La congregazione:ha senso biblico oggi?

stella
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da stella »

AHH.. entro a singhiozzi ,non ho tempo e magari dimentico cio' che avrei voluto dire ''scrivere''

PENSAVO si io penso e parlo sola :P
L'Enuco non era un pinco pallino qualunque ...eppure quella scrittura che lui leggeva a voce alta tratta da ISAIA lui non la capiva ....
seguiva i consigli dei Rabbini ,chi viaggia non ha un compagno legge la legge ....eppure non capiva ,ma non disse a FILIPPO chi sei tu che vuoi insegnarmi ...anzi disse come faccio a capire se nessuno me lo spiega ... ;) ..io credo che tutti abbiamo qualcosa da imparare gli uni dagli altri ...
il mio scritto non si riferisce ne a GIORGIA NE A LUCIA NE A KALEB..ECC..ECC. ma e' solo una riflessione che la chiesa '' CHIESA'' anche terrena la voluta CRISTO ...
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Giorgia
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da Giorgia »

Cara stella, tu hai ragione. Si può imparare qualcosa da tutti... Ma il punto qui non è dire che riunirsi sia sbagliato, bensì la tesi opposta, che non sia necessario, indispensabile.

Nel caso che hai riportato, non è stato Filippo a decidere di andare dall'eunuco per invitarlo a frequentare la sua comunità... È stato Dio, che sapendo le necessità dall'eunuco, ha mandato Filippo a spiegare. E Dio è sempre lo stesso. Quando sa che abbiamo bisogno di capire, ci fa incontrare la persona giusta che riesce ad aprirci la mente.

Con me ha fatto così. Quando guardo indietro vedo che tante persone, credenti e non, sono comparse per caso nella mia vita, proprio quando avevo bisogno di loro.... Poi dopo poco a volte le ho perse. Il ruolo umano fondamentale alla mia conversione è stata una ragazza non credente... Lei nemmeno ha compreso quanto ha fatto per la mia conversione... Ma io lo so, e so anche che non è per caso che l'ho incontrata. Dio è meraviglioso... E le Sue strade sono incredibili...

Quindi niente di male a desiderare una comunità, il pericolo nasce se diventa indispensabile... Perché, se la comunità affonda, il risucchio trascina giù tutti.
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Michele
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da Michele »

Annika scrive:
E chi si offende? Al massimo ti sparo altri due post kilometrici =))

Spiega pure.
E spiegami anche come faresti tu a diffondere il semplice messaggio che secondo te non è stato capito.
Il Padre di tutti gli uomini è professato da tutte le principali chiese cristiane....cioè non è che non l'hanno detto.
Anzi mi risulta pure che il Dio unico sia professato più di tutti da noi cristiani....mentre altre fedi/religioni tendono un pò (mi pare) ad "appropriarsi" un pochino di Dio - ma smentitemi se sbaglio.
Ciò poteva essere anche comprensibile in passato con teologie e filosofie insufficienti....ma oggi secondo me, come minimo, tutte le religioni istituzionalizzate dovrebbero affermare questa semplice verità con forza. Noi cristiani (se segui un pò le evoluzioni teologiche-dottrinali) lo facciamo già da parecchio tempo.
Da quanto scrivi, deduco che fai parte di una chiesa cristiana. Non c'è nessun male, anche io ne farei parte, ma farei parte di qualunque altra chiesa, anche di altra religione, pur mantenendo la mia convinzione interiore. Cioè, non avrei problema alcuna a frequentare ambienti dove si parla di Dio. Questa è la premessa. E ti dico pure che io provengo da un ambiente cattolico, e ci ho passato metà della mia vita. Anche Gesù è vissuto nell'ambiente ebraico e se fosse nato in un altro luogo, avrebbe seguito la tradizione e la religione di quel luogo.
Poi si cresce e anche essendo vissuti all'interno di una religione, la si supera.
Questo è stato per Gesù e questo dovrebbe essere per tutti.
Veniamo al cattolicesimo, ambiente dove io ho vissuto. L'ambiente, devo dire sinceramente non è così brutto se non fosse per i dogmi sedimentati nel corso dei secoli e che non sono neppure scritturali, sono stati inventati di sana pianta.
Quindi io sono della convizione che vivere in un ambiente cattolico non sia di se un pericolo o una grande disgrazia, a patto che esso si viva molto alla leggera.
E invece il sottoscritto prendeva le cose veramente sul serio, insomma ci credevo veramente a quanto veniva veicolato con il catechismo e nelle funzioni eucaristiche.
Una volta cresciuto, anche io sono uscito da questo ambiente, dopo essermi reso conto che ai dogmi della chiesa cattolica ereditati nel corso dei secoli non credeva nessuno, eccetto me.
Ho scoperto finalmente che Dio è unico e che le religioni sono tante.
Il discorso invece del Vangelo e di quello che intedeva Gesù, è lo stesso, cioè, Dio è il Padre di tutti a prescindere dalle religioni. Il cristianesimo invece ha veicolato soltanto la figura di Gesù e ci ha creato un circuito che risolve (crede di risolvere), tutto quanto. Poi è andato anche oltre, con i dogmi che sappiamo tutti quali siano, e che non hanno fondamento biblico, ma solo umano.
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bgaluppi
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da bgaluppi »

