Re: Prologo Marciano
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 6:48
Carissimo Antonino, leggiamo questa frase, estrapolandola per il momento dal contesto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, per vegliare su di te nel cammino e farti entrare nel luogo che ho preparato. Es 23,20
Quì è Dio che parla ad ogniuno di noi. E' il Padre che si prende premura di noi, avvertendoci che non siamo soli nel cammino, nel nostro caso oggi c'è Yeshùa, che veglierà su di noi, per farci entrare nel luogo che Dio ha preparato.
Per gli ebrei liberati dalla schiavitù era la terra di Canaan. Ma ciò era simbolico, perche il luogo è celeste, come la nuova Gerusalemme.
Sicuramente il profeta Malachia conosceva la frase di Es 23,20 e ha voluto inserirla in Ml3,1.
La stessa cosa ha fatto Marco nel suo Vangelo.
Quì è Dio che parla ad ogniuno di noi. E' il Padre che si prende premura di noi, avvertendoci che non siamo soli nel cammino, nel nostro caso oggi c'è Yeshùa, che veglierà su di noi, per farci entrare nel luogo che Dio ha preparato.
Per gli ebrei liberati dalla schiavitù era la terra di Canaan. Ma ciò era simbolico, perche il luogo è celeste, come la nuova Gerusalemme.
Sicuramente il profeta Malachia conosceva la frase di Es 23,20 e ha voluto inserirla in Ml3,1.
La stessa cosa ha fatto Marco nel suo Vangelo.