Adamo: che significa tale parola?

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Eleazar
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Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Eleazar »

La parola ebraica tradotta Adamo quale è e che significa esattametne? Grazie.
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maria
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da maria »

La parola ebraica adam, "uomo", presenta la stessa radice della parola ebraica adamà, "terra"...terroso, della terra, della terra rossa
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Gianni
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Gianni »

Bella domanda, caro Andrea!
Maria ti ha già dato la risposta, in sintesi. Possiamo vederla più in dettaglio.

L’ebraico אָדָם (adàm) deriva da אֲדָמָה (adamàh), “terra”, intesa come suolo (quella in cui vivono anche gli animali – cfr. Gn 2:6). Il greco (traduzione della LXX), essendo lingua più precisa, traduce ἄνθρωπος (ànthropos), “essere umano” (sia maschio che femmina).
“Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra” (Gn 2:7). Il testo biblico dice che Dio formò הָאָדָם (haadàm) con polvere (עָפָר, afàr) presa מִנ־הָאֲדָמָה (min-haadamàh). La parola ebraica אֲדָמָה (adamàh), tradotta “terra”, è una terra di colore rossiccio. La parola אָדֹם (adòm), a essa assonante, significa “rosso”: “Esaù disse dunque a Giacobbe: ‘Presto, ti prego, dammi un boccone del rosso [מִנ־הָאָדֹם (min-haadòm), “(preso) dal rosso”], del rosso [הָאָדֹם (haadòm), “il rosso”] lì’” (Gn 25:30, TNM). La parola אָדֹם (adòm), “rosso”, può significare il colore del sangue, come in 2Re 3:22: “Videro l’acqua rossa come sangue” (TNM). La stessa parola אֲדָמָה (adamàh), oltre che “terra” può significare “sangue”: “Egli vendicherà il sangue dei suoi [אַדְמָתֹו (adamàtu)] servitori”. - Dt 32:43, TNM.

Nella Bibbia la creazione dell’essere umano è collegata al rosso. È collegata al rossiccio dell’adamàh, della terra, di cui pure è fatto l’adàm, il primo essere umano indiferenziato.
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Eleazar
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Eleazar »

Quindi Adam, non nasce come nome proprio ma come aggettivo?
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Gianni
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Gianni »

Non aggettivo, ma nome. E non nome proprio ma nome comune. Dopo la creazione di Eva diventa però nome proprio.
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Eleazar
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Eleazar »

Quindi,mi sembra ovvio, che lo stesso criterio sia applicabile a tutti i nomi della scrittura ebraica,giusto?
Se adam significa essere della terra rossa o terroso, ish che significa esattamente?
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Gianni
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Gianni »

Caro Andrea, c’è una differenza che il lettore di Gn avverte al di là dei nomi che sono gli stessi. Vediamo il testo:

“Dio fece cadere sull’uomo [אָדָם (adàm)] un profondo sonno e, mentre dormiva, prese una delle sue costole e chiuse quindi la carne sul posto d’essa ... Dio edificava dalla costola che aveva preso dall’uomo [אָדָם (adàm)] una donna e la conduceva all’uomo [אָדָם (adàm)]”. - Gn 2:21,22, TNM.

