Peccato e morte
Peccato e morte
Buongiorno , a che tipo di morte si riferisce Ebrei 10:28? si parla di morte spirituale come dice in Giacomo 1:15 :".. il peccato produce la morte"?.
grazie
Tony
grazie
Tony
Re: Peccato e morte
Ciao mimymattio grazie della risposta .Ok allora sono due cose diverse , è possibile avere più informazioni riguardo al versetto di Ebrei o perlomeno il contesto ? E' possibile che le prime comunità cristiane praticavano la lapidazione? Queste cose per me sono forti e intense da accettare vorrei saperne di più se possibile .
grazie mille
Tony
grazie mille
Tony
Re: Peccato e morte
Ciao Tony, non credo sia possibile, perché la pericope dell'adultera insegna chiaramente che Yeshùa rifiuta tale pratica. Non credo che oggi, in Israele, una persona sarebbe messa a morte per aver commesso adulterio o altro peccato. Dal v.29 si capisce che la retribuzione ora spetta a Dio, non più all'uomo, dunque la pena di morte è in un certo senso abolita:
“Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?”.
Certe norme sono legate inscindibilmente al periodo storico in cui furono promulgate. La pena di morte doveva essere anche un deterrente perché Israele camminasse secondo Dio e non veniva mai applicata con leggerezza. Secondo la tradizione, un tribunale che condannava a morte una persona ogni anno era ritenuto troppo duro. Dunque, la pena di morte stabilita dalla Torah ha principalmente un significato spirituale, anche se veniva applicata alla lettera in certi casi.
“Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?”.
Certe norme sono legate inscindibilmente al periodo storico in cui furono promulgate. La pena di morte doveva essere anche un deterrente perché Israele camminasse secondo Dio e non veniva mai applicata con leggerezza. Secondo la tradizione, un tribunale che condannava a morte una persona ogni anno era ritenuto troppo duro. Dunque, la pena di morte stabilita dalla Torah ha principalmente un significato spirituale, anche se veniva applicata alla lettera in certi casi.
Re: Peccato e morte
Infatti avevo il presentimento che si trattasse di una cosa che non vale più oggi . A dir la verità stavo cercando di capire se nelle scritture greche ci fosse qualche luogo dove si parla della legge di Mosè in modo da dare concretezza al valore della Torah , per delineare il pensiero di Paolo riguardo alla legge (questo lo sto approfondendo). Per questo ho trovato questo versetto di Ebrei che in effetti fa pensare che la legge comunque serve , anche se ci sono cose che certamente non sono applicabili . In 1 Giov è scritto : "chi commette peccato trasgredisce la legge" , ecco un altra scrittura che avvalora la Torah.
1Giov 3:4 : " chiunque commette peccato trasgredisce la legge. Ma voi sapete che egli è stato manifestato per togliere i peccati ; e in lui non c'è peccato "
Significa che chi conosce Yeshua non c'è peccato perchè conosce la legge?
1Giov 3:4 : " chiunque commette peccato trasgredisce la legge. Ma voi sapete che egli è stato manifestato per togliere i peccati ; e in lui non c'è peccato "
Significa che chi conosce Yeshua non c'è peccato perchè conosce la legge?
-
- Messaggi: 334
- Iscritto il: lunedì 7 maggio 2018, 19:32
Re: Peccato e morte
Buongiorno
È un po' che non visitavo il Forum e neanche a farlo apposta è stata aperta questa discussione che mi interessa..
Mi sono iscritto proprio per capire determinate cose che ho letto nella Bibbia riguardo il peccato e la conseguente morte
Ora non so se riuscirò a formulare una domanda inerente a questa discussione sia perché non ho molta conoscenza biblica sia perché non so se è realmente in tema.. Io la espongo nel caso mi dite voi
State parlando del peccato e della morte in conseguenza di esso..
Ma io ho letto che inizialmente era Dio a distruggere chi commetteva il peccato.. Poi ci fu il popolo eletto a cui diede delle leggi e a cui diede il diritto o dovere di uccidere chi avesse trasgredito queste leggi(alcune mi sembra non tutte)
Poi da quello che sto leggendo c'è stato un cambiamento ovvero non c'é più una pena di morte per chi pecca ma stavolta è di nuovo Dio che uccide ma spiritualmente?
Insomma spero di aver capito il tutto..
Ora mi chiedo però a cosa sono dovuti tutti questi cambiamenti inerenti al rapporto Dio-uomo Peccato-morte?
È un po' che non visitavo il Forum e neanche a farlo apposta è stata aperta questa discussione che mi interessa..
Mi sono iscritto proprio per capire determinate cose che ho letto nella Bibbia riguardo il peccato e la conseguente morte
Ora non so se riuscirò a formulare una domanda inerente a questa discussione sia perché non ho molta conoscenza biblica sia perché non so se è realmente in tema.. Io la espongo nel caso mi dite voi
State parlando del peccato e della morte in conseguenza di esso..
Ma io ho letto che inizialmente era Dio a distruggere chi commetteva il peccato.. Poi ci fu il popolo eletto a cui diede delle leggi e a cui diede il diritto o dovere di uccidere chi avesse trasgredito queste leggi(alcune mi sembra non tutte)
Poi da quello che sto leggendo c'è stato un cambiamento ovvero non c'é più una pena di morte per chi pecca ma stavolta è di nuovo Dio che uccide ma spiritualmente?
