Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiviso
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Credo, cari Gianni e Giorgia, non abbiate compreso l'importanza della questione. Qui non si tratta di stabilire se avere fede nella religione ebraica, nella cattolica o in qualsiasi altra religione, ma di individuare un metodo. Noi stiamo cercando un metodo ermeneutico condiviso fra tutte le religioni, un metodo che ci permetta di giungere agli stessi risultati partendo da fedi diverse, un metodo universale, applicabile anche dagli atei. Applicando in modo condiviso questo metodo, tutti, e dico tutti, atei compresi, dovremmo dire: Isaia nel capitolo 53 parlava sicuramente di Gesù di Nazaret, quell'uomo messo in croce attorno all'anno 30, documentato anche in altre fonti, era sicuramente lui il messia di cui Isaia e gli altri autori dell'Antico Testamento parlavano. Oppure al contrario dovremmo concludere: no, non era sicuramente Gesù quel messia.
Ora abbiamo visto che il risultato del metodo ermeneutico proposto da Gianni non ci conduce a risultati univoci, ma fornisce risultati opposti a seconda del canone. Gli ebrei, che hanno solo i 39 libri nella loro Bibbia, diranno giustamente che non è Gesù il messia, mentre i cristiani che hanno un canone in cui si aggiungono i 27 libri del Nuovo Testamento (oltre ad altri 7 dell'Antico per i cattolici), diranno altrettanto giustamente che quel messia è Gesù.
Capite quindi che il metodo proposto da Gianni, in definitiva, non ci serve per dirimere le questioni fondamentali, come stabilire chi sia il vero messia.
Ora abbiamo visto che il risultato del metodo ermeneutico proposto da Gianni non ci conduce a risultati univoci, ma fornisce risultati opposti a seconda del canone. Gli ebrei, che hanno solo i 39 libri nella loro Bibbia, diranno giustamente che non è Gesù il messia, mentre i cristiani che hanno un canone in cui si aggiungono i 27 libri del Nuovo Testamento (oltre ad altri 7 dell'Antico per i cattolici), diranno altrettanto giustamente che quel messia è Gesù.
Capite quindi che il metodo proposto da Gianni, in definitiva, non ci serve per dirimere le questioni fondamentali, come stabilire chi sia il vero messia.
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Gianni continua per favore , lascia perdere i fumosi, hanno capito credimi.
Cmq per rispondere a Antonino : Ebreo o no il passo mattaico si applica a Yeshua.
Poi Vittorio commette il solito errore di confondere gli Ebrei come se fossero tutti anticristi.
L' Ebreo che ha accettato Gesù considera canonico anche il N.T.
Questo indipendentemente dall ' ermeneutica.
Cmq per rispondere a Antonino : Ebreo o no il passo mattaico si applica a Yeshua.
Poi Vittorio commette il solito errore di confondere gli Ebrei come se fossero tutti anticristi.
L' Ebreo che ha accettato Gesù considera canonico anche il N.T.
Questo indipendentemente dall ' ermeneutica.
Ultima modifica di Israel75 il giovedì 14 maggio 2015, 17:34, modificato 1 volta in totale.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Si potrebbe semplicemente aprire una nuova cartella con titolo: Ermeneutica. In questo modo potremo continuare senza intoppi e studiare qualcosa anziché fare discussioni che a volte sono utili ma che rallentano il proseguimento lineare del tema.
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Un metodo ermeneutico universale non puo sussistere per il semplice fatto che ognuno ha una personale concezione fideistica...
Ho riscontrato: le "fedi" (non quelle nuziali) essere il maggiore intoppo per una razionale concezione di ciò che ci circonda...
Uncattolico avrà un metodo ermeneutico diverso da un tdg o da un protestante o da un ateo! Per il semplice fatto che cercherà di distorcere i concetti epsressi in quei testi (sacri?) secondo la propria concezione ideologica!
L'ateo stesso di per se ha una sua concezione ideologica e quindi verterà i suoi ragionamenti verso tale concezione (la sua)...
La vera risposta, secondo il mio punto di vista è riscontrabile attraverso la tradizione del quotidiano vivere e confrontata con quanto detto e scritto nei testi sacri (tutti, di qualsivoglia religione)..
In questo modo si potrebbe avere una concezione universale! Attraverso le leggi fisiche che sono il dna della "creazione" :.:.:.:.:
Una alta concezione di cosa è il "dio", che merita lo stesso rispetto di tutte le altre concezioni è questo:
Gesù disse: Se coloro che vi guidano vi dicono: «Ecco! Il Regno è nel cielo», allora gli uccelli del cielo vi saranno prima di voi. Se essi vi dicono: «Il Regno è nel mare», allora i pesci vi saranno prima di voi. Ma il Regno è dentro di voi ed è fuori di
voi. Quando conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete che siete figli del Padre Vivente. Ma se non conoscerete voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete voi stessi privazione.
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Gesù disse: Io sono la Luce: quella che sta sopra ogni cosa; io sono il Tutto: il Tutto è uscito da me e il Tutto è ritornato in me. Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai.
Ho riscontrato: le "fedi" (non quelle nuziali) essere il maggiore intoppo per una razionale concezione di ciò che ci circonda...
Uncattolico avrà un metodo ermeneutico diverso da un tdg o da un protestante o da un ateo! Per il semplice fatto che cercherà di distorcere i concetti epsressi in quei testi (sacri?) secondo la propria concezione ideologica!
L'ateo stesso di per se ha una sua concezione ideologica e quindi verterà i suoi ragionamenti verso tale concezione (la sua)...
