Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittura”?

trizzi74
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da trizzi74 »

Ciao Antonio, hai modo di vedere cosa dice il dizionario "Greek-English Lexicon of the New Testament"di W. Bauer riguardo al termine ἀγράμματος?
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
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bgaluppi
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da bgaluppi »

Lucry, si può cercare di girare intorno al termine con spiegazioni varie, ma ripeto che agràmmatos significa proprio "analfabeta". Dopo aver verificato, non posso sostenere ciò che non corrisponde alla realtà. Questo è il significato del termine, "che non scrive", a- alfa privativo e gràfo, "scrivo", o gràmma, "lettera". Gli studi rabbinici non c'entrano proprio nulla. Se il termine fosse usato su altri testi in riferimento all'assenza di studi rabbinici, si potrebbe accettare questa spiegazione; ma così non è, il termine significa sempre e solo "analfabeta". Il Moulton-Milligan è un dizionario molto autorevole che riporta il significato di un termine analizzando tutti gli scritti antichi su cui compare, e il Rocci è il più autorevole dizionario di greco in circolazione. Non si può davvero girare intorno a questa cosa. Il Moulton-Milligan, oltretutto, spiega in modo specifico che At 4:13 non è interpretabile con "non versati negli studi rabbinici" (interpretazione evidentemente diffusa per giustificare l'autenticità delle lettere pietrine) e afferma che l'uso che gli scritti del tempo fanno di questo termine indica proprio l'essere illetterati, ossia analfabeti. Che è il significato che riporta il Rocci.

Poi, il termine è usato in associazione con idiòtai, che ha un altro significato, simile ma con una sfumatura diversa. Paolo lo utilizza alcune volte. Il senso qui è quello di persona "comune", "non capace", "senza abilità", "rozza" e fa riferimento al popolano ordinario, che al tempo di Yeshùa era analfabeta e quindi rozzo nel parlare. Approfondirò la cosa, analizzando l'uso che Paolo fa del termine, ma At 4:13 essenzialmente dice che Pietro e Giovanni erano "analfabeti e rozzi".

Su agràmmatos, onestamente, non ritengo sia possibile discutere. Non trovo un riferimento ad un significato diverso da "analfabeta" o "illetterato". Negli scritti antichi è sempre usato in questo senso, perché non ha un senso diverso, esattamente come in italiano "analfabeta" significa non-alfabetizzato, che non conosce le lettere (e dunque non sa leggere e scrivere).

A- (senza) gramma (lettera), "senza lettera", che non conosce le lettere e dunque non sa leggere né scrivere. Che c'entrano mai gli studi rabbinici? Se poi i più autorevoli storici e studiosi delle società antiche ci confermano che solo il 3% della popolazione sapeva leggere e scrivere (ed erano tutti altolocati, più alcuni schiavi che ricevevano istruzione dal padrone per poter svolgere compiti specifici) e se At 3:14 ci dice che Pietro e Giovanni erano analfabeti, e se il termine agràmmatos significa solo "analfabeta", "illetterato", perché dovremmo cercare di sostenere qualcosa di diverso? La risposta è: perché dovremmo ammettere che con grande probabilità le lettere pietrine sono testi pseudoepigrafi e dunque il canone biblico include dei falsi. E questo creerebbe grossi sconvolgimenti. ;)
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bgaluppi
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da bgaluppi »

Ecco le foto dei due dizionari.
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Rocci
Rocci
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Lucry
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da Lucry »

sinceramente per me non cambierebbe nulla :d perchè penso che comunque sia non faccia farte della Scrittura. Però a questo punto, mi chiedo come mai ci siano tanti versetti biblici che ci presentano un Simon Pietro diverso da quello che sostiene il tuo pensiero. Vuol dire che i vangeli ci raffigurano qualcuno idealizzandolo? Inoltre mi chiedo, le persone che hanno composto questi studi sostenuti da riferimenti biblici in armonia tra loro, sono da ritenersi poco veritieri come il libro di 2 Pietro? Se Simon Pietro fosse stato analfabeta, tu come spiegheresti i versetti che fanno capire che lo stesso non era un popolano di basso ceto e che aveva piena conoscenza delle Scritture? Per me Gianni nel suo studio, scrive un pensiero chiave per la lettura e la comprensione di Atti 4:13, questa espressione VA COMPRESA. Per cui non dobbiamo basarci su una traduzione letterale, ma su una comprensione più profonda.
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bgaluppi
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da bgaluppi »

Se Simon Pietro fosse stato analfabeta, tu come spiegheresti i versetti che fanno capire che lo stesso non era un popolano di basso ceto e che aveva piena conoscenza delle Scritture?
Il fatto che Pietro fosse agràmmatos, non vuol dire che non conoscesse la Scrittura per trasmissione di insegnamento orale. Però, se escludiamo le sue due lettere, da quali versetti si capisce che aveva piena conoscenza della Scrittura?

Non credo ci sia da comprendere alcunché di profondo in At 4:13. Dice che Pietro e Giovanni erano analfabeti. Non sapevano leggere e scrivere. :-)
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bgaluppi
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

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Lucry, poi, se Pietro non era un uomo di basso ceto, perché At 4:13 dice che era un idiòtes, ossia “un popolano”, un “ignorante”? Faceva il pescatore in un umilissimo villaggio, Cafarnao, come poteva essere un uomo di ceto elevato? Quelli erano i sacerdoti, gli scribi, non i pescatori.
trizzi74
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da trizzi74 »

Ecco quello che affermano 7 dizionari/commentari sui due termini usati in Atti 4:13. Ecco il nome delle rispettive opere:
1 foto:dizionario dei concetti biblici del N. T. ed. EDB
2 foto: Note di lessico grafia neo-testamentaria di Spicq, ed. Paideia.
3 foto: Dizionario di Kittel
4 foto: Commentario sugli Atti degli Apostoli di Marshall, ed. Gbu
5 e 6 foto: Dizionario esegetico del N.T., ed. Paideia
7 foto: Commentario teologico sugli Atti degli Apostoli, ed. Paideia. Leggere le note 63 e 64.
Allegati
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Carl Gustav Jung
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Lucry
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da Lucry »

hahahahahaha Antonio, penso che io e te potremmo parlare per ore ed ore. :d
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Lucry
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da Lucry »

grazie Tiziano :YMHUG:
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bgaluppi
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur

Messaggio da bgaluppi »

Trizzi, confermano quello che stavo dicendo, analfabeti e ignoranti. Tranne uno, che aggiunge che agrammatoi significa inesperti nella Scrittura. Ma in nessuno scritto del periodo è usato in questo senso, dunque perché mai in At dovrebbe essere usato in questo senso, che non ha niente a che fare con il significato del termine?

Le note 63 e 64 contrastano con l’uso del termine in tutti gli scritti antichi, in cui fa sempre riferimento alla assenza di alfabetizzazione. Dunque, mi pare che tale dizionario suggerisca un significato che alleggerisce i significato proprio del termine, probabilmente in un tentativo apologetico dei due apostoli che sono considerati gli autori degli scritti a loro attribuiti.
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