Qualcuno mi spiega questo versetto alla luce della cosiddetta trinità ?

Impossibile. Si arriva a vedere la trinità persino nei tre angeli che parlano con Abramo, o nel termine “elohim” (senza sapere cosa significhi e come venga usato in ebraico). Ogni volta che la Bibbia utilizza il numero tre, ci si vede la “prova” della trinità; come potremmo vedere la “prova” della trinità se vediamo volare tre colombi in cielo. Potremmo vedere la trinità nei tre figli di Noè (Gn 6:10), o nei tre anni degli animali che Abramo prende su ordine di Dio (Gn 15:9), o nei tre greggi di pecore che Giacobbe vede nei campi (Gn 29:2), o nei tre tralci che gli ufficiali del faraone vedono in sogno (Gn 40:10), e potrei continuare... Il numero tre (shalosh) compare 429 volte nel Tanach e simboleggia l'armonia che si viene a creare nel momento in cui la dualità (opposizione, discordia, numero due) trova equilibrio dando origine ad un terzo stato che include i due stati opposti. Il numero tre è ampiamente usato nella Bibbia per il suo significato simbolico, non perché Dio è trino (cosa che la Bibbia non dice mai!)!Tre simboleggia completezza e stabilità (i patriarchi sono tre, le festività fondamentali sono tre, Pesach, Shavuot e Sukkot...). Ma la Bibbia dice che Dio è Uno (unità, interezza, indivisibilità, proprie di Dio) e Unico (il solo Dio). Questa storia della trinità è davvero un'ossessione. Nonostante le evidenze storiche e culturali, che determinano l'origine della trinità dal paganesimo e che sono verificabili con un minimo di ricerca, sul forum abbiamo dovuto scrivere migliaia di pagine in merito, per rispondere a utenti trinitari che non sembrano saper parlare d'altro e per confutare con la Bibbia le loro affermazioni antibibliche.Certo è che iniziare a comprendere il Tanàch con in mente la trinità è veramente dura
Antonio caro, la scrittura recita anche altro, e che tu hai ignorato:lo risuscita Dio per mezzo del Suo spirito, che è una forza (ruach, "vento"):
Certo Antonio, ma non ti puoi soffermare e quasi fossilizzare su un solo verso, visto che è scritto ,che anche La Parola che dimora in Yoshua, dice che ha resuscitato Gesù di Nazaret, come leggi sopra di Gv.2,1932 Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
Poi non puoi prendere a prestito la seconda parte del passo di sopra ed ignorare la prima“Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi”
Questa risposta l'ho chiesta a te , e di spiegarlo, senza omettere che come sopra è scritto che anche della Parola ,è scritto che ha destato il suo corpo ,visto che vi abiyava, o tabernacolava "Gv. 2, 19"“Lo spirito di Colui che ha resuscitato Gesù”. Domanda: chi ha resuscitato, Colui oppure lo spirito?
Antonio io non perdo tempo, se non hai letto rileggi il mio post a pag. 5Mi citi per favore le parole esatte con i riferimenti dove la Bibbia direbbe che "la parola che dimorava in Gesù di Nazaret" e "lo spirito santo" resusciterebbero Yeshùa?
13 Se infatti siamo stati fuori di senno, era per Dio; se siamo assennati, è per voi. ... 19 È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando ....E qui ti chiedo: cosa significa essere ripieni della pienezza di Dio, se anche i credenti possono esserlo? Nota che non dice “in lui abita corporalmente Dio”, né “affiché siate ricolmi di Dio”. Il termine da capire è πλήρωμα (plèroma), usato in forma verbale in Mt 5:17 (in grassetto): “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per adempiere [eseguire in modo pieno].”
La Parola, che a te sfugge o non vuoi accettare; ecco chi è Colui che ...UNO col Padre: Gv. 6, 39 È questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. 40 Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».Domanda: chi vivificherà i corpi mortali dei credenti, Colui che ha resuscitato Gesù o lo spirito?
Lo dice perché non è Dio, altrimenti avrebbe detto di essere Dio.
Anche questo ho riportato e te hai rifiutato..., dicendo che gli ebrei avevano capito male:Dovresti citarmi tu i versetti dove Yeshùa afferma di essere Dio. Prova a cercarli.