Lucia, mi riconosco molto nelle tue parole, e in quelle di Giorgia. In questo periodo della mia vita mi sento particolarmente solo, per vari motivi; ma più mi ritrovo da solo, più sento che il Padre risponde alle mie richieste di aiuto; e allora l'essere solo e "isolato" dal mondo diventa una gioia, poiché sento che il Signore è con me e risponde alle mie preghiere. Più prego, più Lui mi porta via dal mondo; più mi sento un pesce fuor d'acqua, più la mia gioia nel Signore cresce e la pace mi pervade. :-)

Però, ricordati di non giudicare quelle persone che parlano dal pulpito, poiché spesso non si rendono conto di ciò che dicono. Bisogna, invece, riprenderle se è il caso, ma anche pregare perché Dio le illumini. :-) Quante volte sbagliamo... Quante volte ci scappano parole che non dovremmo dire... Bisogna mettersi sempre nei panni degli altri.
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Annika
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da Annika »

Grazie Stella, ho molto apprezzato il tuo post.
o:-) o:-) o:-) o:-)
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Annika
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da Annika »

AKRAGAS
"Sono sicuri, coloro che si sentono protetti nei recinti delle chiese, di possedere la conoscenza? Se la risposta è sì, preoccuparsi, perché si sta giudicando tutti gli altri. Se si è nel dubbio allora c'è speranza."
Questo è esattamente ciò che dicono le dottrine/teologie delle religioni serie.
Se hai una teologia che afferma il contrario, è giusto uscire dal gruppo.
Nessuno ha la certezza della cosiddetta Salvezza (o concetto similare), per quanti riti possa fare. Questo te lo possono dire come minimo cattolici, ortodossi e protestanti. Di altri non sono bene informata.

Lucia
"Sarebbe da vedere quanti di quelli che appartengono a gruppi o istituzioni otterrebbero lo stesso risultato se all'improvviso si trovassero soli .Quanti ...senza avere nessuno che glielo ricorda o li sprona o addirittura li minaccia , si ricorderebbero del Padre ? Quanti ? "

Quanti non lo so. Io ho vissuto in una specie di eremitaggio per diversi anni.
Comunità, eremitaggio, comunità, eremitaggio, e anche misto. E del Padre mi sono sempre ricordata, ma soprattutto Lui di me, senza sosta. Però non ho mai colpevolizzato chi faceva diversamente da me, sia che fossi in fase comunità che in fase di eremitaggio. Io sto bene in entrambe le dimensioni. Se ne mancasse una, saremmo sotto dittatura. Forse il problema è vedere l'essere umano come fissato sullo stesso atteggiamento per tutta la vita. Comunque se manca la comunità: la dittatura (di poteri molto più alti di una religione istituzionalizzata) è sempre in agguato. A molti poteri fanno comodo i "singoli". Sono più facilmente manipolabili.

"Che fastidio vi dà chi se ne stà per i fatti suoi ? "
A me nessuno.
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Annika
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da Annika »

@Michele

"Poi si cresce e anche essendo vissuti all'interno di una religione, la si supera."

