Dio ha creato l'uomo?
Re: Dio ha creato l'uomo?
Eppure la Scrittura parla chiaro: Gen 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.
Non sò di cos'altro abbiamo bisogno?
Non sò di cos'altro abbiamo bisogno?
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
- Gianni
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Re: Dio ha creato l'uomo?
No, Michele, non deve vincere chi è più convincente. Essere convincenti non è affatto prova di verità, ma solo dimostrazione di abilità nel persuadere. Si può però anche essere persuasivi e convincere altri di errori. Ciò che deve vincere è la verità.
Con la teoria evoluzionistica è relativamente facile stabilire la verità perché la scienza (quella vera) non è un’opinione.
Per cui, io proseguo per la mia strada presentando unicamente dati scientifici, come ha fatto Emiliano, che ringrazio, e di cui riprendo alcuni punti ampliandoli.
Dicevo che nella nostra disamina non è ancora finita. Alcune proteine servono come struttura, altre come enzimi. Senza le proteine enzimatiche la cellula morirebbe. Le proteine enzimatiche necessarie al funzionamento della cellula sono 2.000. Il caso dovrebbe aver fatto in modo che tutte e 2.000 venissero a trovarsi insieme. Le probabilità?
Una su 10 alla 40.000 (1 seguito da 40.000 zeri). Lo spazio non mi consente di scrivere il numero per esteso. Ma non era già impossibile una probabilità su 10¹¹³? Diciamolo chiaro: siamo ben oltre la fantascienza.
Vorrei ricordare che i matematici affermano l’assoluta impossibilità di 1 probabilità su 10¹¹³. Ora giudicate voi che probabilità può avere 1 su 10 alla 40.000.
Ora è finita? Neanche per sogno! La cellula deve essere circondata da una membrana. Tale membrana è estremamente complessa (è formata da molecole proteiche, zuccheri e grassi). Ed ecco un’altra difficoltà insormontabile: per formare una cellula occorre prima una membrana, ma per formare la membrana occorre prima una cellula. È come il noto quesito: è nato prima l’uovo o la gallina? A questo punto la teoria dell’evoluzione deve proprio fermarsi, se non ha ancora avuto la vergogna di non fermarsi prima. Non possiamo continuare a sfidare la logica matematica e scientifica per rincorrere le favole.
Se dovessimo far ancora finta che, per caso, tutto ciò sia accaduto, ora sarebbe finita? Abbiamo finalmente la vita che si evolve? Macché. Ora occorre sintetizzare i nucleotidi, le unità strutturali del DNA in cui è racchiuso il codice genetico. Cinque istoni sono associati col DNA. Se prendiamo il più semplice di questi cinque istoni e calcoliamo la probabilità di una sua sintesi accidentale, otteniamo una probabilità su 20¹ºº (numero che supera il totale di tutti gli atomi presenti in tutte le stelle e le galassie visibili con i più potenti telescopi astronomici).
Ma ora, dopo aver fatto sempre finta che tutto sia avvenuto per una sequenza di casi incredibilmente quanto improbabilmente fortunati, questa cellula trova altri ostacoli?
Prima occorre concedere – sempre nella finta delle supposizioni fantasiose – che quel caso fortuito abbia dato origine non a una ma a miliardi di cellule. Concesso (per gioco) ormai anche questo, dobbiamo supporre (in realtà, immaginare con molta fantasia) che la cellula abbia escogitato la fotosintesi. Si tratta del processo con cui le piante assorbono anidride carbonica e cedono ossigeno. La cellula deve aver impiegato per questo una fortuita e inspiegabile intelligenza, visto che neppure gli scienziati hanno ancora ben compreso la fotosintesi. Con la fotosintesi un’atmosfera priva di ossigeno libero si trasformò in un’atmosfera in cui una molecola su cinque è ossigeno. Questo avrebbe reso possibile la vita animale e la formazione dello strato di ozono che protegge ogni forma di vita dalla dannosa radiazione degli ultravioletti. Dobbiamo proprio essere così ciechi da attribuire ancora al caso tutto ciò? L’intelligenza ce lo impedisce.
Strano a dirsi, l’evoluzione pretende che le cose siano andate esattamente al contrario di quanto noi osserviamo. Ci pensi all’entropia: le cose lasciate al caso diventano disordinate e decadono, anziché evolversi verso un ordine superiore e organizzato.
