Luca 24,27
- francesco.ragazzi
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Luca 24,27
Luca 24:27 "...E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano..." .-
- francesco.ragazzi
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Re: Luca 24,27
Michea 5:1 “Ma da te Betleem di Efrata (...) mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele e le cui origini risalgono ai giorni eterni.”
Matteo 2:1: “Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode.”
Isaia 7:14: “Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco la vergine partorirà un figlio e gli porrà nome Emanuele.”
Matteo 1:18-25: “La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, si propose di lasciarla segretamente.
“Mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il mio popolo dai loro peccati».
“Tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio al quale sarà imposto il nome di Emmanuele», che tradotto vuol dire «Dio con noi».
“Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali, finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.”
Zaccaria 9:9: “Egli è giusto e vittorioso, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d’asina...”
Giovanni 12:12-14: “Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco il tuo re viene montato su un puledro d’asina!»”
Matteo 2:1: “Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode.”
Isaia 7:14: “Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco la vergine partorirà un figlio e gli porrà nome Emanuele.”
Matteo 1:18-25: “La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, si propose di lasciarla segretamente.
“Mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il mio popolo dai loro peccati».
“Tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio al quale sarà imposto il nome di Emmanuele», che tradotto vuol dire «Dio con noi».
“Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali, finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.”
Zaccaria 9:9: “Egli è giusto e vittorioso, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d’asina...”
Giovanni 12:12-14: “Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco il tuo re viene montato su un puledro d’asina!»”
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Re: Luca 24,27
Isaia 53:7: “Maltrattato umiliò se stesso e non aperse la bocca.”
Matteo 26:62,63: “Il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: «Non rispondi nulla? Non senti quello che costoro testimoniano contro di te?». Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio.»”
Isaia 53:12: “...perché ha dato se stesso alla morte, ed è stato contato fra i trasgressori, perché Egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i trasgressori.”
Salmo 22:6,7,8,14,16: “Ma io sono un verme e non un uomo, l’infamia degli uomini e il disprezzato del popolo. Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo dicendo: «Egli si affida al Signore: lo liberi dunque; lo salvi, perché lo gradisce!». Tutte le mie ossa sono slogate; il mio cuore è come cera, si scioglie in mezzo alle mie viscere. (...) Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori mi ha attorniato, m’hanno forato le mani e i piedi...”
Matteo 27:38: “Allora furono crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e uno a sinistra”;
Marco 15:27,28: “Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra e si adempì la Scrittura che dice: «È stato contato fra i malfattori.»”
Isaia 5:12: “Ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i trasgressori.”
Luca 23:34: “E Gesù diceva: «Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno.»”
Salmo 22:6-8: “Io sono un verme e non un uomo: chiunque mi vede si fa beffe di me (...) dicendo: «Egli si rimette nell’Eterno: lo liberi, dunque! Lo salvi perché lo gradisce!»”
Matteo 27:39,42: “E quelli che passavano di lì lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso!» (...) Così pure i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Se è il re d’Israele, scenda ora giù dalla croce e noi crederemo in lui!»”
Salmo 69:21: “Mi hanno dato del fiele per cibo e, nella sete m’han dato da bere dell’aceto.”
Giovanni 19:29,30: “C’era un vaso pieno di aceto: posta dunque una spugna imbevuta d’aceto in cima a un ramo d’issopo, l’accostarono alla sua bocca. Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto!». E chinato il capo rese lo spirito”.
Matteo 26:62,63: “Il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: «Non rispondi nulla? Non senti quello che costoro testimoniano contro di te?». Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio.»”
Isaia 53:12: “...perché ha dato se stesso alla morte, ed è stato contato fra i trasgressori, perché Egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i trasgressori.”
Salmo 22:6,7,8,14,16: “Ma io sono un verme e non un uomo, l’infamia degli uomini e il disprezzato del popolo. Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo dicendo: «Egli si affida al Signore: lo liberi dunque; lo salvi, perché lo gradisce!». Tutte le mie ossa sono slogate; il mio cuore è come cera, si scioglie in mezzo alle mie viscere. (...) Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori mi ha attorniato, m’hanno forato le mani e i piedi...”
