Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

animasalvata
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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chelaveritàtrionfi ha scritto: venerdì 22 aprile 2022, 12:47
Scrivi:
Parola da discutere:

e) (דבר ~ Devar) che significa “parola” non decreto.

La parola (דבר ~ Devar) si riferisce a una parola profetica. All'inizio di Daniele 9 versetto 2, questa parola è usata quando Daniele dice di voler capire "la parola del Signore al profeta Geremia". "
La parola דבר non significa solo parola. Significa anche comando oppure ordine

Vediamo un caso: Esdra 6,14. Prendo la traduzione di Chabad https://www.chabad.org/library/bible_cd ... -6.htm#v14

14 E gli anziani dei Giudei stavano edificando e seguendo la profezia del profeta Aggeo e di Zaccaria, figlio di Iddo, e lo costruirono e lo fondarono per ordine del Dio d'Israele e per ordine di Ciro, Dario e Artaserse , il re di Persia.

Focalizzo l'attenzione su questo termini:

בִּנְבוּאַת֙ bin-ḇū-'aṯ per l'ordine

טַ֙עַם֙ ṭa-'am ordine

Qui l'ordine è messo in relazione alla parola profetica. In sostanza sono la stessa cosa. L'ordine ( טַ֙עַם֙ ṭa-'am ) di Dio è parola di Dio e coincide con la parola profetica di Aggeo e Zaccaria.

Adesso andiamo a vedere sempre un altro passo di Esdra 7,13. Qui compare un altra parola טְעֵם֒ ṭə-'êm che significa decreto

טְעֵם֒ ṭə-'êm (decreto in Esdra 7,13) e טַ֙עַם֙ ṭa-'am (ordine/comando in Esdra 6,14) hanno le stesse lettere, ciò che cambia è solo la vocalizzazione.

Un טְעֵם֒ ṭə-'êm (decreto) in pratica è un טַ֙עַם֙ ṭa-'am (ordine/comando) scritto(In Esdra 7,13 il טְעֵם֒ ṭə-'êm (decreto) è contenuto in una lettera (Esdra 7,11))

Un טַ֙עַם֙ ṭa-'am (ordine/comando come Esdra 6,14) può essere anche la parola di un profeta come Esdra 6,14:

Quindi un טְעֵם֒ ṭə-'êm (decreto) che cos'è? È una parola scritta, in questo caso del re è non del profeta. In effetti che cosa contiene il decreto del re contenuto nella lettera (Esdra 7,11)? Contiene la parola del re

Il decreto descritto in Esdra 7,13 è una parola scritta. Se ci pensiamo però anche la profezia di Geremia 30,18 viene scritta in un libro

Quindi:

La parola di Geremia 30,18 = parola scritta in un libro.
La parola del re in Esdra 7,13 = parola scritta in un decreto contenuto in un libro.

Se va bene come base per il calcolo delle 70 settimane Geremia 30,18 allora va bene anche Esdra 7,13 perché entrambe sono parole scritte.

Adesso partiamo dal 598ac anno della profezia di Geremia 30,18

434 anni solari (365, 25 g) dal 598 ac arrivi al 164ac.
434 anni lunari (360 g) equivalgono a 427 anni di 365,25 g. Aggiungendo 427 anni al 598ac si arriva al 171ac. Questo è il termine delle 62 settimane. Poi dal 171ac al 164 sono 7 anni in pratica l'ultima settimana. I 7 anni lunari e i 7 anni solari non hanno una differenza significativa.

Quindi il 598 AC conduce al tempo di Antioco che significa che Daniele 9 profetizza le vicende di Antioco. Ovviamente devi tenere presente che questa coincidenza matematica sconfessa la cronologia ebraica del Seder olam rabbah che pone la distruzione di Gerusalemme nel 420ac

Adesso però bisogna dire un altra cosa. La parola scritta di Artaserse (in Esdra 7,13) rappresenta il compimento della parola scritta di Geremia 30,18. È come se Geremia avesse parlato di nuovo attraverso il decreto di Artaserse essendo quello il compimento della sua parola. In Geremia 30,18 Dio promette mentre in Esdra 7,13 Dio realizza. I due atti sono indissolubilmente legati ed è Dio che ha voluto cosi nel suo piano e ci dovrà essere un motivo. Dio se voleva poteva far ricostruire Gerusalemme a partire dal 538 AC anche contro ogni avversità. Invece ha permesso che passassero 82 anni e un motivo ci sarà. Forse ha permesso questo slittamento perché il nuovo anno doveva essere la base per un altro calcolo della profezia dei 70 anni? E perché un altro calcolo oltre a quello che conduce ai Maccabei?