Insomma spero di aver capito il tutto..
Ora mi chiedo però a cosa sono dovuti tutti questi cambiamenti inerenti al rapporto Dio-uomo Peccato-morte?
Re: Peccato e morte
Vorrei un attimo riprendere quello che ha detto Antonio se mi è permesso fare alcune precisazioni riguardo all'episodio della donna adultera . Penso che Yeshua abbia rispettato in tutte le sue azioni la legge perchè :
-manca l'uomo (levitico 10:20), invece portano solo la donna
-i testimoni del peccato dovevano loro per primi iniziare la lapidazione (Deuteronomio 17:7)
-mancavano i testimoni(Deuteronomio 19:15)( su questo punto non sono tanto sicuro)
Io credo che la parolina per risolvere tutto sia semplicemente quando lui dice alla donna : "neppure io ti condanno" sapendo che Yeshua sarebbe morto per togliere gli errori degli altri ha detto questo perchè anche se la donna aveva commesso un errore punibile Yeshua avendo l'autorità prima e dopo la sua morte poteva dire alla donna che gli errori sarebbero stati cancellati , infatti dice " va e non peccare più" , non voleva che peccasse ancora . In questo episodio io ci vedo il rispetto che Yeshua aveva per la Torah ma anche la misericordia che tramite la autorità data dal Padre aveva il permesso di perdonare gli errori , infatti credo che 1 Giovanni 3:6 si riferiscca a questo ma vorrei una vostra conferma :
-Chiunque rimane in lui non pecca , chiunque pecca non l'ha visto , ne conosciuto .
Cosa significa conoscere in questo caso ?
Magari facendo tutte le considerazioni rispondiamo alla domanda sia alla mia che a quella di L'agnostico.
Grazie
Tony
-manca l'uomo (levitico 10:20), invece portano solo la donna
-i testimoni del peccato dovevano loro per primi iniziare la lapidazione (Deuteronomio 17:7)
-mancavano i testimoni(Deuteronomio 19:15)( su questo punto non sono tanto sicuro)
Io credo che la parolina per risolvere tutto sia semplicemente quando lui dice alla donna : "neppure io ti condanno" sapendo che Yeshua sarebbe morto per togliere gli errori degli altri ha detto questo perchè anche se la donna aveva commesso un errore punibile Yeshua avendo l'autorità prima e dopo la sua morte poteva dire alla donna che gli errori sarebbero stati cancellati , infatti dice " va e non peccare più" , non voleva che peccasse ancora . In questo episodio io ci vedo il rispetto che Yeshua aveva per la Torah ma anche la misericordia che tramite la autorità data dal Padre aveva il permesso di perdonare gli errori , infatti credo che 1 Giovanni 3:6 si riferiscca a questo ma vorrei una vostra conferma :
-Chiunque rimane in lui non pecca , chiunque pecca non l'ha visto , ne conosciuto .
Cosa significa conoscere in questo caso ?
Magari facendo tutte le considerazioni rispondiamo alla domanda sia alla mia che a quella di L'agnostico.
Grazie
Tony
Re: Peccato e morte
Sto cercando di fare uno schema perchè qui la cosa per me si sta facendo davvero complessa
- Allegati
-
- Selezione_007.png (75.41 KiB) Visto 6011 volte
Re: Peccato e morte
Ci provo
grazie
grazie
Re: Peccato e morte
Ciao , stavo approfondendo questo discorso del peccato in Ebrei (ogni tanto ricontrollo i miei appunti e quello che non è ancora chiaro lo riprendo ) .
Vorrei riprendere anche il fatto di Gesù con l'adultera, ma per adesso mi soffermo un attimo su due scritture che mi sono balzate all'occhio e cioè queste :
-Deuteronomio 32:35
-Romani 12:19
la prima è la scrittura a cui si riferisce Paolo nella seconda (ma anche Ebrei 10:26-29).
Quindi secondo voi è possibile che la lapidazione non doveva avvenire mai anche se la applicavano ugualmente anche durante il contesto di Israele in Deuteronomio dal momento che anche li "la vendetta e la retribuzione" spettano a Dio ?
Si può concludere che Ebrei 10:26-29 sia un piccolo modo di dire (con il suo livello di intensità) ?
Vorrei riprendere anche il fatto di Gesù con l'adultera, ma per adesso mi soffermo un attimo su due scritture che mi sono balzate all'occhio e cioè queste :
-Deuteronomio 32:35
-Romani 12:19
la prima è la scrittura a cui si riferisce Paolo nella seconda (ma anche Ebrei 10:26-29).
Quindi secondo voi è possibile che la lapidazione non doveva avvenire mai anche se la applicavano ugualmente anche durante il contesto di Israele in Deuteronomio dal momento che anche li "la vendetta e la retribuzione" spettano a Dio ?
Si può concludere che Ebrei 10:26-29 sia un piccolo modo di dire (con il suo livello di intensità) ?
Re: Peccato e morte
Salve a tutti, mi aiutate con il seguente versetto?
Gal 2:19
Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio.
Cosa vuole dire Paolo?
Gal 2:19
Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio.
Cosa vuole dire Paolo?