Antonio, non riportare solo parte di Gv.1..; infatti è scritto anche ,che la Parola ERA CON DIO; quindi non semplicemente come la parola che esce dalla bocca di un uomo....Non te la riporto perché non esiste. Infatti, la parola di Dio non è una creatura, ma appunto la parola di Dio, che appartiene a Dio. Non riesci a capire che una cosa che è di qualcuno, che appartiene a qualcuno, non è quel qualcuno? La parola di Dio “è” Dio nel senso che rappresenta Dio, come la mia parola “è” me nel senso che rappresenta me.
Vedi che ancora giochi coi termini, come se la Deità fosse Cosa scandagliabile dalla pochezza umana.Invece, se Giovanni avesse detto che Dio era la parola, allora avremmo la parola come ente divino, e non sarebbe più parola di Dio, ma Dio. Ma Giovanni non dice così.
Ora siccome ,non è il Padre che sta parlando "MAI nessuno ha udito la sua voce...Gv.5,37", è sempre la Parola il Signore Yhwh di sopra.“Io sono il Signore; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli.” — Is 42:8
Questo passo non c'entra nulla con la divinità di Yeshùa. Sai perché dice così? Perché una delle cose che il messia doveva fare, secondo il Tanach e la tradizione, era ricostruire il tempio. Infatti, al v. precedente, i giudei gli chiedono un segno e Yeshùa dice ai giudei che avrebbe ricostruito il tempio qualora fosse stato distrutto. Ma lui parlava del suo corpo, non del tempio, e sappiamo che è Dio che ricostruisce il suo corpo, ossia lo risuscita, perché così dice la Bibbia nei versetti che abbiamo citato. Poi, al v. 22, Giovanni dice: “Quando dunque fu risorto [ἠγέρθη, al passivo, da chi fu risorto?] dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta.”. Credettero alla Scrittura, ossia alla Bibbia ebraica, che dice che il messia avrebbe ricostruito il tempio, e credettero che Yeshùa era il messia atteso, perché tornò in vita ricostruendo simbolicamente il tempio. Dunque ebbero la prova che lui era il messia.Gesù rispose e disse loro: «Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruirò»
Di nuovo ti avventuri in interpretazioni teologiche arbitrarie senza supporto della Scrittura, e ciò è davvero fastidioso. Puoi citare i versetti dove è scritto che "lo spirito è il Signore", che "il Signore è il Padre e il figlio" e che "lo spirito ha una sua personalità"? Grazie. Il v. di 2Cor 3:17 che citi è un ottimo esempio per confermare ciò che ti dicevo prima sul predicato nominale. L'analisi è un po' complessa:Poi riguardo allo Spirito, Lui non è semplicemente una forza o vento, ma E' Il Signore; come è Signore il Padre ,ed il Figlio; quindi nessuna forza od influenza, visto che ha una Sua personalità
È incredibile. Dunque, siccome Yeshùa afferma che sarebbe risuscitato dopo la morte, da qui ne evinci che è "la parola" che resuscita Yeshùa! Come ti ho spiegato prima, lui parla così in risposta ai giudei che chiedevano un segno. Ancora oggi come allora, tra gli ebrei, il segno messianico fondamentale è la ricostruzione del tempio. Bar Kochba, il falso messia del II sec., si propose proprio di fare questo. Dunque, Yeshùa, in risposta ai giudei, dice che avrebbe ricostruito il tempio (ma loro non capiscono che si trattava del suo corpo). Le sue parole le devi valutare in questo contesto.Certo Antonio, ma non ti puoi soffermare e quasi fossilizzare su un solo verso, visto che è scritto ,che anche La Parola che dimora in Yoshua, dice che ha resuscitato Gesù di Nazaret, come leggi sopra di Gv.2,19
Luigi, è facile. Devi solo identificare il soggetto agente in ogni frase. Colui che ha resuscitato Gesù non è lo spirito, perché lo spirito è DI colui che ha resuscitato Gesù. Chi resuscita è Colui: “Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi”. Poi, nella seconda parte, Colui che vivificherà i credenti è lo stesso colui che ha resuscitato Gesù, ossia Dio. Dio vivificherà i credenti PER MEZZO del Suo spirito. “colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi”. Non è chiaro?Questa risposta l'ho chiesta a te , e di spiegarlo, senza omettere che come sopra è scritto che anche della Parola ,è scritto che ha destato il suo corpo ,visto che vi abiyava, o tabernacolava "Gv. 2, 19"
