Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Coraggio, facci degli esempi tratti dalla letteratura greca antica o dalla Settanta o dalle Scritture Greche.
Gualtiero
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gualtiero »


Buongiorno a tutti
No Gianni non farò nessun esempio non devo dimostrare niente quando si viene accusati di "manipolazione".
Ti faccio solo notare una cosa, anche per chi legge, io non manipolo niente.
Quando anni fa intrapresi lo studio dei testi greci, sono stato in contatto con esegeti greci, chi meglio di loro può capire il greco antico?
Alla mia domanda: < Cosa rappresenta il logos nel prologo di Giovanni?>
Mi fu data questa risposta:
risposta cancellata

Quando io qui ho fatto la traduzione di Giovanni 1,1 traducendo il -Logos- con -l'egò=mente divina-
Tu invece di discuterne, hai cominciato ad accusarmi di manipolazioni. Questo comportamento oltre a mettermi in cattiva luce con chi legge, non mi sembra neanche il modo di studiare i testi.

Buon fine settimana a tutti
Gualtiero





Ultima modifica di Gualtiero il lunedì 23 ottobre 2023, 12:16, modificato 2 volte in totale.
AEnim

Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da AEnim »

Gualtiero ha scritto: sabato 21 ottobre 2023, 12:30 non mi sembra neanche il modo di studiare i testi.

Un modo di studiare i testi sarebbe che tu portassi almeno un paio di ACCADEMICI GRECISTI con SPECIALIZZAZIONE nelle scritture cristiane i quali, in loro pubblicazioni esponibili come BIBLIOGRAFIA, sostengano le tue tesi E NE DIANO AMPIA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICA.

Il resto sono chiacchiere e, finora, a parte le tue insistenze e mantra, non si è visto nulla
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Per Gualtiero
Personalmente non mi interessano le attestazioni o le citazioni di accademici io vado per logica e verifico con il pratico e ciò che personalmente trovo vero ed è vero che noi abbiamo un io interiore profondo che ci parla è come se ci parla , quello è il nostro vero io e ci dice cosa è giusto solo che per convenienza il più delle volte non lo ascoltiamo . Ma quella voce interiore appartiene a quel figlio o figlia di Dio a cui apparteniamo e da cui discendiamo . Fatti a immagine e somiglianza Sua è lí che risiede quell'immagine e somiglianza e quando l' ascoltiamo gli assomigliano .
No non occorre l'approvazione di qualche erudito o approvazione di qualche studioso riconosciuto per capire che ciò è vero . Lo sappiamo da noi stessi.

Jeshùa riuscì come uomo a manifestare la nostra vera natura di figlio di Dio , ebbe successo e ci invitò a percorrere la sua stessa strada per divenire simili a lui .
Di questa figliolanza le Scritture ne parlano ampiamente.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

alter-ego si può anche dire luce divina, scintilla divina ?
E perché non figlio di Dio ?
Jeshùa l'esatta rappresentazione del suo stesso Essere, l' immagine dell' invisibile Iddio .
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Gualtiero, mi avevi domandato come si pronunciava l'articolo ὁ nella Grecia di 2000 anni fa. Non avevo neppure risposto, dato il non senso della domanda.
Poi avevi asserito che non so qual è l'ulteriore significato di ἐστί/estì che non troverò mai in nessun vocabolario. Al che ti avevo invitato a portarci degli esempi tratti dalla letteratura greca antica o dalla Settanta o dalle Scritture Greche.

Ora, per tutta risposta, anzi per tutta non risposta dici che non farai nessun esempio perché non devi dimostrare niente. Eh, no. Quando si afferma che esiste un ulteriore significato di ἐστί/estì che non si troverà mai in nessun vocabolario, occorre dimostrarlo, eccome. Rimaniamo quindi in attesa di esempi concreti tratti dalla letteratura greca antica o dalla Settanta o dalle Scritture Greche.

Poi sposti l’attenzione e fai una dubbia citazione in cui compare un clamoroso errore, ovvero che «il termine "Parola" non viene affatto menzionato nel seguito del Vangelo». Falso. Il termine lògos si trova, solo nel Vangelo giovanneo, ben 39 volte. E indovina un po’? Ha sempre e soltanto il significato di “parola”.

Traducendo in Gv 1:1 lògos «con -l'egò=mente divina» sommetti ben 3 errori: 1) Lògos non è egò; 2) Egò non è mente; 3) Lògos non è mente.
Parola = lògos; io = egò; mente = nus.
Il lògos di Gv 1:1 è ciò che dice Gv 1:1: la parola di Dio.

Grecisti accademici con specializzazione in Scritture Greche che in loro pubblicazioni corredate di bibliografia sostengano …
… le mie tesi?! Quali tesi? Non sono tesi, ma semplicemente lingua greca antica. Non servono accademici. Ti basta un ragazzo iscritto al primo anno del quinquennio del Liceo Classico. Ti bastano una grammatica e un buon vocabolario di greco antico (ti consiglio il Rocci).
… per le tue di tesi, sì sarebbe interessante che tu citassi almeno un paio di "grecisti accademici" che le sostengano, ma che non commettano errori come l’anonimo che hai citato.

Maria Grazia, bel commento il tuo, e condivisibile. Ma dimmi, tu davvero trovi tutto ciò che hai ben descritto nella frase si Yeshùa “io sono la risurrezione e la vita”? Ma davvero davvero?
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Gianni il commento che ho fatto riguardo all'io interiore comincia con una consapevolezza e se vuoi con l' inizio di un percorso che ti porta a dei livelli di crescita e a dei risultati .
Nel caso di Jeshùa lui fu in grado di raggiungere un livello tale da risultare d'essere figlio di Dio , un Adamo .
Quando si alimenta uno spirito , gli dai carica , gli dai energia e infine produce risultati , come quando quella donna con la perdita di sangue toccò la veste di Jeshùa e fu guarita e lui percepì che della potenza era uscita da lui .

