Filippesi 2:5-7

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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Caro Aldo, chi ha punito in senso letterale, e proprio con il fuoco, è stata la cosiddetta Santa Inquisizione cattolica con i suoi atroci roghi.

Aver trasformato le fiamme dell’inferno, rimaste accese per secoli, in separazione da Dio, mantiene l’orripilante idea della tortura. Aggiungendo illogicità. Infatti, non si capisce perché mai chi ha passato la vita intera separato da Dio dovrebbe soffrirne nell’aldilà. In ogni caso permane l’orripilante idea della tortura, perché sarebbe come affamane una persona e poi condannarla eternamente alla fame. Pazzesco, diabolico, insensato e blasfemo.

Riguardo alla questione del “Signore”, rileggiti 1Cor 8:6: “Per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo”, e poi rileggiti At 2:36: “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso". Yeshùa è Signore per mandato di Dio, ed è un mandato a termine. Solo Dio è Dio e rimarrà sempre Dio. Uno e Unico.
Aldo
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni,
Cita è stata licenziata.
Veramente è Gesù che usa questo linguaggio. Che poi il significato non è letterale e qualcuno non lo ha capito per tempo è un altro discorso.
Cita è stata licenziata.
Perchè Dio sarà tutto in tutti (gli eletti). Se tu non hai completamente nulla sei felice o disperato?
Cita è stata licenziata.
Certo perchè invece creare una creatura per poi distruggerla non è pazzesco, diabolico, insensato e blasfemo, vero? Ma come fai a convincerti di ciò che è veramente assurdo? Io al posto tuo sarei sicuramente ateo perchè rifiuto un Dio che si mette a fare i plotoni di esecuzine
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Aldo, lascio ad altri di commentare, perchè se non comprendi che il tormento eterno è contrario all'amore di Dio (e perfino al senso di umanità), a serve discutere?
Aldo
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni,
Riguardo alla questione del “Signore”, rileggiti 1Cor 8:6: “Per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo”, e poi rileggiti At 2:36: “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso". Yeshùa è Signore per mandato di Dio, ed è un mandato a termine. Solo Dio è Dio e rimarrà sempre Dio. Uno e Unico.
Questo passo lo devi leggere con il passo marciano. Se la Bibbia dice che c'è un solo Signore, non è possibile che in realtà ce ne siano due: il Padre e il Figlio. Capisci che c'è una contraddizione. E' molto più serio quello che dice Antonio, quando afferma che il titolo "signore" applicato a Gesù è solo di tipo onorifico.
Mentre tu dici che per delega è Signore come il Padre, desumo quindi che è Dio come il Padre per delega,cioè Dio ad un certo punto ha creato un altro dio. Ti rendi conto dell'assurdo che si arriva in base a quello in cui credi?
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Ma che stai dicendo, Aldo?! Nessuno è Signore come Dio. Yhvh è הָאָדֹון (haadòn), “il Signore”, con tanto di articolo determinativo, che in ebraico sta ad indicare l’applicazione del titolo per eccellenza solo a Dio. - Is 1:24.

Specialmente dopo che Dio lo risuscitò, il termine Signore è applicato per disposizione di Dio a Yeshùa (ma assolutamente mai quello di Dio). “Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”. - Flp 2:9-11.
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bgaluppi
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da bgaluppi »

Aldo, lo ripeto per l'ultima volta: Cristo e' il solo Signore, l'unico secondo Adamo, l'unico primogenito dei figli di Dio a venire, ossia coloro che lo seguono e gli appartengono. Lui e' unico perche' senza di lui nessun uomo poteva salvarsi. E' l'uomo che si e' consacrato (kristos) ed ha aperto la strada. Cristo e' il nostro Signore, colui al quale noi apparteniamo come membri della sua ekklesia. Lui e' il primo uomo nuovo, primo di molti uomini nuovi che seguiranno, e di loro il Signore, ossia il capo. Tutto questo, non significa che e' Dio. Dio, per la sua obbedienza (al contrario del primo Adamo) lo innalza sovranamente alla Sua destra. Tutti noi saremo innalzati, ma solo se faremo come Cristo e obbediremo alle leggi dell'Eterno.
Aldo
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Aldo »