Da quando poi è stato scoperto il DNA possiamo tranquillamente affermare che l’evoluzione è passata direttamente dal campo della presunta scienza a quello della fantascienza. Qualcuno ha paragonato la possibilità che la vita sia sorta e si sia evoluta dalla materia inanimata alla stessa possibilità che ha l’esplosione in una stamperia di produrre una copia della Divina Commedia. Qualcun altro ha fatto l’esempio di una scimmia che battendo a caso i tasti di una macchina per scrivere produrrebbe un’enciclopedia.
No, la teoria dell’evoluzione non merita di essere considerata nell’ambito scientifico. Appartiene piuttosto alla fantascienza. Ma a quella più fantasiosa.
Con la teoria evoluzionistica è relativamente facile stabilire la verità perché la scienza (quella vera) non è un’opinione.
Per cui, io proseguo per la mia strada presentando unicamente dati scientifici, come ha fatto Emiliano, che ringrazio, e di cui riprendo alcuni punti ampliandoli.
Dicevo che nella nostra disamina non è ancora finita. Alcune proteine servono come struttura, altre come enzimi. Senza le proteine enzimatiche la cellula morirebbe. Le proteine enzimatiche necessarie al funzionamento della cellula sono 2.000. Il caso dovrebbe aver fatto in modo che tutte e 2.000 venissero a trovarsi insieme. Le probabilità?
Una su 10 alla 40.000 (1 seguito da 40.000 zeri). Lo spazio non mi consente di scrivere il numero per esteso. Ma non era già impossibile una probabilità su 10¹¹³? Diciamolo chiaro: siamo ben oltre la fantascienza.
Vorrei ricordare che i matematici affermano l’assoluta impossibilità di 1 probabilità su 10¹¹³. Ora giudicate voi che probabilità può avere 1 su 10 alla 40.000.
Ora è finita? Neanche per sogno! La cellula deve essere circondata da una membrana. Tale membrana è estremamente complessa (è formata da molecole proteiche, zuccheri e grassi). Ed ecco un’altra difficoltà insormontabile: per formare una cellula occorre prima una membrana, ma per formare la membrana occorre prima una cellula. È come il noto quesito: è nato prima l’uovo o la gallina? A questo punto la teoria dell’evoluzione deve proprio fermarsi, se non ha ancora avuto la vergogna di non fermarsi prima. Non possiamo continuare a sfidare la logica matematica e scientifica per rincorrere le favole.
Se dovessimo far ancora finta che, per caso, tutto ciò sia accaduto, ora sarebbe finita? Abbiamo finalmente la vita che si evolve? Macché. Ora occorre sintetizzare i nucleotidi, le unità strutturali del DNA in cui è racchiuso il codice genetico. Cinque istoni sono associati col DNA. Se prendiamo il più semplice di questi cinque istoni e calcoliamo la probabilità di una sua sintesi accidentale, otteniamo una probabilità su 20¹ºº (numero che supera il totale di tutti gli atomi presenti in tutte le stelle e le galassie visibili con i più potenti telescopi astronomici).
Ma ora, dopo aver fatto sempre finta che tutto sia avvenuto per una sequenza di casi incredibilmente quanto improbabilmente fortunati, questa cellula trova altri ostacoli?
Prima occorre concedere – sempre nella finta delle supposizioni fantasiose – che quel caso fortuito abbia dato origine non a una ma a miliardi di cellule. Concesso (per gioco) ormai anche questo, dobbiamo supporre (in realtà, immaginare con molta fantasia) che la cellula abbia escogitato la fotosintesi. Si tratta del processo con cui le piante assorbono anidride carbonica e cedono ossigeno. La cellula deve aver impiegato per questo una fortuita e inspiegabile intelligenza, visto che neppure gli scienziati hanno ancora ben compreso la fotosintesi. Con la fotosintesi un’atmosfera priva di ossigeno libero si trasformò in un’atmosfera in cui una molecola su cinque è ossigeno. Questo avrebbe reso possibile la vita animale e la formazione dello strato di ozono che protegge ogni forma di vita dalla dannosa radiazione degli ultravioletti. Dobbiamo proprio essere così ciechi da attribuire ancora al caso tutto ciò? L’intelligenza ce lo impedisce.