Matteo 27:38: “Allora furono crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e uno a sinistra”;
Marco 15:27,28: “Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra e si adempì la Scrittura che dice: «È stato contato fra i malfattori.»”
Isaia 5:12: “Ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i trasgressori.”
Luca 23:34: “E Gesù diceva: «Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno.»”
Salmo 22:6-8: “Io sono un verme e non un uomo: chiunque mi vede si fa beffe di me (...) dicendo: «Egli si rimette nell’Eterno: lo liberi, dunque! Lo salvi perché lo gradisce!»”
Matteo 27:39,42: “E quelli che passavano di lì lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso!» (...) Così pure i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Se è il re d’Israele, scenda ora giù dalla croce e noi crederemo in lui!»”
Salmo 69:21: “Mi hanno dato del fiele per cibo e, nella sete m’han dato da bere dell’aceto.”
Giovanni 19:29,30: “C’era un vaso pieno di aceto: posta dunque una spugna imbevuta d’aceto in cima a un ramo d’issopo, l’accostarono alla sua bocca. Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto!». E chinato il capo rese lo spirito”.
- francesco.ragazzi
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Re: Luca 24,27
Salmo 41:9: “Perfino l’uomo col quale vivevo in pace, nel quale confidavo, che mangiava il mio pane, ha alzato il calcagno contro di me.”
Marco 14:10,11: “Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi sacerdoti con lo scopo di consegnare loro Gesù. Essi dopo averlo ascoltato, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro.”
Zaccaria 11:12: “Se vi par bene, datemi il mio salario (...) ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d’argento.”
Matteo 26:14,15: “Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi sacerdoti e disse: «Che cosa siete disposti a darmi, se ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento.”
Zaccaria 11:13: “E riguarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, ne faran cordoglio...”
Giovanni 19:34: “Uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua.”
Salmo 22:18: “Spartiscono tra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia veste.”
Marco 15:24: “Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere quello che ciascuno dovesse prendere.”
Giovanni 19:23,24: “I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e anche la tunica. La tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso. Dissero: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi»; affinché si adempiesse la Scrittura: «Hanno spartito fra loro le mie vesti e hanno tirato a sorte la mia tunica». Questo fecero dunque i soldati.”
Salmo 34:20: “Egli preserva tutte le ossa di lui, non uno ne è rotto.”
Giovanni 19:33: “I soldati (...) giunti a Gesù, lo videro già morto e non gli spezzarono le gambe.”
Isaia 53:9: “Gli avevano assegnata la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte è stato col ricco, perché non aveva commesso violenze, né v’era stata frode nella sua bocca.”
Matteo 27:57-60: “Fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse dato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose della propria tomba nuova, che aveva fatto scavare nella roccia. Poi, dopo aver rotolato la pietra se ne andò.”
Salmo 16:10: “Poiché non abbandonerai l’anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo veda la corruzione della fossa.”
Matteo 28:9: “Gesù si fece loro incontro (alle donne venute per imbalsamare il corpo), dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l’adorarono.”
Marco 16:9,12,14: “Gesù, essendo risuscitato il primo giorno della settimana apparve prima a Maria Maddalena (...) Dopo questo apparve a due discepoli che erano in cammino verso i campi (...) poi apparve agli undici, mentre erano a tavola e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che l’avevano visto risuscitato.”
1° Corinzi 15:5-8: “Apparve a Cefa, poi ai dodici; poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo e a tutti gli apostoli e ultimo di tutti apparve anche a me...”
Marco 14:10,11: “Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi sacerdoti con lo scopo di consegnare loro Gesù. Essi dopo averlo ascoltato, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro.”
Zaccaria 11:12: “Se vi par bene, datemi il mio salario (...) ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d’argento.”
Matteo 26:14,15: “Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi sacerdoti e disse: «Che cosa siete disposti a darmi, se ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento.”
Zaccaria 11:13: “E riguarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, ne faran cordoglio...”
Giovanni 19:34: “Uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua.”
Salmo 22:18: “Spartiscono tra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia veste.”
Marco 15:24: “Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere quello che ciascuno dovesse prendere.”