In Geremia 33,12-22 il profeta insieme al ritorno profetizza sul Messia discendente di Davide. Questo potrebbe essere il motivo dello slittamento degli 82 anni in avanti.

Non pensare che il decreto di Artaserse esclude il 598ac come base di partenza per arrivare ai Seleucidi. Le due prospettive si incrociano per due motivi differenti e per dare luogo ad un evento tipo ed un evento antitipo.

Adesso propongo i miei calcoli (c'è anche il decreto di Neemia)

Dal 457 AC al 408 AC sono 49 anni. È il tempo di Samballat il coronita che ostacola i lavori. 49 anni di 360 giorni equivalgono anche a 48 anni di 365,25 giorni. Siamo sempre nel tempo di Samballat.
Adesso 483 anni solari di 365,25 a partire dal 457 AC conducono all'anno biblico 26 DC che va dal 1 Nisan 26 al 1 Nisan 27 DC. Il 1 Nisan 27 DC terminano 483 anni dal 457ac.
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Finchè si vuole assolutamente dimostrare che si arriva ai romani non andiamo lontano.
Io ho proposto una soluzione diversa in linea con tutto il libro, in linea con tutti i regni menzionati nel libro, in linea con ciò che è l'apocalttica, in linea con un autore che racconta la storia di un personaggio (Daniele 1). Per il termine "parola" (Davar) va discusso con gli ebrei. La parola di Geremia si compì con Ciro:


Esdra 1:
1 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola del SIGNORE pronunciata per bocca di Geremia, il SIGNORE destò lo spirito di Ciro, re di Persia, il quale a voce e per iscritto fece proclamare per tutto il suo regno questo editto:

Mashash nagid è un consacrato comandante/condottiero

Daniele medita sui libri di Geremia.

I ROmani mettono la statua di Giove dopo la distruzione del tempio

i calcoli devono portare a eventi storici precisi e significativi.
Il tema è il tempio. L'unzione del santo dei santi che avviene al termine del periodo insieme a tutto l'elenco del versetto 24.
I tuoi calcoli dove ti portano?
Hai letto anche la spiegazione del rabbino?


Poi ho proposto una lettura simbolica che può essere applicata nel futuro.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

La parola di Geremia 30,18 = parola scritta in un libro.
La parola del re in Esdra 7,13 = parola scritta in un decreto contenuto in un libro.
Esdra 7:13 “ Io decreto che nel mio regno, chiunque del popolo d'Israele, dei suoi sacerdoti e dei Leviti sarà disposto a partire con te per Gerusalemme, vada pure”.

Chi decreta è Artaserse.

Neemia 7 Poi dissi al re: "Se il re è disposto, mi si diano delle lettere per i governatori d'oltre il fiume affinché mi lascino passare ed entrare in Giuda, 8 e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, affinché mi dia del legname per costruire le porte della fortezza annessa al tempio del SIGNORE, per le mura della città, e per la casa che abiterò". Il re mi diede le lettere, perché la benefica mano del mio Dio era su di me.

Sempre Artaserse consegna a Neemia le lettere per poter arrivare a Gerusalemme.


Geremia 30: 18 «Così parla il SIGNORE: "Ecco, io riporto dall'esilio le tende di Giacobbe e ho pietà delle sue abitazioni; le città saranno ricostruite sulle loro macerie,
i palazzi saranno abitati come di consueto.


In Geremia 30:18 è la parola del Signore che esce dalla bocca di Geremia.

Tutte queste cose erano state scritte in un libro:

2 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: "Scrivi in un libro tutte le parole che ti ho dette:

Ma in quella occassione Geremia manda una “lettera” a Gerusalemme:

Geremia 29:

1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al residuo degli anziani esiliati, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodonosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia, 2 dopo che il re Ieconia, la regina, gli eunuchi, i prìncipi di Giuda e di Gerusalemme, i falegnami e i fabbri furono usciti da Gerusalemme. 3 La lettera fu portata per mano di Elasa, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chilchia, che Sedechia, re di Giuda, mandava a Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia. Essa diceva:

Da qui si arriva poi a Geremia 30:18 dove si parla di riedificare Gerusalemme.


LA parola è di Dio e si compie con Ciro.
In Daniele:

Quando Daniele inizia a parlare nel capitolo 9 è nel primo anno di Dario il Medo. Daniele era confuso perché, sebbene ora avesse assistito al compimento di Geremia 25:11-12, con l'avvento di Dario erano trascorsi i 70 anni di sottomissione babilonese. Daniele non aveva ancora visto l'adempimento di Geremia prometteva che dopo negli anni 70 gli esuli ebrei sarebbero tornati e avrebbero ricostruito Gerusalemme. Non prevedeva che molto presto Ciro governasse il mondo e mantenesse questa promessa.

