La legge mosaica nelle SG è sempre nòmos. La Bibbia non è un documento, ma un insieme di libri (sefarim, biblìa) e Paolo non poteva certo affermare che Yeshùa abrogò la Torah, visto che lui stesso afferma:
"Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli." - MT 5:18:19
Il documento scritto a mano è un'altra cosa: χειρόγραφον, e nel caso specifico è un χειρόγραφον τοῖς δόγμασιν, "(documento) scritto a mano per decreti", in cui si usa dògma che non è mai "precetto biblico", ossia "comandamento", ma un decreto, come quelli emessi dall'imperatore.
Paolo non sta parlando della legge mosaica, che oltretutto non può essere "ostile" o "avversa", visto che lui stesso la definisce "santa". Fa un discorso in senso traslato. Gianni ha fatto uno studio approfondito qui:
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Keirògrafon lo spiega qui:
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