Filippesi 2:5-7

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Antonino
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Antonino »

Gianni ha scritto:Ora, siccome Flp 2:6 afferma che Yeshùa era “in morfè di Dio”, ci spieghi qual è “la forma” e “l'aspetto esterno” di Dio?
Risponderò con piacere a questa domanda a breve. In questo momento non ho qui gli strumenti adeguati per poter rispondere, ma cercherò di farlo il prima possibile insieme alla esegesi dei passi in questione. :)
Gianni ha scritto:Antonino dice che il termine greco morphè indica la forma, l'aspetto esterno. E quale sarebbe mai la forma e l'aspetto esterno di Dio?
Invece a questa tua affermazione Gianni, vorrei rispondere subito.
Non sono io a dire che il termine Morphè indica la forma o l'aspetto esterno. Tale indicazione la fornisce la Bibbia! Ho portato in evidenza i termini comparativi che credo siano abbastanza esaustivi. Comunque non contento possiamo vedere altri termini i quali non sono biblici ma derivano dalla parola greca Morphè:

Antropomorfo: derivante dalle parole greche Antrophos (uomo) e Morphè (figura). Il termine significa che ha aspetto umano.

Morfologia: dal greco Morphè (forma) e Logos (studio). Il termine ha il significato di studio sulla forma delle parole.

Quindi! Di che cosa stiamo parlando? Gianni continui ad affermare che sono stato io a dare al termine Morphè questo significato! Ma, i fatti parlano chiaro che non è così! Il dato oggettivo è che Tu, per far collimare la tua spiegazione hai forzato il significato di un termine che non ha nessuna connessione con la parole demuwt! Questo è palese e per quanto ti possa sforzare con chilometriche spiegazioni, la scrittura ti da torto! Demuwt non ha NESSUNA connessione con Morphè. Ricordando a te e gli altri che sei stato tu a metterli in connessione, ma la LXX e le scritture ebraiche ti danno torto.

Ps: ringrazio Enigma per il suo intervento! Graditissimo.......
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Antonino
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Antonino »

Volevo comunicare che a breve interverrò con il pieno significato del termine Greco Morphè con il suo riscontro nelle scritture ebraiche! Non so se riuscirò in settimana (spero vivamente a Dio piacendo, di si!)
Comunque a questo punto è meglio mettere tutte le carte in tavola! :mrgreen:

Shalom
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Antonino, non solo il solo a vedere una diretta connessione tra morfè e demùt. Lo fanno anche i traduttori ebrei del cosiddetto Nuovo Testamento, come ti ho mostrato.
Personalmente passai ben presto dalla trinità (del tutto antiscritturale) alla vita preumana di Yeshùa. Tuttavia ciò mi poneva molte domande e trovavo molti passi biblici che la contrastavano. La verità venne fuori grazie al mio insegnante F. Salvoni, che mi spiegò a dovere proprio il passo di Flp 2.
Ovviamente ciascuno è poi libero che credere quello che vuole.
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francesco.ragazzi
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da francesco.ragazzi »

