Interpretazione delle Scritture Ebraiche

AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

roberto ha scritto: martedì 16 maggio 2023, 16:49 Ho una domanda però, con la distruzione del primo tempio, andò persa totalmente la Torah scritta?
Besasea aveva scritto così:

Besàseà ha scritto: sabato 22 aprile 2023, 18:57
Gianni ha scritto: sabato 22 aprile 2023, 15:51 AndreaC, ti do la mia risposta, che hai chiesto: Bereshìt è di ispirazione divina ma non fu scritta da Moshè. L’analisi del libro di porta al periodo davidico.
Risale al periodo di shivat Zion, fu interamente riscritto da Ezra.
La cattività in Babilonia fu tragica, la Toràh e la religione di Israel vennero proibite, solo la tradizione orale sopravvisse. Per la Toràh scritta c'era un problema giuridico che vietava di ripeterla a memoria, solo i cohanim potevano e così fu riscritta.
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

AEnim ha scritto: martedì 16 maggio 2023, 16:44
Bruno ha scritto: martedì 16 maggio 2023, 16:27 Loro. Si, ognuno ha la sua, loro hanno la loro e non ci dovrebbe essere nulla di strano. Non ci dovrebbe ?!? :-\
Era nel senso: Sicuro che che sia un 'loro' ( :^O ) e non un 'noi'? :-
Si.
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roberto
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

Permettetemi un off topic. Bruno, tu ti definisci un cristiano?
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

Credo di si, chi crede in Cristo è definibile cristiano. Ma cosa è questo forum? Appena uno viene a difendere gli ebrei aprite le indagini e gli mandate subito due polizziotti? E questo è solo il mio 23esimo messaggio. :d
chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Buongiorno. Invito a mantenersi sui temi a titolo di studio. Avevo già suggerito di evitare schieramenti dicendo che qui siamo tutti amici ma appartenenti a culture diverse. No.. il termine Cristiano è di uso comune, troppo generalizzato. C erano anche i crestani seguaci di un rivoluzionario romano (Cresto). Rimaniamo in tema please. E portate sempre le fonti come dice sempre il mio amico Besàseà.

Ps. Naza vede non facciamo i furbi
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Questo è un passaggio che si ritiene testimoniare Torah Orale, o almeno in tal senso viene assunto da diversi Rabbini:

6 La legge di verità era nella sua bocca,
non si trovava perversità sulle sue labbra;
camminava con me nella pace e nella rettitudine
e molti ne allontanò dal male.
7 Infatti le labbra del sacerdote sono le custodi della scienza
e dalla sua bocca si ricerca la legge,
perché egli è il messaggero del SIGNORE degli eserciti.

Da Malachia 2 nella traduzione di Nuova Riveduta
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Gianni
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

AEnim, il passo di Mal 2:6,7 da te citato è riferito all’unica Toràh che c’era, quella scritta. Ragioniamo sul passo.

Il profeta (che non è “Malachia”, perché non esistette alcun “Malachia”), per meglio dire il messaggero di Yhvh, si rivolge ai sacerdoti, anzi è Dio che si rivolge loro tramite il suo messaggero (v. 1), intimando loro di ascoltare (v. 2). Al v. 5 Dio fa riferimento al patto che aveva stabilito con Levi. Il v. 6 è il versetto chiave: vi è detto che la Toràh fu nella sua bocca, e sulle sue labbra non si trovò ingiustizia. Quindi, conclude il v. 7, i sacerdoti devono custodire la conoscenza, ed è da loro che il popolo deve ricercare la Toràh.

Ora, a chi era affidata in custodia la Toràh? Ai sacerdoti. Quella scritta, ovviamente, l’unica. - Cfr, Dt 33:10; 2Cron 15:3;17:7-9; Nee 8:1-15.

Nella discussione precedente era stato detto che la presunta Toràh orale era stata comunicata da Dio a Mosè, che poi riferì al popolo tutte le parole di Dio.