Ora noi stiamo cercando di capire come si sentiva Jeshùa uomo , in veste di figlio di Dio è chiaro che era tutta una condizione interiore , un lavoro se vuoi se permetti di mente .

Nella frase " Io sono la risurrezione e la vita "
Non so perché,ma mi è venuto in mente
L'episodio di Mosè quando disse agli israeliti che si lamentavano per la mancanza d' acqua ' Io vi darò acqua da questa roccia " Dio punì Mosè perché non gli diede gloria

Quando Jeshùa disse " io sono la risurrezione" si potrebbe dire la stessa cosa a meno che non si riferiva a quella parte divina che era in lui . E che era in grado di usare.

Ora queste sono delle considerazioni da valutare da riflettere e da commentare insieme includendo altre scritture .
Perché naturalmente sorgono anche altre domande.
AEnim

Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da AEnim »

Gianni ha scritto: sabato 21 ottobre 2023, 17:01
Grecisti accademici con specializzazione in Scritture Greche che in loro pubblicazioni corredate di bibliografia sostengano …
… le mie tesi?! Quali tesi? Non sono tesi, ma semplicemente lingua greca antica. Non servono accademici. Ti basta un ragazzo iscritto al primo anno del quinquennio del Liceo Classico. Ti bastano una grammatica e un buon vocabolario di greco antico (ti consiglio il Rocci).
… per le tue di tesi, sì sarebbe interessante che tu citassi almeno un paio di "grecisti accademici" che le sostengano, ma che non commettano errori come l’anonimo che hai citato.
Mi riferivo a Gualtiero, non a te.
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

AEnim, mi scuso con te per la mia imperdonabile svista. :ymblushing: Avevo letto di seguito senza guardare al mittente e pensando che fosse un ulteriore messaggio di Gualtiero. Eppure, me ne sarei dovuto accorgere dal linguaggio diverso (il suo è rozzo e spesso scorretto). Ti chiedo scusa.

Maria Grazia, sei sicura di andare per logica, come dici? Dove sta mai la logica nella stramba e assurda equazione «lògos = l'egò = mente divina»?!
Tu mischi le cose. Che noi abbiamo un io interiore profondo che ci parla è vero, ma non è come tu dici. Non uso i termini psicologici per non confonderti di più, ma quello che tu chiami io profondo è inconscio e parla solo il linguaggio dei sogni che da sola non comprenderai mai. E non c’entra nulla con quella che tu chiami voce interiore. Tu stai trattando la psicologia del profondo come Gualtiero tratta la lingua greca; come tu confondi la psicologia del conscio con quella del subconscio, Gualtiero confonde tra loro i vocaboli greci.
Tu passi come se niente fosse da alter-ego a luce divina a scintilla divina a figlio di Dio. Sono quattro elementi ben distinti tra loro e che toccano quattro ambiti diversi. Se davvero vuoi capire la Scrittura, inizia a scoprire cosa significa biblicamente “figlio di Dio”.
È poi grave che tu parli di parte divina che era in Yeshùa. Confondi la sua consapevolezza con una presunta “parte divina”.
Un gran confuso miscuglio senza sapere ciò di cui si pretende di parlare. E tutto ciò dando al semplice pronome greco egò significati che non ha? E pretendendo pure di aggiornare il vocabolario del greco antico? Siamo alla follia, lasciatelo dire.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno Gianni ,
Perdonami ma sei talmente messo sulla difensiva che non rifletti su questo che si scrive.

Tu dici che io confondo per esempio la consapevolezza di Jeshùa con la parte divina in lui .
Ma perché in Jeshùa non risiedeva la Parola , la scrivo in maiuscolo perché è parte di Dio , e dove risiedeva questa Parola in Jeshùa ? Nel suo profondo? E cos'è il profondo se non mente ? Tu mi insegni che cuore significa mente e io non devo accettare che parola significa mente Perché? L'equazione c'è no che non c'è come dici tu frettolosamente.
Qua' c'è una sequenza che porta a capire e a spiegare lo stato o l'essere umano di Jeshùa con la Parola in lui . È avvenuta una simbiosi . Quando disse " Io sono la Risurrezione" solo chi possiede del divino può dire e fare questo .

C'è da dire che Jeshùa disse che i suoi seguaci con la Fede ( che è Stabilità che è Certezza che è Fermezza ) avrebbero potuto fare anche di più di lui . Non è così?
Col potere della preghiera che è energia pura , forza pura si possono realizzare delle cose .
Vedi le preghiere oggi a favore della pace invocata da tutti .
Tutto ciò non deve essere convalidato necessariamente dagli eruditi anzi , ma dall'esercizio e dalla praticità è dai fatti che provi che ciò è vero.

C'è da dire che chi scrissero i Vangeli all'epoca erano considerati dei pinco pallini eccetto qualcuno ma oggi proprio gli eruditi cercano di capire cosa scrissero questi pinco pallini.

E così oggi penso che ci siamo studiosi magari non riconosciuti , autodidatti, che si documentano scavano indagano e deducono .
Come ti ho sempre detto mi piace l'ascolto, non avrei letto biblistica se avrei avuto dei pregiudizi , ma ho affrontato quegli argomenti che mi sembravano macigni ma che invece infine erano logici . È così è il mio sistema con altri studiosi , non mi và a priori scartare ma prima ascolto , continuo a fate domande ma senza scoraggiare usando termini che chiudono anziché favorire il dialogo .
Quí c'è questo sistema non so perché .
E in ogni caso la persona deve essere indotta a ragionare
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