Non vedo citazioni. Vedo solo interpretazioni personali, ma non citazioni. Sai perché non le puoi citare? Perché da nessuna parte la Bibbia dice che "la parola che dimorava in Gesù di Nazaret" e "lo spirito santo" resuscitarono Yeshùa. Lo evinci tu, malinterpretando Gv 2:19, in cui Yeshùa risponde semplicemente ai giudei che il segno sarebbe stata la ricostruzione del tempio, come loro si aspettavano. Gv 2:19 dice forse che sono "la parola" o "lo spirito" a resuscitare? Sei tu che glielo fai dire, estrapolandolo attraverso ragionamenti teologici che non stanno né in cielo né in terra. In questo modo, puoi far dire alla Bibbia ciò che vuoi, ed è proprio questo che fanno le varie confessioni religiose in base alle loro personali dottrine. Il risultato è che ogni confessione interpreta dicendo la sua e creando un crogiuolo di opinioni discordanti e contrapposte. Alla faccia dell'unità dei credenti! Basterebbe essere più obbiettivi e accontentarsi di cosa dice la Bibbia, sforzandosi di capirla nel giusto modo, invece di cercare di far dire alla Bibbia quello che vogliamo noi.Antonio io non perdo tempo, se non hai letto rileggi il mio post a pag. 5
Ti consiglio vivamente di iniziare ad approfondire la Bibbia in modo serio e ragionando col tuo cervello, non con quello della confessione a cui appartieni. Ne avrai tutto da guadagnare, sia in termini di edificazione spirituale che di conoscenza. La fede certo non ti manca, ma la fede non deve diventare credulità in dottrine apostate. Leggi lo studio di A. Rispoli, troverai molti spunti.Un altro passo citato a sostegno della trinità è Giovanni 5:18. Vi si legge che i giudei (come in Giovanni 10:31-36) volevano uccidere Yeshùa perché “chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio”. Yeshùa, al versetto successivo (19) continua dicendo: “In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre”. Dicendo questo, Yeshùa non poteva essere era uguale a Dio in sostanza, ma solo in qualità, per questo, non poteva agire di propria iniziativa. Si può mai pensare che qualcuno uguale all'Iddio Onnipotente dica di 'non poter fare nulla da sé'? Fatto interessante, è che, il contesto di Giovanni 5:18 e 10:30 mostra proprio questo pensiero dei giudei su Yeshùa che viene frainteso dai trinitari, perché i giudei non accusarono mai Yeshùa di farsi Dio alla pari del Dio uno e unico di Israele, ma lo accusarono di mettersi al livello di Dio. “Egli è l'immagine del Dio invisibile”. - Colossesi 1:15.
Ancora va notato che in Giovanni 10:33 che in genere viene tradotto con: “Tu, che sei uomo, ti fai Dio”. Va segnalato che in greco, quando ci si riferisce a Dio, il testo usa l’articolo: “il Dio”. Cosa che nelle traduzioni italiane non viene riportato perché suonerebbe male. Quindi, una buona traduzione è: “Non ti lapidiamo per un’opera eccellente, ma per bestemmia, perché tu, benché sia un uomo, fai di te stesso un dio” (TNM). Che questa sia la traduzione corretta è dimostrato dalla risposta stessa data da Yeshùa: “Gesù rispose loro: “Non sta scritto nella vostra legge: ‘Io ho detto: voi siete dèi’? Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata), come mai a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi dite che bestemmia, perché ho detto: ‘Sono Figlio di Dio’?”. – Giovanni 10:34-36.
Però per chi soffre della sindrome trinitaria che ha contagiato moltissime religione le percentuali da te citate si invertono.Alen.chorbah ha scritto:Il confronto ormai è secondo me sterile e non porta da nessuna parte. Si discute su un argomento, ovvero la trinità, in cui la bibbia per il 95% mostra chiaramente che yeshua e Dio sono mdue figure completamente distinte e per il 5% puo sembrare che possano essere la stessa cosa....