Strano a dirsi, l’evoluzione pretende che le cose siano andate esattamente al contrario di quanto noi osserviamo. Ci pensi all’entropia: le cose lasciate al caso diventano disordinate e decadono, anziché evolversi verso un ordine superiore e organizzato.
Da quando poi è stato scoperto il DNA possiamo tranquillamente affermare che l’evoluzione è passata direttamente dal campo della presunta scienza a quello della fantascienza. Qualcuno ha paragonato la possibilità che la vita sia sorta e si sia evoluta dalla materia inanimata alla stessa possibilità che ha l’esplosione in una stamperia di produrre una copia della Divina Commedia. Qualcun altro ha fatto l’esempio di una scimmia che battendo a caso i tasti di una macchina per scrivere produrrebbe un’enciclopedia.
No, la teoria dell’evoluzione non merita di essere considerata nell’ambito scientifico. Appartiene piuttosto alla fantascienza. Ma a quella più fantasiosa.
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Re: Dio ha creato l'uomo?
Credo di aver dimostrato scientificamente che l’evoluzione è impossibile. Per trattazioni più complete e più dettagliate rimando ai libri dello scienziato italiano Giuseppe Sermonti.
È bene però ricordare che la teoria evolutiva è nata come fantasiosa ipotesi dopo aver osservato la creazione e aver tratto conclusioni affrettate quanto assurde. Charles Darwin aveva visitato le isole di Capo Verde, le Isole Falkland, la costa del Sud America, le Isole Galápagos e l'Australia. Darwin notò somiglianze tra fossili e specie viventi e da lì iniziò a formulare la sua teoria.
Ciò richiama alla mente il professore di una barzelletta. Costui aveva catturato una mosca per i suoi esperimenti. La mise su un tavolo, le staccò una zampina e le disse: Salta! E la mosca saltò. Il professore scrisse allora pagine di appunti. Poi le staccò un’altra zampina e le disse: Salta! E la mosca saltò. Altre innumerevoli pagine di appunti. L’illustre scienziato proseguì staccandole man mano le altre zampette. Ogni volta le diceva: Salta!, e la mosca saltava. Pagine e pagine di appunti. Ma quando le ebbe staccato tutte e sei le zampine, all’ordine di saltare, la povera mosca non si mosse. L’esimio studioso raccolse allora i suoi appunti e li studiò. Gli ci vollero mesi per scrivere il suo trattato. Ne venne fuori un gran volume di migliaia di pagine. L’ultima frase del suo grandioso studio diceva: “In conclusione, dopo averle staccato tutte le zampe, la mosca diventa sorda”. :o
È bene però ricordare che la teoria evolutiva è nata come fantasiosa ipotesi dopo aver osservato la creazione e aver tratto conclusioni affrettate quanto assurde. Charles Darwin aveva visitato le isole di Capo Verde, le Isole Falkland, la costa del Sud America, le Isole Galápagos e l'Australia. Darwin notò somiglianze tra fossili e specie viventi e da lì iniziò a formulare la sua teoria.
Ciò richiama alla mente il professore di una barzelletta. Costui aveva catturato una mosca per i suoi esperimenti. La mise su un tavolo, le staccò una zampina e le disse: Salta! E la mosca saltò. Il professore scrisse allora pagine di appunti. Poi le staccò un’altra zampina e le disse: Salta! E la mosca saltò. Altre innumerevoli pagine di appunti. L’illustre scienziato proseguì staccandole man mano le altre zampette. Ogni volta le diceva: Salta!, e la mosca saltava. Pagine e pagine di appunti. Ma quando le ebbe staccato tutte e sei le zampine, all’ordine di saltare, la povera mosca non si mosse. L’esimio studioso raccolse allora i suoi appunti e li studiò. Gli ci vollero mesi per scrivere il suo trattato. Ne venne fuori un gran volume di migliaia di pagine. L’ultima frase del suo grandioso studio diceva: “In conclusione, dopo averle staccato tutte le zampe, la mosca diventa sorda”. :o
Re: Dio ha creato l'uomo?
