

Quindi credo che la mia strategia sarebbe quella di iniziare leggendo con pazienza lasciando che sia la parola ad agire su di me, e non il contrario, ossia cercherei di eliminare dalla mia mente qualsiasi possibile preconcetto, come se mi accingessi a leggere un libro appena scritto e pubblicato, che nessuno ancora conosce.
Tu invece parti subito con delle domande che hai in testa (domande su cui i filosofi speculano da centinaia di anni) e vai a cercare le risposte. Così facendo, rischi di far dire al testo quello che tu vuoi che dica; invece, fai tabula rasa in testa e, semplicemente, leggi, lasciando che sia la parola ad agire. Poi lascia da parte ciò che hai letto e meditaci su per un po', e quando te la senti leggi di nuovo.
Pazienza e perseveranza, e la parola di Dio penetrerà in te come una lama affilata: “Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.” (Eb 4:12).
Abbi fiducia, chi cerca risposte veramente e con perseveranza non resta deluso. Ma non pretendere di ottenerle tutte e subito, perché non è così che funziona. Immagina un bambino di 5 anni che vuole sapere tutto e subito sulla vita e sulla morte! La conoscenza di Dio arriva in modo graduale, se si persevera sul giusto cammino. Avrai occasione di capire tante cose e poi, quando le avrai capite, ne scoprirai altre che ti faranno rendere conto che prima non avevi capito nulla. Ma, pian piano, i pezzi del puzzle andranno al loro posto, per quello che ci è concesso.
PS. Una risposta sul male te la potrei dare, ma preferisco che tu la trovi da solo.