Daniele pensò che forse, a causa dei peccati di Israele, la data fosse stata posticipata. Questo è il motivo per cui Daniele confessa i peccati del popolo al versetto 4-20 e dice.

"Ora stavo ancora parlando e pregando e confessando i miei peccati e i peccati del mio popolo Israele e rivolgendo le mie suppliche davanti al Signore mio Dio sul monte santo (il Santuario come si vede in Isaia 56:7) del mio Dio". Daniele 9:20
Questo spiega perché all'inizio del capitolo 9 Daniele contemplò il numero di anni in cui Gerusalemme doveva essere in rovina, 70 anni.

Daniele 9:2 :il primo anno del suo regno, io, Daniele, meditando sui libri, vidi che il numero degli anni di cui il SIGNORE aveva parlato al profeta Geremia e durante i quali Gerusalemme doveva essere in rovina, era di settant'anni.”

L’angelo gli porta una parola profetica uscita da Dio per l’ampliamento di quisti 70 anni di 70 shavu’im.

I versetti successivi propongono una data di partenza che è “l’uscita della parola”. Daniele la conosce e può già fare i calcoli. Può individuare gli anni del compimento di questa nuova profezia quando verrà a cadere. Così che il suo popolo possa attendere.

Se come dite voi ci si riferisse ad un decreto di un futuro re ignoto, vorrebbe dire che Daniele avrà l'idea, per la sua richiesta, e non saprebbe nemmeno individuare quando questo potrà capitale. Anche 5000 anni dopo.

Dovrebbe attendere ed a quanto pare altri 82 anni quanto Egli è già bell è Muert (non c’è più).
Quindi avrebbe pregato per capire ma non gli sarebbe dato di capire perché dovrebbe attendere fino al 444,445,447,455, 457… tutte le presunte date di questo decreto
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Besàseà ha scritto: sabato 23 aprile 2022, 11:17 Ma che confusione!!! Non sono settimane di anni, "shavu'im" non significa "settimane", sono unità dei settanta anni profetici. Il libro di Daniel non dice che sono 490 anni.
Se proprio di calcoli volete continuare a parlare, esaminate allora la profezia di Geremia in tutti i capitoli biblici dove se ne parla.
chelaveritàtrionfi ha scritto: sabato 23 aprile 2022, 10:32 Quando Daniele inizia a parlare nel capitolo 9 è nel primo anno di Dario il Medo. Daniele era confuso perché, sebbene ora avesse assistito al compimento di Geremia 25:11-12, con l'avvento di Dario erano trascorsi i 70 anni di sottomissione babilonese. Daniele non aveva ancora visto l'adempimento di Geremia prometteva che dopo negli anni 70 gli esuli ebrei sarebbero tornati e avrebbero ricostruito Gerusalemme. Non prevedeva che molto presto Ciro governasse il mondo e mantenesse questa promessa.
Ben detto e fu proprio questo l'errore di Daniel e il motivo della sua supplica e questo anche il motivo della spiegazione che gli viene data. Prova questa che non si tratta di settimane di anni, ma di anni, settantesimi dei settanta anni di Geremia. Il profeta Zaccaria dice di aver digiunato per tutti i 70 anni, Daniel invece digiuna per soli tre anni di questi 70 e li chiama shivu'im, settantesimi (cap. 10).
I primi sette anni portano al mashiach naghid, non al suo decreto, ma alla sua nascita.

Inizialmente ero partito da qui, considerando 70 šā·ḇu·‘îm come 70 anni leggendo anche su consulenza ebraica, dove un utente, credo Abramo, spiegava che il termine si poteva leggere 70!70! o meglio 70 settantesimi.
Ho fatto ricerche e nessuno traduceva 70 anni nemmeno i rabbini che spiegavano.

Quindi con grande fatica ho cercato di trovare da solo il significato.

______________________
שָׁבֻעִ֨ים šā-ḇu-‘îm

numero strong: 7620. shabua
https://biblehub.com/hebrew/7620.htm

Concordanza di Strong
shabua: un periodo di sette (giorni, anni), heptad, settimana
Parola originale: שְׁבוּעַ
Parte del discorso: sostantivo maschile
Traslitterazione: shabua
Ortografia fonetica: (shaw-boo'-ah)
Definizione: un periodo di sette (giorni, anni), eptade, settimana


Concordanza esaustiva di Strong
sette, settimana
O shabuan {shaw-boo'-ah}; anche (femminile) shbu.ah {sheb-oo-aw'}; propriamente, participio passivo di shaba' come denominazione di sheba'; letterale, sette, cioè una settimana (in particolare, di anni) -- sette, settimana.