Il fatto è che il concetto di complessità irriducibile esclude qualsiasi teoria evolutiva, venga essa dal caso o da Dio. E' ammissibile la speciazione ma non l'evoluzione, fosse anche partita da una scintilla divina. La complessità irriducibile afferma che qualcuno ha messo insieme i mattoni della vita in un preciso momento e il meccanismo ha preso a funzionare e in quel modo funziona dal principio alla fine.Michele ha scritto:Ribadisco ancora una volta che l'inpunt della teoria dell'evoluzione è soltanto un esempio per dire che Dio non ha creato in prima persona e che chi ha creato l'Universo, lo ha fatto in una maniera che è molto somigliante a quella teoria, con la differenza che non c'è nulla lasciato al caso, è tutto già preordindato. Quindi continuare a parlare di teoria dell'evoluzione non solo è fuori tema, ma significa voler dire altro di quello che ho detto. E' lecito farlo, ci mancherebbe, ma io non contrappongo la creazione alla teoria evolutiva.
Insomma, la vita sulla Terra non è il frutto del caso, ma neppure di una magia che dal nulla crei forme e sostanze. La vita è stata pensata e poi realizzata nella fattispecie che noi oggi conosciamo, con un tipo di protoplasma compatibile con la soluzione di salinità adeguata all'epoca dell'inizio.
Non si è disposto in un istante nel modo che vediamo oggi noi, ma è venuta a nascere in un istante tutta la materia che conosciamo, le stelle sono rimaste stelle, alcuni pianeti sono diventate stelle, altri si sono raffreddati, ma questa non è evoluzione, è conseguenza delle leggi fisiche e chimiche alle quali la materia è sottoposta.Michele ha scritto:Sappiamo sempre dalla scienza che l'Universo non si è formato in un istante
Non voglio dire che siamo soli nell'universo, ma anche fosse stato creato un intero universo per rendere stabile un solo pianeta abitato, allora tutto avrebbe comunque un senso. Alcune leggi fisiche stabiliscono che è impossibile che un sistema planetario possa mantenersi stabile in un universo inabitato da altra materia, è invece plausibile per la fisica che l'intero universo sia stabile in ragione delle forze che governano nella sua totalità l'insieme della materia dell'universo stesso, forza di gravità, forza elettromagnetica ecc.Michele ha scritto:Ma se invece esiste un Universo, esso deve essere popolato di vita, altrimenti non avrebbe alcun senso.
Questo, scusami Michele, mi sembra un controsenso. Forse non comprendo cosa intendi per "personalità". Se ci fosse un'entità materiale e sensiente in grado di cooperare con Dio, quella stessa entità dovrebbe essere già frutto della massima espressione di una precedente evoluzione, quindi quella cooperazione al fine dell'evoluzione umana sarebbe solo una copia conforme di qualcosa di già visto. Mi piacerebbe comunque capire se stai parlando di civiltà extraterrestri.Michele ha scritto:Dio stesso ha previsto un andamento evolutivo delle specie e non per il solo fatto che una teoria sia stata verificata o meno. Io credo quindi che Dio si sia servito di altre personalità per innescare il meccanismo della vita fisica e che tra le innumerevoli combinazioni della vita stessa, questo programma preveda che ogni essere vivente, abbia un ciclo evolutivo che poi lo porti alla massima espressione della vita intelligente, l'uomo.
Questa affermazione la trovo molto riduttiva. Sono innumerovoli le differenze che distinguono l'uomo da ogni altra cosa che ha vita sul pianeta, a partire dal pollice opponibile, passando per la non sottovalutabile posizione eretta, fino ad arrivare alla capacità di elaborare pensieri estremamente complessi e di utilizzare un linguaggio estremamente articolato.Michele ha scritto:Se proprio volessimo analizzare l'uomo, dovremmo dire che appartiene alla famiglia dei mammiferi (non fate caso ai termini, non ricordo quelli giusti) e la sua differenza è dovuta soltanto al riconoscimento del se.
Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.
- Gianni
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Re: Dio ha creato l'uomo?
Michele, spero tu non ti senta risentito se ti faccio notare l’incongruenza e la mancanza di passaggi logici in questa tua affermazione: “[La] teoria [evolutiva] non può essere presa in considerazione come verità effettiva, ma può venir accolta come possibilità che ha la ‘natura’, di crescere e di evolvere, una volta ammessa la fonte che ha permesso tutto ciò, e che continua a permettere tale evoluzione”. Ti invito a notare:
• Se l’evoluzione, come ammetti, non è una verità effettiva, come può essere accolta quale possibilità?
