Noiman, sono consapevole che chi non è dentro all'ebraismo dalla nascita, difficilmente capirà certe cose. Da questo punto di vista, risulterebbe che il resto del mondo sarebbe all'oscuro delle cose di D-o non avendo accesso all'ebraismo, alla cultura ebraica ed alla lingua. Detto in maniera più semplice, le chiavi della conoscenza di D-o sarebbero in mano al popolo ebraico che potrebbe tenersi tutto per se. Il resto del mondo ha le traduzioni? Tra le righe stiamo però facendo passare il messaggio che leggendo dalle traduzioni, a parte comprendere molto poco di ciò che andrebbe compreso, tanta parte rimarrebbe nascosta. Con le traduzioni si rischia di prendere fischi per fiaschi...e su quest'ultimo punto.. ahimè.. non si hanno tutti i torti, specialmente considerando le centinaia di denominazioni religiose che si basano sullo stesso testo. Oltre a questo, considerando che la "Torah scritta" rappresenta "un minimo di rivelazione", mentre la "Torah orale un massimo di di interpretazione", le cose diventano più complicate.
Avevo riportato questo passo:
“Allora il Signore [Yhvh] disse a Mosè: «Sali a me sul monte e resta qui, perché io ti dia le tavole di pietra, con la legge [תּוֹרָה (torah) = direzione, istruzione, legge - da yarah: un precetto o uno statuto o insegnamento] e i comandamenti [מִצְוָה (mitsvah) da tsavah: comandamento, comando, obbligo, prescritto ] che ho scritto per loro istruzione [לְהוֹרֹתָֽם׃ (lə•hō•w•rō•ṯām)]” Esodo 24:12 – BSB
Indipendentemente dall'esattezza della traduzione, qui si comprende che oltre ad una legge scritta, Mosè ricevette una rivelazione orale, come se fosse una spiegazione di ciò che era inciso sulle tavole e forse altre cose.
Scrivi:
Riprendo da Waiqrà:
אלה החקים והמשפטים והתורת אשר נתן יהוה בינו ובין בני ישראל בהר סיני ביד-משה
“Queste sono le norme (ha-kukkim) e i giudizi ( ha-mishpatim), le Leggi ( le torot) che il Signore (יהוה) stabilì tra lui stesso e i figli di Israele sul monte Sinai, per mezzo di Moshè” (Vaikrà- Bechuccothai 26/46) (levitico).Forse è questo ancora da commentare.
Questo passo conferma che ci furono altre cose dette a Mosè, che poi mise per iscritto. Infatti, spesso è riportato "il Signore parlò a Mosè... " ecc.. riguardo a rituali ed altri ordini (es. Levitico 6:1,2 che ho riportato). Forse è così...
Ma da questi passi ciò che comprendo è che comunque tutto venne messo per iscritto. Oggi esiste ancora una Toràh scritta ed una orale, ma quest'ultima è nata per tradizione. Correggimi se sbaglio. Ora, ciò che fu messo per inscritto da Mosè fu tramandato e non senza difficoltà, ricopiando rotoli su rotoli attraverso le epoche e più si ricopiava, più aumentava la probabilità di commettere errori. Al ritorno dall'esilio babilonese, venne anche introdotto un nuovo stile di scrittura. Si arrivò anche al punto di perdere dimestichezza con la lingua originale, specialmente durante il periodo ellenistico. Queste cose le sai meglio di me,

, le riporto solo per promemoria. Dove voglio arrivare? Se già ciò che era scritto, in ambiente giudaico era fonte di diverse interpretazioni, ciò che era tramandato oralmente che mutamenti avrebbe subìto? Conosco la storia delle grandi capacità mnemoniche
A parte questo discorso, tanto per commentare i passi sopra, la mia analisi voleva porre all'attenzione il fatto che il termine "Toràh" è utilizzato in diversi casi. E si completa chiamando "Toràh" tutto il pentateuco.
Ora, ciò che noto sono appunto delle differenze. La più importante è quella che c'è una parte che cambia in base alle epoche e una parte che rimane immutata. Quale? Quella scritta per mano di D-o sul Sinai. Mi riferisco a delle precise norme scritte e non all'insegnamento generale. Non so se riesco a spiegarmi.
I "comandamenti" scritti sulle tavole sono immutati. I comandi scritti da Mosè sui rotoli non sono rimasti tutti immutati. Dato che anche ogni storia riportata su questi libri è un insegnamento, è ovvio che anch'esso è rimasto immutato.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB