Apocalisse 19:13

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Antonino
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Antonino »

Molti collegando questo verso, attribuiscono Giovanni 1:1 a Yeshùa. Come spieghi, tu secondo il tuo punto di vista?
Grazie
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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Enigma
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Enigma »

In Apocalisse 19:13, Yeshùa continua ad essere il portavoce di Dio, la Sua Parola. Continuando a leggere, due versi dopo, troviamo scritti che:" E dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinché colpisca con essa le nazioni" (v.15). In ebrei viene detto che: "la parola di Dio è vivente ed esercita potenza ed è più tagliente di qualsiasi spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, e delle giunture e del [loro] midollo, e può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore. - Ebrei 4:12. Questa Scrittura di Ebrei messa a confronto con spada affilata che esce dalla bocca di Yeshùa, porta a credere che è per mezzo della Parola di Dio Yeshùa giudicherà le nazioni. Ecco perché appropriatamente è chiamato: "la Parola di Dio".
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emiliano
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da emiliano »

Ti quoto appieno caro Enigma! E poi in Giovanni 1 la discriminante è "il principio". Quando si parla della contemporaneità con Dio si parla della Sua parola. Successivamente quella stessa parola, quella volontà divina, prende forma nella carne di Yeshùa.
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Gianni
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Gianni »

In Ap 19:12, di Yeshùa che cavalca un cavallo bianco, è detto che “portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui”. In verità, il nome è detto subito dopo: “Il suo nome è la Parola di Dio”. Una contraddizione? No, perché il nome “scritto” rimane sconosciuto ma quello pronunciato è comprensibile. Tale nome - “la Parola di Dio” – rientra nella presentazione che la cultura ebraica faceva del giudice celeste, come testimonia la letteratura ebraica non biblica: “La tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile”. - Sapienza 18:15, CEI.
Questo epiteto non ha nulla a che fare con l’incipit di Gv. Come molto giustamente fa osservare Enigma, in Ap il nome dato a Yeshùa indica la sua posizione di giudice. In Gv, invece, come osserva molto giustamente Israel75, si parla di una parola contemporanea a Dio; anzi, vi è detto che è Dio.
Aggiungo che nel caso apocalittico la “parola” è solo un nome che viene dato a Yeshùa; importante, certo, ma sempre solo un nome. In Gv non è invece un nome ma una realtà che già esisteva in principio insieme a Dio ed era Dio. Questa parola sapiente di Dio fu fatta scendere in Yeshùa così che tutto ciò egli diceva era parola non sua ma di Dio.
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Maryam Bat Hagar
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

Enigma ha scritto:è per mezzo della Parola di Dio Yeshùa giudicherà le nazioni. Ecco perché appropriatamente è chiamato: "la Parola di Dio".
ottima riflessione Enigma!la condivido appieno.la Parola di D-0 vive in Yeshua ed opera tramite lui.ecco perchè lui viene chiamato "Parola di D-O",perchè la Parola di D-O abita costantemente in lui(che è anche il senso di Gv 1:1)...spero di aver capito bene :D
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Gianni
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Gianni »

L’obiezione posta da Michele non è banale. Credo però che vada considerato un contesto più ampio di quello che Michele prende in considerazione. Intendo dire che per quanto riguarda il vocabolo “parola” non abbiamo solo Ap 19:13 e Gv 1:1. Solo in Ap il vocabolo è usato con diverse accezioni. In 1:2 la “parola” riguarda in contenuto nel messaggio apocalittico fatto pervenire a Giovanni. In 1:9 si tratta dell’insegnamento di Dio. In 3:8,10 la “parola” riguarda l’insegnamento di Yeshùa. In 6:9 è la parola di Dio è la Bibbia stessa, il suo insegnamento. In 12:11 si tratta della parola di testimonianza dei martiri.
Come si nota, il vocabolo “parola” assume molti sensi, tutti diversi tra loro. Come sempre, è il contesto a stabilirne il senso.
Qual è il contesto di Ap 19:13? Giovanni vede in cielo un cavallo bianco con in groppa Yeshùa che giudica e guerreggia (v. 11). Egli ha gli occhi infiammati e porta sul capo molti diademi (vv. 11,12). Poi (v. 12) è detto che il suo nome non lo conosce nessuno. Ciò nonostante al v. 13 è detto che il suono nome è “la parola di Dio”.Quest’ultimo è quindi un attributo, perché il nome vero non si conosce. Poi – lo si noti – al v. 16 è detto di Yeshùa che “sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI”.
Ora si noti che in questo contesto vengono attribuiti a Yeshùa ben tre nomi:
1. Uno inconoscibile e che sa solo lui. – V. 12.
2. “La parola di Dio”. – V. 13.
3. “Re dei re e signore dei signori”. – V. 16.
È del tutto evidente che siamo di fronte a nomi simbolici. Ed è del tutto evidente che tutto ciò nulla c’entra con Gv 1:1.
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Gianni
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Gianni »