Io avevo domandato diverse volte - senza avere risposta - quando, dove e a chi Mosè avesse riferito la presunta Toràh orale. Ora “scopriamo”, a detta di diversi Rabbini, che l’avevano in custodia i sacerdoti leviti. E io domando ancora: ma che giro mai fece questa presunta Toràh orale che sarebbe stata comunicata a Mosè?

Se poi vogliamo andare sul dettaglio del passo di Mal, al v. 8 Dio rimprovera così i sacerdoti: “Ma voi vi siete sviati, avete fatto inciampare molti nella legge [Toràh, nel testo ebraico]” (NR). Alla luce di ciò mi domando se ciò non possa essere applicato come principio alla presunta Toràh orale, la quale viene al di sopra della vera Toràh donata da Dio a Mosè.
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

In Geremia 18:18, si legge che la legge non può mancare al sacerdote, il consiglio al sapiente, la parola al profeta. Ecco posso pensare che la legge sia quella scritta, il consiglio quella orale. Però almeno in un paio di occasioni Dio diede a Mosè un comando orale, che viene poi trasmesso.
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

Gianni ha scritto: giovedì 18 maggio 2023, 6:46 AEnim, il passo di Mal 2:6,7 da te citato è riferito all’unica Toràh che c’era, quella scritta. Ragioniamo sul passo.
Mi scusi, ma questa è la sua professione di fede, secondo gli ebrei la torah orale c'è e l'hanno pure dimostrato bibbia alla mano. Io posso ritenermi soddisfatto riguardo ai versi di Isaia sopra citati dove si inizia con la profezia e poi la torah è in bocca di tutta la discendenza. Per me più chiaro di così non si può.
Gianni ha scritto: giovedì 18 maggio 2023, 6:46Ora, a chi era affidata in custodia la Toràh? Ai sacerdoti. Quella scritta, ovviamente,l’unica.

Però Shay ci ha spiegato che la torah scritta non si poteva leggere senza la vocalizzazione tramandata oralmente. In Esdra assistiamo ai leviti che spiegavano al popolo. Se spiegavano evidentemente il solo testo non bastava.
Io avevo domandato diverse volte - senza avere risposta - quando, dove e a chi Mosè avesse riferito la presunta Toràh orale.
Ricordo che le hanno risposto. Mosè la consegnò a Giosuè e lui agli anziani del popolo.
Lei non ha risposto alla mia domanda: lei sa leggere il rotolo della torah?
Ora “scopriamo”, a detta di diversi Rabbini, che l’avevano in custodia i sacerdoti leviti. E io domando ancora: ma che giro mai fece questa presunta Toràh orale che sarebbe stata comunicata a Mosè?
Lo chieda umilmente e gentilmente a loro e glielo spiegheranno. Se ancora oggi per leggere il rotolo della torah scritta si devono preparare imparando a memoria le vocali tramandati oralmente, questa è già una prova che c'è una torah orale.
Noi cristiani siamo abituati alla occidentale e ragioniamo in modo diverso, per noi deve essere tutto scritto, ma evidentemente in altre culture non è così.

Io sono del parere che bisogna imparare dagli ebrei e non attaccarli continuamente senza argomenti come fa lei. Posso capire i suoi motivi di fede, ma le hanno citato dei versi inconfutabili, cui non ha saputo contrabbattere. Voi protestanti vi siete fissati con il sola scrittura e gli ebrei se ne sono accorti subito e lo hanno fatto presente, ma lei continua con questa sua chiusura.
roberto
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

Bruno ha scritto: giovedì 18 maggio 2023, 7:47
Gianni ha scritto: giovedì 18 maggio 2023, 6:46 AEnim, il passo di Mal 2:6,7 da te citato è riferito all’unica Toràh che c’era, quella scritta. Ragioniamo sul passo.
Mi scusi, ma questa è la sua professione di fede, secondo gli ebrei la torah orale c'è e l'hanno pure dimostrato bibbia alla mano. Io posso ritenermi soddisfatto riguardo ai versi di Isaia sopra citati dove si inizia con la profezia e poi la torah è in bocca di tutta la discendenza. Per me più chiaro di così non si può.

Allora Bruno, portaci un tuo ragionamento sul passo.
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