Ok Lella, lo spiego con il testo greco, traducendo parola per parola, senza punteggiatura come sull'originale e senza cambiare niente. Ho cercato di rendere il tutto nel piu' chiaro dei modi possibile.
οἴδαμεν (sappiamo) δὲ (poi) ὅτι (che) ὁ (il) υἱὸς (figlio) τοῦ (di) θεοῦ (Dio) ἥκει (e' venuto) καὶ (e) δέδωκεν (ha dato) ἡμῖν (a noi) διάνοιαν (intelligenza) ἵνα (affinche') γινώσκομεν (conosciamo) τὸν (il) ἀληθινόν (vero) καί (e) ἐσμεν (siamo) ἐν (in) τῷ (il) ἀληθινῷ (vero) ἐν (in) τῷ (il) υἱῷ (figlio) αὐτοῦ (di lui) Ἰησοῦ (Gesu') Χριστῷ (Cristo) οὗτός (questo) ἐστιν (e') ὁ (il) ἀληθινὸς (vero) θεὸς (Dio) καὶ (e) ζωὴ (vita) αἰώνιος (eterna)
Messo tutto insieme, abbiamo:
sappiamo poi che il figlio di Dio e' venuto e ha dato a noi intelligenza affinche' conosciamo il vero e siamo nel vero nel il figlio di lui Gesu' Cristo questo e' il vero Dio e vita eterna.
Questa e' la traduzione del testo parola per parola, senza trucchi

. Proviamo ad applicare la traduzione trinitaria CEI e vediamo se sorgono problemi:
sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna.
Altra traduzione, questa volta la Nuova Riveduta:
Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.
Ho evidenziato in grassetto le parti che non corrispondono al testo. Partiamo con la CEI. La prima parte corrisponde perfettamente, fino a "il vero Dio": il testo riporta soltanto "il vero",
senza "Dio". Andando avanti, ancora viene aggiunto
Dio a "e siamo nel vero". Andando avanti, tutto ok fino alla fatidica frase "egli e' il vero Dio e la vita eterna", in cui
egli e' inserito al posto di
questo e poi viene aggiunto l'articolo nominativo
la, che non compare sul testo in greco.
Anche la NR deve aggiungere
colui che e', poi lo aggiunge di nuovo, poi aggiunge
cioe' per far quadrare il discorso, poi, come la CEI, cambia
questo con
egli e aggiunge l'articolo determinativo "la" a "vita eterna".
Vediamo ora di capire se si puo' ottenere una traduzione sensata senza dover aggiungere e modificare, ma semplicemente cercando di capire cosa sta dicendo Giovanni. La parola "il vero" (ὁ ἀληθινὸς, ho alethino's) compare tre volte e
non e' un aggettivo perche' ha l'articolo ed e' quindi un
sostantivo; se fosse aggettivo, dovrebbe avere un sostantivo a cui riferirsi,
ma questo sostantivo non c'e' (ed e' per questo che CEI e NR lo aggiungono, come visto sopra). Questo dettaglio grammaticale ci permette di stabilire che la parola "vero" non qualifica un sostantivo ma
e' essa stessa il sostantivo, e va tradotta esattamente come compare sul testo:
il vero, la verita'. Altra cosa da notare e' la preposizione
ἐν (en), che abbinata a
τῷ υἱῷ (to' huio', il figlio) al dativo assume
valore strumentale, anche perche' poco prima il testo ci dice che e' stato Cristo a darci l'intelligenza per conoscere, e va quindi tradotta
"per mezzo di".
