Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

marco
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da marco »

Dn 12:2: "Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia"
Infatti nessun richiamo alla seconda possibilità: al risveglio una categoria andrà alla vita eterna un'altra all'infamia eterna.

Gv 5:28-29: "perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio"
Anche qui due categorie: la risurrezione di vita e quella di giudizio.

Ap 20:6: "Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni."
Qual è questa prima risurrezione? Lo dice Giovanni al versetto 4: Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni;
Ecco chi sono!! Queste persone passano dalla morte alla vita eterna all'istante, senza incorrere nel Giudizio. In Gv In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. Più chiaro di così?
bgaluppi ha scritto: Chiediti anche: visto che senza il Messia non c'e' riscatto e salvezza, tutti coloro non ebrei che sono vissuti e morti prima della nascita del Messia, sono condannati per esser stati sfortunati a nascere troppo presto?
Caro Antonio leggiamo Gv 5,25: In verità, in verità vi dico: L'ora viene, anzi è VENUTA, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno.
Stiamo bene attendi, tutte le persone che sono morte prima del Sacrificio sulla croce, udranno la voce del Figlio di Dio, tutti indistintamente, ma solo chi era predisposto ad accoglierla, vivrà.
Non solo, Yeshùa dice: 28 Non vi meravigliate di questo, perché l'ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 29 e ne usciranno; quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna.
Non c'è nessun accenno al Millennio. I morti che udranno la sua voce usciranno per ricevere la giusta ricompensa. I cattivi avranno una risurrezione di condanna.
Il regno sacerdotale menzionato nel cap. 20 di Ap è spirituale e dura mille anni un tempo simbolico.
Solo Dio conosce l'esatta durata.
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Gianni
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da Gianni »

Perché risurrezione di condanna? Gv 5:29 parla di risurrezione di κρίσις (krìsis), “prova/selezione/giudizio”. Che può essere di condanna oppure no.
Se fosse solo di condanna, che senso avrebbe risvegliare dei morti per farli morire di nuovo? Per far sapere loro perché sono condannati a morte? Condannati poi in base a cosa, a quale legge (di cui magari non hanno neppure saputo l’esistenza)? Non sarebbe giustizia ma crudele ingiustizia.
Scrive Giovanni: “Vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco”. - Ap 20:12-15.
Qui è indicata una certa sequenza: la morte e la tomba vengono eternamente distrutti insieme a chi non è trovato scritto nel libro della vita, ma dopo la risurrezione. Prima di ciò e dopo la risurrezione c’è il giudizio (krìsis); alla fine i risuscitati saranno giudicati “ciascuno secondo le sue opere”. È nel Millennio che tutti i morti (tra cui neonati, aborti, bambini, incapaci di intendere e di volere) avranno la loro vera opportunità di conoscere il Regno di Dio, cosa che non ebbero in vita. “Il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent'anni”. - Is 65:20.
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francesco.ragazzi
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Gianni,
Scrivi : È nel Millennio che tutti i morti (tra cui neonati, aborti, bambini, incapaci di intendere e di volere) avranno la loro vera opportunità di conoscere il Regno di Dio, cosa che non ebbero in vita.
Credo che questa sia una supposizione perchè non è scritto da nessuna parte.-
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Gianni
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da Gianni »

"Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti". Così è scritto. Si tratta di tutti i morti, Francesco. Oppure tu vuoi fare una selezione dei morti? E in base a cosa?
ilvigilante
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da ilvigilante »

La questione dei morti, della risurrezione, del giudizio, dei mille anni... è stata affrontata ampiamente in un'altra discussione con gli stessi dubbi e ipotesi.
Qui l'argomento è 1Pt 3:19-20.
Lo studio di Gianni linkato pare sia esaustivo, ma essendo molto articolato e arricchito delle diverse vedute, mi aspettavo altri commenti in proposito.
Per esempio a me pare un pochino inusuale credere all'esistenza di quel "secondo cielo" che sarebbe stato attraversato durante l'ascensione di Cristo.
Torniamo in tema?
marco
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da marco »