La vera risposta, secondo il mio punto di vista è riscontrabile attraverso la tradizione del quotidiano vivere e confrontata con quanto detto e scritto nei testi sacri (tutti, di qualsivoglia religione)..
In questo modo si potrebbe avere una concezione universale! Attraverso le leggi fisiche che sono il dna della "creazione" :.:.:.:.:
Una alta concezione di cosa è il "dio", che merita lo stesso rispetto di tutte le altre concezioni è questo:
Gesù disse: Se coloro che vi guidano vi dicono: «Ecco! Il Regno è nel cielo», allora gli uccelli del cielo vi saranno prima di voi. Se essi vi dicono: «Il Regno è nel mare», allora i pesci vi saranno prima di voi. Ma il Regno è dentro di voi ed è fuori di
voi. Quando conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete che siete figli del Padre Vivente. Ma se non conoscerete voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete voi stessi privazione.
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Gesù disse: Io sono la Luce: quella che sta sopra ogni cosa; io sono il Tutto: il Tutto è uscito da me e il Tutto è ritornato in me. Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai.
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Israel non mi sono forse spiegato!
Il passo mattaico si applica a Yeshùa perchè Matteo lo ha voluto applicare...
Ma chi ci dice che il passo di Isaia si applica a Yeshùa?
Matteo ha data la sua spiegazione ed applicazione al passo di Isaia, ma il fedele Giudeo quale metodo ermeneutico applica ad Isaia? Ovviamente non lo stesso applicato da matteo
Il passo mattaico si applica a Yeshùa perchè Matteo lo ha voluto applicare...
Ma chi ci dice che il passo di Isaia si applica a Yeshùa?
Matteo ha data la sua spiegazione ed applicazione al passo di Isaia, ma il fedele Giudeo quale metodo ermeneutico applica ad Isaia? Ovviamente non lo stesso applicato da matteo

Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Condivido, Antonino, il fatto che sia impossibile trovare un metodo universale, ma non perché i fedeli delle varie religioni distorcano i concetti espressi nei testi. Molto più semplicemente un testo non può fornire informazioni inconfutabili in merito ad una qualsiasi divinità, perché le caratteristiche di una divinità non sono indagabili tramite metodi puramente razionali. Non esiste un metodo scientifico che ci permetta di dimostrare l'esistenza di Dio, e tantomeno quali caratteristiche egli abbia. Il DNA della creazione, come tu lo definisci, non è indagabile con metodo unicamente razionale, occorre integrare il metodo con la fede, che non è irrazionale, ma è una forma di conoscenza di altro tipo.
Le citazioni che fai penso derivino dal vangelo gnostico di Tommaso, ed esprimono una delle tante varietà del cristianesimo già esistenti in epoca apostolica.
Le citazioni che fai penso derivino dal vangelo gnostico di Tommaso, ed esprimono una delle tante varietà del cristianesimo già esistenti in epoca apostolica.
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Rispondendo ad Israel75 e ad Akragas, dico che possiamo pure proseguire ascoltando il metodo ermeneutico di Gianni, che è senz'altro interessante e ci insegna molte cose, ma se non conduce ad individuare un metodo condiviso, non ne vedo l'utilità in questo thread, che avevo aperto proprio con l'intento di individuare tale metodo.
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Andando a rileggere la prima pagina, avevo individuato, già allora, soltanto una regola che credo possa essere condivisa da tutti, la riporto qui:
Nella Bibbia non ci sono tutte le informazioni necessarie per la sua corretta interpretazione, occorre preliminarmente accordarsi su punti fondamentali, usando criteri esterni alla Bibbia stessa, per poter raggiungere risultati condivisi.
Nella Bibbia non ci sono tutte le informazioni necessarie per la sua corretta interpretazione, occorre preliminarmente accordarsi su punti fondamentali, usando criteri esterni alla Bibbia stessa, per poter raggiungere risultati condivisi.
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Ho la sensazione che in questo confronto ognuno cerca di dire la sua dal proprio punto di vista ,e che sia non dico impossibile ma sicuramente difficile trovare un metodo di ricerca condiviso , ma io direi di proseguire Gianni serenamente nel percorso , e ognuno può cogliere ciò che più gli è utile per il proprio cammino.
comunque dal mio punto di vista mi sento più vicino a Vittorio , e condivido ciò che esprime , ed è per me di più facile comprensione.
GESU' , mi sembra quasi che mi sussura: Non chi mi capisce mi Ama , ma solo chi mi Ama mi può capire .
La parola di Dio ,la si può comprendere solo dal punto di vista della fede , si certo si può fare dello studio èd è sicuramente importante , ma solo se ci arricchisce nel nostro cammino di fede , e questo sono certo che lo condivide anche Gianni e molti altri che sono in questo forum.
comunque dal mio punto di vista mi sento più vicino a Vittorio , e condivido ciò che esprime , ed è per me di più facile comprensione.
GESU' , mi sembra quasi che mi sussura: Non chi mi capisce mi Ama , ma solo chi mi Ama mi può capire .
La parola di Dio ,la si può comprendere solo dal punto di vista della fede , si certo si può fare dello studio èd è sicuramente importante , ma solo se ci arricchisce nel nostro cammino di fede , e questo sono certo che lo condivide anche Gianni e molti altri che sono in questo forum.
Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv
Concordo con Akragas. Una cartella ERMENEUTICA sarebbe d'uopo. E lasciamo stare le religioni, per favore, e anche la fede (almeno fino ad un certo punto del percorso).