Giovanni 19:23,24: “I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e anche la tunica. La tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso. Dissero: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi»; affinché si adempiesse la Scrittura: «Hanno spartito fra loro le mie vesti e hanno tirato a sorte la mia tunica». Questo fecero dunque i soldati.”
Salmo 34:20: “Egli preserva tutte le ossa di lui, non uno ne è rotto.”
Giovanni 19:33: “I soldati (...) giunti a Gesù, lo videro già morto e non gli spezzarono le gambe.”
Isaia 53:9: “Gli avevano assegnata la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte è stato col ricco, perché non aveva commesso violenze, né v’era stata frode nella sua bocca.”
Matteo 27:57-60: “Fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse dato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose della propria tomba nuova, che aveva fatto scavare nella roccia. Poi, dopo aver rotolato la pietra se ne andò.”
Salmo 16:10: “Poiché non abbandonerai l’anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo veda la corruzione della fossa.”
Matteo 28:9: “Gesù si fece loro incontro (alle donne venute per imbalsamare il corpo), dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l’adorarono.”
Marco 16:9,12,14: “Gesù, essendo risuscitato il primo giorno della settimana apparve prima a Maria Maddalena (...) Dopo questo apparve a due discepoli che erano in cammino verso i campi (...) poi apparve agli undici, mentre erano a tavola e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che l’avevano visto risuscitato.”
1° Corinzi 15:5-8: “Apparve a Cefa, poi ai dodici; poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo e a tutti gli apostoli e ultimo di tutti apparve anche a me...”
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Re: Luca 24,27
La profezia della (maltradotta) vergine che avrebbe partorito deve essere capita con attenzione perchè è parola per parola di qualcuno importante "ecco".
Riguardava la giovane moglie del povero Acaz che disperava non avendo figli ed essendo molto debole in una pericolosa guerra con gli Israeliti e il re di Siria.
Tale profezia non si completò con la nascita del primogenito, ma, secondo i cattolici, con la nascita verginale di Gesù, teoria che io ho letto è basata su un errore di traduzione.
Io so quando la profezia si è veramente adempiuta.
Circa la profezia della cavalcata dell'asino in entrata a Gerusalemme, non si è avverata solo perché Gesù ha cavalcato l'asino, ma perché ha portato con il povero asinello anche sua madre l'asina.
Altrimenti avrebbe dolorosamente e inutilmente separata una famiglia e non sarebbe stato di indole mite e modesto di cuore.
Riguardava la giovane moglie del povero Acaz che disperava non avendo figli ed essendo molto debole in una pericolosa guerra con gli Israeliti e il re di Siria.
Tale profezia non si completò con la nascita del primogenito, ma, secondo i cattolici, con la nascita verginale di Gesù, teoria che io ho letto è basata su un errore di traduzione.
Io so quando la profezia si è veramente adempiuta.
Circa la profezia della cavalcata dell'asino in entrata a Gerusalemme, non si è avverata solo perché Gesù ha cavalcato l'asino, ma perché ha portato con il povero asinello anche sua madre l'asina.
Altrimenti avrebbe dolorosamente e inutilmente separata una famiglia e non sarebbe stato di indole mite e modesto di cuore.
- francesco.ragazzi
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- Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 18:17
Re: Luca 24,27
“un indurimento parziale s'è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza dei Gentili” (Romani 11;25)
Dio ha un piano per Israele ed un altro per la Chiesa.
Israele non è diventata la Chiesa; piuttosto la Chiesa è stata “innestata”(v.17) alla radice della famiglia di Dio, creando, dei due, un unico corpo, pur restando separate nelle loro origini, anche se unite nella fede.
“Il liberatore verrà da Sion, Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà.”
Ecco la promessa di Dio al Suo popolo scelto per la loro restaurazione futura. Che piano glorioso! Non c’è da meravigliarsi se la contemplazione di ciò portò Paolo ad esclamare: “O profondità della ricchezza e della sapienza della conoscenza di Dio! Quanto inscrutabili sono i Suoi giudizî, ed incomprensibili le Sue vie!” Dio è fedele, la Sua misericordia ed i Suoi Piani sono perfetti ed un giorno Giudei e Gentili assieme adoreranno il Dio di Abramo, come unico corpo.
