Giovanni 6:62

trizzi74
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Giovanni 6:62

Messaggio da trizzi74 »

Ciao Gianni, ho letto i tuoi due articoli dedicati a quei versetti usati da chi crede nella preesistenza letterale di Gesù, però non ho trovato nulla su Giovanni 6:62 che dice." Allora cosa succederebbe se vedeste il Figlio dell’uomo ascendere dov’era prima?"

Secondo te come andrebbe interpretato questo versetto?
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
natzarim
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da natzarim »

Io credo sia una metafora come quella di Giovanni 3 quando parla con Nicodemo
marco
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da marco »

Caro Trizzi l’esegesi di Gv 6,62 non può che seguire la stessa strada interpretativa imboccata per passi simili: la Gloria di Gesù (Messia) era preesistente nella mente di Dio.
Ma in cuor tuo, tu credi a questo? Io non più. Dopo quattordici anni di studio biblico, di lettura continuativa e quotidiana della Bibbia, sono persuaso che quell’uomo è Dio. In che modo abbia potuto prendere una corpo finito Colui che per natura è incommensurabile, resta un mistero che appartiene alla sfera celeste. Ma a Dio nulla è impossibile.
La rivelazione sul Figlio non si è conclusa assolutamente con i quattro Vangeli. Molto anzi moltissimo resta ancora da rivelare. Vogliamo veramente credere che Gesù abbia rivelato tutto a quei pescatori? O meglio, accettiamo l’idea che loro compresero appieno la Sapienza che proferiva Gesù? Alla seconda moltiplicazione dei pani avevano già dimenticato l’esperienza avuta nella prima.
Nel Vangelo di Matteo, Gesù, chiede agli Apostoli: ma voi chi dite che io sia? Credo sia una domanda aperta a tutti i figli di Dio. La risposta di Pietro avallata da Gesù la conosciamo. Ma è tutto racchiuso in quell’affermazione? La rivelazione inizia e termina lì? Secondo me no.
Luigi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da Luigi »

Caro Marco sono d'accordo con te.
per di più ,un giorno IL Signore Gesù ha detto ai Suoi discepoli:
Giovanni 14:28
Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado, e torno da voi"; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me.NR


Ora quanti speculano sulla identità del Figlio di D-o, leggendo queste Sue parole ,concludono che LUI non è D-o "sebbene si legge in molteplici passi della scrittura",
e non si domandano ,
se LUI è solo un uomo, come osa, paragonarsi a D-o Padre ?
Saluti
chelaveritàtrionfi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Il figlio dell'uomo è il soggetto. Dan 7:13,14 che viene sulle nubi fino al vegliardo (Dio) e gli viene dato potere gloria sulle nazioni per costituire un regno che non sarà mai distrutto. E' una figura messianica e la linea va ricercata in una particolare letteratura giudaica a partire dal periodo post babilonese con Ezechiele. .. e poi chi usa queste espressioni si identifica.
Per aprire le porte ci vogliono le chiavi
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
marco
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da marco »

Dal mio punto di vista, discutibile al pari di qualunque altra idea umana in merito, Gesù non è solamente il Messia di Israele. Si è fatto sì conoscere come tale, ma ha lasciato una porta aperta su qualcos’altro. Ciò traspare, a mio avviso, leggendo le testimonianze degli Evangelisti.
Matteo ci narra che gli Apostoli credettero e professarono per la prima volta che lui è il Figlio di Dio quando, alle prime luci dell’alba, lo videro camminare sulle acque.
Marco ci descrive il potere di Gesù di rimettere i peccati e di leggere i cuori.
Luca ci riferisce del concepimento più unico che raro.
Giovanni ci presenta il Figlio speculare al Padre.
E’ possibile trovare tracce bibliche di un figlio di Dio che abbia almeno avuto una sola esperienza con il Padre simile a quelle che ha sperimentato Gesù in vita? Inoltre nei rapporti intercorsi tra Dio e i suoi prescelti, narrati nelle Sacre Scritture, gli autori stanno bene attenti a separare i due protagonisti: Dio si rivolge agli uomini, che ascoltano e riportano il messaggio divino. Nel NT ho l’impressione che questa separazione sia quasi azzerata. Gesù non si reca in luoghi adatti alla teofania per ricevere da Dio. Gesù per profetizzare non ha bisogno di vedere visioni in sogno che debbano essere interpretate da angeli. Lui agisce con l’autorità insita nella sua persona. In Lui risiede la pienezza della Divinità come mai in nessun altro uomo biblico. Queste anomalie, che sono tali se si considera Gesù come un uomo al pari di noi, mi fanno protendere verso l’idea che il Creatore abbia voluto prendersi un corpo per assimilarsi alla sua creatura. Come si conviene a Colui che nulla è impossibile. Dio si è abbassato alla condizione umana per essere più affine a noi. In un certo senso, la sofferenza e la morte, fanno parte del progetto di Dio. Io ci vedo, nell’umanità di Dio in Gesù, l’Amore massimo che Egli ha voluto dimostrare all’uomo. Non un creatore qualsiasi che vive nelle sfere celesti ma il Creatore che ha voluto condividere la condizione precaria di questa creazione con la sua creatura.
chelaveritàtrionfi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Dov'è scritto che Dio si prende corpi e si mischia in mezzo agli uomini? Dov'è scritto che si umilia?
Cosa fa Mosè quanto è al cospetto di Dio?
Chi poteva accedere al Santo dei Santi?
Chi era escluso dalla Sua presenza?
Come si dovevano mostrare i prescelti che potevano andare al Suo cospetto?

