Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
Hai ragione, caro Enigma.
Una riflessione: Adamo poteva non commettere il peccato e durare in eterno in Eden?
Penso di no. E Dio lo sapeva bene.
Infatti si dice che Yeshùa: è stato immolato fin dalla crazione del mondo. Ap13,8
Credo che il passaggio attraverso il peccato sia una tappa fondamentale per amare Dio al di sopra di tutto.
Dio, attraverso l'uomo, si è fatto amare dalla materia. Non è cosa da poco. Sicuramente ha miriadi di angeli che lo adorano ogni istante. Ma l'amore dell'uomo, secondo me, supera di molto quello angelico.
E' la condizione che fa la differenza. La carne è diversa dallo spirito. Esigenze diverse.
Per questo Dio è così misericordioso con noi. Con gli angeli ribelli, a quanto pare non fù così misericordioso. E non solo. Di Yeshùa si dice che: divenuto tanto superiore agli angeli, quanto più eccellente del loro è il nome che egli ha ricevuto in eredità.
Una riflessione: Adamo poteva non commettere il peccato e durare in eterno in Eden?
Penso di no. E Dio lo sapeva bene.
Infatti si dice che Yeshùa: è stato immolato fin dalla crazione del mondo. Ap13,8
Credo che il passaggio attraverso il peccato sia una tappa fondamentale per amare Dio al di sopra di tutto.
Dio, attraverso l'uomo, si è fatto amare dalla materia. Non è cosa da poco. Sicuramente ha miriadi di angeli che lo adorano ogni istante. Ma l'amore dell'uomo, secondo me, supera di molto quello angelico.
E' la condizione che fa la differenza. La carne è diversa dallo spirito. Esigenze diverse.
Per questo Dio è così misericordioso con noi. Con gli angeli ribelli, a quanto pare non fù così misericordioso. E non solo. Di Yeshùa si dice che: divenuto tanto superiore agli angeli, quanto più eccellente del loro è il nome che egli ha ricevuto in eredità.
- gialandra
- Messaggi: 56
- Iscritto il: mercoledì 23 luglio 2014, 14:04
- Località: In giro per il Trentino
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
Provo a esporvi la mia visione per una vostra riflessione.
Da sempre Dio ha concesso grande libertà anche all'uomo, per questo per essere sicuro che fossimo coscienti dei pericoli legati a determinate scelte, non aveva usato mezzi termini: “Certamente morirai” (chiaramente non fisicamente). A meno di non credere che Dio abbia fatto ricadere su tutta l’umanità la scelta di due persone, nel fattaccio dell’Eden tutta l’umanità ha deciso di girare le spalle a Dio e di seguire una nuova guida.
Davanti alla nostra scelta, addoloratissimo per le conseguenze certe, Dio ha pensato subito al modo per salvare il salvabile, cioè per salvare quanti più figli poteva. Partendo da questa volontà ha messo in piedi quella che viene detta “la storia della salvezza”.
Innanzitutto aveva bisogno di un teatrino: ha creato così una dimensione fisica, cadenzata dal tempo, strutturata sulle leggi dominanti dell’amore e l’ha riempita di ogni sorta di meraviglia. Finita l’opera è passato ai protagonisti del fattaccio.
Con i responsabili la questione era di facile soluzione: erano esseri con un livello di intelligenza, conoscenza, consapevolezza e capacità altissimo, nemmeno paragonabile all’uomo, perfettamente consci di quello che stavano facendo e quindi la sentenza è stata immediata e definitiva: espulsione e creazione di un luogo circoscritto destinato a diventare la loro dimora eterna.
Con i secondi la questione era ben più complicata, avevano certamente espresso una scelta precisa, ma erano anche stati un po' trascinati. Ha così pensato di offrire a ogni figlio la possibilità di mettere in discussione la propria scelta. Infatti il teatrino è il posto nel quale i suoi figli possono fare la conoscenza della nuova guida sulla propria pelle e dove il principe del mondo entro limiti fissati può far fruttare il conquistato favore. In questo scenario Dio, che ovviamente rimane il Re-regista, per rispettare l'uomo non può far altro che provare ogni minuto, ogni secondo tutte le strategie possibili per ispirare, ispirare, ispirare un’inversione della scelta (la metanoia), ma come piace a lui, in modo dolce, molto dolce, con pazienza e amore infiniti, nella gradualità che gli è propria e che guarda caso governa tutti i fenomeni dell’universo. Un amore che lo ha portato perfino a mandare il suo unico figlio con la certezza su come sarebbe stato trattato dai figli del principe, ma con altrettanta certezza che ne avrebbe ispirati molti.
Così uno alla volta entra nel teatrino, prova tutto sulla propria pelle e rende la scelta definitiva: chi cambia idea ritorna da dove è venuto già colmo di doni, chi invece ha gradito le cose offerte dalla guida di questo mondo sarà lasciato andare con essa, con grande dolore da parte di Dio per ogni singolo uomo che varca quelle porte.