Michele, tu dici che “chi scrive un Vangelo si riferisce a qualcuno ben delineato, e precisamente Gesù”. Hai perfettamente ragione. Poi dici che “tutti i Vangeli hanno come soggetto sottinteso Gesù e a lui si riferiscono, o direttamente o indirettamente”. Hai nuovamente perfettamente ragione, anche se preciso che il riferimento è sempre del tutto diretto e mai indiretto, e che il soggetto (Yeshùa) non è mai sottinteso ma del tutto esplicito.
Lo scopo dei Vangeli è quello di suscitare in Yeshùa. Siccome qui ci riferiamo al Vangelo giovanneo, preciso che tale scopo è dichiarato da Giovanni stesso in Gv 20:31: “Questi [fatti miracolosi] sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome”.
Ora, tu dici che “iniziare un Vangelo, quello di Giovanni, dicendo ‘In principio era la parola’, non avrebbe alcun senso”. Rileggi bene lo scopo dichiarato da Giovanni: “Affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio”. Giovanni usa il modo più efficace che esista per stabilire sin da subito che la parola sapiente di Dio era presente in Yeshùa.
Da qui ad affermare che quella parola fosse un presunto Yeshùa preumano ce ne corre. Questa è l’idea che hanno sviluppato a Brooklyn. Se mi consenti un suggerimento, prenditi la briga di esaminare tutti i contesti del Vangelo giovanneo in cui compare il vocabolo lògos, “parola”. Scoprirai allora tutta la grandiosa verità di ciò che Yeshùa stesso poté affermare: La parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato. - Gv 14:24.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Yeshua è il Padre. E' il Padre dell'eternità (Isaia 9). C'è un solo Dio, UN SOLO Signore e un solo Spirito.

Se leggo che c'è UN UNICO (MONOS) Signore e Padrone allora Yeshua non può che essere il Padre stesso.

Appena avrò un pò di tempo risponderò anche ad altre osservazioni.
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Gianni
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Gianni »

Hai ragione, Armando Albano. A Michele posso solo dire che arriva sempre un momento, con lui, in cui dice che quello è il suo pensiero. Non spetta a me farglielo cambiare. Noto solo che fa affermazioni tutte sue – come quella che Yeshùa sarebbe il Creatore – senza alcun appoggio biblico. Anzi, contro ogni evidenza biblica.
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Enigma
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Re: Apocalisse 19:13

Messaggio da Enigma »

ארמאנדו אלבנו ha scritto:Yeshua è il Padre. E' il Padre dell'eternità (Isaia 9). C'è un solo Dio, UN SOLO Signore e un solo Spirito.

Se leggo che c'è UN UNICO (MONOS) Signore e Padrone allora Yeshua non può che essere il Padre stesso.

Appena avrò un pò di tempo risponderò anche ad altre osservazioni.
"Sarà chiamato, Dio potente" (Isaia 9:5). Vuol dire che prima non lo era. Il vero Dio, è Dio da sempre, e non che lo diventa in seguito, altrimenti che Dio è.
Riguarda a Yeshùa lui è diventato nostro signore e padrone, perché ci ha comprati con il suo sangue. Ma non bisogna mai dimenticare da chi Yeshùa è stato costituito signore: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso” (At 2:36). Qui vale lo stesso discorso di Isaia, se Yeshùa era da sempre signore, nessuna poteva farlo signore.
Armando, quando risponderai alla prossime obbiezioni, cerca di farlo con la Bibbia dritta, altrimenti ecco i risultati :mrgreen:
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