Un pò di Storia anche non guasta.

Prima che Israele (intesa come regione) avesse un re, le guide erano "i giudici" (detto con semplicità). I discendenti di Aronne (il levita) erano coloro designati al sommo sacerdozio. Poi il popolo volle un RE perchè i popoli vicini lo avevano. Il re aveva alte cariche e lo possiamo notare fino a Davide. Il sommo sacerdote aveva le sue funzioni ed i leviti avevano diversi compiti. Utilizzando un linguaggio moderno, i sacerdoti si occupavano anche delle questioni dottrinali. Dopo l'esilio la figura del re scomparve ed apparve quella del governatore. Fu dapprima Zorobabèle (che era un discendente di Davide) il governatore degli esuli al ritorno (insieme al sacerdote Yeshùa - Iesua _ Giosuè) e poi Neemia (in base ai libri di Esdra e Neemia). Ma tutto il popolo era dominato da un re straniero, in quel tempo il re persiano.

La linea sacerdotale cambia. Seppur si considera la discendenza levitica di Aronne avente per diritto (divino) questo titolo, poi essa si restringe ad una fazione : i figli di Sadòk, considerati gli eredi del tempio (Ez 48:11). Ezechiele nomina decine di volte il "figlio dell'uomo". COsì Esdra è un sommo sacerdote, scriba, esperto nella legge di Dio ed è un SADOCITA. Nel II secolo a.E.V. arriviamo ad Onia (ritenuto erroneamente l'unto che viene ucciso il Dn 9:26 facendo un tonfo nel vuoto e screditando la cronologia corretta della visione) sempre della stessa discendenza.

In quel tempo iniziano ad emergere diverse fazioni in ambito giudaico. C'erano i sadociti, c'erano i sapienti e c'erano gli enochiani (o enochiti) che facevanop riferimento ad Enoc, colui che camminò con Dio e non conobbe la morte. Un tempo c'era anche Melchisedek... re di SAlem (città della pace) e Sommo Sacerdote del Dio Altissimo. .........Yeshùa sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedek


I farisei (che erano i separati) si erano dissociati dai fratelli aristocratici "suddacei". Ogni linea aveva le sue credenze ed ogni fazione seguiva una linea.

Ci sono tante porte con tante serrature.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Luigi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da Luigi »

Dov'è scritto che Dio si prende corpi e si mischia in mezzo agli uomini?
Cosa fa Mosè quanto è al cospetto di Dio?
Chi poteva accedere al Santo dei Santi?
Chi era escluso dalla Sua presenza?
Come si dovevano mostrare i prescelti che potevano andare al Suo cospetto?
Caro clvt, è forse impossibile a D-o ,di decidere e manifestarsi alla Sua creatura con fattezze umane ?
Ecco leggo Genesi 18, dove recita che Yhwh appare ad Abramo, e ti suggerisco di leggerlo e meditarlo a lungo , per non incorrere nell'errore di darne, conclusioni superficiali.

Genesi 18, 1 Il SIGNORE "Yhwh" apparve ad Abraamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della sua tenda nell'ora più calda del giorno. 2 Abraamo alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano davanti a lui. Come li ebbe visti, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: 3 «Ti prego, mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo!

Il verso 1 recita che è "Yhwh" che appare al patriarca, e gli appare in forma di tre uomini, tanto che Abramo si prostra nanti a loro , e al singolare ,GLI dice al verso 3, "Ti prego, mio Signore "Yhwh" ";
eppure erano tre.

Poi alla richiesta di Abramo, non risponde uno solo di Loro, ma tutti è tre , al verso 5 << Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto».>>
Ora se Uno solo era Yhwh, e gli altri due angeli..., questi mai avrebbero parlato alla presenza di Yhwh.

Poi la scrittura recita che si esprimono ,ora al plurale ed ora al singolare:
9 Poi essi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?
Ed egli rispose: «È là nella tenda». 10 E l'altro: «Tornerò certamente da te fra un anno; allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
13 Il SIGNORE "Yhwh" disse ad Abraamo: «Perché mai ha riso Sara, dicendo:...
14 Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il SIGNORE "Yhwh" ?


Dunque, è innegabile che erano tre uomini , e quando si esprimevano, il testo sacro recita "in tutto il capitolo" che ,era Yhwh che parlava con Abramo , con sembianze umane..
Si potrebbero scrivere libri su questo capitolo, dove tanti sono i spunti di riflessione.
Saluti
speculator2
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da speculator2 »

Dove ci sono tre persone, o sono persone uguali o solo leggermente diverse, oppure uno di loro ha il compito di dirigere o comandare.

A quello dei tre che comandava si è rivolto Abramo.
speculator2
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da speculator2 »

Per Abramo erano semplicemente tre Forestieri che venivano alla sua tenda e le parole che usa non hanno a che fare con l'identità Angelica o di inviati oppure di Dio ma credo fossero parole con cui Abramo si identificava come servitore di jahvè e venivano usate nella cultura per ricevere gli ospiti.
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