E te ne fai un'altra. Quello in cui credi, e che mi racconti, è la tua religione.
(cioè non sei diventato ateo... e pure sull'ateo sarebbe tutto da vedere se non ha "religioni", dato che spesso si aggrega a gruppi tipo UAAR. L'unico che secondo me rimane più neutro è l'agnostico)

" insomma ci credevo veramente a quanto veniva veicolato con il catechismo e nelle funzioni eucaristiche"
Vuoi dire che credevi alla mela e all'albero.... e te lo sei portato fino in età adulta? Vuoi dire che credevi ancora con certezza che Gesù è nato in una grotta-stalla, che c'erano bue-asinello.... e che c'è stato un censimento a Betlemme?
Ok, niente di strano che tu ti sia svegliato. La fede di un bimbo della prima comunione non può andare bene per un ragazzo di 20 o un uomo di 40.
O si evolve, o salta tutto.

"Ho scoperto finalmente che Dio è unico e che le religioni sono tante"
E finalmente che l'hai scoperto!! Ne deduco che ti dicevano che c'erano tanti dèi: ognuno per ogni religione. Effettivamente ci deve essere ancora qualcuno in giro che lo crede.....

"Il discorso invece del Vangelo e di quello che intedeva Gesù, è lo stesso, cioè, Dio è il Padre di tutti a prescindere dalle religioni."
VERO. Su questo NON CI PIOVE. E sarebbe interessante sapere che cosa ti hanno detto per farti credere il contrario....

"creato un circuito che risolve (crede di risolvere), tutto quanto"
No. La religione, la fede, il credo, o quello che vuoi, fornisce un senso alla vita, cioè ti spiega un senso. Ma non è che "risolve la vita".
Quello in cui tu credi ora: ti risolve tutto quanto? Credo di no.
Ti fornisce un "senso"? Credo di sì. (ed è esattamente la definizione di "religione" di cui parlavamo nella mia cartella di presentazione. Mentre "religione rivelata" era quella che fornisce un senso a sua volta fornito da un Maestro/Profeta autorevole che afferma di parlare a nome di Dio).

"dogmi che sappiamo tutti quali siano, e che non hanno fondamento biblico, ma solo umano"

Sì, ok Michele, ma...anche la Bibbia è un dogma imposto da qualcuno, umano.
Potrei portarti decine di studi di autorevoli accademici (varie discipline, antropologiche, storiche, ecc.) che ti dimostrano con pezze d'appoggio molto valide che gli scritti ebraici nascono per soli motivi storico-politici.
E tu ci credi come fossero Parola di Dio. Cioè credi a quel dogma.
(Ovviamente, a seguire, s'innesta il Vangelo: ma una volta che hai smontato l'Antico Testamento quello Nuovo risulta un semplice sequel, cioè la seconda puntata storico-politica. Operazione che qualcuno vorrebbe limitare solo al NT. Ma in realtà sono molto più convincenti gli studi che dimostrano che l'AT sta in piedi solo su basi politiche: fornire un motivo ad un popolo di pastori per darsi un'identità e conquistare un pezzo di terra, con la scusa che gliel'ha detto nientedimeno che Dio. Se non fossi credente, la troverei una buona spiegazione. Ma come te, ho il dogma biblico pure io).
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Annika
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da Annika »

@Lucia

Sembra che tu e Giorgia ce l'abbiate un pò (tanto) con qualcuno....
Io ho esposto la mia visione a partire dalla domanda del topic.
Ho spiegato perché per me ha senso la comunità rispetto alla non-comunità.
Ho anche scritto che può esistere il mistico solitario - se esiste una comunità credente, ma non viceversa. Ne deduci che la figura solitaria può esistere (anzi è sempre esistita nella storia. Tra l'altro io stessa ho avuto e ho periodi più solitari alternati ad altri più comunitari).
Perché la prendi come se io volessi imporre qualcosa a te??
(anche se non ho capito bene se le tue frasi erano rivolte tutte a me oppure un pò a tutti).
Se sei serena stai serena come sei. In quale modo potrei io romperti le balle in qualche modo?

