suo discorso. Essa è la voce interrotta. Lasciate che Gerusalemme parli ancora al nostro popolo ebraico.
Le parole sono uscite di qui e sono entrate nei Libri Sacri. E tuttavia Gerusalemme non si è svuotata. C'è ancora così tanto in serbo. Gerusalemme non è mai alla fine del cammino. Essa è la città in cui nacque l'attesa di Dio, in cui sorse l'attesa di una pace durevole. Gerusalemme sta aspettando il prologo, il nuovo inizio.
Qual è il segreto di Gerusalemme? Il suo passato è un preludio. La sua forza è nel ridare vita. Il suo silenzio è una predizione; i suoi muri sono sospesi. Può accadere in qualunque momento; un virgulto può spuntare dal ceppo di Yshay (Iesse); un ramo può crescere dalla sue radici (Isaia 11,1). Il Messia figlio di Davide.
All'inizio ho "perso i sensi". Poi ho visto: il Muro. Un muro di lacrime congelate, una nube di sospiri .

Il Muro. Palinsesti che nascondono libri, nomi segreti. Le pietre sono sigilli.
Il Muro. La vecchia madre ebrea che piange per tutti noi. Ostinata, piena d'amore, che aspetta la redenzione. Il terreno su cui sto è Kadosh (santo). Le mie parole diventano echi. Tutta la nostra storia sta aspettando qui.
Il Muro. Nessuna bellezza da celebrare, nessuno splendore da godere. Solo un cuore e un orecchio. II suo autentico essere è la compassione. Tu ti fermi e ascolti: pietre di dolore, la familiarità con la pena. Tutti noi nascondiamo il nostro volto dalla sofferenza, evitiamo l'afflitto.
Il Muro è compassione, il suo volto è aperto solo a quanti sono stati percossi dal dolore.
Quando Gerusalemme fu distrutta, noi fummo cacciati; come pecore siamo stati dispersi; siamo tornati, ognuno seguendo la propria via. Solo il Muro era rimasto.
Che cos'è il Muro? La meraviglia incessante. Attesa.
Il Muro non perirà. Il redentore verrà.
Silenzio. Abbraccio le pietre. Prego: "Roccia di Israele, rendi forte la nostra fede e luminose le tue parole nei nostri cuori e nelle nostre menti. Nessuna immagine. Versa santità nei nostri istanti".
Dopo aver vissuto un istante al Muro, non lo si lascia mai.
Per più di tremila anni siamo stati innamorati di Gerusalemme. Essa ha occupato i nostri cuori, riempito le nostre preghiere, pervaso i nostri sogni. In lutto perpetuo per la sua perdita, il nostro dolore non si placava nemmeno nelle festività, nel preparare la tavola per il pranzo, nel dipingere le nostre case. Nessun pasto si conclude senza l'invocazione: "Costruisci Gerusalemme, presto, ai nostri giorni..." I due eventi più drammatici dell'anno, il Seder di Pesach e il Yom HaKippurym (Giorno dell'Espiazione),
trovavano il loro culmine nella proclamazione: "L'anno prossimo a Gerusalemme". Nel sabato, poi, Lo imploriamo: "Quando regnerai a Sion? Presto, ai nostri giorni abita là, per sempre! Possa Tu essere magnificato e santificato in mezzo a Gerusalemme, Tua città per tutte le generazioni e tutta l'eternità. Fa che i nostri occhi vedano il Tuo regno..."
Gerusalemme, i nostri cuori si sono avvolti a te ogni volta che abbiamo pregato, ogni volta che abbiamo meditato sul destino del mondo. Per molti secoli abbiamo provato nostalgia d'amore. "Il mio amato è mio e io gli appartengo", ha sussurrato Gerusalemme. Abbiamo atteso per un tempo insopportabilmente lungo, malgrado la persecuzione, la frustrazione e la derisione.
Nei nostri giorni il miracolo si è compiuto. Gerusalemme ha proclamato ad alta voce: "Il mio amato è mio e io gli appartengo" (Cantico 2,16)..

Come vivremo con Gerusalemme? Essa è una regina e richiede uno stile elevato. Cosa si aspetta da noi, che viviamo in un clima di ottusità spirituale, prossima all'esaurimento? Che sorta di luce brillerà a Sion? Quali parole, quali pensieri, quale visione uscirà da Sion?
Gli occhi della storia sono rivolti alla città di Davide, sulla "città fedele"; l'autenticità non si può prendere a prestito.
Qual è il mistero di Gerusalemme? Una promessa: la pace e la presenza di Dio.
In principio ci fu una visione. La visione di Dio dell'essere umano. Quindi Egli creò l'uomo secondo la Sua visione, secondo la Sua immagine. Tuttavia la somiglianza dell'uomo rispetto all'immagine di Dio sta rapidamente svanendo.
Dio ha una visione di restaurazione dell'immagine dell'uomo. Ha creato una città in cielo e l'ha chiamata Gerusalemme, sperando e pregando che la Gerusalemme sulla terra possa assomigliare alla Gerusalemme nel cielo.
Gerusalemme è un richiamo, un'insistenza, un'attesa per la risposta alla speranza di Dio.
"I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, abitazione pacifica, tenda inamovibile, i suoi pali non saranno rimossi,
le sue funi non saranno spezzate. Ma là sarà per noi il Signore in maestà, come fiumi e larghi canali, in cui non passa nave a remi, né naviglio potente". (Isaia 33, 20-21).
"In quel tempo (al tempo del Messia) Gerusalemme sarà chiamata trono del Signore, e tutte le nazioni verranno insieme ad essa, alla presenza del Signore a Gerusalemme..." (Geremia 3, 17).
"... la mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli". (Isaia 56, 7).
Perché i nostri cuori e le nostre menti, la nostra anima ebraica sono rivolti, attraverso i secoli, a Eretz Israel, alla Terra di Israele, alla Terra Santa? A causa della memoria, a causa della speranza, a causa dell'afflizione, a causa della promessa fatta da Dio a Israele: "A te e alla tua discendenza darò questa terra per sempre".
A causa della memoria. C'è una corrente lenta e silenziosa, una corrente non di oblio, ma di memoria, alla quale dobbiamo attingere sempre prima di entrare nel regno della Torah. Credere è ricordare. La sostanza della nostra vera essenza è la memoria, il nostro stile di vita consiste nel mantenere i memoriali, nell'articolare il ricordo.
La memoria ebraica, anziché trasformarsi in una collezione di reminiscenze ammuffite, è mantenuta in vita dalla forza della speranza e dell'immaginazione, trascendendo i limiti del credere. Ciò che sembrava incredibile divenne una conclusione raggiunta in precedenza.
Dopo la distruzione di Gerusalemme, la città non divenne una vaga memoria di un passato lontano; continuò a vivere come fonte di ispirazione nei cuori e nelle menti del Popolo di Israele.

.Gerusalemme è una speranza, un simbolo di tutte le speranze, il ritorno a Sion. Sion è sempre stato il motivo ricorrente della nostra liturgia. Così, anche quando le menti non ne sono consapevoli, le parole ce la ricordano, le parole invocavano la restaurazione di Sion e rendevano più intenso il legame, l'attaccamento con Eretz Israel, la Terra di Israele".
(tratto dal libro di Abraham Joshua Heschel " Israele: eco di eternità")..


L'HO RIPORTATO , PER TUTTI QUELLI CHE AMANO ISRAELE ,,
,NOIMAN , contiamo su di te ,...vedrai come ha detto MARGOT tempo di ferie ... :-?? ...
CI RIFAREMO IN AUTUNNO ... :-?? ciao shalom... :YMHUG:
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