Si riporta ad altri due termini:

1) vedi EBRAICO shaba'[/b]

2) vedi EBRAICO sheba'

1) 7650. shaba
https://biblehub.com/hebrew/7650.htm

Concordanza di Strong
shaba: giurare
Parola originale: שָׁבַע
Parte del discorso: verbo
Traslitterazione: shaba
Ortografia fonetica: (shaw-bah')
Definizione: giurare

Brown-Driver-Briggs
[שָׁבַע]186 verbo giurare (probabilmente, per così dire, sette se stessi, o legarsi con sette cose, confrontare Thes (in alternativa), Gerb108ff; tardo ebraico Niph`al = ebraico biblico; ᵑ7 שְׁבַע Ithpe`el, Aph`el ; vedere anche DrGenesis 21:28 KöHast. DB NUMBER, 565 RSSemitic i. 166, 2a ed., 182 WeReste Arabic Heid. 2, 186);


2) 7651. sheba or shibah
https://biblehub.com/hebrew/7651.htm

Concordanza di Strong
sheba o shibah: sette
Parola originale: שֶׁבַע
Parte del discorso: sostantivo
Traslitterazione: sheba o shibah
Ortografia fonetica: (sheh'-bah)
Definizione: sette

Genesi 4:24
HEB: וְלֶ֖מֶךְ שִׁבְעִ֥ים וְשִׁבְעָֽה׃
KJV: veramente Lamech settantasette volte.
INT: Lamech settantasette volte e sette volte

___________

Stando a questi significati, alcuni traducono anche:

"settanta sette", come la Berean Study Bible.

Ora cosa sono questi "sette"? settimane di anni? anni letterali?
Tu ed Abramo sostenete che sono 70 anni.

1 periodo di sette giorni (da un tempo determinato), settimana: Deuteronomio 16:9 (due volte in versi); Levitico 12:5 (P); della festa nuziale Genesi 29:27,28 (E; confronta Giudici 14:12; Tb 11:19); שָׁבֻעִים יָמִים Daniele 10:2,3 tre settimane, giorni (tre settimane); חֻקּוֺת קָצִיר ׳שׁ Geremia 5:24 settimane di statuti (cioè settimane stabilite da ׳י) per il raccolto; termine tecnico חַגּ שָֽׁבֻעֹת Esodo 34:22 (J) festa delle settimane (che termina sette settimane di raccolta), Deuteronomio 16:10,16; 2Cronache 8:13 così ׳שׁ solo Numeri 28:26 (P).

2 eptad o sette di anni, in ritardo, Daniele 9:24,25,26,27 (due volte in versi). — שֻׁבֻעוֺת Ezechiele 21:28 vedi שָׁבַע].


Daniele 10:2,3

7969 [e] šə·lō·šāh שְׁלֹשָׁ֥ה - tre - Numero-ms
7620 [e] šā·ḇu·'îm - שָׁבֻעִ֖ים -settimane -N-mp


il termine è lo stesso di Dan 9:24: šā·ḇu·'îm - שָׁבֻעִ֖ים

2 «In quel tempo, io, Daniele, feci cordoglio per tre settimane intere. 3 Non mangiai nessun cibo prelibato; né carne né vino entrarono nella mia bocca e non mi unsi affatto sino alla fine delle tre settimane.



Qui emerge un problema. Daniele ha la visione nel terzo anno di Ciro (Dn 10:1). Daniele risulta tra i deportati da NAbucodonosor nel suo primo anno di regno (Dan.1:1). Con Ciro gli israeliti cominciano a rientrare ed al settimo mese del primo anno di Ciro rientrano in 42360 (VEdi Esdra). Ciò vuol dire che Daniele ha la visione quando sono passati circa 73 anni da quando è stato deportato. A questi anni si deve aggiungere la sua età, quella che aveva quando Nabucodonosor lo aveva preso. Supponiamo 15 anni, adolescente, vuol dire che al terzo anno di Ciro, quando ha la visione, ha almeno 88 anni.