• Sarebbe come dire che non è una verità che l’universo esista da sempre ma è una possibilità.
• Se qualcosa è scientificamente falso, non è neppure possibile.
• La possibilità di evoluzione non esiste. Non sto dicendo che sia probabile o altamente improbabile. Sto affermando che è proprio impossibile. Lo ho dimostrato: basta rileggere la mia trattazione.
• Come si può attribuire a una fonte, finanche divina, che permetta un’evoluzione che è assolutamente impossibile e quindi inesistente? Questa idea fu tentata dai teologi cattolici che, prendendo per buona la teoria evolutiva, la giustificarono dicendo era nei piani di Dio. Fuori dal linguaggio teologico, ciò significa cercare di salvare capra e cavoli. Tu adotti lo stesso errore di quei teologi, dicendo: “Dio stesso ha previsto un andamento evolutivo delle specie”. E qui siamo di nuovo all’incongruenza: Non esiste nessun andamento evolutivo! È scientificamente impossibile. La mosca, caro Michele, non salta più perché rimane senza zampe, non perché sia diventata sorda!
Un’ultima incongruenza da segnalare. Tu dici “che Dio si sia servito di altre personalità per innescare il meccanismo della vita”. Ora:
• Il “meccanismo della vita” (che tu intendi evolutivo), facendo finta che ci sia, non avrebbe personalità; se attribuito ad “altre personalità”, vorrebbe dire che queste personalità lo avrebbero usato. Siccome però tale meccanismo è dimostrato scientificamente impossibile, non solo ti basi su un meccanismo inesistente ma lo attribuisci perfino ad altre personalità diverse da Dio.
In tutte queste illogicità, c’è un’unica cosa che merita di essere analizzata e che trasformo in domanda: Dio, per creare, ha impiegato “altre personalità”? Questo è un tema teologico squisitamente biblico. Ma merita una discussione a parte, uscendo dalle fantasie della teoria dell’evoluzione.
• Se l’evoluzione, come ammetti, non è una verità effettiva, come può essere accolta quale possibilità?
• Sarebbe come dire che non è una verità che l’universo esista da sempre ma è una possibilità.
• Se qualcosa è scientificamente falso, non è neppure possibile.
• La possibilità di evoluzione non esiste. Non sto dicendo che sia probabile o altamente improbabile. Sto affermando che è proprio impossibile. Lo ho dimostrato: basta rileggere la mia trattazione.
• Come si può attribuire a una fonte, finanche divina, che permetta un’evoluzione che è assolutamente impossibile e quindi inesistente? Questa idea fu tentata dai teologi cattolici che, prendendo per buona la teoria evolutiva, la giustificarono dicendo era nei piani di Dio. Fuori dal linguaggio teologico, ciò significa cercare di salvare capra e cavoli. Tu adotti lo stesso errore di quei teologi, dicendo: “Dio stesso ha previsto un andamento evolutivo delle specie”. E qui siamo di nuovo all’incongruenza: Non esiste nessun andamento evolutivo! È scientificamente impossibile. La mosca, caro Michele, non salta più perché rimane senza zampe, non perché sia diventata sorda!
Un’ultima incongruenza da segnalare. Tu dici “che Dio si sia servito di altre personalità per innescare il meccanismo della vita”. Ora:
• Il “meccanismo della vita” (che tu intendi evolutivo), facendo finta che ci sia, non avrebbe personalità; se attribuito ad “altre personalità”, vorrebbe dire che queste personalità lo avrebbero usato. Siccome però tale meccanismo è dimostrato scientificamente impossibile, non solo ti basi su un meccanismo inesistente ma lo attribuisci perfino ad altre personalità diverse da Dio.
In tutte queste illogicità, c’è un’unica cosa che merita di essere analizzata e che trasformo in domanda: Dio, per creare, ha impiegato “altre personalità”? Questo è un tema teologico squisitamente biblico. Ma merita una discussione a parte, uscendo dalle fantasie della teoria dell’evoluzione.
Re: Dio ha creato l'uomo?
