Ok Harlock. Ma leggi bene il testo. Sulla famosa "costola", ad esempio, c'è molto da dire. Secondo il testo, e non la traduzione, si sta parlando di "tzelà", che significa "metà", "lato". Quindi, in Genesi accade questo, secondo il testo:
Dio crea l'adam, che come hai fatto notare origina da
adamà, "il terroso". L'adam non è maschio, ma
sia maschio che femmina. Dio "vede che ciò non è bene" (e qui è necessario capire il significato di questa espressione secondo il pensiero ebraico) e allora fa perdere coscienza all'essere umano e lo "divide in due". Ne prende, cioè, una
tzelà (metà) e separa la parte maschile da quella femminile. Nessuna "operazione chirurgica" al costato!
E nessuna "donna tratta dall'uomo", ma solo la separazione delle due parti. Al v.2:23, poi, è scritto:
“L'uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché
è stata tratta dall'uomo».”
Attenzione qui! Non è piú l'adam a parlare, e non è Dio e neppure l'agiografo. Chi sta parlando? L'uomo maschio (
ysh), diviso dalla donna! E mostra di avere la sua propria coscienza. È il maschio ad essere maschilista, non Dio, e neppure l'agiografo! È l'uomo a credere di essere il padrone della donna, poiché Dio gliela conduce e lui le dà un nome. Ma il nome della donna è ishà, che tradotto letteralmente sarebbe "uoma"! Genesi non è un testo scientifico per "menti dell'epoca", è un profondo insegnamento e ci dice chi siamo noi.