Con questo argomento non si vuole dimostrare niente in quanto : Ebrei 11-1«Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.»
Però se questo è un Forum biblico e non ebraico, si dovrebbe dare spazio anche a questo argomento ..... in cui Yeshuà è considerato il Messia : Matteo 16:16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Dio ha un piano per Israele ed un altro per la Chiesa.
Israele non è diventata la Chiesa; piuttosto la Chiesa è stata “innestata”(v.17) alla radice della famiglia di Dio, creando, dei due, un unico corpo, pur restando separate nelle loro origini, anche se unite nella fede.
“Il liberatore verrà da Sion, Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà.”
Ecco la promessa di Dio al Suo popolo scelto per la loro restaurazione futura. Che piano glorioso! Non c’è da meravigliarsi se la contemplazione di ciò portò Paolo ad esclamare: “O profondità della ricchezza e della sapienza della conoscenza di Dio! Quanto inscrutabili sono i Suoi giudizî, ed incomprensibili le Sue vie!” Dio è fedele, la Sua misericordia ed i Suoi Piani sono perfetti ed un giorno Giudei e Gentili assieme adoreranno il Dio di Abramo, come unico corpo.
Con questo argomento non si vuole dimostrare niente in quanto : Ebrei 11-1«Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.»
Però se questo è un Forum biblico e non ebraico, si dovrebbe dare spazio anche a questo argomento ..... in cui Yeshuà è considerato il Messia : Matteo 16:16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
- francesco.ragazzi
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- Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 18:17
Re: Luca 24,27
Quanta roba !!!
Re: Luca 24,27
Eccomi Tiger.
Il Libro di Giona è una parabola e infatti è un testo pseudoepigrafico, attribuito al personaggio principale esattamente come Daniele. Gesù lo cita a proposito della risurrezione in tre giorni, ma si tratta di una rivisitazione interpretativa, infatti Giona non parla di Gesù né di risurrezione, ma di un uomo la cui missione fu voluta da Dio.
Os 6:2 ha “ci farà rivivere dai due giorni, nel terzo giorno ci rimetterà in piedi e noi vivremo davanti a lui”. Il significato di “vivere”, “tornare in vita” o “restare in vita” nell'ebraismo, è associato alla sopravvivenza del popolo, così come il concetto di salvezza. Per cui qui molto probabilmente il profeta fa riferimento ai due periodi di cattività (che rappresentano la morte), quello egizio e quello babilonese, mentre il terzo rappresenta l'era messianica futura, in cui Israele “vive” davanti a Dio. Anche qui, tutto è riletto a posteriori alla luce della figura di Gesù. Di nuovo, il versetto non parla di Gesù, ma viene riletto ed applicato a lui posteriormente. Oltretutto, il verbo può indicare anche il “restare in vita”, non il “tornare in vita”, per cui potrebbe forse essere tradotto “ci farà restare in vita dai due giorni” (ci vorrebbe una conferma di Noiman).
Si Is 53 passo perché ne abbiamo già parlato molto sul forum. Oltretutto, il resoconto della risurrezione e tutti i particolari che sembrano adempiere alla perfezione Is 53, sono stati scritti proprio con questo scopo. Oltretutto, nessuno dei presunti autori sono presenti alla risurrezione (tranne il "discepolo amato", la cui identità non è rivelata) e dunque i resoconti non provengono da una testimonianza diretta degli scrittori neotestamentari. Per cui possono benissimo essere storie tramandate che sono poi confluite nei Vangeli. Normalmente, in presenza di un testo anteriore che descrive degli eventi e di uno posteriore che li adempie, è molto più probabile che sia il secondo a basarsi sul primo che il primo a profetizzare il secondo.
Sl 16:10 è un'espressione poetica, come tutto il salmo è poetico. È una preghiera di Davide affinché Dio lo preservi dall'idolatria (al v.4 dice "io non offrirò le loro libazioni di sangue, né le mie labbra proferiranno i loro nomi"). Naturalmente, in seguito a Gesù è stato applicato a lui e la mortale corruzione idolatrica è stata letta come decomposizione del corpo!
Etc.
