Il regno millenario: simbolo o realtà?

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bgaluppi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Francesco: che ignifica "tutti quelli che sono nelle tombe ne usciranno fuori"? Puoi rispondere? Chi sono questi? E quando "escono fuori"?
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francesco.ragazzi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio,

Giovanni 5 :28 "...Non vi meravigliate di questo; perchè l'ora viene, che tutti coloro che sono nelle tombe udranno la sua voce; 29 ed usciranno, coloro che avranno operato bene, in risurrezione di vita e coloro che avranno operato male, in risurrezione di giudizio..." .-

Io conosco una sola resurrezione di vita, la Prima Resurrezione :

1) Ap 20:5 Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione.6 Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni.

Conosco pure una sola resurrezione di giudizio :

2) Ap 20:12 "...E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere..." .-

Fra le due resurrezioni passeranno più di mille anni !
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bgaluppi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Francesco, non mi vuoi rispondere. Le risurrezioni sono due, non una; infatti, se si parla di prima risurrezione, significa che ce n'è una seconda. Sembra che tu ti rifiuti di voler comprendere il testo. Considera questo: al ritorno di Yeshua tutti gli uomini morti tornano in vita. La Scrittura dice questo e non può essere ignorata (Gv 5:28). Adesso è necessario capire di che tipo di "vita" stiamo parlando. Ce lo suggerisce il testo.

Yeshua dice che chi crede in lui, ha già la vita e non va al giudizio; questa "vita" è necessariamente una vita spirituale, non fisica, poiché la si riceve attraverso la fede. Infatti, al suo ritorno, gli eletti morti risorgono "incorruttibili" (1Cor 15:52), e quelli ancora in vita in quel momento vengono "trasformati"; risorgere incorruttibili significa non essere piú vincolati alla materia corruttibile, e la "trasformazione" significa abbandonare la condizione umana per assurgere ad una nuova, quella spirituale. Credo che fin qui siamo d'accordo. Ora, peró, fin qui stiamo parlando degli eletti, non di tutti gli uomini. Vediamo di capire cosa succede agli altri.

Gv 5 ci informa che tutti coloro che sono nelle tombe ne usciranno; non alcuni, ma tutti, quindi tutti gli uomini morti fino a quel preciso momento. Come vedi, qui non si parla di "vita", ma di "uscire dalla tomba". Yeshua differenzia chiaramente tra "vivere" e "uscire dalla tomba":

“l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori” (v.28)

“chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (v.24)

Non dice che chi sta sottoterra "vive", ma che viene "fuori dalla tomba"; e non dice che chi crede alla sua parola "uscirà dalla tomba", ma che "vivrà". Queste parole non sono a caso, indicano due condizioni precise e diverse. "Vivere" significa assurgere alla condizione eterna (risorgere incorruttibili): la fede già garantisce questa vita. Uscire dalla tomba significa vivere di nuovo in condizione umana. È un linguaggio molto concreto per esprimere due concetti precisi: risurrezione spirituale e risurrezione materiale.

Ora, sappiamo che tra il suo ritorno e il giudizio intercorre il Regno Messianico; quindi, il giudizio non avviene subito in seguito al suo ritorno e al momento in cui i morti escono dalle tombe, ossia rivivono in forma materiale. Dopo il ritorno c'è il Regno, e durante il Regno i popoli accorreranno a Gerusalemme per ascoltare (essere istruiti) la parola del Signore (Is 2:3). In seguito al Regno, viene il giudizio (Ap 20:4,11)

La mia domanda per te è questa: cosa succede a tutti coloro che escono dalla tomba (al suo ritorno) durante il periodo del Regno? Questi uomini escono dalla tomba, ossia non "vivono", poiché non hanno ascoltato la sua parola. Cosa succede a questi nel periodo che intercorre tra la loro uscita dalla tomba e il giudizio, che non avviene subito ma in seguito al Regno?
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francesco.ragazzi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio,
Tu affermi che : "...al ritorno di Yeshua tutti gli uomini morti tornano in vita..." .-
e ti appoggi a Giov. 5:28 prendendo per scontato che quell'ora sia la stessa per le due classi di risorti, ma non è detto che sia così.-
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bgaluppi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Francesco, Gv 5:28 afferma che al suo ritorno tutti quelli che sono nelle tombe ne escono, e Apocalisse afferma che al suo ritorno (19:11) gli eletti vengono radunati e regnano con Cristo (20:4-5). Gli eletti, ovviamente, non sono costituiti solo da credenti viventi in quel momento storico, ma anche da uomini morti nel corso dei secoli. Per radunarli ed eleggerli, devono risorgere. Paolo conferma la risurrezione ad incorruttibilità degli eletti allo squillo dell'ultima tromba (come Apocalisse), che annuncia l'arrivo del Messia, e la trasformazione degli eletti viventi. Avviene dunque una "risurrezione" generale, ma in due forme diverse: gli eletti risorgono incorruttibili (o sono trasformati), gli altri (non eletti) risorgono corruttibili (escono dalla tomba). Da Apocalisse sappiamo che la prima risurrezione è quella degli eletti (20:5), e la "seconda" (non nominata ma esistente, dato che ce ne è una "prima") avviene dopo il millennio: "gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi".

