Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10152
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da Gianni »

Caro Marco, c'è una risurrezione per la vita e una per il giudizio. Non sono la stessa cosa. Una è per i giusti e l'altra per gli ingiusti. Se Dio risuscitasse solo per condannare alla distruzione eterna, a che mai servirebbe la risurrezione degli ingiusti?

Caro Francesco, si muore una volta sola, vero, ma poi devi tener conto della seconda morte di cui parla la Bibbia.
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da marco »

Caro Gianni, secondo me, la risurrezione è una parola usata nella Bibbia per indicare un qualcosa che accadrà all'uomo dopo la morte. Viene usata in maniera simbolica.
Non credo che sia corretto prenderla alla lettera come se fosse una regola matematica.
Ad un morto come si può fargli ascoltare la sua condanna definitiva, se non risvegliandolo? Ecco che, in simbolo, viene riportata la parola risurrezione.
Sono idee umane, anche se ispirate, come del resto il simbolo dei nomi scritti nel libro della vita, infatti a Dio non occorre un libro per scrivere come non occorre un tribunale o un giorno.
L'istante dopo la morte, Dio ha già giudicato la persona, perché in Lui il tempo non esiste. I malvagi non vedranno la Gerusalemme celeste, per loro ci sarà l'oblio, il nulla, forse neanche il ricordo.
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da marco »

Gianni ha scritto:Caro Francesco, si muore una volta sola, vero, ma poi devi tener conto della seconda morte di cui parla la Bibbia.
La morte seconda è l'oblio eterno. Non significa che occorre ritornare in vita per riviverla. Yeshùa paragona le due possibilità: la risurrezione a vita eterna e la morte seconda.
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da marco »

Caro Gianni analizziamo le parole di Yeshùa: Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».
Onestamente è difficile credere che Yeshùa si riferisse, anche, al Millennio.
Prima di queste parole "forti" Yeshùa dice alla donna accusata di adulterio: E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».
Perché d'ora in poi non doveva peccare più? Se ci sarà un'altra possibilità, perché con lei è stato così categorico?
Come lo è stato con i farisei qualche istante dopo?
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10152
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da Gianni »

Caro Marco, mi viene in mente un povero cinese che non ha mai sentito parlare non solo di Bibbia, ma non sa neppure chi fosse Yeshùa. Oppure un selvaggio africano nelle stesse condizioni. Oppure un derelitto che ha vissuto tutta la vita nella miseria, nelle privazioni e nelle sofferenze. Fai tu: hai a disposizione miliardi di persone in queste condizioni, senza didenticare le decine di miliardi di persone morte nel passato, compresi egizi, indiani, greci e moltissimi altri che del Dio d'Israele non hanno mai udito in vita loro.
Ora tu mi vieni a dire che tutti questi miliardi di persone sarebbero risuscitate per essere coscienti che sono condannate a morire di nuovo e per sempre.
Certo è una veduta, ma mi pare più adatta a un prete pieno di peccati che la domenica mattina punta un dito minaccioso durante la sua terribile predica, giudicando e condannando.

"Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo" (Ef 4:20). O forse sì?
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da marco »

No, no caro Gianni, errore. La conoscenza di Dio, del Dio vero, manifestata nei tempi passati attraverso Abramo, Mosè e i profeti, e in ultimo per mezzo di Yeshùa serviva e serve per formare un popolo sacerdotale e non l'esclusività della vita eterna. Dio è Dio di tutti gli uomini. Quindi gli ebrei erano il popolo scelto da Dio per servirLo in quella maniera sacerdotale, ora con Cristo siamo noi i nuovi sacerdoti. E lo siamo fin d'ora. Infatti Lo serviamo come Egli vuole: in spirito e verità.
Il cinese, l'africano o il derelitto non sono sacerdoti ma uomini come lo erano tutti i popoli che abitavano la terra ai tempi di Mosè. Di questi uomini, Dio ne terrà conto in maniera diversa, in base alle loro opere. Un pò come scrive Paolo in Rm 2,12-16.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da bgaluppi »

Francesco, scusa se non ti ho risposto, ma andate veloci e in questo periodo sono molto occupato. Stasera' lo faro' volentieri. :-)
Avatar utente
francesco.ragazzi
Messaggi: 1215
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 18:17

