Re: ATTI: 20:28
Inviato: lunedì 8 settembre 2014, 14:19
ciao Giovanni pace a te
-la traduzione operata dalla Tmn è comune in ambito protestante o comunque non cattolico
-la prima traduzione da te citata è invece propria delle bibbie cattoliche
1)è da notare di come la traduzione operata in ambito cattolico manca da tutti i più autorevoli nonché antichi manoscritti(è presente solo in codici bizantini non precedenti al XII secolo
2)la traduzione della Tnm è invece in linea con i più antichi ed autorevoli manoscritti
3)il testo greco dice letteralmente:διὰ τοῦ αἵματος τοῦ ἰδίου
per mezzo del sangue del proprio.
in greco l’attributo “proprio” è spesso utilizzato per indicare un parente stretto o una persona particolarmente cara, ed è per questo che alcuni traduttori in Atti 20:28 vedono un riferimento al figlio come a colui che è il beneamato di Dio.
credo che la traduzione più corretta sia la seguente:
la chiesa di Dio che Egli si è acquistata con il sangue del suo proprio [figlio]
inoltre la traduzione cattolica(operata sia in buona che in cattiva fede) contraddice lo stesso dogma trinitario:colui che è morto e ha versato il suo sangue è l'uomo Gesù e non Dio. E’ l’uomo Gesù che soffre e muore sulla croce e non di certo Dio. Dire il contrario stando alla stessa dottrina trinitaria è considerato bestemmia.
Va inoltre considerato che in nessun altro punto della scrittura si parla mai di “sangue di Dio”, ma al contrario si fa riferimento continuamente al “sangue del figlio”. Infine, questo verso non è mai stato usato dai padri della chiesa durante le diatribe con gli ariani; questo dimostra che gli stessi padri della chiesa comprendevano il verso come riferito al sangue del figlio.
fonte:Angelo Ficara,il germoglio di David
-la traduzione operata dalla Tmn è comune in ambito protestante o comunque non cattolico
-la prima traduzione da te citata è invece propria delle bibbie cattoliche
1)è da notare di come la traduzione operata in ambito cattolico manca da tutti i più autorevoli nonché antichi manoscritti(è presente solo in codici bizantini non precedenti al XII secolo
2)la traduzione della Tnm è invece in linea con i più antichi ed autorevoli manoscritti
3)il testo greco dice letteralmente:διὰ τοῦ αἵματος τοῦ ἰδίου
per mezzo del sangue del proprio.
in greco l’attributo “proprio” è spesso utilizzato per indicare un parente stretto o una persona particolarmente cara, ed è per questo che alcuni traduttori in Atti 20:28 vedono un riferimento al figlio come a colui che è il beneamato di Dio.
credo che la traduzione più corretta sia la seguente:
la chiesa di Dio che Egli si è acquistata con il sangue del suo proprio [figlio]
inoltre la traduzione cattolica(operata sia in buona che in cattiva fede) contraddice lo stesso dogma trinitario:colui che è morto e ha versato il suo sangue è l'uomo Gesù e non Dio. E’ l’uomo Gesù che soffre e muore sulla croce e non di certo Dio. Dire il contrario stando alla stessa dottrina trinitaria è considerato bestemmia.
Va inoltre considerato che in nessun altro punto della scrittura si parla mai di “sangue di Dio”, ma al contrario si fa riferimento continuamente al “sangue del figlio”. Infine, questo verso non è mai stato usato dai padri della chiesa durante le diatribe con gli ariani; questo dimostra che gli stessi padri della chiesa comprendevano il verso come riferito al sangue del figlio.
fonte:Angelo Ficara,il germoglio di David