"mentre io non sono mai andata altrove pensando di insegnare niente a nessuno"
Lo stai facendo qui. Significa che questo è un gruppo chiuso e che lo insegni solo qua dentro?.... proprio come in ogni gruppo con "regolette comuni", che tu detesti tanto.
Significa che questo forum è aperto solo a chi sostiene la non-comunità?
È rivolto solo a persone anti-comunitarie?
Se me lo dite chiaramente, GRAZIE, perché non l'avevo compreso all'inizio. O forse avete uno statuto/regolamento da qualche parte che non ho visto. Se me lo linkate vi ringrazio. Così evito di stare qua a scambiare idee a vanvera, e con chi pensa che io stia facendo adepti.

"Annika tu mi fai l'esempio di Mosè . Io ti faccio notare un dettaglio "lieve"che magari ti è sfuggito : DIO CON MOSE'CI PARLAVA . Ora , se tu mi dimostri la stessa cosa , inizio a preparare le valigie e mi trasferisco a casa tua ..."
Parlavo di Mosè come esempio di cammino comunitario col suo popolo.
Mosè parlava con Dio, poi parlava al popolo che credeva che lui parlasse con Dio. Dopodiché sono passati migliaia di anni e nonostante fosse morto sia lui che la gente a cui parlava, la religione comunitaria continuava lo stesso.
E comunque io non sono una profetessa che ha fondato movimenti religiosi, quindi non fare le valigie, ti pregoooo!!! E poi: davvero saresti così pronta a credere al primo che ti dice che Dio gli ha parlato? Beh, fa attenzione, che così ti fregano.
(a parte che Dio "parla" a tutti, personalmente, secondo i casi e le situazioni)

" non si facevano "pomposi"della loro appartenenza . Rimanevano umili e non si imponevano a nessuno".
Vero. O meglio, sì e no: erano molto orgogliosi (non pomposi) della loro appartenenza. Erano molto identitari, e disposti a tutto, cioè al martirio, pur di annunciare il Vangelo e formare delle comunità. Hai mai letto qualche atto proconsolare romano (di quelli autentici) di qualche processo ai cristiani dei primi secoli?

" c'è sempre qualcuno che cerca di fare leva sulle debolezze o le paure altrui , come a dire sottilmente "tu sbagli" "
Scusa, mi diresti (se ti riferivi a me) in quale espressione o punto del discorso avrei fatto leva su paure e debolezze altrui?

" Cosa ne sai di come viviamo quotidianamente la nostra fede ? "
(anche qua non so se ti stavi rivolgendo a me o ad altri/e)
No, non lo so come tu vivi quotidianamente la fede. E non lo può sapere NESSUNO visto che non fai parte di gruppi. E se non fai parte di gruppi, non credo che ti metti a predicare la tua fede al supermercato.
Se invece la predichi alle tue amiche e parenti: ecco, hai fatto il tuo gruppo-comunità.

E tu, tu sai di come vivo io quotidianamente la fede?
A quanto pare tu sì sai tutto di me. Tu sai com'è e cosa fa la gente rinchiusa e illusa nel gruppo.

" A me non fai venire il desiderio di aggregarmi anzi , mi fai ancor più l'effetto contrario "
In realtà, se tu fossi serena nelle tue scelte, non ti farebbe nessun effetto.
A me non fa un "effetto contrario" una persona che prende decisioni diverse dalle mie. Tutte le decisioni hanno pro e contro nella vita. E ognuno si prende la responsabilità di ciò che sceglie, valutando pro e contro.
Ne deduco anche che tu non ti aggreghi nemmeno in palestra, ma fai ginnastica a casa (lo faccio pure io, non mi piace la palestra), e nemmeno ti aggreghi in politica quindi non voti, eccetera. Sono tutti gruppi che impongono regole, dirette o indirette.

"Io lascio che le persone arrivino a Dio come ci sono arrivata io , per libera scelta e con la mia propria volontà di approfondire e capire "
E ti ringrazio che mi lasci libera!
Anche se quando scrivi "come ci sono arrivata io".... beh, magari ci sento sotto sotto che mi vuoi imporre un modello. Magari anticomunitario. Comunque un modello. Altrimenti non ti interesserebbe parlarne in un forum pubblico. Staresti a casa a farti i cavoli tuoi oppure a leggere i blog di cucina o i blog di religione, senza scriverci niente. E invece ci tieni a spiegarmelo.
In ogni caso, grazie: apprezzo.