Se consideriamo le 3 settimane (šā·ḇu·'îm - שָׁבֻעִ֖ים ) un periodo di 3 anni.... il problema non sussiste. Se invece consideriamo 3 settimane (šā·ḇu·'îm - שָׁבֻעִ֖ים ) come 3x7 = 21 anni, il periodo in cui digiuna, ci sarebbero problemi. Daniele arriverebbe ad un'età superiore a 100 anni.

Alla fine del capitolo 10 sta scritto:

20 Egli disse: "Sai perché sono venuto da te? Ora torno a lottare con il re di Persia; e quando uscirò a combattere, verrà il principe di Grecia. 21 Ma io ti voglio far conoscere ciò che è scritto nel libro della verità; e non c'è nessuno che mi sostenga contro quelli, tranne Michele vostro capo"».

Daniele cita letteralmente i regni che si scontrano decine di anni dopo. L'inizio delle guerre tra Persia e Grecia che furono determinanti, cominciano sotto Dario I. Poi è con l'Impero di Macedonia (e Grecia) di Alessandro il Grande che la persia perde completamente il Dominio. Tra l'altro, considerando che al capitolo 8 Daniel ha la visione del montone a due corna (Media e Persia) e del capro (Grecia), al terzo anno di Baldassar re dei caldei (che viene prima di Dario il Medo e di Ciro), ci sono anche dettagli precisi:

- il regno di Grecia si divide
- da uno dei regni che risultano dalla divisione del grande impero, esce un piccolo corno che interrompe i sacrifici del tempio per 2300 sere e mattine.

Questi dettagli sono da considerare nel valutare il libro di Daniele, quindi i calcoli, quindi il significato delle settimane
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Besàseà ha scritto: domenica 24 aprile 2022, 20:52 Però non ti hanno informato che il plurale di settimana è שבועות, shavu'ot e che la forma שבעים, shavu'im, non è mai usata come plurale con il senso di "settimane". Bisognerebbe chiedersi perché mai Daniel, che parla un ebraico impeccabile abbia commesso un simile errore. Shavu'im lo troviamo solo nel capitolo 9 e 10 di Daniel ed è usato intenzionalmente per distinguerlo da shavu'ot. Molti studiosi hanno notato che c'è qualcosa di strano nell'uso di shavu'im al posto di shavu'ot e hanno fatto varie supposizioni per dare forzatamente il senso di settimane a questo termine. Un'altra forzatura è alla fine del libro dove si parla di kez hayamin, intendendolo senza alcuna ragione come kez hayamim inquadrando la nun come un aramismo. Ma allora perché Daniel in tutto il libro usa sempre la forma yamim come plurale di yom, giorno? Quindi non "estremità di giorni", ma: kez hayamin, "estrema destra" evocando la posizione di Daniel come giudice, dopo la sua resurrezione.

Nel capitolo 10 si parla anche di 3 shavu'im e anche qui inteso forzatamente come settimane. Non solo, ma si intendono terminate le 3 settimane il 24 di Nissan. Ora è impossibile che Daniel abbia digiunato nella settimana di Pesach perché vi è un comando specifico di gioire in questi giorni, specialmente nei periodi in cui il popolo di Israel è perseguitato. Daniel non usa parlare di settimane, parla sempre di giorni e nello stesso capitolo 10 usa la forma: 'esrim weechad yom, 21 giorni (e 21 giorni sono tre settimane intere).
Inoltre dice bene Abramo perché se togliamo la vocalizzazione, che non fa parte del testo, ma è un'aggiunta successiva, leggeremmo due volte 70 perché shavu'im e shevi'im, 70, si scrive allo stesso modo. Lo scrittore ha voluto ricordare quel numero di anni stabilito, 70 anni, ripetendolo ad ogni fase. Ci può stare.
La forma shavu'im è esattamente come la forma chamushim di Esodo 13.18, anche questa si scrive come chamishim, cinquanta, e con i sensi di cinquantesimo, quinto. Il singolare chamush è grammaticamente identico a Shavùa.

Uno di questi rabbini del link vedo che non padroneggia bene l'ebraico, fa un pasticcio con le parole ebraiche senza rendersene conto.
Però non ti hanno informato che il plurale di settimana è שבועות, shavu'ot e che la forma שבעים, shavu'im, non è mai usata come plurale con il senso di "settimane"
L ho scritto all'inizio di questa discussione, ultimo messaggio a pag.1.
Infatti sono qui a scrivere per questo motivo. Sono partito con lo studio ponendo 70 settimane = 70 anni come consigliato da Abramo.
Effettivamente ho trovato alcune corrispondenze. Calcolando 7 anni dal momento in cui Geremia mette a conoscenza Gerusalemme con la lettera in cui scrive del ritorno alla città dopo l'esilio (Geremia 29, Geremia 30:18), nell'8vo anno di regno di Nabucodonosor quando viene deportato Ieconia (Ioiachin o Conia) a Babilonia, si arriva alla data di Nascita di Ciro.