Gianni, Gianni, adesso perché il termine "signore" è preceduto dall'articolo significa che è Dio? E tutti i passi del NT dove l'articolo compare uguale e "signore" è riferito a Gesù? Non mi dire che il greco è diverso dall'ebraico perché così è vincere facile dato che nel VT non si parla di Gesù in maniera così "massiccia" rispetto al NT. Cerchiamo di essere seri.
E' da dimostrare che Gesù diventa "signore" dopo la resurrezione. Semmai la sua ascesa al celo segna il suo riprendere la forma di Dio che aveva prima di discendere dal cielo. Infatti in Ef 4:10 leggo: "Colui che è disceso è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli.."; oppure "Cristo Gesù è lo stesso ieri, oggi e per sempre". (Ebre.13:8). Dimmi tu come è possibile che sia diventato signore solo quando è salito al cielo. Alla stessa maniera come è possibile che prima di discendere il Logos è un'idea nella memoria di Dio Padre e dopo diventa uno spirito? Capisci che la tua negazione della preesistenza di Cristo è contraria alla Bibbia?
Continui a parlare di "tortura" di Dio per l'inferno? Ma leggi quello che scrivo? Comunque ammesso che esista veramente un Dio che tortura con il fuoco, il vostro Dio che risuscita le persone con l'idea di metterle alla prova per poi distruggere tutti quelli che non superano l'esame, che Dio è? Sicuramente non si può dire che è Amore. Qui non rispondi? Giovanni, Antonio, non dite nulla del Dio che si diverte a fare i plotoni di esecuzione?
Dal raffronto del passo marciano con quello paolino non capisco veramente come si possa arrivare ad un livello così alto di cecità!! :-(
Provo a fare un esempio con il mondo del calcio, ma tanto so che è inutile.
Se io dico che Messi è il solo degno del pallone d'oro e poi dico che Ronaldo è l'unico degno del pallone d'oro, cosa sto dicendo? Qualcuno può rispondere per favore?
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bgaluppi
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da bgaluppi »

Dio certamente e' amore, ma e' anche giusto. Noi nasciamo dalla carne e, per via di Cristo, possiamo rinascere nello spirito e divenire figli di Dio. Chi non rinasce in Cristo e non segue i suoi passi, obbedendo ai Comandamenti del Padre, non puo' divenire figlio di Dio. Non si puo' pretendere di essere salvati dalla morte ma allo stesso tempo non obbedire a Dio, poiche' e' Lui a stabilire i requisiti per poter vivere eternamente con Lui e in Lui, non noi.

Allo stesso tempo, noi non conosciamo il suo modo di giudicare e le Scritture dicono che Dio intende salvare tutti (1Timoteo 2:4). Ora ti domando: se Dio vuole salvare tutti, come salvera' coloro che sono morti prima della nascita di Cristo? O quelli che hanno vissuto senza conoscere Cristo? O quelli che non credono?

Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Ap 20:4-5 [...] Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra... Ap 20:7-8 [...] E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Ap 20:12

Riesci a capire questi versetti? Alcuni tornano in vita per regnare, altri non vivono fino alla fine dei mille anni, quando satana sara' sciolto, per poi resuscitare ed essere giudicati?
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Israel75
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Israel75 »

Ma chi è Ron-Aldo
Questa si quota. :d :d :d
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Gianni
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Re: Filippesi 2:5-7

Messaggio da Gianni »

Caro Aldo, non so a quanto serva che io risponda punto per punto al tuo nuovo intervento, ma lo faccio.

Dici che nel cosiddetto Vecchio Testamento “non si parla di Gesù in maniera così ‘massiccia’”. Verissimo. Dovresti però domandarti perché. È possibile che vi si parli in modo esplicito degli angeli e perfino di satana, e non di Yeshùa, se questi fosse Dio? Prova a rifletterci, se riesci a staccarti per un momento dalla dottrina trinitaria che le religioni hanno preso dal paganesimo.