Da sempre Dio ha concesso grande libertà anche all'uomo, per questo per essere sicuro che fossimo coscienti dei pericoli legati a determinate scelte, non aveva usato mezzi termini: “Certamente morirai” (chiaramente non fisicamente). A meno di non credere che Dio abbia fatto ricadere su tutta l’umanità la scelta di due persone, nel fattaccio dell’Eden tutta l’umanità ha deciso di girare le spalle a Dio e di seguire una nuova guida.
Davanti alla nostra scelta, addoloratissimo per le conseguenze certe, Dio ha pensato subito al modo per salvare il salvabile, cioè per salvare quanti più figli poteva. Partendo da questa volontà ha messo in piedi quella che viene detta “la storia della salvezza”.
Innanzitutto aveva bisogno di un teatrino: ha creato così una dimensione fisica, cadenzata dal tempo, strutturata sulle leggi dominanti dell’amore e l’ha riempita di ogni sorta di meraviglia. Finita l’opera è passato ai protagonisti del fattaccio.
Con i responsabili la questione era di facile soluzione: erano esseri con un livello di intelligenza, conoscenza, consapevolezza e capacità altissimo, nemmeno paragonabile all’uomo, perfettamente consci di quello che stavano facendo e quindi la sentenza è stata immediata e definitiva: espulsione e creazione di un luogo circoscritto destinato a diventare la loro dimora eterna.
Con i secondi la questione era ben più complicata, avevano certamente espresso una scelta precisa, ma erano anche stati un po' trascinati. Ha così pensato di offrire a ogni figlio la possibilità di mettere in discussione la propria scelta. Infatti il teatrino è il posto nel quale i suoi figli possono fare la conoscenza della nuova guida sulla propria pelle e dove il principe del mondo entro limiti fissati può far fruttare il conquistato favore. In questo scenario Dio, che ovviamente rimane il Re-regista, per rispettare l'uomo non può far altro che provare ogni minuto, ogni secondo tutte le strategie possibili per ispirare, ispirare, ispirare un’inversione della scelta (la metanoia), ma come piace a lui, in modo dolce, molto dolce, con pazienza e amore infiniti, nella gradualità che gli è propria e che guarda caso governa tutti i fenomeni dell’universo. Un amore che lo ha portato perfino a mandare il suo unico figlio con la certezza su come sarebbe stato trattato dai figli del principe, ma con altrettanta certezza che ne avrebbe ispirati molti.
Così uno alla volta entra nel teatrino, prova tutto sulla propria pelle e rende la scelta definitiva: chi cambia idea ritorna da dove è venuto già colmo di doni, chi invece ha gradito le cose offerte dalla guida di questo mondo sarà lasciato andare con essa, con grande dolore da parte di Dio per ogni singolo uomo che varca quelle porte.
Ultima modifica di gialandra il domenica 17 agosto 2014, 23:29, modificato 1 volta in totale.
Signore, ti prego, riportami a casa.
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
con i pochi dati che si ricavano dalle scritture, é impossibile un quadro chiaro. ma tutta la questione del principe di questo mondo e del male in genere, é molto facile se si parte da altri dati
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
ciao Armando,
sicuro che sei contento di rileggermi?
la versione che citi da wiki, sinceramente fa ridere, a parte questo, descrive un Dio molto diverso da quello desritto da Gesù
sicuro che sei contento di rileggermi?
la versione che citi da wiki, sinceramente fa ridere, a parte questo, descrive un Dio molto diverso da quello desritto da Gesù
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
Fa ridere secondo me, dato che assomiglia molto alla versione dell'esoterismo. ma tu sai come funziona wiki?
in quanto a stzzicherie ho imparato presto a fare i pop corn, anche i semi ecc.
in quanto a stzzicherie ho imparato presto a fare i pop corn, anche i semi ecc.
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
dimenticavo, non potrei scrivere qui, come sono andate veramente le cose, non lo faccio neppure in forum più aperti. a me, nessuno mi ha raccontato nulla, sono io che ho preso l' iniziativa, dopo anni di riflessioni
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
altra cosa, la differenza sostanziale é data da tutta la vicenda legata a satana e alla ribellione. si tratta di due cose totalmente diverse
- francesco.ragazzi
- Messaggi: 1229
- Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 18:17
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
Ciao Michele,
Se sei arrivato a sapere come sono andate veramente le cose e non vuoi esporle nei forum, almeno fammelo sapere in privato; sono aperto ad interpretazioni non convenzionali !
Se sei arrivato a sapere come sono andate veramente le cose e non vuoi esporle nei forum, almeno fammelo sapere in privato; sono aperto ad interpretazioni non convenzionali !
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
certo Francesco. Appena arrivo a casa, domani, ti scrivo.
P.S. Sto leggendo The Cine Study, molto interessante, e da qualche giorno ho iniziato quk tipo di alimentazione
P.S. Sto leggendo The Cine Study, molto interessante, e da qualche giorno ho iniziato quk tipo di alimentazione
Re: Come mai Dio concede tanto potere al diavolo?
Ciao Lucia, grazie