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Re: I cherubini.

Inviato: domenica 25 ottobre 2020, 2:19
da Gianni
Per chi fosse interessato, ho pubblicato il mio ospuscolo sui cherubini:

I CHERUBINI NELLA BIBBIA
https://www.biblistica.it/wordpress/wp- ... BIBBIA.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: I cherubini.

Inviato: domenica 25 ottobre 2020, 14:42
da Gianni
Per l'incensiere si veda Levitico 16:12.

Re: I cherubini.

Inviato: mercoledì 28 ottobre 2020, 18:33
da Gianni
Per “intrecciare”, “(ri)unire”, “(ri)unifìcare” si veda l’arabo, l’aramaico e il semitico meridionale. Ma ciò al di fuori dei testi biblici.

Re: I cherubini.

Inviato: venerdì 30 ottobre 2020, 18:36
da Gianni
Caro Besàseà, l'etimologia non ci aiuta affatto a determinare il senso della parola כְּרוּב (kerùv) nel Tanàch. Ho inserito solo alcuni accenni per completezza, ma non sono basilari. Ho invece trattato tutto ciò che era possibile trattare e la mia conclusione è che siamo ben lontani dalla concezione cristiana dei cherubini come categoria angelica. E la stessa cosa vale per i serafini. Anche sulla reale esistenza degli angeli ci sarebbe molto da (ri)dire.

Re: I cherubini.

Inviato: domenica 1 novembre 2020, 10:33
da Gianni
Besàseà, concordo: "I keruvim non sono più chissà quale mistero. Non sono né angeli e nemmeno animali alati".

Re: I cherubini.

Inviato: domenica 8 novembre 2020, 11:47
da Maurizio1
Un termine con un alto grado di polisemia statisticamente deve essere piu' presente rispetto alla media degli altri termini, non il contrario.
Se keruv si poteva usare come sinonimo di meleck o shofet o shomer (re,condottiero,guardiano) , il Tanach avrebbe potuto impiegarlo senza problemi per i patriarchi, i Giudici, Mose, i re di Israele e di Giuda, il faraone i re stranieri, le guardie e le sentinelle in genere.
Perche il Tanach no lo fa mai?
Tutte le volte che si parla di cavalli, buoi, asini, muli al di fuori di visioni perche' non usa mai il termine keruv/keruvim?
Per quale motivo un termine che in teoria (la tua) ha cosi tanti significati non legati al divino, in pratica (nel Tanach) lo ritroviamo solamente in quei contesti dove si parla di qualcosa che e' posto in un luogo sacro e/o a protezione di qualcosa di sacro o di teofanie?
Nella nostra discussione la difficoltà più evidente è quella di definire una figura biblica sospesa tra il mondo materiale e il trascendente, siamo quasi tutti d’accordo quando i keruvim sono descritti come forme sul kapporet, nonostante l’incertezza di come realmente apparissero e che le fonti ebraiche non forniscono informazioni precise
Dice bene Noiman quando dice "quasi" l'eccezione e' Besasea.

Re: I cherubini.

Inviato: domenica 8 novembre 2020, 16:09
da Gianni
E in Sl 78:25 sono angeli. - Cfr. LXX.

Re: I cherubini.

Inviato: domenica 8 novembre 2020, 17:17
da Gianni
Il parallelo a me sembra ci sia al v. 24 tra "manna per cibo" e "grano di cieli". Al v. 25 il parallelo è tra "pane dei forti" e "provvista". Per ambedue si tratta di parallelismo sinonimo.

Re: I cherubini.

Inviato: domenica 8 novembre 2020, 19:15
da Maurizio1
Besasea hai fatto solo un commento alla parte iniziale del mio intervento ma alle domande che seguono non hai risposto.
Come mai?
Tu dici che il significato deve cambiare necessariamente, perche' cambia il contesto.
Allora ti ripeto.
Ti sei accorto che nel Tanach il contesto in cui appare la parola Keruv e' sempre legato al sacro e al divino?
O si parla di qualcosa/qualcuno che e' posto in un luogo sacro, o di qualcosa/qualcuno che deve proteggere qualcosa di sacro o di qualcosa/qualcuno che accompagna una teofania.
Come mai dal momento che secondo le tue indicazioni questo termine ha tutto uno spettro di significati indipendenti dall'ambito religioso? (re,condottieri,venti,buoi,cavalli ecc?)

Re: I cherubini.

Inviato: lunedì 9 novembre 2020, 10:12
da Gianni
Grazie per le tue precisazioni, Besàseà. Mi saranno utili per l'opuscolo che sto scriverndo sui malachìm. :-)