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Yeshùa e la legge penale

Inviato: mercoledì 27 agosto 2014, 6:31
da marco
L'evangelista Giovanni, nel cap 8,1-11, del suo vangelo, ci narra la storia della donna adultera.
Questa donna, sorpresa in adulterio, quindi in flagranza di reato, meritava la pena di morte.
Legalmente di sicuro. Certo, perchè viveva in un contesto giuridico, dove sicuramente ella sapeva che una trasgressione del genere l'avrebbe pagata con la morte.
Vi riporto un esempio. Negli Stati Uniti, i reati di frode fiscale, sono puniti severamente, forse anche con la galera.
In Italia, sono considerati reati minori, al massimo una sanzione pecuniaria.
Quindi se commettessi questo reato negli Stati Uniti, non potrei lamentarmi se finissi in prigione.
E' la legge e deve essere accettata.
Ritorniamo alla donna adultera. Yeshùa la perdona. I Farisei lasciando cadere ogniuno la propria pietra a terra, si ritirano dalla scena. La donna viene graziata.
Bellissima scena. Commovente. Ma se dovessimo applicarla a tutti i trasgressori della legge, il mondo sarebbe un Far West.
La legge va rispettata. La legge, non può perdonare. Il perdono deve essere chiesto a Dio.
E' Dio a perdonare.
Come poter intendere nella giusta maniera questo passo di Gv?

Re: Yeshùa e la legge penale

Inviato: mercoledì 27 agosto 2014, 7:04
da stella
Ciao Marco ...
Come interpretare nella giusta maniera?
Boh ci sarà una giusta maniera! beh credo come la interpretiamo noi qui ,ognuno di noi ha un suo modo di interpretare ..
Io sono impulsiva scrivo quello che mi è venuto subito da dire così spontanea ... Non stava a loro giudicarla ...Chi erano loro ( i farisei ) da condannarla?.

Re: Yeshùa e la legge penale

Inviato: mercoledì 27 agosto 2014, 15:27
da ארמאנדו אלבנו
E se l'interpretazione esatta del comandamento nella torah era diversa da quella che comunemente intendevano gli ebrei?

Se Dio avesse dato quel comandamento allo scopo che gli ebrei dovessero arrivare a capire la misericordia e il perdono?
Se consideriamo che Cristo non ha abolito nulla allora deve pur esserci una spiegazione. Cristo ha fatto capire la misericordia e il perdono.

Questo è quello che ho pensato. Magari qualcuno riuscirà a controbbatermi.

Re: Yeshùa e la legge penale

Inviato: giovedì 28 agosto 2014, 7:21
da marco
Quindi cara Stella, Yeshùa disse quelle parole perchè i farisei non avevano il potere di condannare?
Caro Armando Albano, va bene il concetto di misericordia, ma se prendessimo questo episodio e lo applicassimo a tutti quelli che commettono un reato, le carceri sarebbero vuote.
Vorrei vedere come si potrebbe vivere tranquillamente in città.

Re: Yeshùa e la legge penale

Inviato: giovedì 28 agosto 2014, 8:09
da stella
Caro Marco ...
Partiamo che questi versetti che tu hai citato ,si presume che non facciano parte del manoscritto originale del vangelo di Giovanni.
Probabilmente fu aggiunta in un secondo tempo ,perché faceva parte della tradizione orale ...
Alcuni studiosi pensano ,concordano che alcuni scrivani l' anno aggiunta ai manoscritti greci ...
Leggendo un po' tutto il capitolo 7 e 8 ci rendiamo conto che interrompe la logica ...
Quindi questa interruzione inserita nel testo ,,non può secondo me dare una risposta alla domanda inserita da te..GESÙ E LA LEGGE PENALE ...bisogna indagare più in profondità ...
Ecco che la mia prima reazione e quella di dire CHI ERANO LORO DA CONDANNARLA ..non erano forse anche loro peccatori?
Se continuiamo poi con il vers 12 ecco che vediamo Gesù ...come LA LUCE DEL MONDO .
Quindi della sua missione divina ...