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Marco,
Affermi : Il cinese, l'africano o il derelitto non sono sacerdoti ma uomini come lo erano tutti i popoli che abitavano la terra ai tempi di Mosè. Di questi uomini, Dio ne terrà conto in maniera diversa, in base alle loro opere. Un pò come scrive Paolo in Rm 2,12-16.

ed io aggiungo come afferma anche Apocalisse nel Giudizio del Gran Trono Bianco, "giudicati in base alle loro opere" .-
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da bgaluppi »

Caro Antonio,
Affermi : "coloro che sono morti spiritualmente, risorgono invece a vita umana nei mille anni ma non vivranno veramente fino alla fine dei mille anni"
Cosa intendi e da dove attingi questa conclusione ?
Caro Francesco, la attingo dalla Scrittura. Vediamo cosa dice la Scrittura. Ti invito anche a leggere il mio post, dove sto riflettendo sull'argomento (ancora da completare):

https://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopic.php?f=5&t=851" onclick="window.open(this.href);return false;

Ap 19:1: "udii nel cielo una gran voce come di una folla immensa"
Dn 12:2: "Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia"
Gv 5:28-29: "perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio"
Ap 20:6: "Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni."

Bisogna partire da questa domanda: su chi regnera' Yeshua coi suoi eletti? Non puo' essere la grande folla, poiche' essa e' in cielo (Ap 19:1); inoltre, la grande folla partecipa alle nozze dell'Agnello, e la sposa e' l'assemblea dei santi (v.8-9), e il tutto avviene in cielo: e' il momento in cui Yeshua raduna la sua ekklesia e la elegge (Ap 20:4, prima risurrezione). Se gli eletti regnano con Yeshua, su chi regnano? Su quelli che sono vivi al momento della sua venuta? Certo, anche; ma cosa succede a tutti gli uomini gia' morti? Perche' soltanto gli eletti partecipano alla prima risurrezione, e non tutti gli uomini sono eletti, come non tutti hanno avuto la possibilita' di ricevere il Vangelo e salvarsi tramite il Messia; inoltre, se esiste una prima risurrezione, deve necessariamente essercene una seconda, non trovi? E allora, chi partecipa a questa "seconda risurrezione"?

Con l'arrivo di Yeshua, molti si risveglieranno, o, come dice Yeshua, usciranno dalla tomba (la morte, l'Ades). In Ez 37:1-14 si legge come i morti torneranno in vita come uomini di carne e sangue: quindi, una rinascita, un "vivere di nuovo", una risurrezione dalla morte fisica alla vita fisica. Yeshua usa le stesse parole di Daniele: risorgeranno, gli uni per la vita, gli altri per il giudizio; cosa significa "risorgere per il giudizio"? Yeshua fu risorto per la sua obbedienza e il suo amore, quindi, se la risurrezione e' Dio che ci riporta in vita, lo fa per amore, non per giudicarci; perche' farci risorgere per giudicarci? C'e' una differenza tra "risvegliarsi" (o "uscire dalla tomba") e "tornare in vita".

Ma vorrei che fossi tu stesso a scoprire il significato di questa differenza, perche' le cose si comprendono appieno se ci si arriva da soli, attraverso la meditazione della Scrittura. :-)

Chiediti anche: visto che senza il Messia non c'e' riscatto e salvezza, tutti coloro non ebrei che sono vissuti e morti prima della nascita del Messia, sono condannati per esser stati sfortunati a nascere troppo presto?
Avatar utente
francesco.ragazzi
Messaggi: 1215
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 18:17

Re: Il soggetto di 1 Pt 3:19-20

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio,
Tu chiedi : Yeshua usa le stesse parole di Daniele: risorgeranno, gli uni per la vita, gli altri per il giudizio; cosa significa "risorgere per il giudizio"?
1) Risorgere per la vita (eterna) è la Prima resurrezione quella dei Santi Sacerdoti e Re che regneranno con Yeshua durante il Millennio su tutta la popolazione mondiale che sopravvivranno agli eventi finali di questo sistema.-
...ed il rimanente dei morti non tornò in vita prima che fossero compiti mille anni...
2) Dopo il Millennio vi sarà la Seconda Resurrezione (quella per il Giudizio) in cui tutti saranno giudicati in base alle loro opere compiute durante la loro unica esistenza terrena (si muore una sola volta dopo di che viene il giudizio, e da questo giudizio saranno esclusi soltanto gli eletti (che non andranno in giudizio) .-
Rispondi