le sette chiese

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Gianni
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Re: le sette chiese

Messaggio da Gianni »

Tom Anad, evidentemente sono io che non sono riuscito a spiegarmi, e me ne scuso.

Io avevo domandato – particolarmente a te che rifiuti il pensiero ebraico della Bibbia – di spiegare il senso dell’espressione “indurimento del cuore”.
Non ha quindi alcuna importanza stabilire chi è che indurisce i cuori, se è l'uomo stesso per sua scelta o il Signore. Vorrei solo che tu spiegassi in cosa consiste l’indurimento del cuore in sé ovvero di proporre espressioni alternative italiane che ne diano il senso. Tutto qui. È facile. Ma è anche difficile. Poi di dirò perché.
tom anad
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Re: le sette chiese

Messaggio da tom anad »

Gianni
– particolarmente a te che rifiuti il pensiero ebraico della Bibbia –

Piccola parentesi su questa tua affermazione, poi torniamo all'argomento "indurimento di cuore"
Io ritengo la Bibbia ispirata dallo Spirito Santo, quindi la Bibbia non è ebraica o succube della cultura ebraica "umana" bensi è divina.
Tutto ciò che viene da Dio o dal Suo Santo Spirito è al di sopra delle culture umane, qualunque esse siano.
Difatti il Signore anche oggi a noi ha lasciato detto:
Marco 13:11Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell'ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. lo stesso nei paralleli Luca 12:11 e Matteo 12:19.

Atti 28:25 Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest'unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri:
2Timoteo 3:16Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia,
Galati 1:12 perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.
Lo stesso Paolo dice che non l'ha imparata da uomini (in questo caso entrerebbe la cultura dell'uomo che lo ha istruito) ma dice che l'ha ricevuta per rivelazione di Gesù Cristo.
Non credo sia possibile mettere delle etichette culturali a Gesù.

Quindi quando parlate della Bibbia "ebraica" a mio avviso commettete un errore, la Bibbia, ripeto, è divina come cultura e ispirazione.
tom anad
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Re: le sette chiese

Messaggio da tom anad »

Il Signore Gesù quasi sempre è andato in contrasto con la cultura "terrena" ebraica e questo lo vediamo nei vangeli. (evito le citazioni perché conosciute).
Ritengo che per comprendere il messaggio della Parola a mio avviso bisogna allontanarsi dalla cultura ebraica poiché furono proprio loro, con la loro cultura, a non capire il messaggio di DIO.
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Gianni
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Re: le sette chiese

Messaggio da Gianni »

Tom Anad, se tu avessi risposto alla mia semplice domanda, avremmo chiuso la questione da un pezzo. Invece passano giorni e pagine senza che tu risponda ad una delle più facili domande. Eppure basterebbero poche semplici parole.

La tua risposta non arriva e continui a girarci attorno. In attesa che tu ti decida ad affrontare la semplicissima (e pur difficile) piccola questione che ho posto, rispondo alle tue ultime affermazioni, che chiami parentesi.

Tu affermi che la Bibbia è ispirata dallo spirito santo e quindi non è ebraica o succube della cultura ebraica "umana" bensì è divina.
Mostri così di confondere del tutto l’ispirazione con il modo di scrivere il testo ispirato. Ispirato è il messaggio, non come viene scritto. A meno che tu creda che la Bibbia sia stata dettata parola per parola da Dio. Il che aggraverebbe irrimediabilmente il fatto che ora vado ad evidenziare.

Tale fatto te lo presento sotto forma di domande retoriche:
- Dio parla forse ebraico e greco?
- Dio si esprime forse con l’eleganza della lingua colta come fanno il profeta Isaia e lo scrittore di Eb, e altre volte parla in modo rozzo come fa il profeta Amos o addirittura commette degli strafalcioni e gravi errori di grammatica e sintassi come fa l’illetterato Giovanni?

Se Dio avesse prodotto la sua parola scritta in una di quelle che Paolo chiama le lingue degli angeli, non avremmo una Bibbia leggibile. E invece abbiamo la Sacra Scrittura scritta in ebraico, aramaico e greco. E non solo: abbiamo la Sacra Scrittura scritta usando vari e diversi generi letterari, ciascuno dei quali segue le proprie regole (basti pensare a quanto sia diverso lo stile apocalittico rispetto a quello profetico).
Dio ha impiegato per far scrivere il suo messaggio ispirato certe persone, accettando la loro cultura e il loro modo di esprimersi. Diversamente, come avrebbe potuto parlare a degli ex schiavi tratti dall’Egitto e condotti nel deserto, a dei pescatori galilei come l’ignorante Pietro e nel contempo a re e a persone di grande cultura come Paolo?

Tu tratti la Bibbia come se fosse un libro piovuto dal cielo e scritto alla maniera moderna occidentale. Perfino gli esegeti cattolici, anche se con molto ritardo, hanno capito che nella Scrittura sono impiegati stili letterari diversi tra loro. Tu dove sei rimasto? All’idea che un libro scritto in migliaia di anni da decine di persone diverse sia un testo scritto all'occidentale come in moderno inglese o in moderno italiano e che sia comprensibile leggendolo come tale?

Un altro errore lo fai quando affermi che “il Signore Gesù quasi sempre è andato in contrasto con la cultura terrena ebraica”. L’errore consiste, anche qui, nel confondere la cultura con la tradizione e l’interpretazione. Yeshùa è andato in contrasto con certe tradizioni rabbiniche che annullavano la Scrittura, non con la cultura ebraica. Questa è innanzitutto basata sulla lingua e sul modo di esprimersi. Yeshùa era ebreo, parlava ebraico-aramaico e si esprimeva proprio come si esprimevano i giudei del suo tempo. Diversamente non avrebbe potuto e neppure sarebbe stato capito.