Poi però ho difficoltà ad associare tutti gli altri personaggi.

sette settantesimi e sessantadue settantesimi. il fatto che ci sia distinzione vuol dire almeno che una cosa accade dopo 7 settantesimi e una cosa dopo 62 settantesimi. Tutti gli studi che ho letto propongono 7+62= 69 saltando proprio questa distinzione.

Nel primo studio avevo considerato il versetto 24, come 70 settantesimi = 70 anni, dalla data della distruzione del tempio e della città da parte dei babilonesi. Esattamente al 19 esimo anno di Nabucodonosor, 18 anni compiuti del suo regno.

Passano circa 70 anni fino alla ricostruzione del tempio, dal secondo anno di Dario di Persia in poi quando ricominciano i lavori (Esdra). I lavori durano circa 4 anni fino al 6sto anno di Dario (Esdra). A 18 anni dal ritorno dall'esilio.

Poi i 7 e 62 settantesimi partono dalla data di uscita della davar di Geremia
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

Besàseà ha scritto: domenica 24 aprile 2022, 20:52
Besasea

Scrivi:
Inoltre dice bene Abramo perché se togliamo la vocalizzazione, che non fa parte del testo, ma è un'aggiunta successiva, leggeremmo due volte 70 perché shavu'im e shevi'im, 70, si scrive allo stesso modo. Lo scrittore ha voluto ricordare quel numero di anni stabilito, 70 anni, ripetendolo ad ogni fase. Ci può stare.
Quindi la traduzione potrebbe essere "settanta settantesimi [di anni]" oppure "settanta settanta [anni]"

A questo punto ti voglio chiedere: se sono 70 anni luni-solari perché allora i grandi rabbini del passato li hanno interpretati come un periodo di 490 anni (dalla distruzione del primo tempo alla distruzione del secondo tempio)?
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

Besàseà ha scritto: domenica 24 aprile 2022, 20:52
Uno di questi rabbini del link vedo che non padroneggia bene l'ebraico, fa un pasticcio con le parole ebraiche senza rendersene conto.
Besasea un po di tempo fa ti avevamo chiesto di farci la tua traduzione di Daniele 9,24-27.

Ci puoi spiegare anche un po nei dettagli che si intende per queste parole:

יַ֠שְׁחִית yashit l'utente chelaveritatrionfi sostiene che significa rovinare in senso di distruzione parziale oppure di profanare il tempio con gli idoli. Cosa significa? Esclude il senso di distruzione totale?

שֹׁמֵמֽוֹת somemowt anche qui che significa? Significa solamente stordimento causato dal piazzamento di un idolo muto come sostiene chelaveritatrionfi oppure può significare anche devastazioni totali come in una guerra?

כְּנַ֤ף kenap

שִׁקּוּצִים֙ מְשֹׁמֵ֔ם "siqqusim mesomem". Che si intende per questa espressione?
מְשֹׁמֵ֔ם siqqusim ha a che fare solamente con le statue pagane? Io avevo fatto notare come Rashi commenta מְשֹׁמֵ֔ם in Naum 3,6 riferendosi agli abiti sporchi di una prostituta. Nel Talmud si dice che quando Tito distrusse il tempio entrò nel luogo santissimo insieme ad una prostituta consumando un rapporto sessuale. Questo può essere מְשֹׁמֵ֔ם?
Altra cosa. Avevo fatto notare a chelaveritatrionfi che l'idolatria non è solo una statua pagana, ma anche un immagine pagana. Quando i Romani distrussero il tempio entrarono con le loro insegne pagane (statue ed immagine venerate per il loro dei). Non è questo anche מְשֹׁמֵ֔ם?