Faccio fatica a vedere un quadro inquietante nella genesi. Essa dice che Dio crea con la sua Parola. Il come tecnicamente non potremo mai saperlo. Attenzione poi che microspeciazione e speciazione sono 2 cose diverse. La speciazione non è dimostrabile se non tramite intervento Divino. Da un rettile non si può passare a un mammifero.E un passaggio non scientifico.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Re: Dio ha creato l'uomo?
Vero, Bruno. Quanto a Michele, convinto lui …
Re: Dio ha creato l'uomo?
Cari amici,
sull'evoluzione si può dire tanto.
Conversando tra amici e non tra accademici, si può aggiungere che una teoria, spesso, viene avvalorata e propugnata come l'unica corretta o plausibile facendo leva sull’opinione della maggioranza o sui titoli accademici. Il periodo storico crea pure il terreno fertile per fare attecchire una certa ideologia.
Con l'illuminismo e con la dea ragione, volendosi liberare dall'oscurantismo del medioevo e dalle nefaste influenze delle religioni, si trovò nella teoria di Darwin un appiglio "scientifico", però senza alcuna dimostrazione, per giustificare un’idea di modernità libera da condizionamenti ecclesiastici.
Purtroppo sappiamo che anche la teoria di Darwin è stata usata a sproposito contro le intenzioni dello stesso autore. Vedi “Colonialismo e razzismo”, ecc…
Conosco i libri di Sermonti da decenni. E’ un ottimo autore e scienziato. Purtroppo nei mezzi di comunicazione di massa non viene dato spazio ad autori che non ripetono la stessa favola dell’evoluzionismo.
Pochi giorni fa assistetti a un programma televisivo sull’evoluzionismo in cui il conduttore Corrado Augias rimase sconcertato e quasi dispiaciuto perchè secondo alcuni sondaggi la maggioranza degli italiani afferma di credere in Dio e nella Creazione. Naturalmente nel programma televisivo non c’era nessun contradditorio a livello scientifico. Solo propaganda ateistica spacciata per pura scienza. L’interlocutore “Mancuso” teologo e filosofo cattolico “moderno”, per stare al passo con i tempi parlava ma non diceva niente che chiarisse il problema. La televisione per non annoiare e per non fare discorsi accademici, non approfondisce il resto di niente. Si fa solo propaganda da una parte o dall’altra.
Comunque vorrei aggiungere solo un particolare tecnico, sul decantato meccanismo evolutivo.
Piccole mutazioni “VANTAGGIOSE”, (QUASI SEMPRE SONO IL CONTARIO), che per avere un effetto utile devono accumularsi in milioni di anni non rendono un essere vivente più adatto, evoluto e selezionabile. La selezione naturale non programma, non ha finalità, non vede il futuro per capire che una piccola mutazione INSIGNIFICANTE SARA’ L’INIZIO DI TANTE ALTRE MUTAZIONI casuali CHE CONDURRA’ INVOLONTARIAMENTE ALLA FORMAZIONE DELL’OCCHIO. I trilobiti hanno apparati visivi sofisticasissimi sin dall’inizio.
La selezione naturale cosa seleziona, da profetessa? La selezione naturale non crea nulla di nuovo.
Nei fossili non si trovano testimonianze di passaggi intermedi graduali. Così l’evoluzionismo per difendersi escogita le mutazioni o trasformazioni a salti. La lucertola diventa improvvisamente un canarino.
Ma gli evoluzionisti non hanno scelta. Perché tolto di mezzo Dio, non si può trovare altra spiegazione. Tutto si deve spiegare con l’evoluzionismo. Prima ci si è ribellati a Dio, poi si è tolto di mezzo, e infine l’uomo si è fatto Dio.
sull'evoluzione si può dire tanto.
Conversando tra amici e non tra accademici, si può aggiungere che una teoria, spesso, viene avvalorata e propugnata come l'unica corretta o plausibile facendo leva sull’opinione della maggioranza o sui titoli accademici. Il periodo storico crea pure il terreno fertile per fare attecchire una certa ideologia.
Con l'illuminismo e con la dea ragione, volendosi liberare dall'oscurantismo del medioevo e dalle nefaste influenze delle religioni, si trovò nella teoria di Darwin un appiglio "scientifico", però senza alcuna dimostrazione, per giustificare un’idea di modernità libera da condizionamenti ecclesiastici.
