Noi possiamo invocarlo come vuoi, il punto è capire cosa vuoi provare con questo. Ricordiamoci che con la morte di Yeshùa si sono aperte le porta della salvezza, ma stai certo che non è con un semplice invocare il suo nome che possiamo entrare nella salvezza, perchè Yeshùa ci ha anche indicato la volontà del Padre con le parole e con l'esempio.
Per quando riguarda la tua insistenza nel confondere l'invocare con la preghiera, in precedenza ti avevo fatto vedere il termine greco che precisa la vera preghiera, ma tu non l'hai considerato. Non è come dici tu che se l'invocazione è rivolta a Dio allora è una preghiera, mentre se è rivolta a Yeshùa non è inteso come preghiera. Nessuno dice questo, perchè l'invocazione rimane tale sia verso Dio che verso altri. E poi, non è affatto per come dici, che "il dizionario alla voce Invocare , recita : pregare, supplicare, chiedere?
Il problema è che tu ti sei affidato a un dizionario di lingua italiana e non a quello biblico ed ecco i risultati. Non puoi spiegare una parole greca con un dizionario italiano. Il verbo greco ἐπικαλέω significa: chiamare, denominare, invocare.
Per invocare si intende:
chiamare per sé stesso, nel proprio conto
qualcuno come aiutante
come testimone
come giudice
fare appello.
Come vedi, di preghiera non se ne parla minimamente, e anche se ci fosse stata la voce preghiera, era da intendere come un chiamare in causa. Ed è questo il significato di invocare che i credenti applicavano a Yeshùa, lo chiamavano, lo nominavano, confessando la loro fede in lui. Oppure come ha fatto Giovanni in Apocalisse che ha invoca/chiama Yeshùa dicendo: "Vieni Signore Gesù".
Quindi, perchè dobbiamo forzare il contesto biblico a fargli dire quello che a te piace sentire. Ma dove vedi nello stile degli apostoli che invocavano Yeshùa nel modo come intenti tu? Le Scritture ci dicono chiaramente che gli apostoli per predicare chiesero a Dio, e non a Yeshùa, di avere potere di fare miracoli nel nome di Yeshùa.
"Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù" (Atti 4:29,30).
Perchè questa richiesta, che è si una preghiera, non è stata fatta a Yeshùa? Ma come, invocavano il suo nome e poi non gli chiesero di fare segni e prodigi nel suo nome? Questo non ti fa riflettere che invocare non ha niente a che vedere con il pregare che va fatto solo a Dio? Se questa Scrittura così chiara a te non fa capire questa differenza, allora, caro mio, io non posso aiutarti.
Luigi, sai cosa vuol dire: "Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio" (Lc 10:22)? Significa che prima non aveva. Quindi, che anche la pace ha ricevuto da Dio, per questo può dire che è sua e la da ai suoi, ma in precedenza ti ho mostrato che la fonte della pace è solo Dio. Yeshùa parla in prima persona perché è inviato da Dio, ma lui in realtà è mediatore tra Dio e gli uomini in tutto. Quindi, per mezzo di lui Dio da la pace, la vita, la verità, ecc. Per questo lui diceva che ogni cosa che fa il Padre lui la fa in modo simile, per questo egli è l'immagine di Dio, per questo chi vedere lui vedere il Padre, per questo disse che ha rivelato di Dio, che lo ha fatto conoscere, ecc. Ma tu, leggendo tutto questo, subito arriva a concludere che Yeshùa è Dio, questo perchè trascuri l'intero contesto biblico che presenta Yeshùa quale servo di Dio che ha compiaciuto a pieno il Padre da stabilirlo primogenito, quindi, capo su ogni cosa. Questo spiega la motivazione di questa sua autorità. Se leggiamo le Scritture con un preconcetto dottrinale, sta certo che la convinzione che nessuno ha saputo risponderci, resterà per sempre.Ricorda , Gesù ha detto : Io vi lascio la Pace, vi do la Mia Pace
P.s.: Vedo troppo disordine e così non si arriva da nessuna parte. Non è sparando a raffica versi biblici che si esamina la parola di Dio.