Ai fini dello studio è chiaro che ci serve un punto in comune su cui partire. Ci serve la traduzione completa di Daniele 9,24 a 27 e che ci spieghi più nel dettaglio questi termini che ti ho evidenziato perché sono fondamentali.
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: domenica 24 aprile 2022, 21:23
Scrivi:
Sono partito con lo studio ponendo 70 settimane = 70 anni come consigliato da Abramo.
Effettivamente ho trovato alcune corrispondenze. Calcolando 7 anni dal momento in cui Geremia mette a conoscenza Gerusalemme con la lettera in cui scrive del ritorno alla città dopo l'esilio (Geremia 29, Geremia 30:18), nell'8vo anno di regno di Nabucodonosor quando viene deportato Ieconia (Ioiachin o Conia) a Babilonia, si arriva alla data di Nascita di Ciro.
Calcolando dal 598 AC e aggiungo 7 più 62 anni si arriva all'anno biblico 530 AC. Essendo Daniel cresciuto in ambiente babilonese possiamo fare il calcolo da Tishri a Tishri. Il 530 AC è il 69° anno dal 598 ac e va dal 1 Tishri 530ac (autunno del 531ac) al 1 Tishri 529ac (autunno del 530 AC) Ciro muore il 4 Dicembre del 530 AC. Siamo nell'anno biblico 529 ac, appena dopo i 69 anni dal 598.

Se invece calcoliamo 62 anni dal 598 sempre col metodo da Tishri a Tishri arriviamo all'anno biblico 537ac che va dall'autunno del 538ac all'autunno del 537.
Più o meno siamo al tempo in cui gli ebrei erano ritornati in patria.

Se prende come base per il calcolo il 598 ac in effetti qualche coincidenza esce anche su Ciro.
animasalvata
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: sabato 23 aprile 2022, 9:36
Finchè si vuole assolutamente dimostrare che si arriva ai romani non andiamo lontano. [/quote]

Ma non voglio assolutamente dimostrare nulla. Prendo solo dei dati biblici e le date fornite dalla storia extra-biblica. Non le invento io le date.
io ho proposto una soluzione diversa in linea con tutto il libro, in linea con tutti i regni menzionati nel libro, in linea con ciò che è l'apocalttica, in linea con un autore che racconta la storia di un personaggio (Daniele 1).
Fermo restando che non credo che le vicende di Daniele sono storie create da un anonimo del II secolo ac, ti ho detto che le profezie possono avere anche più di un adempimento e il secondo adempimento non toglie quello che fornisci tu. Ma anche se le vicende di Daniel fossero un mero racconto post eventum creato da un anonimo del II secolo ciò non cambierebbe nulla. L'apocalittica non esclude la profezia futura perche l'evento del presente è un ombra di un altro evento futuro. Quindi l'autore anonimo (quello che pensi tu) nel raccontare gli eventi sta anche profetizzando su eventi futuri. La stessa cosa avviene nell'Apocalisse giovannea.

per il termine "parola" (Davar) va discusso con gli ebrei. La parola di Geremia si compì con Ciro:
Solo in parte ma Dio ha ritardato la cosa anche più avanti nel tempo e un motivo ci dovrà pur essere
Daniele medita sui libri di Geremia.
Si e nel contesto della parola sul ritorno e la ricostruzione di Giuda parla anche del Messia. (Geremia 30,9; 30,21) Non togliamo le profezie di Geremia dal loro contesto. Dio promette il ritorno e che sarebbe venuto pure il Messia.
I ROmani mettono la statua di Giove dopo la distruzione del tempio
Prima ci entrarono con la loro idolatria (insegne imperiali) e con le loro fornificazioni (Tito entrò nel luogo interno del tempio con una prostituta e ci ebbe un rapporto).
Poi come ti ho detto 70x7 sono un numero anche simbolico. Il desolatore nel luogo del tempio non si esaurì solo con la figura di Tito ma continuo con Adriano e la statua di Zeus e poi con le moschea. I 490 anni essendo un multiplo di 70 e 7 oltre ad una cifra letterale possono anche essere simbolici e durare fino alla venuta del Messia.
Il tema è il tempio. L'unzione del santo dei santi che avviene al termine del periodo insieme a tutto l'elenco del versetto 24.
Per santo dei santi non si intende solo un luogo terreno. Il tempio è ad immagine di quello celeste che Dio mostrò a Mosè. Se c'è un santo dei santi in terra allora vuol dire che c'è ne è anche uno presso Dio. Non si può nemmeno escludere che il tempio verrà ricostruito, profanato e unto di nuovo. La profezia basandosi sul numero 70 può durare anche fino alla fine dei tempi e l'evento di Antioco può prefigurare un altro evento prima della venuta del Messia.
I tuoi calcoli dove ti portano?
Se parti dal 457 (l'ottavo anno di Artaserse) e aggiungi 490 anni lunisolari in che anno si arriva?
Hai letto anche la spiegazione del rabbino?
Si. La sua cronologia non è quella storica. È quella del Seder olam Rabbah. Se la sua cronologia fosse quella esatta allora le vicende di Antioco IV non centrano nulla con Daniele perché il conto porterebbe al 14dc.
Secondo il Seder olam Rabbah il primo tempio venne distrutto nel 420ac. 420ac più 490 anni si arriva direttamente al 70 DC. Inoltre 434 anni (62 anni x 7) dal 420 ac scadrebbero nel 14dc, quindi più in la rispetto al tempo dei Maccabei.
Certo che se hai letto fino in fondo l'articolo del rabbino il calcolo finisce nel 70dc. Quindi nel tentativo di dimostrare che Daniele non si riferisce a Yeshua finisci poi per dire che i 490 anni finiscono nel 70dc. Dell'articolo del rabbino non puoi prendere solo una parte ed escluderne un altra. L'articolo del rabbino contrasta con la tua interpretazione cronologica.