Caro Gianni pensiamo di conoscere in maniera così minuziosa tutti i cavilli processuali che verranno intavolati durante il giorno del Giudizio di Dio?
Si, perché se ti poni domande del tipo: che senso avrebbe risvegliare dei morti per farli morire di nuovo, condannati poi in base a cosa? Queste domande non ci portano da nessuna parte.
Ma si può pensare veramente che Dio abbia realmente davanti a se un libro della vita con tutti i nomi dei salvati?
Quindi se il libro viene usato in maniera simbolica, significa che neanche chi scrisse Ap sapeva in che modo Dio conservi il ricordo delle persone (io azzarderei a mente) anche perché tutto ciò che riguarda le modalità, le attenuanti, le accuse e tutto il resto, sono esclusività di Dio. A noi non è dato sapere come Dio si comporterà con un aborto. Queste domande che scaturiscono dalle nostre preoccupazioni resteranno senza risposta. O pensiamo di conoscere così bene Dio da fare le sue veci?
Caro Gianni nei Vangeli Yeshùa parla di una seconda possibilità data all'uomo?
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Gianni
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da Gianni »

Vedi, Marco, io noto spesso che le persone fanno affermazioni sulla base di ciò che credono di sapere o di aver capito dalla Bibbia. Poi, a ben vedere, si scopre che la loro conoscenza è parziale. E non solo, perché mostrano di non saper ragionare su passi che magari nulla c’entrano con una certa questione ma che pur rivelano molto su quella questione, perchè non hanno un'ampia conoscenza della Scrittura.
Faccio un esempio:

“[Yeshùa] prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. E tu, o Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino ad oggi. Perciò, vi dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua»”. - Mt 11:20-24.

Ora, i gravissimi peccati dei sodomiti sono noti. Eppure, nel giorno del giudizio ci saranno anche i sodomiti. Con la loro morte hanno pagato i loro peccati. Ma un nuovo giudizio dovranno affrontarlo. E lo affronteranno in una situazione meno svantaggiata dei cafarnaesi che respinsero Yeshùa, che pure avranno l’opportunità di una sorte diversa.
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bgaluppi
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da bgaluppi »

Questa che ha detto Gianni e' una cosa molto importante: qual'e' il prezzo che paghiamo per il nostro peccato? La morte. Ma Yeshua stesso dichiara che i sodomiti saranno presenti nel giorno del giudizio. Ora, essi, come ogni uomo, hanno gia' pagato per il proprio peccato e sono morti, quindi che senso avrebbe risuscitarli nell'ultimo giorno per condannarli di nuovo? Inoltre, la risurrezione e' una grazia che Dio ci fa, poiche' la morte fisica e il ritorno alla terra basta come condanna; perche', dunque, risuscitare chi ha gia' subito la condanna a morte? Perche' risuscitare Adamo, che ha ampiamente pagato per la sua disobbedienza? Perche' risuscitare tutti gli uomini?

"Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti" (non solo alcuni)

Ma dall'albero del quale coloro che mangiano i frutti hanno la saggezza di distinguere bene e male, non mangerai, perche' nel giorno in cui ne mangerai, incorrerai nella pena di morte. - Gn 2:17 (Pseudo-Jonathan)

Perche' sei polvere e tornerai alla polvere; ma dalla polvere sei destinato a risorgere, per rendere conto di tutto cio' che hai fatto, nel giorno del grande giudizio. - Gn 3:19 (Pseudo-Jonathan)

Bereshit Rabba 20:10 spiega che il ritorno alla polvere suggerisce la risurrezione, come aggiunge lo Pseudo-Jonathan al testo di Bereshit. E' ovvio che Adamo non puo' salvarsi per fede, ma vedra' la risurrezione pur essendo gia' stato condannato a morte. Possiamo, dunque, vedere in Adamo ogni essere umano che non riceve la grazia tramite il Messia, che subisce la condanna a morte per i propri peccati e che sara' risorto in vista del giudizio; non sara' certo risorto per essere immediatamente condannato di nuovo alla morte, poiche' la condanna a morte l'ha gia' subita.
marco
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da marco »

Caro Gianni se prendiamo per buono ciò che hai scritto, come ci mettiamo con ciò che afferma Paolo in 1Tm5?
(la vedova) al contrario quella che si da ai piaceri, anche se vive, è già morta.
Perché Paolo la classifica come morta se consapevole di una seconda possibilità?
Non avrebbe dovuto essere almeno così categorico. Che ne dici?
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bgaluppi
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Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da bgaluppi »

Lascia che i morti seppelliscano i loro morti. Marco, qui ci sono due diverse tipologie di "morti". Sai definirle?
Dn 12:2: "Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia"
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Quindi molti gia' morti risorgeranno e poi, subito dopo, moriranno di nuovo. :-?
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