Caro Antonio, lungi da me il volerti convincere del contrario. Però desidero farti comprendere quello che penso.
Per quel che riguarda il 10% del cervello, ne hai parlato tu. Io non ho mai detto che noi usiamo il 10% del cervello. Io penso, al contrario, che lo usiamo tutto, tutti. Che poi lo usiamo male è tutta un'altra questione. Ed è questo che sostengo io.
Ti faccio un esempio:
Mio padre mi regala un violino. Ma non un violino normale. Uno Stradivari!
Cosa posso farci?
1) Io posso darlo a qualcuno che lo sa suonare (e questo vale per tutti quelli che si affidano ad altri uomini, perché "sono più bravi") come per esempio tutti quelli che si fanno imbambolare dalla tv, da guru, da scienziati, da leader religiosi ecc...
2) usarlo come fermaporta, vale per tutti quelli che si piangono addosso, e che pensano che gli altri sono sempre i più fortunati, e loro sono solo sfortunati. Quindi si siedono e piangono, magari brontolando con Dio, perché a loro ha dato meno.
3) posso prenderlo in mano, metterlo sotto il collo e sfregare tutte le quattro corde del violino con il mio arco. Ma basta questo per fare musica? Anche se credo in Dio, è sufficiente che sfrego la corda dedicando quel suono a mio Padre perché venga fuori un bel suono?
4) Oppure ancora, posso imparare a suonarlo. Devo credere in Dio per imparare a suonare il violino? No, anche chi non crede può suonare il violino in maniera meravigliosa. (vedi guarigioni fatte da santi, santoni e santini vari)
5) Posso imparare a suonare il violino che mio padre mi ha regalato, dedicando ogni suono a colui che me lo ha donato.
Ecco... come vedi abbiamo tante opzioni. Personalmente prediligo l'opzione 5, perché allora, e solo allora io creerò una musica all'altezza del violino che mio Padre mi ha donato, e così potrò rendergli onore del grandissimo dono che Egli mi ha fatto.
Ecco Antonio cosa penso. Penso che il nostro cervello sia uno stradivari. Pochi lo sanno valorizzare come merita. Se impariamo bene ad utilizzarlo, allora sì che saremo in grado di notare il meraviglioso suono che questo è in grado di produrre. Se impariamo come e quando fare pressione con le dita sulle corde, se tocchiamo le giuste corde tenendo il tempo, allora possiamo definirci musicisti.
Credere in Dio è sufficiente? Tu credi in Dio sinceramente, lo si legge in ciò che scrivi... Quindi ti è bastato prendere in mano il tuo strumento e pregare Dio per suonare della bella musica? O ti devi allenare quotidianamente per continuare a suonarlo in modo sublime?
Lo hai imparato a suonare "per miracolo"? O semplicemente la costanza, l'allenamento, la disciplina, la passione ti hanno fatto diventare il bravo musicista che sei?
Credere in Dio è indispensabile, perché Dio ti ha donato il tuo stradivari personale. Lo ha creato su misura per te. Dio può aver fatto un miracolo, dandoti l'opportunità di usarlo. Probabilmente ha messo sulla tua strada dei bravi insegnanti. Ha fatto in modo che la tua musica piacesse molto a chi ti ha dato un lavoro.
Se noi impariamo ad utilizzare in modo corretto il nostro cervello, impariamo a essere padroni dei nostri pensieri, nutriamo in modo corretto la nostra mente, l'alleniamo quotidianamente, allora diventeremo dei grandi musicisti. E se aggiungiamo a questo il fatto che ogni cosa che impariamo, che facciamo, la dedichiamo a Dio, allora la nostra musica sarà meravigliosa, toccherà l'animo e il cuore di chi l'ascolterà!
E non importa nemmeno che lo strumento sia intatto per fare una musica stupenda. A qualcuno manca una corda, ma può lo stesso sorprenderci per la sua bravura. E questo sai quando l'ho capito? Quando ho letto quanto scritto da Davide e dalla sua famiglia.
La nostra mente governa il nostro corpo, e sì, se sappiamo come "nutrirlo" sia materialmente che spiritualmente, faremo delle cose che nemmeno ci immaginiamo. Se in più abbiamo fede in Dio, chi può fermarci? Qual'è il limite?
Ecco, detta così forse è un po' più comprensibile.
Diverse delle persone che guariscono andando da padre pio, guariscono perché toccano, senza esserne coscienti, le corde giuste del loro violino, e poi danno il merito a qualcun altro, perché non loro "non capiscono".
E se noi imparassimo a toccare quelle corde coscientemente? Non sarebbe bellissimo?
Nessuna magia, nessun superpotere, nessuna legge di attrazione, nessun mistero o segreto.
Abbiamo nel nostro cranio, custodito dalle ossa più resistendi del nostro corpo, un inestimabile stradivari, che il nostro Padre Celeste ha creato appositamente per noi.
Che ci vogliamo fare?
Non so voi, ma io voglio imparare a suonarlo al meglio delle mie possibilità. E chiederò a Dio tutto l'aiuto di cui ho bisogno per imparare a suonarlo sempre meglio!
Un abbraccio