Come vedi, bisogna distinguere tra: 1) vivere (Gv 5:24), 2) e tornare in vita (Ap 20:5), 2) uscire dalla tomba (Gv 5:28) e 3) risorgere (1Cor 15:52; Ap 20:5). Il termine risurrezione è usato sia per la risurrezione materiale che per quella spirituale (Gv 5:28-29; 1Cor 15:52; Ap 20:5). Risorgere, infatti, significa "passare da una condizione ad un'altra migliore e superiore". Tutti questi sono termini che hanno significati precisi, a seconda del contesto, e indicano condizioni diverse.

Allora, torniamo a Gv 5:28-29: “l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.”. Chi opera bene sono gli eletti, che risorgono alla vita incorruttibile; chi opera male risorge in vista (èis, "verso") del giudizio. Éis, in greco, dà l'idea di moto a luogo: "verso", o "in vista di". La traduzione "in risurrezione di giudizio" non rende giustizia ad èis: meglio sarebbe "in risurrezione in vista del giudizio", o "verso il giudizio". Chi ha operato bene non va in giudizio, poiché ha già la vita (Gv 5:24); chi ha operato male risorge in vista del giudizio, ma prima di arrivare al giudizio passa il Regno Messianico! Per questo èis, "in vista", e non "al momento del giudizio". I "morti", ossia coloro che non hanno ancora la vita poiché non hanno ascoltato (o udito) la sua parola oppure hanno operato male, risorgono alla vita incorruttibile (che gli eletti hanno già) solo dopo il Regno! Ecco la misteriosa "seconda risurrezione", che Apocalisse suggerisce! E allora, tutti questi che hanno operato male e risorgono al suo ritorno (escono dalle tombe, Gv 5:28-29), che fanno durante il Regno?

Ascoltano finalmente la parola del Signore, dopodiché vanno in giudizio alla fine del Regno e dopo l'ultima azione di satana.
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bgaluppi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Francesco, tu hai una conoscenza della Scrittura davvero notevole e mai mi permetterei di farti la "lezioncina", perché non ne ho la capacità. Ma rifletti bene su "vivere", "uscire dalla tomba" e "risorgere", e su "essere vivi" ed "essere morti", e metti insieme i pezzi seguendo la cronologia degli eventi, che è chiarissima:

Cristo torna –> Morti "risorgono" (eletti alla vita incorruttibile, non-eletti fuori dalla tomba e "verso" il giudizio –> Cristo regna con gli eletti (Regno dei Mille Anni, o Era Messianica –> satana fa la sua ultima azione –> giudizio. I "morti", ossia coloro che "non hanno la vita (ancora)", ossia coloro che "escono dalla tomba", risorgono prima del millennio e vanno in giudizio dopo il millennio. Durante il millennio sono sulla terra, non c'è verso.

Un abbraccio, fratello, devo studiare. A risentirci. :-)
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Michele
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da Michele »

Gv 5
24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
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francesco.ragazzi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio,

Tu affermi : "...Chi ha operato bene non va in giudizio, poiché ha già la vita (Gv 5:24); chi ha operato male risorge in vista del giudizio, ma prima di arrivare al giudizio passa il Regno Messianico!...".-

Ossia risorgono al ritorno di Yeshua non incorruttibili, ma mortali per rivivere nel Millennio da uomini normali e mortali .- Se vivono da mortali, possono anche morire !!!

Ed è qui che ti voglio ! Perchè questo concetto contrasta pesantemente con quanto si afferma in Ebrei 9:27 "...Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio..." .-

"...muoiano una sola volta..."
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Michele
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da Michele »

Pongo l'attenzione sl versetto 25:
25 In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
Qui Gesù fa riferimento al tempo presente, dice: "è venuto il momento, ed è questo".
Quindi il concetto non da adito ad interpretazioni diverse, parla espressamente del tempo presente (suo). I morti odono la voce del Figlio di Dio, ma solo quelli che l'hanno ascoltata (direi "messa in pratica"), vivranno.
E' chiaro quindi, che non si tratta di giudizio, ma soltanto rinascita, risurrezione.
E questa risurrezione, non è una cosa visibile, altrimenti, tutti l'avrebbero notato.
E tutto questo non ha nulla a che vedere con il giudizio futuro e altre risurrezioni.
Si tratta di una resurrezione in massa (tutti quelli), ma non visibile ai mortali, quindi presumibilmente, neppure sulla Terra.
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francesco.ragazzi
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Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da francesco.ragazzi »

Ok ! Caro Michele !!!

I morti che odono la voce di Yeshua sono i suoi auditori :
Gv 8:24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati». (Come dire siete morti e rimarrete tali se non credete che Io sono il Cristo !!!)
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