Purtroppo sappiamo che anche la teoria di Darwin è stata usata a sproposito contro le intenzioni dello stesso autore. Vedi “Colonialismo e razzismo”, ecc…
Conosco i libri di Sermonti da decenni. E’ un ottimo autore e scienziato. Purtroppo nei mezzi di comunicazione di massa non viene dato spazio ad autori che non ripetono la stessa favola dell’evoluzionismo.
Pochi giorni fa assistetti a un programma televisivo sull’evoluzionismo in cui il conduttore Corrado Augias rimase sconcertato e quasi dispiaciuto perchè secondo alcuni sondaggi la maggioranza degli italiani afferma di credere in Dio e nella Creazione. Naturalmente nel programma televisivo non c’era nessun contradditorio a livello scientifico. Solo propaganda ateistica spacciata per pura scienza. L’interlocutore “Mancuso” teologo e filosofo cattolico “moderno”, per stare al passo con i tempi parlava ma non diceva niente che chiarisse il problema. La televisione per non annoiare e per non fare discorsi accademici, non approfondisce il resto di niente. Si fa solo propaganda da una parte o dall’altra.
Comunque vorrei aggiungere solo un particolare tecnico, sul decantato meccanismo evolutivo.
Piccole mutazioni “VANTAGGIOSE”, (QUASI SEMPRE SONO IL CONTARIO), che per avere un effetto utile devono accumularsi in milioni di anni non rendono un essere vivente più adatto, evoluto e selezionabile. La selezione naturale non programma, non ha finalità, non vede il futuro per capire che una piccola mutazione INSIGNIFICANTE SARA’ L’INIZIO DI TANTE ALTRE MUTAZIONI casuali CHE CONDURRA’ INVOLONTARIAMENTE ALLA FORMAZIONE DELL’OCCHIO. I trilobiti hanno apparati visivi sofisticasissimi sin dall’inizio.
La selezione naturale cosa seleziona, da profetessa? La selezione naturale non crea nulla di nuovo.
Nei fossili non si trovano testimonianze di passaggi intermedi graduali. Così l’evoluzionismo per difendersi escogita le mutazioni o trasformazioni a salti. La lucertola diventa improvvisamente un canarino.
Ma gli evoluzionisti non hanno scelta. Perché tolto di mezzo Dio, non si può trovare altra spiegazione. Tutto si deve spiegare con l’evoluzionismo. Prima ci si è ribellati a Dio, poi si è tolto di mezzo, e infine l’uomo si è fatto Dio.
Re: Dio ha creato l'uomo?
Il punto è che entrambe le posizioni esistono e non sono affatto in contraddizione, anzi si sposano perfettamente.
Creazione ed Evoluzione sono due facce della stessa medaglia.
Che l'uomo si sia evoluto (o involuto, dipende dai punti di vista ) e non sia rimasto statico dal momento in cui è stato creato, è evidente e non credo sia in discussione, sia a livello fisico che a livello mentale.
Ma questo vale per qualsiasi altra forma di vita, soprattutto quelle complesse, a parte forse le formiche che sono rimaste sostanzialmente immutate nei secoli.
La stessa concezione della "divinità" o successivamente di "Dio" nei secoli è mutata, pur essendo Dio immutabile per definizione, tanto da far scaturire l'eterno dilemma "E' stato Dio a creare l'uomo a sua immagine e somiglianza o viceversa ?"
L'evoluzione è la naturale conseguenza della creazione.
Ora c'è da chiedersi come sia avvenuta questa creazione.
La bibbia propone un racconto, una spiegazione, che dal punto di vista del credente va bene cosi' e non necessita di ulteriori approfondimenti, dal punto di vista dello gnostico, dell'agnostico o del non credente invece da quel racconto o dall'assenza di quel racconto si aprono una miriade di riflessioni, di congetture e di ipotesi.
Si direbbe quindi che la vita del credente sia piu' facile, tanto trova ogni risposta nel libro di riferimento, questo vale anche per gli altri "n" (con n tendente a + infinito) di culti e testi sacri esistenti nel pianeta.
In realtà questa facilitazione rappresenta una sorta di gabbia per le menti di spirito piu' aperto che difficilmente restano vincolate tra i freddi righi di un testo ma cercano altrove.