Tu ritieni che per comprendere il messaggio della Parola bisogna allontanarsi dalla cultura ebraica poiché furono proprio loro, con la loro cultura, a non capire il messaggio di Dio. Ed eccoci nuovamente alla confusione. Confondi cultura con messaggio. Il messaggio è messaggio, si può capirlo e non volerlo capire, si può accettarlo o ignorarlo. La cultura è tutt’altro. La cultura comporta la lingua e i modi di dire in quella lingua. Uno stesso identico messaggio può essere espresso secondo culture diverse. Di fronte ad un arrosto che è bruciato in forno, un abruzzese direbbe che “sà bruciate mezze monne” (si è bruciato mezzo mondo), poi arrivi tu e capisci che mezzo pianeta ha preso fuoco. In Sl 7:9 il salmista dice che Dio “conosce i cuori e i reni”. Che mai vorrà dire? Perché proprio cuori e reni? In Ger 11:20 è detto che Dio scruta “le reni e il cuore”. Che mai vorrà dire? Perché proprio cuori e reni? E perché nella Bibbia si parla così poco del fegato? Tutte domande a cui è impossibile rispondere se non si entra nella cultura ebraica con cui è stata scritta la Bibbia.

Anche il cosiddetto Nuovo Testamento, sebbene sia scritto in greco, è pensato secondo il modo di pensare tipico della cultura ebraica.

Che cosa significa “cuore indurito”?
tom anad
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Re: le sette chiese

Messaggio da tom anad »

Gianni

con il tuo bel sermone da letterato confermi che il messaggio, bada bene, non la cultura o la lingua, che ci ha lasciato il Signore è incomprensibile dai letterati (leggasi Scribi, Farisei e dottori della Legge).

Ti riporto un esempio biblico:
Gesù, ebreo, della dinastia di Davide, conoscitore della Legge (a 12 anni nel tempio spiegava al popolo), pur sapendo che la Legge condannava alla lapidazione colui che si faceva adorare come DIO, non rifiutò mai l'adorazione, anzi in AP 5 viene adorato insieme al Padre, e non è tra coloro che adorano il Padre ma col Padre ad essere adorato.
Oggi molti studiosi, con la loro cultura che rispecchia le tradizioni, la conoscenza, il modo di parlare, il modo di ragionare degli ebrei del I secolo, e che considerano imbecilli coloro che non parlano greco, ebraico ed aramaico, ANCORA oggi negano l'adorazione a Gesù.

Ti ho dimostrato, con un piccolo esempio, cosa significa comprendere il messaggio e non la letteralità della Bibbia.
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Gianni
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Re: le sette chiese

Messaggio da Gianni »

Tom Anad, mostrami "cosa significa comprendere il messaggio e non la letteralità della Bibbia" spiegandoci cosa vuol dire "cuore indurito".
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bgaluppi
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Re: le sette chiese

Messaggio da bgaluppi »

A volte basterebbe dire "non lo so". Questo innescherebbe il desiderio di sapere e condurrebbe ad un'indagine seria e positiva.
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Re: le sette chiese

Messaggio da Gianni »

Già.
Luigi
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Re: le sette chiese

Messaggio da Luigi »

Gianni ha scritto:Tom Anad, mostrami "cosa significa comprendere il messaggio e non la letteralità della Bibbia" spiegandoci cosa vuol dire "cuore indurito".
Caro Gianni ti ho dato una spiegazione tratta dalle scritture, ma a te non è tata gradita, perchè non è quella da te stabilita; scusami ma, non sappiamo che spiegazione tu abbia concepito nella tua testa..
Tu affermi che la Bibbia è ispirata dallo spirito santo e quindi non è ebraica o succube della cultura ebraica "umana" bensì è divina.
Mostri così di confondere del tutto l’ispirazione con il modo di scrivere il testo ispirato. Ispirato è il messaggio, non come viene scritto. A meno che tu creda che la Bibbia sia stata dettata parola per parola da Dio. Il che aggraverebbe irrimediabilmente il fatto che ora vado ad evidenziare.

Tale fatto te lo presento sotto forma di domande retoriche:
- Dio parla forse ebraico e greco?
- Dio si esprime forse con l’eleganza della lingua colta come fanno il profeta Isaia e lo scrittore di Eb, e altre volte parla in modo rozzo come fa il profeta Amos o addirittura commette degli strafalcioni e gravi errori di grammatica e sintassi come fa l’illetterato Giovanni?
Certo Dio usa gli uomini con le loro limitazioni, ma sebbene queste, ed il loro modo di esprimersi, il messaggio viene da Dio, e questo non è influenzato certo dalla loro cultura e modo di esprimersi.
Ecco in Giovanni 3, 16
16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.


Ecco ,per comprendere ciò che recita questa ed altre scritture, riportandomi il pensiero di Dio, non mi serve "e non solo a me" studiare , imparare, la mentalità , o la cultura degli ebrei, i quali hanno rigettato il piano di salvezza , prima a loro inviato.
Esso, è accessibile a tutti coloro che con tutto il cuore ,credono che Gesù è il Cristo il Figlio di Dio ,venuto nella carne, "per un tempo, rivestendo i panni, anche di figlio dell'uomo" IL Quale prima di ciò, quando era in forma di Dio, svuoto se stesso.."
ciao
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Re: le sette chiese

Messaggio da Gianni »

Luigi, continuate a girarci attorno e non rispondete. Rimane la domanda: che cosa significa "un cuore indurito"?
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