Poi ho proposto una lettura simbolica che può essere applicata nel futuro.
È quello che penso anche io. Daniele si riferisce a Ciro, ad Antioco e pure ad altro.
animasalvata
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: sabato 23 aprile 2022, 10:32
Scrivi:
In Geremia 30:18 è la parola del Signore che esce dalla bocca di Geremia.

Tutte queste cose erano state scritte in un libro:

2 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: "Scrivi in un libro tutte le parole che ti ho dette:

Ma in quella occassione Geremia manda una “lettera” a Gerusalemme:

Geremia 29:

1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al residuo degli anziani esiliati, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodonosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia, 2 dopo che il re Ieconia, la regina, gli eunuchi, i prìncipi di Giuda e di Gerusalemme, i falegnami e i fabbri furono usciti da Gerusalemme. 3 La lettera fu portata per mano di Elasa, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chilchia, che Sedechia, re di Giuda, mandava a Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia. Essa diceva:

Da qui si arriva poi a Geremia 30:18 dove si parla di riedificare Gerusalemme.
La parola davar può significare anche comando, ordine.

La parola profetica è un comando (Esdra 6,14). In Esdra 6,14 è menzionato טַ֙עַם֙ taam ed è messo in relazione alla parola profeta di Aggeo e Zaccaria. In Esdra 7,13 invece troviamo טְעֵם֒ teem (decreto). La parola è scritta alla stessa maniera, ciò che cambia è solo la vocalizzazione. Il טעם di un re altro non è che un טעם del re messo per iscritto. Significa il decreto di un re altro non è che un comando(parola) del re messo per iscritto.

Non c'è alcuna differenza tra una parola profetica messa per iscritto e una parola di un re messa per iscritto.

Non mi risulta che in Geremia 29 il profeta riporta esattamente le stesse parole che trovi al capitolo 30 anche se il contenuto è simile. Le parole del capitolo 30 il profeta le scrive in un rotolo mentre le parole del capitolo 29 il profeta le scrive in una missiva. Un rotolo non è una missiva. Quindi le parole contenute nei capitoli 29 e 30 sono parole messe per iscritto.

Dirai che Daniel medita sul libro di Geremia. E io ti rispondo dicendo che la parola di Geremia si è attualizza attraverso Artaserse. Nel piano di Dio così è stato stabilito e un motivo ci dovrà pur esserci.

Scrivi:
Se come dite voi ci si riferisse ad un decreto di un futuro re ignoto, vorrebbe dire che Daniele avrà l'idea, per la sua richiesta, e non saprebbe nemmeno individuare quando questo potrà capitale. Anche 5000 anni dopo.
Ma non spettava a Daniele individuare chi era il futuro re ignoto. Nel suo tempo il re che doveva venire e che doveva vedere era Ciro.
Dovrebbe attendere ed a quanto pare altri 82 anni quanto Egli è già bell è Muert (non c’è più).
E doveva vivere anche 374 anni per vedere la desolazione del tempio operata da Antioco?
Quindi avrebbe pregato per capire ma non gli sarebbe dato di capire perché dovrebbe attendere fino al 444,445,447,455, 457… tutte le presunte date di questo decreto
Daniele doveva capire quello che la profezia diceva rispetto al suo tempo ossia Ciro e il ritorno dall'esilio. Non spettava a lui capire eventuali altri adempimenti della profezia nel futuro. A lui interessa l'adempimento tipico nel suo tempo che era Ciro e il ritorno.

Per quanto riguarda le date:

457 e 444 sono rispettivamente l'8° e il 21°anno di Artaserse se Artaserse inizia a regnare nel 464ac come sostiene Gianni nel suo studio.

Invece la data del 455 si ricava dal 475 ac nel caso in cui Artaserse inizia a regnare nel 475ac anziché nel 464ac.

In ogni caso tutte e due le ipotesi portano a dei risultati molto simili. Le commenteremo anche queste.
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