Luigi, il mio post assurdo era in risposta al post assurdo di Marco. Che c'entrano mai i Sadducei con la Trinità che stiamo discutendo?
Per quanto riguarda la vita eterna, i giudei non la concepivano al modo cristiano, e Yeshùa parla in ebraico e aramaico, non in greco; il greco traduce il termine
'olam, che significa "di lunga durata", non "eterno" (senza inizio e senza fine). Per informazione tua e di Marco (rispondo piuttosto a Marco), il termine greco tradotto in italiano con "eterno" è
αἰώνιος (aiònios), che deriva da αἰών (aiòn, "era", "eone", "periodo temporale"), e dunque significa "di durata di un ciclo di tempo", "di durata di un'era", e siccome nessuno sa quanto può durare un'era o un ciclo temporale, significa "di tempo indefinito". In italiano si rende con "eterno" perché sarebbe difficile dire "vita della durata di un ciclo di tempo indefinito". Qualcosa di eterno, invece, non ha inizio né fine, e
siccome la vita dopo la morte ha un inizio, non può essere eterna. E qui mi fermo perché nessuno sa cosa sia essenzialmente la vita eterna. In ogni caso, che c'entra mai questo discorso con la presunta divinità del Messia?
Se Yeshùa è Dio, ci deve pur essere un versetto in cui lui si dichiara Dio in modo chiaro. Che ci vuole? Gli sarebbe bastato dirlo, come fa Yhvh in Es 3:6: “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe”. Se Yeshùa fosse Dio, sarebbe Yhvh, chi altri? E se non fosse Yhvh ma dicesse di essere Dio, sarebbe un altro dio. Pura logica. E allora bisogna trovare un versetto in cui lo dice di essere Yhvh o un dio. Se non c'è, inutile incaponirsi con assurdi ragionamenti (fuori tema, oltretutto). Noi esaminiamo il testo; se Yeshùa si dichiarasse Dio, vuol dire che riterrebbe di essere Dio, e lo accetteremmo; se non lo fa, vuol dire che non riteneva di esserlo, e anche questo va accettato.
E siccome dichiara di essere il figlio di Dio - cioè il Messia - vuol dire che riteneva di essere il figlio di Dio, cioè il Messia, non Dio, e ciò che dice non può essere cambiato. “Sei tu il Cristo, il figlio di Dio?”, gli chiede il sommo sacerdote; “lo sono”, risponde lui”. Non gli chiede se è Dio, e lui non dice di essere Dio. È tanto chiaro! Oppure, se per te essere
FIGLIO DI Dio equivale ad essere Dio - e ciò contrasterebbe con il Tanach oltreché con la logica - allora devi spiegare in che modo i risorti, i figli di Dio, non sono anch'essi Dio. Yeshùa è il figlio di Dio ed è Dio (

), i risorti sono figli di Dio ma non sono Dio (

)!
Dunque si ritorna ineluttabilmente alla solita domanda:
chi è il Messia nel Tanach? Perché Yeshùa non poteva certo essere qualcosa di diverso rispetto a quello che dice la Scrittura. Altrimenti non sarebbe il Messia atteso e predetto dalla Scrittura. Il Messia è forse Yhvh? O è il re di Israele e di tutte le nazioni, il Sommo Sacerdote al modo di Melkizedek? Ecco, visto che non rispondi, ho risposto io per te, in parte (perché messia sono anche Salomone, Davide, Ezechia, tutti i Sommi Sacerdoti unti, Israele e anche Ciro re di Persia).
La teologia cristiana nasce secoli dopo Yeshùa,
in ambiente pagano, non in ambiente ebraico. Questa è storia. Vabbè cambiare la Bibbia, ci siamo abituati, ma ora vuoi cambiare anche la storia?
Yeshùa era ebreo, non cristiano, dunque quando leggi le traduzioni in italiano dei Vangeli, tieni bene a mente che sono parole in lingua occidentale moderna tradotte da una lingua che è a sua volta una traduzione dell'ebraico e dell'aramaico, con cui ha poco a che fare. E c'è anche il latino tardo in mezzo. Dopo tutto questo tempo sul forum ancora non comprendi in cosa consiste lo
studio biblico, che non ha nulla a che fare con la teologia, soprattutto quella cristiana, e deve essere distinto dalla fede, soprattutto dai dogmi di fede.
Per come ti poni, mi sembri molto più adatto ad un forum di cristiani evangelici, dove puoi esprimere le tue idee religiose con altri che le condividono. Sei il benvenuto su questo forum, ma devi fare lo sforzo di adattarti al metodo che qui usiamo, che riguarda esclusivamente la biblistica e l'approfondimento del testo secondo princìpi ermeneutici precisi. Lo scopo primario qui è cercare di capire il testo biblico in ebraico e greco, non la teologia cristiana. Non so proprio più come dirtelo e siccome sei un'ottima persona, mi dispiacerebbe escluderti.