Per poi rendersi conto che non ve n'era bisogno ? Puo' essere, ma non credo che si faccia peccato in una ricerca extrabiblica se non per una mia vecchia conoscenza (un tdg rinnegato che tuttavia lo è rimasto nell'animo) che sosteneva la scempiaggine monumentale di "adulterio spirituale" in questo tipo di documentazione ... che Dio lo illumini
Tornando alla tematica, a mio avviso nel racconto di genesi è evidente la traccia di altissima ingegneria genetica da parte del Creatore (o dei creatori?) ed anch'essa non contraddice il principio stesso di creazione, specialmente quando viene creata Eva dalla costola di Adamo, tanto che attualmente l'analisi del DNA a scopi medici viene fatta estraendo il midollo dello sterno, tuttavia qui mi fermo perché l'esperienza mi ha insegnato che sovente, in un confronto di questioni molto delicate come il credo personale, è meglio volare molto molto basso
Creazione ed Evoluzione sono due facce della stessa medaglia.
Che l'uomo si sia evoluto (o involuto, dipende dai punti di vista ) e non sia rimasto statico dal momento in cui è stato creato, è evidente e non credo sia in discussione, sia a livello fisico che a livello mentale.
Ma questo vale per qualsiasi altra forma di vita, soprattutto quelle complesse, a parte forse le formiche che sono rimaste sostanzialmente immutate nei secoli.
La stessa concezione della "divinità" o successivamente di "Dio" nei secoli è mutata, pur essendo Dio immutabile per definizione, tanto da far scaturire l'eterno dilemma "E' stato Dio a creare l'uomo a sua immagine e somiglianza o viceversa ?"
L'evoluzione è la naturale conseguenza della creazione.
Ora c'è da chiedersi come sia avvenuta questa creazione.
La bibbia propone un racconto, una spiegazione, che dal punto di vista del credente va bene cosi' e non necessita di ulteriori approfondimenti, dal punto di vista dello gnostico, dell'agnostico o del non credente invece da quel racconto o dall'assenza di quel racconto si aprono una miriade di riflessioni, di congetture e di ipotesi.
Si direbbe quindi che la vita del credente sia piu' facile, tanto trova ogni risposta nel libro di riferimento, questo vale anche per gli altri "n" (con n tendente a + infinito) di culti e testi sacri esistenti nel pianeta.
In realtà questa facilitazione rappresenta una sorta di gabbia per le menti di spirito piu' aperto che difficilmente restano vincolate tra i freddi righi di un testo ma cercano altrove.
Per poi rendersi conto che non ve n'era bisogno ? Puo' essere, ma non credo che si faccia peccato in una ricerca extrabiblica se non per una mia vecchia conoscenza (un tdg rinnegato che tuttavia lo è rimasto nell'animo) che sosteneva la scempiaggine monumentale di "adulterio spirituale" in questo tipo di documentazione ... che Dio lo illumini
Tornando alla tematica, a mio avviso nel racconto di genesi è evidente la traccia di altissima ingegneria genetica da parte del Creatore (o dei creatori?) ed anch'essa non contraddice il principio stesso di creazione, specialmente quando viene creata Eva dalla costola di Adamo, tanto che attualmente l'analisi del DNA a scopi medici viene fatta estraendo il midollo dello sterno, tuttavia qui mi fermo perché l'esperienza mi ha insegnato che sovente, in un confronto di questioni molto delicate come il credo personale, è meglio volare molto molto basso
Re: Dio ha creato l'uomo?
Il termine "evoluzione" relativo alla nascita delle varie forme di vita è solo un equivoco inculcato con il lavaggio del cervello mediatico.
Gli esseri viventi sin dalla loro comparsa sono simili nella loro complessissità atomica, fisica, biochimica, molecolare a quelli attuali.
Il canarico è diverso dal coccodrillo, ma chi dei due è più evoluto nella scala gerarchica degli esseri viventi, esaminando la loro struttura biochimica?
Cordiali saluti
Gli esseri viventi sin dalla loro comparsa sono simili nella loro complessissità atomica, fisica, biochimica, molecolare a quelli attuali.
Il canarico è diverso dal coccodrillo, ma chi dei due è più evoluto nella scala gerarchica degli esseri viventi, esaminando la loro struttura biochimica?
Cordiali saluti