Il termine adàm (אָדָם) è sempre lo stesso, ma è evidente che l’adàm che viene fatto cadere in un sonno inconsapevole non è lo stesso adàm a cui Dio conduce poi la donna. È del tutto chiaro, comunque, che la donna non è tratta dal maschio ma dall’adàm indifferenziato.
Non è l’adàm primigenio che riconosce nella donna una sua simile, ma è l’adàm ora privato della sua metà: “L'uomo [הָאָדָם (haadàm)] disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna [אִשָּׁה (ishàh)] perché è stata tratta dall'uomo [אִישׁ (iysh)]»” (Gn 2:23). In italiano abbiamo due parole diverse – “uomo”, “donna” – ma in ebraico è la stessa parola, al maschile e al femminile; come se per noi fosse “uomo” e “uoma”.
Nulla ci viene detto delle reazioni della donna: nel testo lei non agisce e non parla. È l’adàm primigenio, indifferenziato, che agisce: dà il nome agli animali, cerca una compagna che gli sia simile e non la trova; quando poi l’adàm privato della sua metà fa la scoperta della donna, è sempre lui che parla e agisce. Come guardandosi allo specchio, vede in lei la somiglianza con sé. Il redattore di Gn aggiunge che “l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne”. - Gn 2:24.
Per non avere una visione alterata dei fatti è molto importante che si tenga sempre a mente la sequenza narrativa dei due racconti della creazione, che poggia su questi pilastri:
 Mancanza e creazione;
 Dal meno evoluto al più evoluto;
 Dal meno differenziato al più differenziato.
Tutto volge al perfettibile.
Possiamo constatare che Dio provvede alla necessità dell’umano generico (adàm) fornendogli un aiuto che gli è simile (Gn 2:18). Lo fa con la “costruzione” della donna: “Dio il Signore ... edificò [יִּבֶן (yivèn), “costruì”] una donna [אִשָּׁה (ishàh)]” (Gn 2:22). Va notato che le interpretazioni di Dio non coincidono con quelle dell’adàm. Dio, infatti, non nomina mai l’uomo in base al suo genere: non lo chiama iysh ma fa riferimento a lui come a essere umano tratto dalla terra, adàm, appunto, tratto dall’adamàh. Il termine maschile iysh, “uomo”, compare per la prima volta sulle labbra dell’adàm privato della sua metà, che nomina se stesso di fronte alla nuova presenza femminile: “Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna [אִשָּׁה (ishàh)] perché è stata tratta dall'uomo [אִישׁ (iysh)]” (Gn 2:23). In tal modo l’uomo iysh si differenzia emergendo dalla sua condizione di adàm. Si presti però attenzione a come egli dà un’interpretazione al rovescio. Logica vorrebbe che egli dicesse: ‘Io scopro di essere uomo perché ti percepisco e ti riconosco donna’. Egli dice invece: “Lei sarà chiamata uoma perché è stata tratta dall'uomo”.
Come fa l’adàm privato della sua metà a sapere che adàm e iysh sono uguali? Il racconto non lo dice. E come fa lui a sapere che lei è stata tratta da lui? È il narratore genesiaco che deduce nella sua sequenza narrativa. Così aveva sempre fatto riguardo alle diverse fasi della creazione: la terra desolata iniziale e carente della presenza della vita era stata oggetto dell’azione divina. Dio era intervenuto differenziando progressivamente in modo di portare la perfezione. Alla fine tutto, nel creato, era interdipendente. Dio lavorò sulla terra, facendola emergere dalle acque, rendendola produttiva e abitabile, traendone la flora e la fauna, e anche l’umano adàm, tratto appunto dall’adamàh. Ciò che non scopre però l’umano generico adàm e neppure l’uomo iysh è che anche la donna ha a che vedere con la terra. Curiosamente, nei miti antichi comuni ai popoli, compreso quello ebraico, è la donna e non l’uomo che è più vicina alla terra; la terra stessa fu vista come madre, non come padre. Il racconto successivo di Gn colloca la donna in un’altra dimensione.
Quando l’uomo inizia a parlare, inizia a differenziare, a somiglianza di Dio.
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Gianni
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Gianni »

Direi di no, perchè Yeshùa era un maschio.
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Eleazar
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Re: Adamo: che significa tale parola?

Messaggio da Eleazar »

Gianni ha scritto:Il termine adàm (אָדָם) è sempre lo stesso, ma è evidente che l’adàm che viene fatto cadere in un sonno inconsapevole non è lo stesso adàm a cui Dio conduce poi la donna. È del tutto chiaro, comunque, che la donna non è tratta dal maschio ma dall’adàm indifferenziato.
Non è l’adàm primigenio che riconosce nella donna una sua simile, ma è l’adàm ora privato della sua metà: “L'uomo [הָאָדָם (haadàm)] disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna [אִשָּׁה (ishàh)] perché è stata tratta dall'uomo [אִישׁ (iysh)]»” (Gn 2:23). In italiano abbiamo due parole diverse – “uomo”, “donna” – ma in ebraico è la stessa parola, al maschile e al femminile; come se per noi fosse “uomo” e “uoma”.
Nulla ci viene detto delle reazioni della donna: nel testo lei non agisce e non parla. È l’adàm primigenio, indifferenziato, che agisce: dà il nome agli animali, cerca una compagna che gli sia simile e non la trova; quando poi l’adàm privato della sua metà fa la scoperta della donna, è sempre lui che parla e agisce. Come guardandosi allo specchio, vede in lei la somiglianza con sé. Il redattore di Gn aggiunge che “l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne”. - Gn 2:24.

Gianni, mi spiegheresti meglio questo concetto,perchè non l'ho capito. Grazie.
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Re: Adamo: che significa tale parola?

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Caro Andrea, in Gn 2:21 è detto che “Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull'uomo [אָדָם
(adàm)], che si addormentò”. Dio crea poi con la sua metà la donna. Al suo risveglio, “l'uomo [אָדָם (adàm)], disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo»” (v. 23). È chiaro che l’adàm indifferenziato, quello prima che Dio lo addormentasse, non è lo stesso identico dopo il risveglio. Ora è privato della sua metà. L’adàm che riconosce la donna come sua simile non è quindi il primo adàm indifferenziato ma quello dopo il risveglio.
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