Vediamo ora questa tua affermazione: “È da dimostrare che Gesù diventa ‘signore’ dopo la resurrezione. Semmai la sua ascesa al cielo segna il suo riprendere la forma di Dio che aveva prima di discendere dal cielo”. Poni due questioni, ambedue ricollegabili a Flp 2:9-11:
“Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.
Quel “perciò” iniziale segna il passaggio a qualcosa di completamente nuovo che è la conseguenza di quanto detto poco prima. Risponde alla domanda sul motivo per cui Dio fece quel che fece riguardo a Yeshùa. “Umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio ...” (vv.8,9). Perciò Dio gli ha dato “il nome che è al di sopra di ogni nome”. Lo aveva prima? Ovviamente no. E dopo che lo ha ricevuto? Diventa Signore, ma – si noti bene -, lo diventa “alla gloria di Dio Padre”. Yeshùa rimane sottomesso a Dio perché il suo essere Signore è a gloria di Dio.
Tu dici che “la sua ascesa al cielo segna il suo riprendere la forma di Dio che aveva prima di discendere dal cielo”. E qui stravolgi quanto detto nel testo sacro per trarre conclusioni errate. Ecco la vera sequenza che Paolo presenta: “In morfè di Dio esistente ... se stesso svuotò ... in somiglianza di uomini avente iniziato a esistire” (traduzione letterale dal greco). Il che, messo in buon italiano, equivale a: ‘Avendo iniziato ad esistere (γενόμενος, ghenòmenos) come tutti gli uomini, svuotò se stesso pur essendo ad immagine di Dio’. È per questo che Paolo può additarlo ai credenti come esempio da seguire, diversamente sarebbe una pretesa oltre ogni possibilità.

Veniamo ora a Ef 4:10: "Colui che è disceso è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli". Cosa vuol dire “disceso” e “salito”? Lo spiega Paolo stesso al v. 9: “Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra?”. Yeshùa, uomo sulla terra, fu ucciso e messo sottoterra. Poi fu risuscitato da Dio e quindi “è salito al di sopra di tutti i cieli”. Per quale motivo? Risponde Eb 9:24: “Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d'uomo, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi”.
Prova rileggerlo più volte, così magari riesci a renderti conto di ciò che davvero è detto: “Per compartire alla presenza di Dio”, anzi: τῷ προσώπῳ τοῦ θεοῦ (tò prsòpo tù theù), “alla persona del Dio”. Riesci a cogliere la grande differenza tra Yeshùa risorto e la “persona del Dio”? Tra Yeshùa risorto ed elevano al cielo e “il Dio”? Tra Yeshùa che compare alla presenza e il Dio che siede sovrano nel cieli altissimi?

Vediamo ora Eb 13:8: "Cristo Gesù è lo stesso ieri, oggi e per sempre".
In Ap 1:17-18 Yeshùa glorificato dice: “Io sono il primo e l'ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli”. Yeshùa parla della sua precedente condizione: “Ero morto”, e sarebbe assurdo nonché blasfemo attribuire a Dio tale condizione.
In che senso è “il primo”? Lo spiega At 26:23: “Egli, il primo a risuscitare dai morti”. “È lui il principio, il primogenito dai morti”. - Col 1:18; cfr. Ap 1:5.
In che senso è “l'ultimo”? Lo è perché è l’unico a essere stato risuscitato direttamente da Dio, quindi proprio “il primo e l'ultimo”; gli altri saranno risuscitati da Yeshùa. - Gv 5:21.

Domandi “come è possibile che prima di discendere il Logos è un'idea nella memoria di Dio Padre e dopo diventa uno spirito”.
Fai una gran confusione, forse dovuta a una lettera troppo superficiale dell’incipit giovanneo. Mettiamo ordine: il logos non è “un’idea nella memoria di Dio”, ma è la parola sapiente e creatrice di Dio. Questa parola è scesa nell’uomo Yeshùa, così che ciò che diceva non erano parole sue ma parola di Dio. A diventare successivamente spirito fu Yeshùa, non il logos.

Sull’inferno cattolico, infine, mettiamoci un velo pietoso, per quanto possibile. Si tratta di una dottrina presa dal paganesimo. L’inferno vero, quello biblico, è lo sheòl ebraico o àdes greco: è la tomba, nulla più che la tomba in cui i morti non sono coscienti. La stessa parola “inferno”, derivata dal latino, indica “sotto terra”. Lì ci vanno tutti, buoni e cattivi, ci andò anche Yeshùa e toccherà a noi pure, amico mio.
È il cattolicesimo che lo ha trasformato in un inesistente luogo di tormento.

E lascia stare il pallone d’oro, che già il cattolicesimo ha mandato nel pallone la mente di fin troppa gente.
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