"Non si costringono a stare assieme , non è scritto da nessuna parte ... Volete davvero che appartenga ad un gruppo in cui mi farei sempre il sangue amaro in lunghe discussioni contro chi cerca di dominare ? "
Certo che no. Solo stai attenta a non fartelo amaro anche in questo forum-comunità in cui vedi fantasmi che cercano di dominarti....
Guardati intorno: c'è solo uno schermo, una tastiera, delle parole sullo schermo. E nessuno che può farti nulla.

"Nei vostri gruppi c'è sempre chi ha una voce "autorevole"che sottilmente si impone"
"Vostri" di chi??
È ovvio che il gruppo sia , più o meno, gerarchico oppure democratico, e che si formino dinamiche varie o anche fazioni. È umano. La "neutralità" è una bufala. Anche nei luoghi di lavoro si creano le stesse dinamiche. Quindi non lavori più?
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Annika
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da Annika »

@Giorgia:
"Poi però scopre un sito come questo, e scopre che "tòh... anche Antonio è strano come me... ma veh! pure Lucia non è in quadro come me... ma pensa te!!! Gianni è strano pure lui... ma tu guarda un po'! Anche Kalebh pensa strano... Oh, che bello! Anche Gio ha vissuto quello che vivo io!" e allora sorridi felice, perché capisci che il grano è sparso ovunque... "


Oh che bello!! Ho trovato il mio gruppo!!!!
"Allora sorridi felice". Perché è il gruppo che cercavi.
Ma non eri contraria ai gruppi e alle congregazioni????
Salvo poi cercarli in internet....perché proprio senza non ci puoi stare.
E hai bisogno almeno di un'idea di gruppo che ti accompagni.

"pure in me quando ancora ero costretta a frequentare la "chiesa"... "
In che senso ti costringevano?

"altra cosa che si impara altrettanto silenziosamente, senza nessun imposizione è il guardare il "resto del mondo", non importa se credenti o meno, come "poveretti che non hanno capito il VERO messaggio della Bibbia"..."

......Mentre è in questo forum che si fornisce, presumo, il VERO messaggio della Bibbia.
Beh, son contenta: lo stavo cercando pure io!!!!
(Ovviamente per poter dire anch'io agli altri che non hanno capito il VERO messaggio della Bibbia). Wow.
Com'era il detto? Cambiare tutto se vuoi che tutto rimanga uguale. Cambiare tutto per non cambiare niente :YMAPPLAUSE:

Ci sarebbe anche un altro problemino.... c'è chi dice che siete/siamo un pò illusi a credere nella Bibbia e che vi fate manipolare: in realtà vi sono altri testi sacri a cui credere, ad esempio induisti, buddisti, oppure testi di filosofi atei che vi spiegano il VERO messaggio della vita.... insomma, non si può mai stare tranquilli. Un casino.
Ah, e poi ci sono le esperienze mistiche che non necessitano degli scritti.
È proprio una giungla :d :d
Ma almeno c'è chi ha capito tutto e non si fa fregare dai gruppi :P

Che dire? Insegnatemi pure a me ad essere sgamata come voi ;)
Ultima modifica di Annika il venerdì 30 ottobre 2015, 3:35, modificato 1 volta in totale.
stella
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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Messaggio da stella »

ANNIKA vedo che hai condiviso il mio pensiero ... bene siamo in due :-) ...

LUCIA ...LUCIA ...LO SO CON CHI C'E' L'HAI... ;) se ti trovi in disaccordo riguardo il giorno ... e' solo per interpretazione diversa ... :-) ...comunque sono per il sabato anche io ...ma nemmeno il sabato salva .... mi dirai e' disubbidienza e' peccato ....beh e' lungo il discorso ..

GIORGIA ...molto carina gentile mi hai risposto a modo :-) ''no la comunita' non e' indispensabile ,ne per essere toccati da DIO ..,,LUI sa come raggingerci ...nemmeno a volte per crescere ..,ma a me '''serve''' come incoraggiarci correggerci pregare insieme ....
certo la prima chiesa si univa nelle case ...oggi ci uniamo in edifici e ''paghiamo l'affitto''' :ymblushing:
buona giornata a tutti ....svegli e dormiglioni .. :YMHUG: :-)
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