Ho letto molte volte quella frase. Penso di aver molto chiaro cosa significhi, ma non significa che l'ebraismo non sia 'anche' religione (a supporto, ma non è il fine, è uno strumento).
La parola chiave è "popolo", il resto è strumento.
Ho letto molte volte quella frase. Penso di aver molto chiaro cosa significhi, ma non significa che l'ebraismo non sia 'anche' religione (a supporto, ma non è il fine, è uno strumento).
Forse non sai che vivendo in italia con attorno un bel pò di chiese e di cattolici , sommerso da una infinità quantità di trasmissioni in tv che parlano della Chiesa dei suoi problemi ,non puoi sottrarti alla riflessione che fa la Chiesa sulla mancata partecipazione dei fedeli che si sono progressivamente alleggeriti dei significati profondi della messa domenicale come rito indicato dai Vangeli, questa è una critica pubblica che fanno i vescovi ai fedeli e anche argomento nelle discussioni all’interno della Chiesa e rese pubbliche, quindi non ho ridicolizzato nessuno.Allora incoraggia tutti ad essere aperti al dialogo e a moderarsi e non essere di cattivo esempio dicendo che i cattolici vanno a messa come se andassero al supermercato perché equivale a ridicolizzare.
Ora vado a fare il kiddush, meno male che almeno Noiman sa che cosa è e può spiegarvelo. No, perché lo scorso Shabbath Gianni mi ha ridicolizzato sempre come al solito con i suoi continui paragoni con il cattolicesimo.
Gianni ha banalizzato il kiddush e lo ha paragonato ad andare a messa, non trovo nulla di ridicolo, ma devi calarti nel ragionamento cristiano, se per gli ebrei il kiddush è la santificazione dello shabbat e non devo spiegarlo ioIn questa ottica la biblistica rientrerebbe nello studio della religione di un popolo. E sentir dire: “Ora devo andare a fare il Kiddush” avrebbe lo stesso valore di sentir dire: ‘Ora devo andare a messa’.
Questo è un estratto di una sua lezione, n 5 (che fatica trovarla...)…dal titolo :Yeshuà , figlio di Dio”, i passi citati sono di Paolo che sappiamo era certamente ostile agli ebrei che non si facevano convertire, queste parole le ritroviamo in Rm 9/6, e Rm2/29 che Gianni cita, il popolo che viene menzionato è quello dei cristiani, i giudei naturali erano quelli che avevano accettato che fosse giunto il messia , spero di aver interpretato bene il passo, ma sicuramente tu sei più esperto nelle scritture del NT, argomento che non conoscevo prima di una decina di anni fa ma credo di aver appreso qualcosa frequentando questo forum , forse Gianni pensa che non si deve convertire nessuno , ma sappiamo bene che tutto il cristianesimo è basato sull’opera missionaria , su questo tutte le chiese sono in sintonia e pescano …. e come pescanoGianni ha espressamente scritto che oggi i giudei naturali non fanno più parte del popolo di Dio a meno che non accettino Gesù Cristo, ecco le sue parole:
Il popolo di Dio è composto oggi da coloro che accettano Yeshùa il consacrato, siano essi giudei naturali o ‘giudei di dentro’.
Gianni non è un navajo, ma un cristiano , considera Gesù il messia giunto sulla terra e che “l’opera è compiuta” attraverso la sua rivelazione, questo vale per i tutti i cristiani e non per gli ebrei , l’ebraismo come scrive Loewenthal è prima di tutto custodia e osservanza (ma non per tutti).Per i giudei naturali non rimane altro da fare che accettare Yeshùa il consacrato, come lo chiama Gianni. Quindi i giudei naturali che non lo accettano non sono più parte del popolo di Dio. Per tornare a farne parte si devono convertire al Cristianesimo.
Besàseà (ma cosa significa il tuo nick doppiamente accentato?).
Gianni, mai sentuto, era riferito al fatto che, nel modo in cui è stato nominato, sembrava pensato quasi come l'oscuro capo di chissà quale altrettanto oscura setta proselitistica a cui tu segretamente aderiresti e/o da cui ti saresti distaccato per tentare di aprirtene una tua, e chissà che cosa ci si stava ricamando su. In effetti non avevo mai sentito nominare nè l'uno nè l'altra...
... ma ecco qua che in via diversa non fai altro che confermare che la natura delle cose è quanto mai spesso piuttosto diversa da come potrebbe apparire o da ciò che ci si può illazionare sopra.Una volta gli domandai come poteva lui, non trinitario, aderire alla Chiesa di Cristo. La sua risposta, sul momento, mi sconcertò; mi disse: “È l’unica chiesa che mi consente di scrivere ciò che penso, scrivendo e pubblicando libri e articoli”.