Presto detto presto fatto."seppero di essere indifesi , cucirono una lamina contro gli incidenti e si fecero delle corazze.
Oppure ancora:
seppero di essere indifesi e si indebolirono, vi fu un incidente e si fecero delle corazze.
(Ulteriori chiarimenti linguistici su queste letture le farò a richiesta)"
Io vorrei sapere cosa si dicono Adamo e Dio ai versetti successivi sempre per la mia fissa che se si prende un contesto un po' piu ampio ci puo' essere la possibilita' di capire meglio.
In particolare vorrei sapere cosa si dice ai versetti 10 e 11 del capitolo 3 di Genesi.
Non li riporto da una bibbia in italiano per non rovinare il momento di poesia.
E noi come sappiamo che a fare il gioco sia il testo (inteso come volonta' dell'autore) e non il lettore del testo?Il testo gioca anche coi termini ערום 'arum, saggio e עירם 'erom, nudo.
L'autore del testo ha semplicemente scritto quella parola secondo la modalita' che il sistema di scrittura gli consentiva.
E' il sistema di scrittura che crea ambiguita' tra il concetto di "nudo" e il concetto di "astuto" ma questo non significa che era ambiguo anche il pensiero dell'autore del testo.
La sua testa ha partorito una parola non solo un paio di consonanti.
E' il sistema di scrittura piuttosto che lo ha costretto ad affidare alla storia una parola priva di vocali che poteva generare ambiguita' per il lettore.
Lettore al quale non resta che cercare di risolvere l'ambiguita grazie al contesto e nel caso non vi riuscisse si deve accontentare di fare piu di un'ipotesi e magari cercare di scegliere quella piu' plausibile.
L'importante e' pero che si sia consapevoli di dover fare piu di un ipotesi perche' non si ha la sicurezza di poter sapere cosa intendeva dire l'autore del testo e non perche' si pensa che era l'autore del testo a voler dire tante cose diverse una dall'altra.
Supponiamo che io voglia dirvi cosa ho fatto ieri ma non disponga delle vocali.
potrei dirvi : "h ftgrft n stll"
Voi potreste avere il dubbio se ho fotografato una stella oppure ho fotografato una stalla ma non credo che riterreste che io ho fato entrambe le cose solo perche quella parola puo' avere due significati, non credo che per sopperire al vostro problema di non riuscire a stabilire cosa ho fatto, lo risolvereste pensando che io ho fatto entrambe le cose.
Io non avevo intenzione di "giocare" con la somiglianza tra il termine "stella" e il termine "stalla" e non avevo intenzione di scrivere messaggi ambigui ho semplicemente fatto uso del sistema di scrittura che avevo a disposizione.
Io credo che molte problematiche inerenti il dialogo tra ebrei e non ebrei hanno a che fare con il concetto di rispetto di un testo antico.
Per quelli che la pensano come me il rispetto del testo consiste nello sforzo che l'esegesi fa per ricostruire quel messaggio che l'autore del testo ha sperato che sopravvivesse a se stesso e percorresse i secoli.
Per l'ebraismo in genere invece, a quanto capisco, il rispetto del testo consiste nello sforzo dedicato a creare a partire da cio' che e' scritto quanti piu' significati partendo dall'idea che praticamente in nessun punto vi e' scritto qualcosa per veicolare un significato univoco.