Sono tutte espressioni che, lette da un ebreo e nel contesto, non vengono affatto interpretate come facenti riferimento alla risurrezione, soprattutto a quella di Gesù. Invece, se le legge un credente, la prima cosa che gli viene in mente è Gesù. Chissà perché.
Il Libro di Giona è una parabola e infatti è un testo pseudoepigrafico, attribuito al personaggio principale esattamente come Daniele. Gesù lo cita a proposito della risurrezione in tre giorni, ma si tratta di una rivisitazione interpretativa, infatti Giona non parla di Gesù né di risurrezione, ma di un uomo la cui missione fu voluta da Dio.
Os 6:2 ha “ci farà rivivere dai due giorni, nel terzo giorno ci rimetterà in piedi e noi vivremo davanti a lui”. Il significato di “vivere”, “tornare in vita” o “restare in vita” nell'ebraismo, è associato alla sopravvivenza del popolo, così come il concetto di salvezza. Per cui qui molto probabilmente il profeta fa riferimento ai due periodi di cattività (che rappresentano la morte), quello egizio e quello babilonese, mentre il terzo rappresenta l'era messianica futura, in cui Israele “vive” davanti a Dio. Anche qui, tutto è riletto a posteriori alla luce della figura di Gesù. Di nuovo, il versetto non parla di Gesù, ma viene riletto ed applicato a lui posteriormente. Oltretutto, il verbo può indicare anche il “restare in vita”, non il “tornare in vita”, per cui potrebbe forse essere tradotto “ci farà restare in vita dai due giorni” (ci vorrebbe una conferma di Noiman).
Si Is 53 passo perché ne abbiamo già parlato molto sul forum. Oltretutto, il resoconto della risurrezione e tutti i particolari che sembrano adempiere alla perfezione Is 53, sono stati scritti proprio con questo scopo. Oltretutto, nessuno dei presunti autori sono presenti alla risurrezione (tranne il "discepolo amato", la cui identità non è rivelata) e dunque i resoconti non provengono da una testimonianza diretta degli scrittori neotestamentari. Per cui possono benissimo essere storie tramandate che sono poi confluite nei Vangeli. Normalmente, in presenza di un testo anteriore che descrive degli eventi e di uno posteriore che li adempie, è molto più probabile che sia il secondo a basarsi sul primo che il primo a profetizzare il secondo.
Sl 16:10 è un'espressione poetica, come tutto il salmo è poetico. È una preghiera di Davide affinché Dio lo preservi dall'idolatria (al v.4 dice "io non offrirò le loro libazioni di sangue, né le mie labbra proferiranno i loro nomi"). Naturalmente, in seguito a Gesù è stato applicato a lui e la mortale corruzione idolatrica è stata letta come decomposizione del corpo!
Etc.
Sono tutte espressioni che, lette da un ebreo e nel contesto, non vengono affatto interpretate come facenti riferimento alla risurrezione, soprattutto a quella di Gesù. Invece, se le legge un credente, la prima cosa che gli viene in mente è Gesù. Chissà perché.
Re: Luca 24,27
Certo, Gesù applicava molte parti della Scrittura a se stesso come Messia, rileggendole in chiave messianica. Ma non era l'unico a farlo, perché era influenzato da un pensiero che già prima di lui lo faceva. E poi, se Gesù riteneva che certe parti delle Scritture facessero riferimento a lui, non è certo la prova empirica che effettivamente facessero riferimento a lui. Al contrario, se facciamo finta che Gesù non sia mai esistito, non c'è alcun modo di vedere nelle Scritture la sua figura e la sua storia.Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene sono proprio esse che mi rendono testimonianza. Ma voi non volete venire a me per avere la vita?…” (Giovanni 5,39-47)
Re: Luca 24,27
Chi ha mai detto che Gesù volesse ingannare qualcuno o fosse un bugiardo? Sei tu che giungi a queste conclusioni, non io. Gesù aveva la certezza di essere il Figlio dell'Uomo e di dover fare quello che ha fatto. Di certo il suo scopo non era quello di ingannare o dire bugie. Ma il fatto che avesse la certezza, non significa che fosse il Figlio dell'Uomo e neppure che il Figlio dell'Uomo esista. E questo non fa certo di lui un "ingannatore" o un "bugiardo".