Quindi, sappiamo che la parola "vero" non e' un aggettivo ma un sostantivo e va tradotto con "il vero" nel senso di "verita'" e sappiamo che la preposizione "in" e' strumentale e quindi va tradotta con "per mezzo di". Proviamo ad applicare tutto cio' al testo senza dover aggiungere nulla per far tornare le cose:
sappiamo poi che il figlio di Dio e' venuto e ha dato a noi intelligenza affinche' conosciamo la verita' e siamo nella verita' per mezzo del figlio di lui Gesu' Cristo
Adesso iniziamo ad aggiungere la punteggiatura, necessaria per dare un senso compiuto al discorso:
sappiamo poi che il figlio di Dio e' venuto e ha dato a noi intelligenza affinche' conosciamo la verita'; e siamo nella verita' per mezzo del figlio di lui Gesu' Cristo
Va messo il punto e virgola o la virgola (come fanno giustamente le traduzioni CEI e NR) per il seguente motivo: quando dice "il figlio e' venuto... affinche' conosciamo usa il
congiuntivo, mentre quando dice "siamo nella verita'" usa il
presente indicativo, quindi la congiunzione ἵνα (i'na, affinche')
si riferisce solo al congiuntivo e le due frasi sono separate: "affinche' conosciamo", ma non "affinche' siamo". Quindi, si inserisce il punto e virgola o la virgola per separare le due frasi. Con questa costruzione, con il punto e virgola,
καί (ka'i, e) va in inizio di frase e diventa
consecutivo, e va quindi tradotto "e per questo, e infatti, e cosi'". Ecco dunque la traduzione corretta fino a questo punto:
sappiamo poi che il figlio di Dio e' venuto e ha dato a noi intelligenza affinche' conosciamo la verita', (;) e quindi siamo nella verita' per mezzo del figlio di lui Gesu' Cristo
Passiamo adesso alla fatidica frase presunta trinitaria:
"questo e' il vero Dio e vita eterna", letteralmente per come appare nel testo greco. Vediamo le traduzioni:
egli è il vero Dio e la vita eterna (CEI)
egli e' il vero Dio e la vita eterna (NR)
questo è il vero Dio, e la vita eterna (Diodati)
questo è il vero Dio e la vita eterna (ND)
La CEI e la NR cambiano "questo" in "egli" e aggiungono l'articolo a "vita eterna", mentre la Diodati e la Nuova Diodati traducono bene "questo" ma aggiungono anch'esse l'articolo (la Diodati mette anche una virgola).
Proviamo ad aggiungere solo la punteggiatura, ma in un posto diverso:
questo e' il vero, Dio e vita eterna
Siccome precedentemente per ben due volte il testo parla della verita',
la terza volta spiega cosa e' questa verita': Dio e vita eterna. In questo modo, non dobbiamo neppure aggiungere l'articolo
la a "vita eterna" e tutto il testo acquista senso compiuto senza dover apportare modifiche o aggiungere parole non scritte per far quadrare il filo del discorso, e quindi la traduzione completa sara':
sappiamo poi che il figlio di Dio e' venuto e ha dato a noi intelligenza affinche' conosciamo il vero; e quindi siamo nel vero per mezzo del figlio di lui Gesu' Cristo. Questo e' il vero, Dio e vita eterna.
Detto ancora meglio in italiano:
sappiamo poi che il figlio di Dio e' venuto e ha dato a noi cognizione affinche' conosciamo la verita', e quindi siamo nella verita' per mezzo di suo figlio Gesu' Cristo. Questa e' la verita': Dio e vita eterna.
Questa traduzione rende lo stesso identico senso di un'altra frase detta da Gesu' in persona, in Gv 17:3:
"Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo"(CEI). Qui il testo utilizza la stessa costruzione: αὕτη (questa) δέ (infatti) ἐστιν (e') ἡ (la) αἰώνιος (eterna) ζωὴ (vita), e poi spiega cos'e' questa vita eterna, ossia "che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato", distinguendo Dio da colui che ha mandato.
La stessa costruzione la troviamo in 1Gv 5:11, poco prima del versetto in questione: καὶ (e) αὕτη (questa) ἐστὶν (e') ἡ (la) μαρτυρία (testimonianza), e poi spiega cos'e' questa testimonianza.
Quindi, come vedi, non sono io ad aggiungere, come se ci guadagnassi qualcosa. In realta' ci perderei molto, perche' posso mentire a me stesso ma non a Dio. Sono invece le traduzioni trinitarie a modificare ed aggiungere per sostenere la loro dottrina. La salvezza non viene dalle Scritture, ma esse costituiscono insegnamento per chi cerca la perfezione. Inoltre, se una cosa e' giusta e corrispondente al vero, va sposata, a prescindere dall'origine, invece di restare ancorati nell'errore solo per paura di inoltrarsi in un territorio sconosciuto. Quello che e' giusto e' giusto. O vuoi restare legata a qualcosa che non corrisponde al vero? Sei alla ricerca della verita' o cerchi solo di dimostrare a te stessa che cio' che credi e' la verita'?