Una moneta ha sempre due facce.
Inviato: giovedì 23 ottobre 2014, 7:03
Ieri sera in Tv, hanno mandato in onda un filmato, in cui si vedevano un gruppo di persone mussulmane, che si accingevano a lapidare una ragazza.
Cosa sconcertante era la presenza del padre della ragazza. Non solo non ha concesso il perdono a sua figlia supplicante, ma, a detta dei giornalisti, era quello che scagliava le pietre con maggior vigore.
Il padre della ragazza era spalleggiato da un uomo barbuto, che rappresentava in quella situazione la figura religiosa.
Quelle immagini mi turbavano, anche dopo il filmato. Pensavo alla barbarie umana. Povera ragazza, sola tra un gruppo di uomini. Lontana dalla madre e dai familiari. Sapeva che l'attendeva, di lì a poco, una morte violenta e presumo dolorosa.
Non potevo stare; una cosa è leggerla, ben altra cosa è vedere la scena.
Poi mi venne in mente la seguente scena: e se l'uomo barbuto fosse stato Mosè e il padre della ragazza un ebreo?
Il mio stato d'animo sarebbe cambiato? Avrei potuto affermare che quella ragazza ha meritato la lapidazione?
O la nostra società è giusta, e quindi quella di 3500 anni fà sbagliata; o il contrario.
Voi, con molta probabilità, state pensando che Yeshùa, il progresso, la crescita umana, ha portato ad un miglioramento la società.
In parte è vero. Però troppo semplice. Un'azione ieri era giusta e oggi è considerata barbarie.
Un padre si uccide per i figli e un padre uccide una figlia.
Allora ciò che plasma l'uomo è l'indottrinamento!! Si, perchè l'uomo di 3500 anni fà è lo stesso uomo di ora. Cambia solo il modo di pensare.
E se ci insegnano a pensare in un modo, noi saremo il frutto di quel insegnamento. E il nostro cervello?
Mi domando: se fossi nato al tempo di Mosè, io Marco, avrei lapidato mia figlia?
Sarei stato il frutto di quel tempo?
La mia mente sarebbe stata diversa, da quello che possiedo oggi?
Perchè, oggi, non mi sognerei mai di lapidare nessuno.
Cosa sconcertante era la presenza del padre della ragazza. Non solo non ha concesso il perdono a sua figlia supplicante, ma, a detta dei giornalisti, era quello che scagliava le pietre con maggior vigore.
Il padre della ragazza era spalleggiato da un uomo barbuto, che rappresentava in quella situazione la figura religiosa.
Quelle immagini mi turbavano, anche dopo il filmato. Pensavo alla barbarie umana. Povera ragazza, sola tra un gruppo di uomini. Lontana dalla madre e dai familiari. Sapeva che l'attendeva, di lì a poco, una morte violenta e presumo dolorosa.
Non potevo stare; una cosa è leggerla, ben altra cosa è vedere la scena.
Poi mi venne in mente la seguente scena: e se l'uomo barbuto fosse stato Mosè e il padre della ragazza un ebreo?
Il mio stato d'animo sarebbe cambiato? Avrei potuto affermare che quella ragazza ha meritato la lapidazione?
O la nostra società è giusta, e quindi quella di 3500 anni fà sbagliata; o il contrario.
Voi, con molta probabilità, state pensando che Yeshùa, il progresso, la crescita umana, ha portato ad un miglioramento la società.
In parte è vero. Però troppo semplice. Un'azione ieri era giusta e oggi è considerata barbarie.
Un padre si uccide per i figli e un padre uccide una figlia.
Allora ciò che plasma l'uomo è l'indottrinamento!! Si, perchè l'uomo di 3500 anni fà è lo stesso uomo di ora. Cambia solo il modo di pensare.
E se ci insegnano a pensare in un modo, noi saremo il frutto di quel insegnamento. E il nostro cervello?
Mi domando: se fossi nato al tempo di Mosè, io Marco, avrei lapidato mia figlia?
Sarei stato il frutto di quel tempo?
La mia mente sarebbe stata diversa, da quello che possiedo oggi?
Perchè, oggi, non mi sognerei mai di lapidare nessuno.