Re: Libertà di parola
Inviato: domenica 11 febbraio 2024, 17:43
Maria Grazia, prendendo sul serio la mia frase provocatoria “sarebbe come dire che lo shemà indica la necessità dell'ascolto dell'ego”, domanda perfino perché no! Aggiungendo – incredibile a leggersi – che è necessario spiegare il perché di questo no. Ciò dà la misura della completa deriva a cui si giunge deviando dal testo biblico. Poi, saltando di palo in frasca passa per Matteo 6:5-13 dicendo nientemeno che Yeshùa insegnò lo shemà con altre parole. Tali bizzarre fantasie, come correttamente le ha definite Noiman, non meritano neppure una replica: si squalificano da sole. A che servirebbe, infatti, replicare a chi propaga tali strafalcioni?
A proposito di mezuzà, anche io ne ho una, acquistata a Gerusalemme, fissata sullo stipite destro dell’entrata di casa mia. E quando recito due volte al giorno lo shemà, leggo: “Ascolta, Israele”. Come dice Noiman, “dobbiamo considerare noi stessi alla presenza del Re” e ascoltare Dio parla. C’è un abisso tra ascoltare Dio e ascoltare l’io.
A proposito di mezuzà, anche io ne ho una, acquistata a Gerusalemme, fissata sullo stipite destro dell’entrata di casa mia. E quando recito due volte al giorno lo shemà, leggo: “Ascolta, Israele”. Come dice Noiman, “dobbiamo considerare noi stessi alla presenza del Re” e ascoltare Dio parla. C’è un abisso tra ascoltare Dio e ascoltare l’io.