In un suo studio sull’argomento, il Professor F. Salvoni (1907-1982), teologo e biblista, commentò questo passaggio della Scrittura dicendo che: “Adamo disubbidendo tentò di farsi uguale a Dio (cf Ge 3, 5): volle divenire uguale a Dio nell’autodeterminarsi come voleva, nel conoscere il bene e il male; ma anziché elevarsi a Dio, decadde; Cristo vi riuscì con l’ubbidienza, che lo pose alla destra di Dio. Gesù avrebbe potuto conquistare il mondo senza soffrire (tentazione); con le sue doti poteva ridurre tutta l’umanità ai suoi piedi; ma questo sarebbe stato un rapire a Dio tale dominio, un farsi uguale a Dio «per rapina»”.
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Giusto, Francesco. Il Salvoni spiega anche come il passo di Flp 2 diventa completamente chiaro se si dà alla parola morfè il senso di “immagine”.
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francesco.ragazzi
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Gianni, dimmi se sbaglio...mi esprimo in parole povere...non avendo studi particolari in merito :
Il fatto che trae in inganno credo sia maggiormente che Yeshua non è un uomo come noi nati da carne e sangue al 100%, noi in questo stato siamo esseri decaduti e Yeshua non avrebbe potuto essere come noi per poter adempiere la salvezza dell'umanità.-
Yeshua è nato da Miryam e da Dio in un miracolo di creazione che ha realizzato un uomo nella carne (in forma di servo) ma nello Spirito (in forma di Dio), in Lui infatti abitava la pienezza dello Spirito di Dio, ma Yeshua ha preferito definirsi Figlio dell'uomo non utilizzando mai per fini personali il potere a lui derivante dall'essere anche (in forma di Dio), infatti viene presentato da Dio al Suo battesimo come il Suo diletto figliolo, Yeshua era un uomo che incarnava la natura del primo Adamo al momento della sua creazione, natura che noi non conosciamo appieno; e questo Suo abbassarsi nell'ubbidienza fino alla morte ha permesso un perfezionarsi della (forma di Dio) ottenendo un grado di elevazione tale da potersi sedere alla Destra dell'Onnipotente .-
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Caro Francesco, dici bene: Yeshùa non era un uomo come noi (discendenti di Adamo) ma era un uomo come Adamo prima del peccato. È questa la morfè o immagine di Dio che Yeshùa aveva, esattamente come Adamo. Per la sua ubbidienza, Dio lo ha risuscitato e lo ha posto alla sua destra, al di sopra di tutti, eccettuato ovviamente Dio stesso.
Ciò che trae in inganno è la dottrina trinitaria, entrata nella chiesa apostata del secondo secolo.
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Sì, Giovanni. Come ci ha ricordato Francesco, il prof. Salvoni la giustamente commentato così: “Gesù avrebbe potuto conquistare il mondo senza soffrire (tentazione); con le sue doti poteva ridurre tutta l’umanità ai suoi piedi; ma questo sarebbe stato un rapire a Dio tale dominio, un farsi uguale a Dio «per rapina»”.
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Antonino
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Antonino »

Quindi dobbiamo dedurre che i traduttori Ebraici moderni, il prof F. Salvoni hanno ragione! Mentre i traduttori Ebrei della LXX erano dei beati ignoranti, che non danno ragione ne a voi, ne a Salvoni ne agli spett.li traduttori ebraici moderni........... Il tutto si commenta da solo!
Si può alzare un muro alto e spesso di parole sperando di insabbiare quello che è limpido e verificabile da tutti! Ovvero:

"Morphè" non traduce "Demuwt" e questo rappresenta un grosso scoglio per la tua trattazione!.........
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Ma no, Antonino. Non si deve arrivare alla deduzione che dici, però tu almeno dovresti – di fronte ai traduttori ebrei del NT e al prof. Salvoni – fermarti a riflettere.
Ti cito direttamente dal mio carissimo e compianto prof. Salvoni:
Se esaminiamo il valore che questa parola ha nella versione dei LXX, vediamo che essa equivale all’ebraico " demuth", che è equivalente al greco " omòioma ". Entrambi questi vocaboli traducono l’ebraico " demuth " = immagine, figura, aspetto, impronta (cf Eb 1, 2 s), che non è usato per indicare " sostanza, natura ":
a) In Dt 4, 12 i LXX hanno omòioma, ma Simmaco ha morfén (ebr. temunah, altrove to’ar, tabnit). Per l’uso di queste parole cf: to’ar: morfé in Gdc 8, 18a, omòioma in Gdc 8, 18b:
tabnith: morfé in Is 44, 13, omòioma in Dt 4, 17.18;
temunah: morfé in Gb 4, 16, omòioma in Dt 4, 12.15.16:
denuth: omòioma in 2 Re 16, 10; 2 Cron 4, 3
b) Morfé in Dn 3, 19 traduce l’aramaico celem, altrove l’ebraico celem è tradotto in greco con omòioma (1 Sm 6, 5).
c) la versione siriaca Peshitta traduce morfé con "demutha " (immagine).
Prendendo questa parola nel senso di "immagine", tutto procede chiaro: Adamo era ad immagine di Dio, ma egli volle divenire uguale a Dio per rapina, disobbedendo ed autoelevandosi. Al contrario Gesù, fatto lui pure "ad immagine di Dio", come il primo Adamo (con la sua nascita verginale), non volle rapire l’uguaglianza a Dio, l’autorità divina, il dominio sull’universo con la disubbidienza, bensì con l’ubbidienza e l’umiliazione (cf le tentazioni di Mt 4). Si avrebbe qui la presentazione di Gesù come nuovo Adamo, che anche altrove si trova nella Bibbia (cf Rm 5, 12 ss; 1 Co 15, 45)
”.
Come già detto, ciascuno può credere quello che vuole, tuttavia non sarebbe male essere un po’ più umili e non ergersi a denigratori dei traduttori ebrei e di un insigne biblista.
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